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Guglielmo Marconi 1° centenario Premio Nobel

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Presentazione sul tema: "Guglielmo Marconi 1° centenario Premio Nobel"— Transcript della presentazione:

1 Guglielmo Marconi 1° centenario Premio Nobel
A cura delle classi II A - II B Anno scolastico

2 I primi anni di vita Guglielmo Marconi nasce a Bologna il 25 aprile 1874. Suo padre è Giuseppe Marconi, un proprietario terriero che vive nelle campagne di Pontecchio Sua madre è l’ irlandese Annie Jameson.

3 Il suo primo maestro A Livorno conosce il professor Vincenzo Rosa che lo avvia allo studio della fisica e dell’elettrotecnica. Nel professore, Marconi riconoscerà sempre il suo vero ed unico maestro.

4 I primi esperimenti Nel Marconi, a Livorno, riesce a captare, con delle frecce, le onde elettromagnetiche generate dai temporali facendo suonare alcuni campanelli. Rilevatore di scariche temporalesche usato da Marconi a Livorno nel 1893/94

5 La sala dei bachi Ritornato a Pontecchio, a Villa Griffone, continua i suoi esperimenti. Ha l’appoggio dei genitori: il padre gli mette a disposizione la soffitta della villa chiamata poi “la sala dei bachi”. La sala dei bachi La sala dei bachi oggi

6 I segnali sono captati dapprima all’interno della casa, in seguito nel prato della villa.

7 La telegrafia senza fili
1895 Marconi riesce ad inviare un segnale che viene ricevuto oltre la collina dei Celestini, a circa metri dal trasmettitore. Il fratello Alfonso conferma di aver ricevuto il segnale sparando un colpo di fucile. La collina dei Celestini (dietro Villa Griffone)

8 In Inghilterra Marconi, con l’aiuto dei parenti della madre, riesce a farsi ricevere da Sir William Preece, direttore del General Post Office, che accoglie con favore la presentazione dalla scoperta della telegrafia senza fili. Sir William Preece

9 La conferenza alla Royal Institution
Sir William annuncia al mondo l’invenzione della telegrafia senza fili. La notizia si diffonde rapidamente suscitando notevole interesse.

10 Prima radio cronaca Luglio 1898
Marconi trasmette al Daily Express di Dublino la radio cronaca delle regate a vela di Kingstown. Prima del ritorno in porto delle imbarcazioni sul Daily Express può uscire il resoconto della manifestazione.

11 Primo salvataggio Un piroscafo inglese, a causa della nebbia, urta contro il battello faro “East Goodwin”. Viene mandato un SOS al Faro di South Foreland. I passeggeri sono tutti salvi. Faro di South Foreland

12 Il primo collegamento tra due stati europei
Marzo 1899 Un messaggio trasmesso con la telegrafia senza fili unisce Francia e Inghilterra superando il Canale della Manica.

13 Primo collegamento transatlantico
1901 Marconi realizza il suo sogno: l’Europa e l’America collegate attraverso il telegrafo senza fili. Stazione di Glace Bay in Canada Da qui il 16 dicembre 1902 avviene la prima trasmissione tra L’Europa e L’America

14 La laurea 1904 Marconi riceve dall’Università di Bologna la laurea Honoris Causa in fisica.

15 I radio amatori Sono oggi tante le persone entrate nel modo della radio telegrafia. Costruiscono apparecchi radio e comunicano tra loro.

16 Marconi e D’Annunzio a bordo dell’Elettra
La nave Elettra “Candida nave che navigava nel miracolo e animava i silenzi”. Così il poeta D’Annunzio definisce la nave – laboratorio di Marconi. Marconi e D’Annunzio a bordo dell’Elettra

17 1930 Marconi, a bordo del panfilo Elettra, ancorato a Genova, accende le luci del municipio di Sidney.

18 Il Nobel 1909 All’età di 35 anni Marconi vince il Premio Nobel per la fisica.

19 Dopo il Premio Nobel la carriera di Marconi dura ancora a lungo e in decine di occasioni viene celebrato come il simbolo vivente delle telecomunicazioni.

20 La tragedia del Titanic
Il 14 aprile 1912 il Transatlantico Titanic entra in collisione con un iceberg e in pochissimo tempo affonda. Muoiono 1500 persone, 700 possono essere salvate grazie al SOS inviato da un radiotelegrafista superstite.

21 Marconi muore a Roma il 20 luglio del 1937.
Alla notizia della sua morte le stazioni radio di tutto il mondo interrompono contemporaneamente le trasmissioni per due minuti. La conduttrice dell‘ E.I.A.R. conduce la diretta radiofonica dei funerali di Marconi dal balcone del municipio di Bologna

22 Vincenzo Rosa La madre di Guglielmo Marconi (Annie Jameson) accompagno' il figlio dal Prof. Vincenzo Rosa nell'autunno del 1891 quando la famiglia Marconi abitava a Livorno. (Guglielmo Marconi aveva 17 anni) Rosa aveva in casa sua un piccolo laboratorio con un tornio e diversi apparecchi. Marconi imparo' ad usarli e ad aiutare Rosa nel preparare la lezione dell'indomani. In un secondo tempo Marconi cominciò a seguire il professore anche nel suo istituto, e a fargli da meccanico e aiutante durante le sue lezioni e la sua permanenza a scuola. Marconi imparò a saldare i fili, lavorare il vetro, preparare pile, ricaricare accumulatori e soprattutto valutare le caratteristiche dei componenti di un circuito. Il professor Vincenzo Rosa, impartì a Marconi delle lezioni private di fisica, chimica ed elettrologia dall'autunno del 1891 all'ottobre del 1892. Nel laboratorio di Rosa, Marconi sperimentò per la prima volta il COHERER come segnalatore di scariche atmosferiche

23 Premio Nobel Il premio Nobel è una onorificenza assegnata dal governo svedese, consegnata annualmente a persone che si sono distinte per aver svolto eccezionali ricerche, inventato tecniche o equipaggiamenti rivoluzionari e portato contributi eccezionali alla società. Il Premio fu istituito in seguito alle ultime volontà di Alfred Nobel, industriale svedese e inventore della dinamite, firmate al Club Svedese-Norvegese di Parigi il 27 novembre La prima assegnazione dei premi risale al 1901, quando fu assegnato il premio per la pace, per la letteratura, per la chimica, per la medicina e per la fisica. Dal 1969 si assegna anche il premio per l'economia in memoria di Alfred Nobel.

24 Elettra fu la nave su cui Marconi effettuò numerosi esperimenti di radiofonia Venne costruita nei primi anni del Novecento, venendo utilizzata sia come yacht che come nave militare da ricognizione, prima di passare sotto la proprietà di Marconi, nel 1921. Particolarmente importanti gli esperimenti effettuati nel golfo del Tigullio, in contatto con la stazione di terra posta alle torri Gualino, sulla penisola di Sestri Levante. In onore di ciò, nelle carte ufficiali della marina italiana, il golfo del Tigullio aveva assunto il nome ufficiale di "golfo Marconi". Negli anni venti e trenta l'Elettra solcò le acque di tutti i mari del mondo fino a che, nel 1937, alla morte dello scienziato la nave venne ceduta all'allora Ministero delle Comunicazioni. Allo scoppio della seconda guerra mondiale venne trasferita nel porto di Trieste, fino a quando fu requisita dalla marina militare tedesca. Il 21 gennaio 1944 la nave venne individuata nelle acque di Diklo, vicino a Zara, da cacciabombardieri (forse italiani) e colpita. Il comandante, prima che la nave affondasse, scelse di arenarla. Successivamente, ogni mattina, puntualmente, giungevano i caccia per mitragliare il relitto. I resti della nave, restituiti all'Italia dal governo jugoslavo nel 1962, sono conservati a Trieste presso il Civico Museo del Mare e il Museo Postale e Telegrafico della Mitteleuropa.

25 Gabriele D’annunzio Nato a Pescara nel 1863, compose il suo primo libro di versi "Primo Vere" a soli 16 anni. Non finì gli studi e si dedicò al giornalismo ed alla composizione di opere di varia natura e valore. Fu uno degli interpreti più abili delle correnti di pensiero e delle mode letterarie europee, tra le quali l'esasperato sensualismo, l'estetismo raffinato e paganeggiante ("Il Piacere", 1889), la tendenza ad ignorare la realtà sociale a favore di un mondo spirituale elevato ed esclusivo. Riuscì a proporsi con successo sia nel mondo letterario che in quello mondano. Terminata la I Guerra Mondiale (durante la quale aveva preso parte ad imprese eclatanti quali la beffa di Buccari ed il volo su Vienna), il suo gusto per i grandi gesti lo portò ad occupare Fiume insieme con un gruppo di volontari. La sua attività politica, quella mondana (tra cui spicca la relazione con Eleonora Duse), come quella letteraria, fecero di D'Annunzio una sorta di "maestro di costume", un atteggiamento che avrebbe spinto molti a confondere l'eroismo con la violenza e la prevaricazione. Morì nel 1938 nella sua villa di Gardone Riviera, sul lago di Garda.


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