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Dott.ssa Giovanna A. Gangemi

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Presentazione sul tema: "Dott.ssa Giovanna A. Gangemi"— Transcript della presentazione:

1 Dott.ssa Giovanna A. Gangemi
La scuola come sistema: Un progetto armonico da condividere

2 La scuola è un sistema in evoluzione, poiché risponde alle esigenze di una società che si presenta in modo sempre più complesso ed articolato.

3 La scuola si pone nel territorio come centro propulsore di iniziative culturali che coinvolgono le altre agenzie educative, gli altri Istituti scolastici e i centri istituzionali investiti della responsabilità di formare le nuove generazioni

4 Il sistema scolastico funziona adeguatamente nella misura in cui tutte le componenti comunicano efficientemente tra loro e lavorano insieme ad un progetto educativo comune, finalizzato alla formazione integrale degli alunni e alla crescita della comunità, considerata globalmente come… "comunità educante"

5 Attraverso questo stile collaborativo gli insegnanti, gli alunni e -in ultima analisi- l’intero mondo della scuola, entrano in un nuovo pianeta: quello della cooperazione didattica… l’unico in grado di trasformare la scuola da luogo di ricezione di saperi teorici a luogo di crescita culturale, all’interno del quale i bambini e i giovani possono agevolmente mettere in atto quei processi di apprendimento attivo che li coinvolgono integralmente

6 la centratura sul soggetto : la scuola del bambino
OBIETTIVI favorire lo Sviluppo armonico ed integrale della personalità promuovere la qualità della vita degli alunni svolgere una funzione di filtro, arricchimento e valorizzazione delle esperienze extrascolastiche sostenere il sorgere e lo sviluppo della capacità critica creare un clima di dialogo, di confronto e di aiuto reciproco FINI E FINALITA’ Maturazione dell’identità Conquista dell’autonomia Maturazione della competenza

7 La scuola mira a valorizzare i diversi patrimoni espressivi e comunicativi personali di ciascun bambino

8 La didattica deve favorire l’immersione del bambino nell’esperienza della realtà, nella vita con gli altri, facendolo parlare ed esprimere nel vivo delle situazioni e degli stati d’animo

9 Lettura e gestione delle emozioni Il senso di responsabilità
L’esperienza come essenziale fattore di apprendimento: Il senso dell’esperienza Il ruolo educativo e di orientamento della scuola accompagna alla comprensione del sé e della realtà Lettura e gestione delle emozioni Il senso di responsabilità Atteggiamenti di relazione positiva Lo sviluppo dell’identità di genere Fruizione critica dei messaggi Coltivazione del pensiero divergente

10 La scuola come sistema formativo interagente con altri sistemi
il bambino la famiglia la società

11 La scuola come sistema formativo interagente con altri sistemi
Le famiglie Pluralità culturale, sociale e religiosa- ricchezza Risorsa da valorizzare e accompagnare Alleanza da consolidare attraverso il dialogo per la condivisione del progetto educativo Punto di attenzione: la famiglia del bambino straniero e diversamente abile

12 La percezione degli operatori
L’esperienza, come evento educativo e formativo, come modalità principe di apprendimento L’attenzione, come atteggiamento costante dell’educatore, fatto di ascolto, di conoscenza, di comprensione, e di facilitazione L’ambiente, come luogo unificante le esperienze educative

13 La percezione degli operatori nella scuola
L’innovazione come cambiamento di ottica, non di azione L’adattamento della strumentazione, scelte ed invenzioni Un cambiamento personale Agire, ricercare, formarsi

14 PATTO EDUCATIVO SCUOLA FAMIGLIA

15 Società in profonda trasformazione!
Le profonde trasformazioni che hanno caratterizzato la società italiana rendono indispensabile una riflessione su cosa stia accadendo in campo educativo nel nostro Paese. Cosa accade alle più importanti agenzie educative? alla famiglia? e alla scuola? senza tralasciare tutte le altre agenzie che operano nel territorio.

16 L’ EDUCAZIONE IN FAMIGLIA OGGI Crisi dell’autorità paterna e processi di negoziazione della regola
Il venir meno di valori condivisi dalla comunità adulta ha trasformato inevitabilmente il modello educativo familiare. Si è passati da un deciso autoritarismo, ad una prospettiva di maggiore negoziazione e mediazione. Oggi i figli vengono educati con l’obiettivo di fornire loro le abilità necessarie a muoversi flessibilmente nell’ambito di una società complessa.

17 La crisi dell’autorità paterna ha favorito la nascita della famiglia detta “affettiva e relazionale”, che non si basa più su regole e valori sociali assoluti e universalmente condivisi. Oggi in famiglia si punta più alla negoziazione della regola, e a far comprendere le ragioni educative degli eventuali (pochi) interventi sanzionatori. Le richieste di obbedienza tout court e il ricorso alla paura delle punizioni fisiche o morali sono state quasi completamente sostituite da queste nuove modalità d’intervento educativo.

18 Un ulteriore mutamento sociale significativo:
La permanenza dei figli in ambito familiare per un periodo di tempo più lungo rispetto al passato. La famiglia si trova impegnata a negoziare situazioni relazionali nuove e difficili, derivanti da una convivenza generazionale prolungata. Ne consegue la tendenza a delegare all’istituzione scolastica una significativa parte dell’educazione ai valori della convivenza civile.

19 La diffusione di una cultura massmediatica.
Entrambi i genitori sono spesso impegnati full time nel lavoro, e quindi finiscono col delegare alla scuola il compito di fornire “filtri” emotivi e cognitivi necessari a contrastare la sottocultura diffusa dai mass-media! La possibilità di accesso, in età sempre più precoce, ad informazioni illimitate e ad esperienze relazionali virtuali sempre più imprevedibili solleva reali ed importanti preoccupazioni nelle famiglie.

20 La famiglia puo’ sentirsi:
- incapace di governare tale accesso precoce ad informazioni inadeguate; - incapace di ostacolare la fruizione di questi strumenti, ormai di uso quotidiano, sia a livello relazionale sia a quello professionale. Da qui la necessità di un’alleanza educativa con la scuola, considerata capace di aiutare i ragazzi a: distinguere la fruizione evolutiva e positiva di tali strumenti da una involutiva e dannosa distinguere l’utilizzo “intelligente” da quello passivo/dipendente acquisire quegli strumenti cognitivi e culturali che li proteggano dai possibili rischi della rete.

21 La famiglia è in cerca di alleanze educative!!!
… per fare fronte ai crescenti e sempre più incisivi poteri esercitati: dal gruppo dei pari, dai mass-media, dai mezzi tecnologici (certamente non regolati secondo specifici obiettivi educativi).

22 Famiglia e scuola. Le famiglie oggi per ragioni professionali hanno necessità di approdare ai contesti educativi e scolastici fin dalla primissima infanzia dei figli, con conseguente necessità di istituire così, molto più precocemente che in passato, un’alleanza relazionale ed educativa con la scuola. L’alleanza tra famiglia e scuola dovrebbe nascere, dunque, implicitamente a partire dai primi passi del bambino e si costituisce come alleanza fondamentale. Talvolta, però, proprio questa precocizzazione delle delega di funzioni primarie comporta nella famiglia l’ insorgere del sentimento della colpa, con conseguente proiezione della rabbia sull’Istituzione scolastica.

23 LE DIFFICOLTA’ DELLA SCUOLA…
La scuola si sente sempre più caricata di problematiche che sembrerebbero non riguardarla direttamente. Spesso poi, con atteggiamenti semplicistici e riduttivi, si tende ad accusarla di essere causa di danni e problemi, dei quali in realtà il più delle volte è lei stessa vittima. I ragazzi entrano nella scuola portando con loro tutto ciò che li riguarda personalmente, quindi anche la sofferenza individuale e il disagio relazionale.

24 La scuola, talvolta, si trova nella condizione di far sperimentare situazioni di frustrazione a ragazzi cresciuti in un sistema educativo familiare (e non solo) in cui queste scelte educative non solo non sono state mai attuate ma non sono neppure condivise dagli altri partner educativi. Si trova, così, a dover mediare tra la richiesta di affetto e di relazione che proviene dai figli e le esigenze di un gruppo classe che ha compiti di apprendimento specifici. La scuola odierna è impegnata in una complicata mission istituzionale: offrire occasioni per lo sviluppo della singola persona in direzione della propria soggettivazione-individuazione e, al contempo, per l’acquisizione di competenze relazionali e sociali che tengano conto dell’esigenza-diritto dell’altro e del più ampio obiettivo istituzionale.

25 Patto Educativo un accordo dichiarato circa una serie di (pensieri condivisi) atteggiamenti e azioni che CONDUCONO alla consapevolezza del proprio ruolo.

26 La scuola, si impegna a:  favorire la maturazione di un’ immagine positiva di sé (correlata alla motivazione all’apprendimento, prospettiva dinamica ed evolutiva, intelligenza come modificabile?, idee sull’intelligenza, studi con gli adolescenti, come reagisce la scuola di fronte al fallimento e la famiglia?);  promuovere il benessere fisico / psichico / sociale dell’alunno, anche attraverso la relazione con l’altro.

27 …attivando percorsi che permettano al bambino di:
esprimere i propri bisogni e le proprie opinioni (potere del linguaggio sullo sviluppo del pensiero, sviluppo del senso critico, pensiero divergente), avere consapevolezza dei punti di forza e dei punti di debolezza, riconoscere e gestire le proprie emozioni (linguaggio condiviso scuola-famiglia).

28 comportamenti di autonomia autocontrollo fiducia in sé senso critico
conquistare gradualmente: comportamenti di autonomia autocontrollo fiducia in sé senso critico riconoscere l’altro come diverso da sé confrontarsi con l’altro (Schemi cognitivi a confronto e ristrutturazione cognitiva) collaborare nel gioco e nel lavoro vivere il conflitto come tappa di crescita escogitare diverse strategie risolutive condivise dal gruppo (sviluppo del comportamento assertivo)

29 accettare la frustrazione e l’impossibilità della vittoria assoluta
(valore del CON VINCERE) saper gestire il tempo e lo spazio nel rispetto del singolo e della collettività rispettare le varie forme di diversità vivendo la differenza come ricchezza prendere coscienza che ciascuno di noi può essere agente di cambiamento e di sviluppo assumere comportamenti efficaci per rispettare e tutelare l’ambiente, risorsa per ciascuno e per tutti.

30 … e il progetto continua !!!!

31 Essere genitori oggi

32 Essere genitori oggi 2

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34 Somministrato per valutare:
Test seds Somministrato per valutare: Evitamento dell’interazione coi compagni Interazione aggressiva Evitamento dell’interazione con l’insegnante Comportamenti inappropriati Reazione depressiva Reazioni fisiche o di paura

35 Test seds: i risultati Prima somministrazione: ALTO RISCHIO
Seconda somministrazione: RISCHIO MEDIO / A RISCHIO. (assente, medio, a rischio, alto rischio, rischio elevatissimo).

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