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Federazione Italiana Scuole Materne III Modulo Lineamenti di didattica dellIRC nella Scuola dellInfanzia paritaria.

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Presentazione sul tema: "Federazione Italiana Scuole Materne III Modulo Lineamenti di didattica dellIRC nella Scuola dellInfanzia paritaria."— Transcript della presentazione:

1 Federazione Italiana Scuole Materne III Modulo Lineamenti di didattica dellIRC nella Scuola dellInfanzia paritaria

2 La scuola dellInfanzia e le specifiche ed autonome attività educative in ordine allinsegnamento della Religione cattolica nelle scuole pubbliche materne (D. P. R. n. 539 del 24/06/1986) 27 novembre 2008 Relatore Giuseppe Natale

3 UNO SGUARDO AL PASSATO … PER AGIRE IL PRESENTE E PROGETTARE IL FUTURO

4 Le origini Il D.P.R. n. 539 viene emanato in seguito a: Accordo di revisione del Concordato lateranense ( L. n. 121 del 25/03/1985) Accordo di revisione del Concordato lateranense ( L. n. 121 del 25/03/1985) Protocollo addizionale del 18/02/1984 Protocollo addizionale del 18/02/1984

5 Art. 9 – La Repubblica italiana continua ad assicurare, nel quadro delle finalità della scuola, linsegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche non universitarie di ogni ordine e grado Art. 9 – La Repubblica italiana continua ad assicurare, nel quadro delle finalità della scuola, linsegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche non universitarie di ogni ordine e grado

6 Il protocollo addizionale, al punto 5,lettera b, integra lart. 9: Il protocollo addizionale, al punto 5,lettera b, integra lart. 9: Con successiva intesa vengono determinati: Con successiva intesa vengono determinati: I programmi dellinsegnamento della religione cattolica; I programmi dellinsegnamento della religione cattolica; Le modalità di organizzazione di tale insegnamento; Le modalità di organizzazione di tale insegnamento; I criteri per la scelta dei libri di testo; I criteri per la scelta dei libri di testo; I profili della qualificazione professionale I profili della qualificazione professionale

7 D.P.R. n. 751 16/12/1985 Esecuzione dellintesa tra lautorità scolastica italiana e la Conferenza episcopale italiana per linsegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche Esecuzione dellintesa tra lautorità scolastica italiana e la Conferenza episcopale italiana per linsegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche

8 Punto 1 – Programmi dellinsegnamento della religione cattolica Punto 1 – Programmi dellinsegnamento della religione cattolica Punto 1.2 –I programmi dellinsegnamento della religione cattolica sono adottati per ciascun ordine e grado di scuola con decreto del Presidente della Repubblica su proposta del MPI previa intesa con la CEI Punto 1.2 –I programmi dellinsegnamento della religione cattolica sono adottati per ciascun ordine e grado di scuola con decreto del Presidente della Repubblica su proposta del MPI previa intesa con la CEI

9 Punto 1.3 – …….. A definire entro 6 mesi dalla firma della presente intesa gli orientamenti delle specifiche attività educative in ordine allinsegnamento della religione cattolica nella scuola materna Punto 1.3 – …….. A definire entro 6 mesi dalla firma della presente intesa gli orientamenti delle specifiche attività educative in ordine allinsegnamento della religione cattolica nella scuola materna

10 Da ricordare anche: Punto 2.4 – nelle scuole materne (D.M 3/06/1991) sono organizzate specifiche ed autonome attività educative in ordine….. Punto 2.4 – nelle scuole materne (D.M 3/06/1991) sono organizzate specifiche ed autonome attività educative in ordine….. Le attività sono comprese nella programmazione educativa della scuola e organizzate in unità didattiche, anche con raggruppamenti di più ore in determinati periodi,per un ammontare di 60 ore Le attività sono comprese nella programmazione educativa della scuola e organizzate in unità didattiche, anche con raggruppamenti di più ore in determinati periodi,per un ammontare di 60 ore

11 Punto 2.5 – Linsegnamento è impartito da insegnanti in possesso di idoneità riconosciuta dallordinario diocesano nominati dalle competenti autorità scolastiche. Punto 2.5 – Linsegnamento è impartito da insegnanti in possesso di idoneità riconosciuta dallordinario diocesano nominati dalle competenti autorità scolastiche. Nelle scuole materne linsegnamento può essere affidato agli insegnanti di classe riconosciuti idonei e disposti a svolgerlo. Nelle scuole materne linsegnamento può essere affidato agli insegnanti di classe riconosciuti idonei e disposti a svolgerlo.

12 Prima di passare allanalisi del D.P.R. si impongono alcune riflessioni: Prima di passare allanalisi del D.P.R. si impongono alcune riflessioni: 1.Cambia lo scenario socio-politico per cui lIRC non rappresenta più il fondamento e coronamento di tutte le attività scolastiche (Patti Lateranensi del 29); 2.Si afferma la laicità dello Stato ( laicità significa che ogni visione del mondo (religiosa e non) è libera di esprimersi senza negare lidentità di ogni popolo;

13 3Art. 9 La repubblica italiana, riconoscendo il valore della cultura religiosa e tenendo conto che i principi del cattolicesimo fanno parte del patrimonio storico del popolo italiano … 4LIRC si legittima con un patto fra lo Stato Italiano e la Chiesa e si realizza attraverso i contenuti propri della religione cattolica

14 Finalità degli interventi normativi Non fare catechesi; Non fare catechesi; Non formare il credente; Non formare il credente; Non convertire alla fede cristiana Non convertire alla fede cristianaPIUTTOSTO Fornire, attraverso modalità proprie della scuola, occasioni di conoscenza attraverso strumenti di lettura della realtà Fornire, attraverso modalità proprie della scuola, occasioni di conoscenza attraverso strumenti di lettura della realtà

15 Postula una legittimazione sociale Ragioni che legittimano lintroduzione di un contenuto nel sistemc scolastico. Ragioni che legittimano lintroduzione di un contenuto nel sistemc scolastico. Tali ragioni si individuano nella revisione del Concordato allorquando le parti si impegnano : Alla r ɥ ciproca collaborazione Per la promozione delluomo Per il bene del Paese.

16 E intrinseco lo sforzo di fare confluire obiettivi didattici ed educativi nelle finalità generali della scuola E intrinseco lo sforzo di fare confluire obiettivi didattici ed educativi nelle finalità generali della scuolaQUINDI Un insegnamento della Religione cattolica che va ad incardinarsi nel curricolo scolastico articolandosi nei campi di esperienza e dando unitarietà al sapere

17 Impostazione scolastica Fondata su procedure metodologico- didattiche di un curricolo; Fondata su procedure metodologico- didattiche di un curricolo; Centralità della persona; Centralità della persona; Finalità della scuola: accostarsi alloggetto della conoscenza da più punti di vista e con lausilio di più discipline. Finalità della scuola: accostarsi alloggetto della conoscenza da più punti di vista e con lausilio di più discipline. Sforzo di decentramento: attività di analisi, scomposizione, composizione, sintesi Sforzo di decentramento: attività di analisi, scomposizione, composizione, sintesi

18 Punto di vista epistemologico Istituzionalizzare nellambito scolastico una disciplina vuol significare trasformare i contenuti culturali da oggetto di conoscenza ad oggetto di insegnamento. Istituzionalizzare nellambito scolastico una disciplina vuol significare trasformare i contenuti culturali da oggetto di conoscenza ad oggetto di insegnamento. Non riferirsi pertanto alle scienze che studiano la religione bensì alle scienze che studiano leducazione Non riferirsi pertanto alle scienze che studiano la religione bensì alle scienze che studiano leducazione

19 Trasferire la cultura della religione in contesto educativo e scolastico Trasferire la cultura della religione in contesto educativo e scolastico la disciplina deve potersi tradurre in termini di finalità educative, di criteri in ordine a metodi,contenuti e organizzazione di un curricolo secondo i vincoli delleducazione formale. la disciplina deve potersi tradurre in termini di finalità educative, di criteri in ordine a metodi,contenuti e organizzazione di un curricolo secondo i vincoli delleducazione formale.

20 Scelte di fondo Linserimento dellIRC nel curricolo scolastico si sostanzia per il riconoscimento: Linserimento dellIRC nel curricolo scolastico si sostanzia per il riconoscimento: 1.Valore della cultura religiosa 2.Il cattolicesimo fa parte del parte del patrimonio storico del popolo italiano.

21 Nel rapporto educativo Linsegnamento della religione cattolica pone : Attenzione al bambino come soggetto del processo educativo; Attenzione al bambino come soggetto del processo educativo; Attenzione allambiente culturale. Attenzione allambiente culturale.

22 Principi metodologici Avviare al gusto della ricerca della verità; Avviare al gusto della ricerca della verità; Calibrare lofferta educativa in rapporto alletà; Calibrare lofferta educativa in rapporto alletà; Rendere significative le esperienze valorizzando il vissuto del bambino e il suo rapporto con gli altri Rendere significative le esperienze valorizzando il vissuto del bambino e il suo rapporto con gli altri

23 REALTA Religiosa Il bambino si imbatte quotidianamente nella realtà religiosa: Nel suo mondo interiore quando si interroga sulla nascita, vita, morte e si rivolge agli adulti per trovare risposte; Nel suo mondo interiore quando si interroga sulla nascita, vita, morte e si rivolge agli adulti per trovare risposte; Nellambiente sociale e in famiglia, dove riceve gli influssi dei genitori e nel territorio dove incontra i segni della religiosità Nellambiente sociale e in famiglia, dove riceve gli influssi dei genitori e nel territorio dove incontra i segni della religiosità

24 Linsegnamento della religione cattolica risponde a questi requisiti

25 D.P.R. 24/06/1986 n.539 Approvazione delle specifiche ed autonome attività educative in ordine allinsegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche materne Approvazione delle specifiche ed autonome attività educative in ordine allinsegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche materne

26 GLI INDIRIZZI Si collocano nel quadro delle finalità della scuola che si propone fini educativi, di sviluppo della personalità, di assistenza e di preparazione alla scuola dellobbligo (L 10/09/1969); Si collocano nel quadro delle finalità della scuola che si propone fini educativi, di sviluppo della personalità, di assistenza e di preparazione alla scuola dellobbligo (L 10/09/1969); sviluppo della personalità sviluppo della personalità Assumono gli aspetti universali della religiosità e quelli specifici dei valori cattolici che fanno parte del patrimonio storico del popolo italiano Assumono gli aspetti universali della religiosità e quelli specifici dei valori cattolici che fanno parte del patrimonio storico del popolo italiano religiosità

27 Sono offerti agli educatori perché possano rispondere al bisogno di significato del bambino rispettando le loro esperienze personali, le responsabilità educative delle famiglie Sono offerti agli educatori perché possano rispondere al bisogno di significato del bambino rispettando le loro esperienze personali, le responsabilità educative delle famiglie

28 Le scelte delle attività educative devono orientarsi: Sulle esigenze e interessi dei bambini e le esperienze che essi vivono nella famiglia, nella scuola, nellambiente sociale e in riferimento alla comunità cristiana Sulle esigenze e interessi dei bambini e le esperienze che essi vivono nella famiglia, nella scuola, nellambiente sociale e in riferimento alla comunità cristiana

29 ESSE CONCORRONO ad aiutare i bambini nella reciproca accoglienza; nella reciproca accoglienza; Nel superamento fiducioso delle difficoltà; Nel superamento fiducioso delle difficoltà; Nelleducazione ad esprimersi e a comunicare con le parole e i gesti. Nelleducazione ad esprimersi e a comunicare con le parole e i gesti.

30 INDICAZIONI PER I CONTENUTI DELLE ATTIVITA I contenuti spaziano su un ampio arco di realtà a contatto della quale il bambino vive: la natura, gli avvenimenti fondamentali dellesistenza, la fraternità, il Vangelo I segni della presenza di Dio nella creazione, nella natura, nella vita e nelle opere degli uomini; I segni della presenza di Dio nella creazione, nella natura, nella vita e nelle opere degli uomini;presenza di Dio presenza di Dio I significati cristiani degli avvenimenti fondamentali dellesistenza umana, quali i bambini possono vivere in famiglia, nellambiente; I significati cristiani degli avvenimenti fondamentali dellesistenza umana, quali i bambini possono vivere in famiglia, nellambiente; La paternità e la provvidenza di Dio rende gli uomini fratelli e solidali La paternità e la provvidenza di Dio rende gli uomini fratelli e solidali La paternità La paternità

31 Accostamento a passi della Bibbia, scegliendo personaggi e brani che maggiormente rivelano la paternità di Dio e la fraternità universale degli uomini; Accostamento a passi della Bibbia, scegliendo personaggi e brani che maggiormente rivelano la paternità di Dio e la fraternità universale degli uomini; Pagine dei vangeli che raccontano la vita, linsegnamento, le opere, la Pasqua e la presenza viva di Gesù; Pagine dei vangeli che raccontano la vita, linsegnamento, le opere, la Pasqua e la presenza viva di Gesù; La domenica, le feste, le preghiere i canti, gli elementi simbolici, gestuali e figurativi della vita dei cristiani; La domenica, le feste, le preghiere i canti, gli elementi simbolici, gestuali e figurativi della vita dei cristiani;

32 Esempi della vita di santi, persone e figure significative del messaggio dellamore nel nostro tempo; Esempi della vita di santi, persone e figure significative del messaggio dellamore nel nostro tempo; Le manifestazioni della religiosità popolare nel loro corretto significato culturale e spirituale; Le manifestazioni della religiosità popolare nel loro corretto significato culturale e spirituale; Le espressioni della poesia e dellarte cristiana più adeguate alla sensibilità dei bambini. Le espressioni della poesia e dellarte cristiana più adeguate alla sensibilità dei bambini.

33 I CRITERI Favorire lascolto, la spontaneità, losservazione, sentimenti di gratitudine, di gioia, di dialogo Favorire lascolto, la spontaneità, losservazione, sentimenti di gratitudine, di gioia, di dialogo Valorizzare le diverse esperienze dei bambini; Valorizzare le diverse esperienze dei bambini; Avere particolare predilezione per i bambini in difficoltà Avere particolare predilezione per i bambini in difficoltà

34 Indicazioni di conduzione delle attività La comunicazione orale (racconti, letture di brevi testi religiosi); La comunicazione orale (racconti, letture di brevi testi religiosi); La musica, il canto (ascolto, esecuzione di canti religiosi); La musica, il canto (ascolto, esecuzione di canti religiosi); Il gioco; Il gioco; La drammatizzazione; La drammatizzazione; Lattività grafico_pittorica; Lattività grafico_pittorica; Lesplorazione dellambiente. Lesplorazione dellambiente.

35 Valorizzazione del vissuto La particolare età dei bambini richiede una attenta calibratura dellofferta educativa. La particolare età dei bambini richiede una attenta calibratura dellofferta educativa. Approccio di tipo antropologico,non teologico, astratto, basato sulle esperienze dei bambini; Approccio di tipo antropologico,non teologico, astratto, basato sulle esperienze dei bambini; Rendere ricche di significato le esperienze dei bambini; Rendere ricche di significato le esperienze dei bambini; Fare leva sugli stimoli, conoscenze, interrogativi, sentimenti che egli vive come persona in rapporto agli altri Fare leva sugli stimoli, conoscenze, interrogativi, sentimenti che egli vive come persona in rapporto agli altri

36 Partire dalla valorizzazione del vissuto per arrivare alla comprensione delle connotazioni tipiche dellesperienza religiosa.

37 La Scuola dellinfanzia compie 40 anni Ripercorrere le fonti normative che hanno interessato la scuola dellInfanzia significa ripercorrere i passi compiuti dallinsegnamento della religione cattolica e il suo inserimento, al pari delle altre discipline, nel curricolo scolastico Ripercorrere le fonti normative che hanno interessato la scuola dellInfanzia significa ripercorrere i passi compiuti dallinsegnamento della religione cattolica e il suo inserimento, al pari delle altre discipline, nel curricolo scolastico

38 D.P.R. 647 del 1969 Leducazione del bambino deve muovere dai suoi bisogni e interessi opportunamente stimolando esperienze e tentativi, rivelatori della personalità, e assecondando i ritmi di vita che gli sono propri, senza reprimere e mortificarne lo sviluppo con impazienze e anticipazioni dannose. Leducazione del bambino deve muovere dai suoi bisogni e interessi opportunamente stimolando esperienze e tentativi, rivelatori della personalità, e assecondando i ritmi di vita che gli sono propri, senza reprimere e mortificarne lo sviluppo con impazienze e anticipazioni dannose.

39 E importante che tali esperienze ed attività siano promosse e guidate secondo una didattica generale ispirata ai criteri dell'individualizzazione e della partecipazione alla vita di gruppo. E importante che tali esperienze ed attività siano promosse e guidate secondo una didattica generale ispirata ai criteri dell'individualizzazione e della partecipazione alla vita di gruppo.

40 Così impostata, l'opera educativa della scuola materna si svolgerà nelle forme di: Così impostata, l'opera educativa della scuola materna si svolgerà nelle forme di: - Educazione religiosa; - Educazione religiosa; - Educazione affettiva, morale e sociale; - Educazione affettiva, morale e sociale; - Gioco ed attività costruttive e di vita pratica; - Gioco ed attività costruttive e di vita pratica; - Educazione intellettuale; - Educazione intellettuale; - Educazione linguistica; - Educazione linguistica; - Libera espressione grafico pittorica e plastica; - Libera espressione grafico pittorica e plastica; - Educazione musicale; - Educazione musicale; - Educazione fisica; - Educazione fisica; - Educazione sanitaria. - Educazione sanitaria.

41 Leducazione religiosa nella scuola materna presenta, pertanto, alcuni caratteri fondamentali. Leducazione religiosa nella scuola materna presenta, pertanto, alcuni caratteri fondamentali. Anzitutto essa dovrebbe muovere sempre da esperienze tipicamente infantili, o, comunque, immediatamente attingibili da tutti i bambini della comunità scolastica, e svolgersi ed attuarsi in forme e attraverso attività appropriate all'età. Anzitutto essa dovrebbe muovere sempre da esperienze tipicamente infantili, o, comunque, immediatamente attingibili da tutti i bambini della comunità scolastica, e svolgersi ed attuarsi in forme e attraverso attività appropriate all'età.

42 invece di ricorrere a schematizzazioni e insistere sulla astratta formulazione di precetti, sarà opportuno, attraverso la presentazione di racconti e di esempi concreti di valore religioso e morale, portare il bambino ad una prima apertura verso Dio e ad una vissuta esperienza di fraternità, di amore e di non violenza. invece di ricorrere a schematizzazioni e insistere sulla astratta formulazione di precetti, sarà opportuno, attraverso la presentazione di racconti e di esempi concreti di valore religioso e morale, portare il bambino ad una prima apertura verso Dio e ad una vissuta esperienza di fraternità, di amore e di non violenza.

43 Occorrerà pure, attraverso adatte narrazioni ed eventuali drammatizzazioni, chiarire ogni volta ai bambini il valore e il significato della religione sul piano della vita personale e comunitaria o familiare. Occorrerà pure, attraverso adatte narrazioni ed eventuali drammatizzazioni, chiarire ogni volta ai bambini il valore e il significato della religione sul piano della vita personale e comunitaria o familiare.

44 Sarà anche opportuno utilizzare ampiamente semplici canti, scelti tra quelli offerti dalla tradizione religiosa. I momenti di preghiera siano affidati alla spontanea espressione e formulazione dei sentimenti presenti nellanimo infantile. Sarà anche opportuno utilizzare ampiamente semplici canti, scelti tra quelli offerti dalla tradizione religiosa. I momenti di preghiera siano affidati alla spontanea espressione e formulazione dei sentimenti presenti nellanimo infantile.

45 L'educazione religiosa dovrà sottolineare gli aspetti universali della religiosità e insieme quelli specifici delle varie forme religiose. L'educazione religiosa dovrà sottolineare gli aspetti universali della religiosità e insieme quelli specifici delle varie forme religiose.

46 D. M. 3/06/1991 Il bambino come soggetto di diritti Il bambino come soggetto di diritti Spettano ai bambini, in quanto persona, i diriti inalienabili, sanciti dalla Costituzione, alla vita, alla salute, alleducazione, allistruzione e al rispetto dellidentità individuale, etnica,culturale e religiosa

47 Finalità Finalità Visione del bambino come soggetto attivo, impegnato in un processo di continua interazione con i pari, gli adulti, lambiente e la cultura …. raggiungere traguardi di sviluppo in ordine alla identità, alla autonomia e alla competenza

48 Campi di esperienza Campi di esperienza Il corpo, il movimento; I discorsi e le parole; Lo spazio, lordine e la misura

49 Legge 53 del 2003 D. Legge 59 del 2004 (riforma Moratti)

50 Nel 2003 viene sottoscritta lintesa tra il M.I.U.R. e la C.E.I. per individuare GLI OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO PROPRI DELLINSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA

51 Nel 2004 viene emanato il D.P.R. per lapprovazione degli O.S.A dellinsegnamento della religione cattolica nellambito delle INDICAZIONI NAZIONALI PER I PIANI PERSONALIZZATI DELLE ATTIVITA EDUCATIVE NELLE SCUOLE DELLINFANZIA STATALI E PARITARIE

52 Necessità di assicurare il pieno collegamento tra lIRC e la riforma degli ordinamenti scolastici Necessità di assicurare il pieno collegamento tra lIRC e la riforma degli ordinamenti scolastici

53 Gli O.S.A. per la scuola dellinfanzia Osservare il mondo che viene riconosciuto dai cristiani e da tanti uomini religiosi dono di Dio creatore; Osservare il mondo che viene riconosciuto dai cristiani e da tanti uomini religiosi dono di Dio creatore; Scoprire la persona di Gesù come viene presentata dai Vangeli e come viene celebrata nelle feste cristiane; Scoprire la persona di Gesù come viene presentata dai Vangeli e come viene celebrata nelle feste cristiane; Individuare i luoghi di incontro della comunità cristiana e le espressioni del comportamento evangelico dellamore Individuare i luoghi di incontro della comunità cristiana e le espressioni del comportamento evangelico dellamore

54 Essi obbediscono a criteri di qualità Lunità del sapere Lunità del sapere Sono interdipendenti e luno rimanda funzionalmente allaltro; risponde alla formula il tutto nella parte e la parte nel tutto. Richiede lintegrazione con le diverse attività educative.

55 Essenzializzazione dei contenuti Essenzializzazione dei contenuti Sono strettamente correlati ai nuclei fondamentali del credo cristiano: Dio creatore e Padre, Gesù Cristo, la comunità cristiana. Lessenzializzazione si concretizza nella personalizzazione dei percorsi educativi

56 Attenzione al contesto territoriale Attenzione al contesto territoriale Apertura alla diversità, alle differenze culturali e religiose premessa per una vera convivenza fra i popoli.

57 Gli O.S.A si incardinano nei campi di esperienza propri della scuola dellinfanzia: Gli O.S.A si incardinano nei campi di esperienza propri della scuola dellinfanzia: Esplorare, conoscere e progettare Esplorare, conoscere e progettare Corpo, movimento, salute Corpo, movimento, salute Il sé e laltro Il sé e laltro Fruizione e produzione di messaggi Fruizione e produzione di messaggi

58 Il tema DIO Esplorare, conoscere, progettare Esplorare, conoscere, progettare Osservare la natura, il fiorire di un fiore, aspettare che la terra dia frutti Corpo, movimento, salute Corpo, movimento, salute Esprimere in gestualità sentimenti di meraviglia e di stupore ma anche di timore

59 Il sé e laltro Il sé e laltro Favorire lesperienza della relazionalità per intuire la paternità di Dio attraverso sentimenti di sicurezza, fiducia, protezione Fruizione e produzione di messaggi Fruizione e produzione di messaggi Senza gli strumenti della comunicazione è impossibile la relazionalità; è impossibile entrare in sintonia con gli altri bambini e con gli adulti

60 Nuove Indicazioni per il curricolo D.M. 31/7/2007 Sperimentazione biennale; Sperimentazione biennale; Non è definitiva ma modificata in base ai suggerimenti provenienti dalla sperimentazione; Non è definitiva ma modificata in base ai suggerimenti provenienti dalla sperimentazione; Apprendimento per tutti; Apprendimento per tutti; Indicazioni provenienti dallEuropa Indicazioni provenienti dallEuropa

61 IL NUOVO I campi di esperienza – sono luoghi del fare e dellagire del bambino orientati dallinsegnante; I campi di esperienza – sono luoghi del fare e dellagire del bambino orientati dallinsegnante; Sono 5: Sono 5: Il sé e laltro; Il corpo e il movimento; Linguaggi, creatività, espressione; I discorsi e le parole; La conoscenza del mondo. I traguardi per lo sviluppo delle competenze – rappresentano riferimenti per gli insegnanti, indicano piste da percorrere finalizzate allo sviluppo integrale dellallievo I traguardi per lo sviluppo delle competenze – rappresentano riferimenti per gli insegnanti, indicano piste da percorrere finalizzate allo sviluppo integrale dellallievo

62 Ambiente di apprendimento: Ambiente di apprendimento: Spazio accogliente; Il tempo disteso; La documentazione

63 La Conferenza episcopale italiana ha proposto al M.I.U.R. uno specifico progetto di revisione delle indicazioni didattiche già in vigore per l'insegnamento della religione cattolica al fine di armonizzare la collocazione di questa disciplina nel nuovo impianto curricolare della scuola dell'infanzia e delle scuole del primo ciclo. La Conferenza episcopale italiana ha proposto al M.I.U.R. uno specifico progetto di revisione delle indicazioni didattiche già in vigore per l'insegnamento della religione cattolica al fine di armonizzare la collocazione di questa disciplina nel nuovo impianto curricolare della scuola dell'infanzia e delle scuole del primo ciclo.

64 E stata così proposto per i traguardi per lo sviluppo delle competenze per lIRC: Il sé e laltro Il sé e laltro Scopre nel Vangelo la persona e linsegnamento di Gesù da cui apprende che Dio è Padre di ogni persona e che la Chiesa è la comunità di persone unite nel suo nome.

65 Il corpo in movimento Il corpo in movimento Esprime con il corpo la propria esperienza religiosa … e manifesta con i gesti la propria interiorità, emozioni …

66 Linguaggi, creatività, espressione Linguaggi, creatività, espressione Riconosce alcuni linguaggi simbolici e figurativi della vita dei cristiani (feste, canti, preghiere …)

67 I discorsi e le parole I discorsi e le parole Impara alcuni termini del linguaggio cristiano,ascoltando semplici racconti biblici, ne narra i contenuti riutilizzando i linguaggi appresi…

68 La conoscenza del mondo La conoscenza del mondo Osserva con meraviglia ed esplora con curiosità il mondo riconosciuto dai cristiani e da tanti uomini religiosi come dono di Dio Creatore

69 INDICAZIONI PER LA COSTRUZIONE DI UN PROGETTO EDUCATIVO

70 Centralità del bambino Aspetto affettivo-emotivo relazionale Con i suoi bisogni di Protezione Sicurezza Accettazione Relazione identificazione Aspetto cognitivo Con i suoi bisogni di significato Antropomorfismo Artificialismo Aspetto magico Giustizia immanente Che si realizzano SCUOLACONTENUTI Compiti di promozione della persona attraverso la cultura Presentazione di una religione positiva e concreta a cui il bambino possa fare riferimento

71 Strumenti per la costruzione di un curricolo Matrice curriculare; Matrice curriculare; Mappa concettuale; Mappa concettuale; Rete concettuale; Rete concettuale; Unità didattica, di apprendimento, formativa Unità didattica, di apprendimento, formativa Mediazione didattica Mediazione didattica Verifica Verifica strategie strategie

72 LONG LIFE LEARNING

73 NON UNA TESTA PIENA, MA UNA TESTA BEN FATTA Edgar Morin

74 GRAZIE


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