La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

Percorsi di avvicinamento all’elaborazione del lutto

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "Percorsi di avvicinamento all’elaborazione del lutto"— Transcript della presentazione:

1 Percorsi di avvicinamento all’elaborazione del lutto
UNO SGUARDO AL CIELO Percorsi di avvicinamento all’elaborazione del lutto IV edizione Direzione Scientifica Paola Bastianoni

2 LA MORTE PERINATALE: DESIDERIO FALLITO E CADUTA DELLE ASPETTATIVE
Marilena Moretti psicologa-psicoterapeuta Madre con bambino morto Picasso, 1937

3 Indice breve excursus sul mortalità tra ieri e oggi: confronti nazionali, internazioni ed europei definizione della morte perinatale e sue caratteristiche vissuti materni e paterni legati alla morte perinatale ed il ruolo della società integrazione delle competente socio-sanitarie e psicologiche

4 LA MORTALITÁ DEI BAMBINI IERI E OGGI IN ITALIA
15 gennaio 2014 LA MORTALITÁ DEI BAMBINI IERI E OGGI IN ITALIA anni 1887 – 2011 DECESSI DI BAMBINI SOTTO I PRIMI 5 ANNI DI VITA IN ITALIA nel 2011 in Italia si sono registrati 2084 decessi di bambini sotto i 5 anni di vita (5,7 casi al giorno) nell’85% dei casi il decesso avviene nel primo anno di vita del bambino e la metà delle morti (885 casi, 42%) si concentra nei primi 7 giorni oggi il tasso di mortalità in Italia è inferiore a quello medio europeo e a quello degli Stati Uniti

5 PROGRESSIVO CALO DELLA MORTALITÁ INFANTILE NEL TEMPO
15 gennaio 2014 PROGRESSIVO CALO DELLA MORTALITÁ INFANTILE NEL TEMPO 1887: (347 decessi ‰ nati vivi) 2011: (4 decessi ‰ nati vivi)

6 fine 800: malattie infettive
15 gennaio 2014 CAUSE DI MORTE fine 800: malattie infettive 2011: 81% dei decessi (1658 circa) avviene per condizioni morbose nel periodo perinatale (sindrome da stress respiratorio) (56%) e per malformazioni congenite o anomalie cromosomiche (malformazione al sistema circolatorio) (25%).

7 CALO DELLA MORTALITÁ INFANTILE
15 gennaio 2014 CALO DELLA MORTALITÁ INFANTILE riforme politico-sanitarie miglioramento condizioni ambientali e socioeconomiche alfabetizzazione delle donne sviluppo di una cultura sui diritti dell’infanzia progressi della scienza e della medicina (lotta malattie endemiche)

8 L’ITALIA A CONFRONTO CON ALTRI PAESI EUROPEI:
15 gennaio 2014 L’ITALIA A CONFRONTO CON ALTRI PAESI EUROPEI: tassi di mortalità

9 L’ITALIA A CONFRONTO CON ALTRI PAESI NON EUROPEI:
15 gennaio 2014 L’ITALIA A CONFRONTO CON ALTRI PAESI NON EUROPEI: Tasso di mortalità sotto i cinque anni in Italia dal 1887 al 2011 e posizionamento di alcuni Paesi sulla base del loro tasso nel 2010 Decessi per 1000 nati vivi

10 DEFINIZIONI MORTALITÁ
MORTALITÁ INFANTILE 181 gg di gestazione nascita 1 sett di vita 4 sett di vita 1 anno di vita PERINATALE NEONATALE POSTNATALE

11 MORTE PERINATALE: DEFINIZIONE
Il termine “perinatale”, letteralmente “intorno alla nascita”, comprende il periodo che intercorre tra la 28a settimana di gestazione fino al VII giorno dopo il parto. Per morte perinatale, quindi, si intende la perdita molto precoce di un figlio all’interno del range temporale indicato.

12 LA MORTE PERINATALE È UNA MORTE COME TUTTE LE ALTRE
La morte perinatale si considera una MORTE come tutte le altre È un tabu del quale non si può/deve parlare È un fenomeno assolutamente minimizzato e sottostimato dai familiari e dal contesto sociale INCIDENZA DI LUTTO PATOLOGICO RUOLO CHIAVE DEGLI OPERATORI SANITARI

13 IL PUNTO DI VISTA DEI GENITORI: TESTIMONIANZA 1
“ERA BELLA E PERFETTA, MIA FIGLIA. IL PARTO BELLISSIMO, VELOCE E DOPO POCO TRA LE MIE BRACCIA, CHE MI GUARDAVA CON OCCHI SCURI. QUESTO PARADISO È DURATO SOLO POCHE ORE, PERCHÈ SARA, MENTRE ERA ANCORA ATTACCATA AL MIO SENO, HA SMESSO DI RESPIRARE… INUTILI SONO STATI TUTTI I TENTATIVI DI RIANIMAZIONE, SARA È MORTA E IO NON SO PERCHÉ” Ravaldi, 2013, pp. 53

14 IL PUNTO DI VISTA DEI GENITORI: TESTIMONIANZA I1
“QUANDO ANGELO È MORTO È INCREDIBILE COME SIA CAMBIATA L’ASSISTENZA: FRETTOLOSAMENTE TUTTI SE NE SONO ANDATI, È CALATO IL SIELNZIO E NESSUNO SI È FERMATO PIÚ DI UN ISTANTE A SPIEGARCI COSA AVREMMO POTUTO FARE. NESSUNO CI HA OFFERTO LA POSSIBILITÁ DI VESTIRLO, DI RESTARE CON LUI PER ALTRO TEMPO, NESSUNO CI HA INVITATO A MANTENERE I RAPPORTI CON LA STRUTTURA O CON LE ASSOCIAZIONI DI SUPPORTO” Ravaldi, 2013, pp. 57

15 IL PUNTO DI VISTA DEL CONTESTO
NEGAZIONE DELLA MORTE E DELLA SOFFERENZA MANCATO RICONOSCIMENTO DELL’OGGETTO DELLA PERDITA CONSOLAZIONE BASATA SU UN RISCATTO FUTURO RAZIONALIZZAZIONE SENSO DI COLPA “siete giovani ne farete un altro” “sono passati 4 anni e piangi ancora?” “capita a tante persone e nessuno la prende così male” “lavora di più così ti distrai” “devi cancellare questo ricordo” “beh, non si muoveva ancora e non gli avevate ancora dato un nome” “passati due mesi, voglio rivederti con test positivo in mano” “i figli si rifanno”

16 FASI DI ELABORAZIONE DEL LUTTO NELL’ADULTO
Fase di stordimento: shock profondo (I settimana) caratterizzata da sentimenti di ira e dolore molto intensi. Rifiuto, misconoscimento della realtà Fase di ricerca e struggimento per la figura perduta (da qualche mese a qualche anno) caratterizzata da sentimenti di angoscia, disperazione, rabbia, abbattimento, tristezza, ecc. Tentativo di recuperare la persona perduta e successiva comprensione dell’irreversibilità della morte Fase di disorganizzazione e disperazione sentimenti di confusione e smarrimento  preludio di una ridefinizione di sé e della propria vita (impossibilità di recuperare la persona amata) Fase di riorganizzazione strutturazione di nuove rappresentazioni interne adeguate alla realtà, percepita come irreversibile Bowlby, 1980

17 FATTORI SPECIFICI DELLA MORTE PERINATALE CHE INCIDONO SULLA POSSIBILITÁ DI ELABORAZIONE (1)
il decesso e le sue circostanze avvengono spesso “nella” madre nel momento in cui sta trasmettendo la vita circostanza innaturale e illogica l’attesa della nascita coincide con la morte l’assenza di una vita trascorso fuori e “condivisa” e la mancanza di tracce e ricordi concreti e tangibili del suo esistere reale

18 SINTOMI PRESENTI NEL PROCESSO DEL LUTTO
LIVELLO EMOZIONALE SHOCK E STORDIMENTO ANGOSCIA E PAURA RABBIA SOLITUDINE TRISTEZZA DISPERAZIONE COLPA APATIA LIVELLO COGNITIVO DIFFICOLTÁ DI CONCENTRAZIONE DISORIENTAMENTO LIEVI STATI CONFUSIONALI ILLUSIONI SENSORIALI IDEE DI SUICIDIO TRANSITORIE PENSIERI RICORRENTI RELATIVI AL PROPRIO CARO ED ALLE CIRCOSTANZE DI MORTE LIVELLO COMPORTAMENTALE PIANTO IPERATTIVITÁ E RICERCA DEL PROPRIO CARO DISTURBI DEL SONNO DIST. DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE RITIRO SOCIALE INCAPACITÁ A CONDURRE LE PROPRIE ATTIVITÁ VISITARE LUOGHI, CONSERVARE OGGETTI CHE RICORDANO IL PROPRIO CARO DIPENDENZA DAGLI ALTRI SOMATICO DEBOLEZZA E PERDITA DI ENERGIA DOLORI MUSCOLARI SINTOMI SOMATICI (CEFALEA, TACHICARDIA, VERTIGINI, ETC) ALTERAZIONI ATTIVITÁ NEUROENDROCRINA Grassi et al., 2013

19 GLI OBIETTIVI DEL LAVORO DEL LUTTO
ACCETTAZIONE DELLA REALTÁ DELLA PERDITA Confrontarsi con la realtà della perdita e superare la normale tendenza a negare l’evento morte ELABORAZIONE DEL DOLORE DEL LUTTO Sperimentare il dolore e i sentimenti di depressione, isolamento, vuoto legati alla perdita del proprio caro ADATTAMENTO AD UNA REALTÁ NELLA QUALE IL PROPRIO CONGIUTO NON C’È PIÚ Sviluppare nuove capacità per adattarsi ai nuovi ruoli, al nuovo senso di sé e del mondo DARE UN NUOVO SPAZIO AL PROPRIO CARO E PROSEGUIRE NEL PROPRIO PERCORSO DI VITA Trovare un luogo nella propria vita interiore dove il proprio caro è presente, pensarlo con un senso di tristezza, ma non più con sentimenti di disperazione intollerabili Esperienza individuale Modalità personali di esprimere i vissuti/emozioni Worden, 2009

20 LUTTO PATOLOGICO (COMPLICATO)
NEL 15-25% DEI CASI IL LUTTO NON EVOLVE SECONDO UN PROCESSO NATURALE E FISIOLOGICO, MA PUÓCOMPLICARSI Se non ci sono ricordi legati al passaggio del bambino, se tutto resta in sospeso, anche il lutto rischia di restare fermo al primo giorno, con conseguenze psicopatologiche e psicosomatiche anche molto gravi nella donna, nella coppia e nei figli presenti e futuri

21 IL CASO: NOTIZIA DEL MIRROR (ottobre 2015)
Dopo un Aborto Riceve una Lettera Sconvolgente dall’Ospedale Dopo un aborto una lettera così è devastante. Tutte le emozioni e la sofferenza che nascono da un evento così sofferto come un aborto sono difficilmente riassumibili. Una donna si aspetterebbe solo comprensione, compassione e sensibilità. L’elaborazione di un lutto senza il ricordo della vita è ancora più duro perché implica un’astrazione totale, un’accettazione che va al di là dei nostri sensi e di ogni logica. Quando una mamma dopo un aborto in ospedale riceve una lettera dalla struttura dove è stata ricoverata non si aspetterebbe certo una sorpresa di questo tipo… Invece per la giovane 29enne Nicky Windsor, dopo un aborto, è arrivata una vera e propria doccia fredda che non si sarebbe mai immaginata. Per motivi che la donna non ha voluto rendere pubblici, il 28 giugno scorso ha subito un aborto presso una clinica britannica con un reparto di ginecologica altamente specializzato e rinomato, la Conifer House di Hull nello Yorkshire. Nicky, fin da subito, aveva avuto delle divergenze con l’amministrazione ospedaliera in quanto aveva esplicitamente chiesto e voluto una sepoltura singola per il suo bambino o la possibilità di cremazione. Invece, l’ospedale le aveva negato questa possibilità: il suo piccolino sarebbe stato tumulato in una fossa comune prettamente adibita per questi frangenti. L’immagine di una sepoltura di questo tipo è fredda e estremamente dolorosa, tanto che Nicky, dopo l’intervento aveva fatto presente l’accaduto e fatto le sue rimostranze alla struttura in modo molto sentito e accorato. Dopo qualche mese dall’accaduto, quando ogni donna come lei avrebbe cercato di elaborare il lutto e riprendere la propria vita in mano custodendo questa perdita per sempre nel cuore, accade l’inimmaginabile. Mai e poi mai avrebbe pensato, dopo un aborto, di ricevere una lettera da parte dell’ospedale che le riaprisse in modo così doloroso la ferita lacerante dovuta a ciò che era successo.

22 Inizialmente Nicky è comunque ben impressionata dal biglietto di vicinanza e conforto e pensa che in fondo potesse essere un gesto gentile dopo quanto era successo e le sue lamentele… invece, quando apre il cartoncino scopre qualcosa di terribile: due fotografie dell’ecografia fatta al feto del bambino che aveva abortito. Una frase accompagnava le due immagini: “Nicki speriamo che questo le dia qualche conforto”. “Non potevo credere ai miei occhi” ricorda Nicky “Non ho mai sentito niente del genere, per quale motivo avrei dovuto volere quelle immagini?” Nicky vuole credere che tutto ciò sia stato fatto con la più totale buona fede, veramente nella convinzione di poterle dare un sollievo ma così non è stato nella maniera più assoluta! Per lei è stato come ripiombare in un incubo, vedere quelle immagini ha significato dover riprendere completamente da capo il processo di elaborazione e accettazione. Nicky ha avuto incubi per diversi giorni e le immagini viste le hanno reso la vita un inferno. “Penso che immagini del genere avrebbero potuto anche portare alla depressione più totale!” “Subire un intervento del genere è già abbastanza traumatico, per questo è stato devastante il modo in cui me lo hanno ricordato. Da quando l’ho ricevuto continuo a pensare a me stessa che tiene in braccio il bambino ma quando guardo giù non vedo un viso – è solo il nulla“. “E’ stato il loro modo per dire che erano dispiaciuti ma è scioccante!” Il direttore dell’ospedale si è detto profondamente dispiaciuto per quanto successo e ha precisato che nulla è stato fatto per voler intenzionalmente turbare la paziente.

23 ACCOGLIERE, ELABORARE E SUPERARE LA PERDITA:
IL RUOLO DELL’ORGANIZZAZIONE SANITARIA SALVAGUARDARE SPAZIO E TEMPO: IL SETTING - PRENDERE IL TEMPO NECESSARIO adattandolo alle esigenze dei genitori. Non ci saranno altre occasioni per affrontare l’esperienza in maniera consapevole (sala travaglio, sala parto o terapia intensiva) - PROTEGGERE IL DOLORE E SALVAGUARDARE LO SPAZIO al fine di garantire una comunicazione efficace ed accogliente (luogo protetto e silenzioso, privato). Permettere ai genitori di avere uno spazio ed un tempo adeguato per loro, all’interno di una stanza riservata a loro (ove possibile)

24 FAVORIRE LA CONTINUITÁ ASSISTENZIALE
ACCOGLIERE, ELABORARE E SUPERARE LA PERDITA: IL RUOLO DELL’ORGANIZZAZIONE SANITARIA FAVORIRE LA CONTINUITÁ ASSISTENZIALE Attraverso passaggi e rituali conosciuti e definiti tra gli operatori che permettono ai genitori di essere “nella mente” degli operatori

25 INFORMARE IN MANIERA ADEGUATA SUI PASSAGGI E SULLE DIVERSE POSSIBILITÁ
ACCOGLIERE, ELABORARE E SUPERARE LA PERDITA: IL RUOLO DELL’ORGANIZZAZIONE SANITARIA INFORMARE IN MANIERA ADEGUATA SUI PASSAGGI E SULLE DIVERSE POSSIBILITÁ RISPETTARE IL DIRITTO DI OGNI GENITORE DI RICEVERE INFORMAZIONI ESAURIENTI rendendolo partecipe in maniera chiara e semplice dei passaggi necessari. Potrebbe essere opportuno (visto lo stato emotivo) ripetere i concetti più volte e fare in modo che la persona comprenda ed accolga il messaggio. Informare i genitori sulle procedure mediche e gli esami diagnostici, dando informazioni attendibili SOSTENERE SENZA INFLUENZARE prestando la nostra professionalità ed offrendo un ventaglio di possibilità OFFRIRE INFORMAZIONI UTILI SUI RITUALI RELIGIOSI E FUNEBRI ultime informazioni da comunicare ai genitori, dopo averli accompagnati in tutti i passaggi sopra citati

26 ACCOGLIERE, ELABORARE E SUPERARE LA PERDITA: IL RUOLO DELL’ORGANIZZAZIONE SANITARIA
ACCOMPAGNARE, SOSTENERE, RICONOSCERE LE EMOZIONI: SINTONIZZAZIONE AFFETTIVA RICONOSCERE IL LUTTO STARE CON I GENITORI NEL QUI ED ORA senza anticipare gli step successivi. Questa modalità permette di accogliere ed affrontare la realtà in maniera graduale SOSTENERE SENZA PRETENDERE DI CONSOLARE il dolore del lutto è inconsolabile, fino a quando non viene elaborato. Stare con l’altro, ascoltarlo, accogliere, supportare, validare le emozioni sono passaggi fondamentali RIFLETTERE E NON CONSIGLIARE

27 RISPETTARE I TEMPI E I DESIDERI
ACCOGLIERE, ELABORARE E SUPERARE LA PERDITA: IL RUOLO DELL’ORGANIZZAZIONE SANITARIA RISPETTARE I TEMPI E I DESIDERI RISPETTARE I DESIDERI DELLA COPPIA non dirigere, né controllare le scelte, ma permettere ai genitori di avere a disposizione diverse alternative RISPETTARE IL BAMBINO chiamandolo per nome, chiedere il permesso ai genitori di effettuare alcune manovre in loro presenza, avere cura del corpo del bambino e non avere fretta di portarlo altrove. RISPETTARE E VALIDARE LE EMOZIONI DEI GENITORI l’età del bambino non ha alcuna importanza nello stabilire l’entità della perdita; ciò che è importante è comprendere che il legame genitore-bambino si forma ben prima della nascita

28 L’INCONTRO CON IL BAMBINO (1)
ACCOGLIERE, ELABORARE E SUPERARE LA PERDITA: IL RUOLO DELL’ORGANIZZAZIONE SANITARIA L’INCONTRO CON IL BAMBINO (1) PRESENTARE ALLA COPPIA LA POSSIBILITÁ DI VEDERE IL BAMBINO momento unico e prezioso che la coppia ha a disposizione per vedere e salutare il proprio bambino. Momento cruciale la cui decisione spetta ai genitori, sostenuti ed appoggiati dal’operatore. Esiste un tempo nel quale i genitori possono pensare a cosa fare, se accogliere la proposta o rifiutarla, se essere accompagnati o stare da soli. Informare sui tempi tecnici. PREPARARE I GENITORI ALL’INCONTRO CON IL BAMBINO raccontare ai genitori come è il bambino, qualora decidessero di vederlo. Questo aiuta i genitori ad avere un’idea ancorata alla descrizione e sono in qualche modo “preparati” ad accoglierlo, anticipando loro eventuali malformazioni e/o deformità

29 L’INCONTRO CON IL BAMBINO (2)
ACCOGLIERE, ELABORARE E SUPERARE LA PERDITA: IL RUOLO DELL’ORGANIZZAZIONE SANITARIA L’INCONTRO CON IL BAMBINO (2) CREARE RICORDI TANGIBILI DEL BAMBINO anche se i genitori decideranno di non vedere il bambino, è importante comunicare loro che è possibile raccogliere informazioni e piccoli ricordi che saranno conservati in busta chiusa all’interno della cartella clinica (peso, altezza, braccialetto identificativo, etc) e a loro disposizione qualora li vorranno LASCIARE I GENITORI CON IL PROPRIO BAMBINO AIUTARE A VIVERE LE FASI IN MANIERA CONSAPEVOLE condividendo le emozioni e le sensazioni espresse dai genitori RISPETTARE I TEMPI DELLA COPPIA INCONTRO SIMBOLICO CON IL BAMBINO, qualora la coppia rifiuti e neghi l’accaduto (MEDIAZIONE DEL BRACCIALETTO)

30 CREARE PROTOCOLLI CHE PERMETTANO DI INTEGRARE GLI ASPETTI BUROCRATICI DEL SISTEMA SANITARIO CON GLI ELEMENTI CONNESSI ALL’ACCOGLIENZA, ALL’ASCOLTO EMPATICO DELL’ALTRO

31 “Il lutto è un’esperienza che fa parte della vita umana e non una malattia da curare ed estirpare. Piuttosto il lutto è un’esperienza difficile attraverso cui passare, un vero e proprio trauma evolutivo, che richiede molto impegno psicofisico per essere affrontato” Ravaldi, 2013

32 COME SUPPORTARE LA COPPIA GENITORIALE:
AREE DI INTERVENTO NELLO SPAZIO TERAPEUTICO (I) FAVORIRE LA SEPARAZIONE FRA MADRE ED IL BAMBINO attraverso la riedizione di momenti caratterizzanti il percorso gestazionale, i contatti stabiliti con il bambino (senso di vuoto e di perdita) NARRARE IL PARTO e ricostruire gli elementi che hanno caratterizzato la nascita, contribuiscono a dare un senso o quanto meno a rinarrare e risignificare quanto accaduto RICOSTRUIRE TRACCE SIGNIFICATIVE DEL BAMBINO attraverso la narrazione, la riedizione di fatti e degli stati emotivi. Nel tempo ci si aspetta una sorta di accettazione del tempo e degli eventi

33 COME SUPPORTARE LA COPPIA GENITORIALE:
AREE DI INTERVENTO NELLO SPAZIO TERAPEUTICO (II) DARE SPAZIO ALLA FIGURA PATERNA con i suoi vissuti ed emozioni AIUTARE, SUPPORTARE I GENITORI NEL CREARE SPAZI DI SALUTO E DI CONGEDO REALE E SIMBOLICO CON IL FIGLIO DARE VOCE ED ATTRIBUIRE SIGNIFICATO AI SENTIMENTI PROVATI paura, timore, senso di colpa, fallimento, inadeguatezza, vissuti mortiferi sono parte integrante del processo di riconoscimento dell’evento e presa di coscienza di quanto accaduto.


Scaricare ppt "Percorsi di avvicinamento all’elaborazione del lutto"

Presentazioni simili


Annunci Google