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Corso di Finanza Aziendale

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Presentazione sul tema: "Corso di Finanza Aziendale"— Transcript della presentazione:

1 Corso di Finanza Aziendale
Prof. Mario Mustilli a.a. 2013/2014

2 Rischio e capital budgeting
Capitolo 11 Rischio e capital budgeting Corso di Finanza Aziendale - Prof. M. Mustilli

3 Corso di Finanza Aziendale - Prof. M. Mustilli
Argomenti trattati Costo del capitale aziendale e del progetto Misura del costo dell’equity La stima dei tassi di attualizzazione e beta Costo del capitale dei progetti internazionali Corso di Finanza Aziendale - Prof. M. Mustilli

4 Costo del capitale e del progetto
Costo del capitale aziendale: rendimento atteso dal portafoglio composto da tutti i titoli emessi dall’impresa. E’ usato per valutare le nuove attività che hanno lo stesso rischio di quelle già esistenti. Se un progetto è finanziato interamente da equity, si attualizzano i flussi di cassa al costo del capitale aziendale. Per calcolarlo utilizziamo il CAPM: rE = rf +  (rm - rf) Corso di Finanza Aziendale - Prof. M. Mustilli 3

5 Costo del capitale e del progetto
Se un progetto è finanziato sia da equity che da debito, si attualizzano i flussi di cassa al costo medio ponderato del capitale al netto delle imposte (WACC). WACC = rD(1 - tc) D + rE E V V dove: rD = costo del debito tc = imposte D = debito rE = costo dell’equity E = equity V = D + E = valore dell’impresa Corso di Finanza Aziendale - Prof. M. Mustilli 3

6 Costo del capitale e del progetto
Regola del costo del capitale aziendale: accettare qualsiasi progetto, indipendentemente dal suo beta, quando offre un rendimento maggiore del costo del capitale aziendale. Regola del CAPM: investire in qualsiasi progetto che offra un rendimento in grado di compensare il beta del progetto. Corso di Finanza Aziendale - Prof. M. Mustilli 3

7 Costo del capitale e del progetto
Confronto tra costo del capitale aziendale e il rendimento previsto dal CAPM. Rendimento richiesto, % 11,36 3 SML Costo del capitale aziendale Beta del progetto 1,27 Corso di Finanza Aziendale - Prof. M. Mustilli 3

8 Corso di Finanza Aziendale - Prof. M. Mustilli
La stima dei beta La linea del mercato azionario mostra la relazione fra rendimento e rischio. Il CAPM utilizza i beta per stimare i rischi. L’inclinazione della linea del mercato azionario, e dunque il beta, può essere stimata mediante l’analisi di regressione. Corso di Finanza Aziendale - Prof. M. Mustilli 3

9 La stima dei beta: esempio
Intel Computer Luglio 1996 – Giugno 2001 R2 = 0.29  = 1.54 Il beta è l’inclinazione della retta interpolante. Corso di Finanza Aziendale - Prof. M. Mustilli 3

10 Corso di Finanza Aziendale - Prof. M. Mustilli
Beta di settore Il beta della singola impresa è però difficile da stimare. La soluzione migliore è stimare il beta del settore (con imprese simili) piuttosto che quello della singola impresa. E’ necessario però tenere conto anche delle politiche di indebitamento delle singole imprese appartenenti al medesimo settore. Corso di Finanza Aziendale - Prof. M. Mustilli 3

11 La stima dei tassi di attualizzazione e beta
Suggerimenti per il calcolo del beta del progetto: Evitate distorsioni nei tassi di attualizzazione Identificate le determinanti dei beta delle attività Non fatevi influenzare dal rischio diversificabile Corso di Finanza Aziendale - Prof. M. Mustilli 3

12 La stima dei tassi di attualizzazione e beta
Evitate distorsioni nei tassi di attualizzazione I manager spesso considerano il rischio come un “cattivo risultato”  E’ sbagliato! In altri casi, i manager non sono in grado di dare ai risultati negativi il loro giusto peso nella valutazione dei flussi di cassa e cercano così di compensare questo errore  Lavorare sui flussi di cassa! Corso di Finanza Aziendale - Prof. M. Mustilli 3

13 La stima dei tassi di attualizzazione e beta
2. Che cosa determina il beta delle attività? Ciclicità: imprese ad andamento ciclico tendono ad avere un alto beta. Il rischio è spesso associato alla variabilità dei ricavi contabili la quale riflette i risultati contabili. Ciò che conta veramente è quanto sia stretta la relazione tra i ricavi dell’impresa e i ricavi aggregati di tutte le attività reali. Possiamo utilizzare sia il beta contabile sia il beta dei flussi di cassa. Corso di Finanza Aziendale - Prof. M. Mustilli 3

14 La stima dei tassi di attualizzazione e beta
2. Che cosa determina il beta delle attività? b) Leva operativa: i costi fissi operativi hanno lo stesso effetto dei costi fissi finanziari, aumentano cioè il beta. Flusso di cassa = ricavi – costi fissi – costi variabili VA (attività) = VA (ricavi) – VA (costi fissi) – VA (costi variabili) VA (ricavi) = VA (costi fissi) + VA (costi variabili) + VA (attività) Corso di Finanza Aziendale - Prof. M. Mustilli 3

15 Corso di Finanza Aziendale - Prof. M. Mustilli
Beta delle attività Corso di Finanza Aziendale - Prof. M. Mustilli 3

16 Corso di Finanza Aziendale - Prof. M. Mustilli
Beta delle attività VA (ricavi) – VA (costi variabili) = attività ricavi VA (attività) é ù VA (costi fissi) = ê 1 - ú VA (attività) ricavi ê ë û Data la ciclicità dei ricavi (espressa dal beta ricavi) il beta dell’attività è proporzionale alla leva operativa. VA (costi fissi) VA (progetto) Corso di Finanza Aziendale - Prof. M. Mustilli 3

17 La stima dei tassi di attualizzazione e beta
3. Non fatevi influenzare dal rischio diversificabile Non aumentate i tassi di attualizzazione per compensare i rischi che possono essere eliminati attraverso la diversificazione dei portafogli. Corso di Finanza Aziendale - Prof. M. Mustilli 3

18 Rischio internazionale
s Ratio – rapporto tra deviazioni standard, indice del Paese vs. S&P Composite Index Corso di Finanza Aziendale - Prof. M. Mustilli 3


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