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Il Sistema Nervoso Marta Franceschetti.

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Presentazione sul tema: "Il Sistema Nervoso Marta Franceschetti."— Transcript della presentazione:

1 Il Sistema Nervoso Marta Franceschetti

2 Classe: IIa Liceo Classico Approccio: Introduzione Storica. Approfondimento sul Linguaggio. Momento del percorso formativo Mod.1 – Macromolecole biologiche Mod.2 – La Cellula Mod.3 – Il Corpo Umano Sistema Digerente Sistema Circolatorio Sistema Respiratorio Sistema Escretore Sistema Endocrino Sistema Riproduttore/ Embriologia Sistema Nervoso Prerequisiti: Cellula (Strutture e Funzioni) Tessuti Cenni di Embriologia (Foglietti Embrionali)

3 Contenuti e Scansione Temporale Ore Contenuti
Obiettivi - Conoscere le strutture anatomiche e di base del Sistema Nervoso (Centrale e Periferico). - Intuirne la complessità che si rispecchia nella difficoltà di indagine e nella superiorità delle funzioni svolte. Contenuti e Scansione Temporale Ore Contenuti 1 Introduzione storica Funzioni del Sistema Nervoso Il Neurone e la trasmissione dell’impulso Schema Anatomico Generale Sistema Nervoso Periferico Risposta Riflessa Sistema Nervoso Centrale Aree della corteccia cerebrale Organi di senso – La vista Funzioni superiori - Il Linguaggio 2 Verifica e restituzione alla classe

4 Geroglifico “Cervello”
3000 a.C. Papiro Chirurgico (di Edwin Smith) Documento di pratiche mediche che descrive diversi traumi cranici. Per la prima volta è utilizzata la parola “Cervello”. Geroglifico “Cervello” Gli Egiziani ritenevano il cervello poco importante. Nel processo di mummificazione lo estraevano dal naso e lo gettavano. Gli altri organi erano invece accuratamente conservati in giare poste vicino al corpo.

5 Il filosofo greco Aristotele
La Filosofia si occupò per prima del dilemma dell’identificazione della sede dell’Anima, cioè delle funzioni “superiori” identificate come Mente. Il filosofo greco Aristotele ( a.C.) pensava che il cuore, non il cervello, fosse la sede dell'intelligenza e del pensiero.

6 Galeno (Pergamo, 131-201 d.C.) Medico anatomista. Teoria Ventricolare:
Il principio di vita è immateriale e risiede all’interno delle cavità ventricolari del cervello. Lo chiamò pneuma (aria, alito, spirito), scrittori seguenti lo interpretarono come anima. Vesalio e Varolio (XVI sec) Abbandonano la teoria ventricolare a favore della sostanza cerebrale.

7 Teoria Frenologica Le singole funzioni psichiche posseggono una localizzazione materiale in alcune regioni del cervello. FJ Gall ( ) Fu una teoria combattuta in quanto lo spirito era confinato all’interno di una struttura fisica JC Spunrzheim ( )

8 Conferma della relazione tra aree cerebrali e funzioni
Nel 1861 individuò nel cervello di un paziente afasico, una lesione in una specifica regione del lobo frontale, denominata ora area di Broca. Pierre Paul Broca (1824 – 1880) Un’ulteriore conferma venne nel 1974 dall’identificazione da parte dello psichiatra e neurologo tedesco Karl Wernicke che mise in relazione la distruzione selettiva di un’altra area cerebrale con la perdita della capacità di comprensione del linguaggio. Karl Wernicke (1848 – 1905)

9 1906 premio Nobel per la medicina
Struttura… 1906 premio Nobel per la medicina “in riconoscimento del loro lavoro sulla struttura del sistema nervoso”. Golgi per primo identificò la rete di neuroni considerandoli uno in continuità con l’altro, al contrario Cajal sosteneva la loro contiguità, le cellule sono in comunicazione, ma separate fisicamente. Litigarono durante la cerimonia. Camillo Golgi ( ) Santiago Ramon y Cajal ( )

10 Fino ad oggi…

11 Funzioni del Sistema Nervoso
Consente la vita di relazione Percepire gli stimoli (variazioni) che pervengono dall’ambiente esterno e interno e apportare risposte adeguate Controlla e Regola le Funzioni vegetative L’insieme delle attività viscerali (respirazione, battito cardiaco, digestione…) Nell’uomo è inoltre sede delle attività cognitive: Pensiero, astrazione, linguaggio Stimoli Interni ed Esterni Vie sensoriali SN Elaborazione Controllo Vie motorie Risposta

12 Unità funzionale e strutturale del Sistema Nervoso: Il Neurone
Cellula altamente specializzata: Corpo cellulare: nucleo, mitocondri, enzimi e organuli per il metabolismo cellulare. Dentriti: estroflessioni della membrana, zona di input per la ricezione degli stimoli. Assone: lunga estroflessione, via di conduzione dell’impulso nervoso.

13 Neurone: Eccitabile = capace di ricevere stimoli Asimmetrico = l’impulso procede in modo unidirezionale Impulso nervoso = Trasmissione del segnale nervoso basato sull’alterazione del normale equilibrio di cariche elettriche tra il versante interno e quello esterno della membrana plasmatica, dovuto ad una diversa distribuzione di ioni sodio e ioni potassio all’esterno e all’interno della cellula. Sinapsi = giunzione specializzata attraverso cui i segnali passano da un neurone all’altro per mezzo del rilascio di particolari sostanze chimiche – neurotrasmettitori-

14 Cellule della Glia Le cellule di Schwann
Astroglia Funzione di sostegno e nutritiva Oligodendroglia Formazione e mantenimento della mielina Microglia Azione fagocitaria Le cellule di Schwann Si avvolgono a spirale intorno agli assoni dei tratti e dei nervi formando una guaina ricca di lipidi: La Mielina

15 Struttura generale del sistema nervoso

16 Sistema Nervoso Periferico = Nervi (prolungamenti assonici dei neuroni)
Nervi Cranici (sensitivi, motori, misti – nell’uomo 12 paia) Nervi Spinali – nell’uomo 32 paia Sistema nervoso somatico Stimola i muscoli scheletrici Sistema nervoso autonomo Stimola/Inibisce: La muscolatura liscia (vasi sangiugni, apparato difegerente, app. respiratorio, escretore, riproduttore). Muscolo cardiaco. Ghiandole. SNA Parasimpatico SNA Simpatico

17 Prepara il corpo all’azione, agisce in situazioni di stress.
Aumenta battito cardiaco, inibisce organi digestivi, induce liberazione di glucosio dal fegato Noradrenalina. Coinvolto nell’attività di recupero, di rilassamento. Rallenta battito cardiaco, stimola organi digestivi. Acetilcolina.

18 Arco riflesso – riflesso monosinaptico o patellare:
movimento involontario dei muscoli scheletrici Stimolo dal martelletto Impulso trasmesso dal neurone sensoriale entra dorsalemente L’impulso è trasmesso ad un neurone motorio Contrazione del quadricipite Il Cervello non se ne accorge – “nessuno glielo ha comunicato”

19 Evoluzione = L’aumento di specializzazione tra le varie parti dell’organismo necessità di una crescente attività di integrazione e di controllo invertebrati

20 proteggere il cervello.
Sistema Nervoso Centrale: Encefalo e Midollo Spinale Tre membrane avvolgono, proteggono e nutrono l’encefalo e il MS: Dura Madre Aracnoide Pia Madre Tre le membrane più interne e' presente il liquido cerebrospinale, il cui ruolo e' di proteggere il cervello.

21 Midollo Spinale All’interno del canale vertebrale. Interneuroni + Corpi cellulari dei neuroni motori i cui assoni si portano in periferia + Cellule gliali Insieme dei Tratti = assoni dei neuroni di associazione: t. ascendenti afferenti; t. discendenti

22 Nell’uomo queste tra vescicole evolvono in 5
Encefalo All’interno della scatola cranica. Durante lo sviluppo embrionale il sistema nervoso centrale si origina dal tubo neurale. In posizione anteriore si formano inizialmente 3 vescicole da cui si originano tre regioni dell’encefalo. Nell’uomo queste tra vescicole evolvono in 5

23 Mielencefalo Metencefalo Tronco Cerebrale
Romboencefalo Struttura più antica presiede alle funzioni fisiologiche essenziali Midollo allungato Controllo battito cardiaco Controllo ritmo respiratorio Ponte + Cervelletto Centro di integrazione e coordinamento Controllo dei movimenti muscolari Mantenimento dell’equilibrio Mantenimento della posizione del corpo Mielencefalo Metencefalo Mesencefalo In pesci, anfibi e rettili è il centro d’integrazione dei segnali provenienti dalla periferia. Raggruppamento funzionale in: Tronco Cerebrale

24 Diencefalo Telencefalo
Prosencefalo: Diencefalo e Telencefalo Diencefalo Regione in cui transitano la maggior parte delle vie afferenti: Talamo Centro di smistamento delle informazioni, contiene la maggior parte dei corpi cellulari dei neuroni che inviano informazioni alla corteccia cerebrale. Ipotalamo Controllo attività legate al sesso, fame, sete, piacere, dolore, rabbia Controllo equilibrio termico Attività secretiva (Ossitocina, ADH, Fattori di Rilascio) Orologio biologico Telencefalo Porzione anteriore del tubo neurale. Estensione e sviluppo più diversificate nei diversi vertebrati.

25 Principali solchi e lobi della corteccia cerebrale dell’uomo
Telencefalo Due Emisferi Cerebrali collegati tra loro da fascio di fibre – Corpo Calloso- Corteccia Cerebrale è lo strato superficiale di sostanza grigia la cui enorme superficie genera pieghe e circonvoluzioni. Principali solchi e lobi della corteccia cerebrale dell’uomo

26 Aree della corteccia cerebrale sono state mappate in base alla funzione che svolgono: ai lati della Scissura di Rolando Corteccia Motoria e Corteccia Sensoriale Regioni specifiche della corteccia sensoriale e motoria corrispondono a specifiche parti del corpo L’estensione della rappresentazione corticale delle varie regioni è proporzionale alla densità delle terminazioni nervose presenti – indice di quanto “interessi” al cervello ricevere o dare informazioni a queste regioni.

27 I Recettori sensoriali e l’avvio degli impulsi nervosi
Percezione da parte dei recettori di stimoli di natura chimica, fisica, meccanica Induzione dell’alterazione della permeabilità di membrana di un neurone sensoriale Innesco e trasporto dell’impulso nervoso in senso centripeto Il segnale per ogni sensazione è ugualmente codificato e trasmesso, ma diversa è l’area cerebrale verso cui sono diretti. Corteccia sensoriale per stimoli relativi al gusto, tatto, temperatura, dolore Per il senso della vista e dell’udito, più evoluti e sofisticati si sono evolute due aree specifiche.

28 Struttura dell’Occchio

29 Schema della Retina

30 Il Linguaggio

31 Memoria e Apprendimento Il Linguaggio
Attività di integrazione identificate con “Mente” Capacità di modificazione del comportamento sulla base dell’esperienza Funzioni superiori: Memoria e Apprendimento Il Linguaggio Caratteristica distintiva degli esseri umani = Capacità di apprendere e di utilizzare un linguaggio articolato Sistema di comunicazione scomponibile in unità più piccole che possono poi essere ricombinate tra loro a piacimento. Segnale= Istruzione per un comportamento Simbolo= Guida per la conoscenza

32 Evoluzione Biologica e Culturale
…Per alcuni aspetti nella vita di un individuo non si deve sempre cominciare da capo… Ognuno può avvalersi dei contributi apportati da innumerevoli altri individui che esistono in altri luoghi e in altri tempi. Grazie alla cultura e alla sua storia, ogni essere umano è come se avesse a disposizione cento o mille cervelli affacciati sul mondo e aggregati al suo…come per l’espansione della memoria di un computer.

33 Abilità necessarie per la comunicazione “a parole”: Meccaniche
Cognitive Necessità di un appropriato controllo muscolare e neurale sulla vocalizzazione: Articolazione di bocca, lingua, laringe Acquisizione del controllo di una specifica regione denominata sostanza grigia periacqueduttale. Adeguato apparato di percezione uditiva che consenta di udire e distinguere i suoni. Capacità di impiegare vocalizzazioni per simboleggiare oggetti, processi, attributi. Anche il ricevente della comunicazione deve essere in grado di distinguere le vocalizzazioni e di condividere una conoscenza comune delle entità del mondo esterno a cui esse si riferiscono. Nell’uomo sono due fasi sovrapposte, l’apprendimento motorio inizia a 5 mesi aggiungendosi a quello percettivo cominciato dal primo giorno.

34 Aree Cerebrali coinvolte
Identificate dallo studio di casi di Afasia = Alterazione o perdita delle facoltà del linguaggio

35 La parola deve essere vista e quindi registrata nella corteccia visiva.
Il segnale giunge all’area di Wernicke dove viene compresa. Ora l’area di Broca deve attivarsi per pronunciare la parola stessa attraverso l’area motoria. (possedere un’area motoria funzionante non è sufficiente in assenza della regia dei neuroni dell’area di Broca) Lo stimolo di ascolto della parola giunge all’area uditiva. Il segnale giunge all’area di Wernicke dove viene compresa. Da qui all’area di Broca e quindi all’area motoria.

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37 fine

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