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C’ERA UNA VOLTA UN PEZZO DI LEGNO

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Presentazione sul tema: "C’ERA UNA VOLTA UN PEZZO DI LEGNO"— Transcript della presentazione:

1 C’ERA UNA VOLTA UN PEZZO DI LEGNO
Laboratorio sulla Didattica per Competenze Assisi 16/02/2016 Gubbio 17/02/2016 Presentazione elaborata da Federico Batini e Ermelinda De Carlo

2 “Il bagaglio perfetto risponde ad alcuni requisiti
“Il bagaglio perfetto risponde ad alcuni requisiti. Il primo riguarda il peso. Non farti fregare dall’estetica, non farti vendere cara la pelle. Ci sono valigie stupende che sarai fiero di avere con te. Mai in aereo, però. Non se le devi portare in cabina. Quelle sono da treno, meglio ancora da auto: pesano. Se hai un limite di carico, perché scegliere un contenitore pesante, dovendo poi ulteriormente limitare il contenuto? Ti rendi conto che stai mettendo un quadro piccolo e di scarso valore in una immensa, costosa cornice? Ha senso? Ha senso imbarcarsi in imprese in cui la fatica è superiore all’esito? Hanno senso le relazioni “ad alto tasso di manutenzione”? I mutui sul novanta per cento del valore di un immobile? Quante vite hanno rovinato? Quanta gente ha trasportato più valigia che vestiti, più forma che sostanza, più apparenza che realtà? Non è stato questo uno dei mali d’inizio terzo millennio, la causa delle grandi crisi economiche e morali che ancora durano? Il bagaglio ideale è leggero.” Gabriele Romagnoli, Solo bagaglio a mano, Feltrinelli, 2015, pp

3 Dal bagaglio culturale…allo zainetto.

4 LAVORARE PER COMPETENZE
Normativa di riferimento COSA INSEGNARE? PERCHÉ? LAVORARE PER COMPETENZE ? COME FARE? ( i processi formativi e la valutazione)

5 Dalle Indicazioni Nazionali 2012…
COSA INSEGNARE? Gli obiettivi di apprendimento individuano campi del sapere, conoscenze e abilità ritenuti indispensabili al fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze. Essi sono utilizzati dalle scuole e dai docenti nella loro attività di progettazione didattica, con attenzione alle condizioni di contesto, didattiche e organizzative mirando ad un insegnamento ricco ed efficace. Per la scuola dell'infanzia i contenuti sono esplicitati nei campi di esperienza. I contenuti degli Assi culturali previsti dall’allegato al relativo Decreto ministeriale, infatti, rappresentano un opportuno tentativo di verticalizzazione del curriculum di studi (comprendendo peraltro anche “conoscenze e abilità” da raggiungere già al termine del primo ciclo di istruzione secondo le relative Indicazioni vigenti) finalizzato al raggiungimento di uno “zoccolo di saperi e competenze” comune ai percorsi liceali, tecnici e professionali e ai percorsi dell’istruzione e dell’istruzione e formazione professionale. Dalle Indicazioni Nazionali 2012… Dalla “Nota introduttiva alle Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento”.

6 PER LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE NEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE
PERCHÉ? Dalle LINEE GUIDA PER LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE NEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE 2015… La scuola finalizza il curricolo alla maturazione delle competenze previste nel profilo dello studente al termine del primo ciclo, fondamentali per la crescita personale e per la partecipazione sociale, e che saranno oggetto di certificazione.

7 PERCHÉ? Dalla Circolare Ministeriale 3 del 2015

8 PER LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE NEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE
COME? Dalle LINEE GUIDA PER LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE NEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE 2015… Sulla base dei traguardi fissati a livello nazionale, spetta all’autonomia didattica delle comunità professionali progettare percorsi per la promozione, la rilevazione e la valutazione delle competenze. Particolare attenzione sarà posta a come ciascuno studente mobilita e orchestra le proprie risorse – conoscenze, abilità, atteggiamenti, emozioni – per affrontare efficacemente le situazioni che la realtà quotidianamente propone, in relazione alle proprie potenzialità e attitudini. ?

9 COME? «Le situazioni di apprendimento» (Einstein) «Non ho mai insegnato nulla ai miei allievi ho solo cercato di costruire situazioni nelle quali loro potessero apprendere»

10 Il valore dell’esperienza (Dewey, 1925)
COME? Il valore dell’esperienza (Dewey, 1925) «La ricostruzione e riorganizzazione dell'esperienza accresce il significato dell'esperienza stessa e aumenta l'abilità di dirigere il corso dell'esperienza stessa»

11 «I compiti di realtà» (Knowles, 2008). COME?
È importante sincronizzare le esperienze di apprendimento in modo che coincidano con quei compiti evolutivi. L’orientamento dell’apprendimento deve essere rivolto verso i compiti, i problemi e la vita.

12 «Centralità del soggetto che apprende» (Rogers, 1978)
COME? «Centralità del soggetto che apprende» (Rogers, 1978) L’essere umano è un organismo fondamentalmente degno di fiducia, capace di valutare la situazione interna e esterna, di comprendere se stesso, di fare scelte essenziali riguardo ai successivi passi nella vita e di agire in base a queste scelte.

13 LE PAROLE CHIAVE… ESPERIENZA CONTESTO SOGGETTO COME? Saper Agire
Poter Agire Voler Agire ESPERIENZA CONTESTO SOGGETTO Valorizzare la dimensione esperienziale Utilizzare metodologie attive Costruire la situazione di apprendimento • centralità dell'apprendere ad apprendere • formazione intesa come processo continuo

14 cosa dobbiamo fare per lavorare per competenze?
Operativamente cosa dobbiamo fare per lavorare per competenze?

15 Lavorare per competenze vuol dire… …organizzare e fare un viaggio

16 ESPERIENZA CONTESTO SOGGETTO
COME? Saper Agire Poter Agire Voler Agire ESPERIENZA CONTESTO SOGGETTO • centralità dell'apprendere ad apprendere • formazione intesa come processo continuo

17 Progettare a ritroso Progettare a ritroso Competenze obiettivo
di G. Wiggins e J.McTighe (2004)

18 2. LA PARTENZA 1. LA META 3. LE TAPPE
FASE 1: il viaggio inizia dalla meta 2. LA PARTENZA «Da dove partiamo?» 1. LA META «dove vogliamo arrivare?» 3. LE TAPPE «Quali step dobbiamo fare?»

19 Attività 1: 1. Definire la COMPETENZA OBIETTIVO
Proviamo ad individuare una competenza- obiettivo 1. LA META «dove vogliamo arrivare?»

20 1) Padroneggiare gli argomenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti; 2) Leggere, comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo; 3) Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi; 4) Utilizzare la prima lingua straniera studiata per i principali scopi comunicativi ed operativi 5) Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario; 6) Utilizzare e produrre testi multimediali; Asse dei linguaggi 7) Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma di grafica; 8) Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni; 9) Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi; 10) Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche in campo matematico; Asse matematico 11) Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità; 12) Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza; 13) Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate; Asse scientifico- tecnologico 14) Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto tra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali 15) Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla costituzione a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente; 16) Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio-economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio. Asse storico- sociale

21 Attività 2: 2. Analisi delle RISORSE
2. LA PARTENZA «Da dove partiamo?» Attività 2: «Mappare» le risorse che il gruppo possiede con la consapevolezza che molte vengono fuori in situazione.

22 «Quali step dobbiamo fare?»
3. Smontare le Competenze Attività 3: Individuiamo le competenze-obiettivo e proviamo a smontarle per osservarle 3. LE TAPPE «Quali step dobbiamo fare?»

23 STRUMENTI COMPETENZA OBIETTIVO Abilità Conoscenze 1. 2.

24 FASE 3: Valutare per progettare
GLI INDICATORI «Che cosa valuterò alla fine per dire che il viaggio ha avuto successo?»

25 4. Esplicitare gli Indicatori di performance
GLI INDICATORI «Che cosa valuterò alla fine per dire che il viaggio ha avuto successo?» Attività 4: Costruire una Rubrica valutativa della competenza che si intende sviluppare.

26 STRUMENTI Indicatori Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 4 Livello 5

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29 FASE 4: Individuare il problema
LA SFIDA «Quale problema devo risolvere con il viaggio?»

30 «Quale problema devo risolvere con il viaggio?»
5. Individuare il COMPITO SFIDANTE Attività 5: Descrivere la situazione-problema rispetto alla quale strutturare il percorso e finalizzare i risultati attesi . LA SFIDA «Quale problema devo risolvere con il viaggio?»

31 Come si sceglie un problema? Campi di esperienza/Assi culturali
Nuclei fondanti Campi di esperienza/Assi culturali Competenze

32 Come si pone un problema? Dai contenuti alle competenze…
APPROCCIO PER CONTENUTI APPROCCIO PER COMPETENZE SCUOLA INFANZIA Gli alimenti che fanno bene e quelli che fanno male Mi si è cariato un dentino? Come mai? SCUOLA PRIMARIA L’inquinamento Come mai ci sono le targhe alterne a Milano? SCUOLA SECONDARIA La fusione nucleare Come mai in Corea del Nord hanno testato una bomba H? Il Freinet racconta che un giorno gli alunni si trovarono di fronte al problema di darsi conto perché le mosche camminano sul soffitto senza cadere. Si incomincia a fare delle ipotesi: forse hanno dei ganci alle zampe; poi delle esperienze utilizzando materiali e strumenti adeguati: microscopio e schedario; l’insegnante li aiuta a trovare un metodo di ricerca e fornisce loro, se necessario, tutta la documentazione pertinente. In buona sostanza la scuola viene trasformata in laboratorio, in un centro vero e proprio di ricerca della soluzione di un problema avvertito come tale e per il quale si fanno tentativi per fornire la risposta (Freinet, 1962).

33 FASE 5: La messa in azione
IL PLANNING «Che cosa devo fare, sapere, portare con me?»

34 «Che cosa devo fare, sapere, portare con me?»
6. Descrivere le Azioni e METODOLOGIE Attività 6: Costruire il Percorso didattico: scansione operativa del processo di insegnamento/apprendimento (U.D.A) . IL PLANNING «Che cosa devo fare, sapere, portare con me?»

35 Strumenti di valutazione
Azioni Tempi Descrizione Metodologie Strumenti di valutazione 1. 2. 3.

36 Compito: STRUMENTI COMPETENZA OBIETTIVO: V A L U T A Z I O N E
Itinerario didattico: Azione 1 (tempi) Metodologie/strumenti Obiettivi attesi Obiettivi attesi Metodologie/strumenti Azione 2 (tempi) Azione 3 (tempi) Risorse:

37 IL VIAGGIO VOLERE POTERE AGIRE SAPERE

38 LA DOCUMENTAZIONE come parte integrante del processo/viaggio

39 Scuola Documentare per… Studente Osservare Valutare Certificare
«Solo a seguito di una regolare osservazione, documentazione e valutazione delle competenze è possibile la loro certificazione, al termine della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado, attraverso i modelli che verranno adottati a livello nazionale» (Dalle Linee guida per la certificazione delle competenze nel primo ciclo di istruzione 2015) Documentare per… Studente Osservare Valutare Scuola Certificare Apprendere Riprogettare Docente Genitori

40 FASE 7: Valutare il percorso e il processo
Ex ante In itinere Ex post

41 «Come è andato il viaggio? Che cosa ho imparato?»
7. Valutare i RISULTATI DI APPRENDIMENTO Attività 7: Valutazione: definizione delle condizioni (modalità, tempi) e degli strumenti. . IL PLANNING «Come è andato il viaggio? Che cosa ho imparato?»

42 Autovalutazione Eterovalutazione
La valutazione come processo condiviso e partecipato Autovalutazione Eterovalutazione

43 STRUMENTI

44 1. Definire gli obiettivi di apprendimento
DIMENSIONE META 2. Analisi del Livello pregresso del contesto 3. Tradurli in Competenze-obiettivo 4. Esplicitare gli Indicatori di performance 5. Individuare il COMPITO 6. Descrivere le Azioni e METODOLOGIE 7. Valutare i RISULTATI DI APPRENDIMENTO

45 INDICATORI DI PROCESSO
STRUMENTI INDICATORI DI ESITO Consapevolezza dell’apprendimento Risultati di apprendimento Sostenibilità Risonanza educativa… INDICATORI DI PROCESSO Tempi Metodologie Partecipazione Azioni Strumenti….

46 Le radici sono importanti, nella vita di un uomo, ma noi uomini abbiamo le gambe, non le radici, e le gambe sono fatte per andare altrove. (Pino Cacucci) Di una città non apprezzi le sette o settantasette meraviglie, ma la risposta che dà ad una tua domanda. (Italo Calvino)


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