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ISTITUTO COMPRENSIVO DI BUCCINO (SA)

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Presentazione sul tema: "ISTITUTO COMPRENSIVO DI BUCCINO (SA)"— Transcript della presentazione:

1 ISTITUTO COMPRENSIVO DI BUCCINO (SA)
Anni scolastici 2015/ / /2018 P IANO T RIENNALE O FFERTA F ORMATIVA Buccino Palomonte Romagnano al Monte

2 p.t.o.f 4. Chi lo predispone? 2. Che cos’è? 3. Che cosa contiene?
1. Presentazione dell’ Istituto 5. I principi educativi 15. Formazione e aggiornamento dei Docenti 6. Rapporto di Autovalutazione(R.A.V.) e Piano di Miglioramento (P.d.M.) p.t.o.f 14. Piano Nazionale Scuola Digitale 7. Offerta formativa: il curricolo 8. Strategie didattiche finalizzate al successo scolastico 13. Accordi di rete 9. I progetti comuni ai tre ordini di scuola Progetti in orario curricolare 12.Valutazione 10. Progetti funzionali 11. Orientamento

3 Presentazione dell’istituto
DIREZIONE Sede Buccino via Vittime 16 settembre Telefono Fax Sito Internet Orario di apertura della Segreteria al pubblico Tutti i giorni dalle ore alle ore 13.30 Martedì – Mercoledì – Giovedì dalle ore alle ore 17.00 Orario di ricevimento del Dirigente Scolastico Giovedì dalle ore 11,00 alle ore 13,00 (plesso centrale di Buccino) Mercoledì dalle ore 10,00 alle ore 12,00 (plesso di Palomonte Bivio)

4 Che cos’è? L’Istituto Comprensivo di Buccino ha predisposto, con la
partecipazione di tutte le sue componenti, questo Piano Triennale dell’Offerta Formativa, vale a dire il documento fondamentale, che costituisce l’identità culturale e progettuale della scuola. Il P.T.O.F. è un documento complesso e articolato che ha quale finalità quella di integrare tutte le opportunità che promuovono la crescita della persona nel rispetto delle indicazioni normative nazionali. È uno strumento flessibile e dinamico che accoglie le proposte di completamento che, in itinere, possono arricchirlo.

5 Che cosa contiene? La progettazione educativa
La programmazione curriculare I progetti che ampliano e integrano l’attività didattica Le scelte organizzative I criteri di valutazione I servizi offerti agli studenti e alle loro famiglie Le indicazioni normative “Competenze chiave per l’apprendimento permanente” definite da Parlamento europeo e Consiglio dell’Unione Europea - Raccomandazioni del 18 dicembre 2006 e “Indicazioni Nazionali per il curricolo della Scuola dell’infanzia e del primo ciclo” pubblicate il 4 settembre 2012

6 Chi lo predispone? Il PTOF viene elaborato dal Collegio dei docenti partendo: ☺ dall’analisi dei bisogni degli studenti e delle loro famiglie; ☺ dalla conoscenza e dalla sinergia con le risorse del territorio; ☺ dalle competenze professionali del personale scolastico. Il documento viene condiviso e approvato dal Consiglio di Istituto.

7 I principi educativi Autonomia personale Socializzazione Inclusione
Partecipazione Impegno/responsabilità

8 Rapporto Di Autovalutazione (R.A.V.)
Dal Rapporto di Autovalutazione inerente all’anno scolastico 2014/2015 si evidenziano punti di forza e punti di debolezza, che hanno condotto all’elaborazione del Piano di Miglioramento.

9 Piano Di Miglioramento
L’azione di autovalutazione effettuata mediante la compilazione del R.A.V. ci ha condotti ad evidenziare alcune criticità per avere una visione d’insieme dei problemi emersi. Aree individuate: Risultati nelle prove Standardizzate di Italiano e Matematica; L'Istituto Comprensivo intende realizzare un quadro di competenze chiave di cittadinanza in continuità trasversale prevedendo descrittori relativi ai tre ordini di scuola allo scopo di rafforzare l'attenzione della scuola verso l'acquisizione di tali competenze e migliorarne il processo valutativo a livello di consigli di classe e di istituto, nel suo complesso. Si intende inoltre migliorare il risultato raggiunto dagli studenti nelle prove standardizzate, con particolare riferimento a quelle elaborate dall'INVALSI per l'italiano, tenuto conto che i livelli di apprendimenti raggiunti dagli studenti negli ambiti di riferimento (italiano e matematica) sono comunemente ritenuti condizione necessaria per un accesso consapevole alla cittadinanza attiva. E' emersa la necessità di individuare procedure condivise atte a Monitorare i risultati dei propri studenti nel percorso scolastico successivo (outcome), verificare i promossi al I anno che hanno/non hanno seguito il consiglio orientativo, e verificare la corrispondenza tra consiglio orientativo e scelta effettuata.

10 L’Offerta Formativa Laboratori: Musicale Multimediale Interculturale
Utilizzo delle nuove tecnologie Cura dei percorsi disciplinari e rispetto degli altri anche nella diversità Tempo scuola differenziato secondo le nuove indicazioni ministeriali Apertura e collaborazioni con il territorio Visite didattiche

11 In sintesi: il curricolo
EVITA FRAMMENTAZIONI - SEGMENTAZIONI -RIPETITIVITA’ DEL SAPERE E TRACCIA UN PERCORSO FORMATIVO UNITARIO COSTRUISCE UNA “POSITIVA” COMUNICAZIONE TRA I DIVERSI ORDINI DI SCUOLA DEL NOSTRO ISTITUTO CONSENTE UN CLIMA DI BENESSERE PSICO-FISICO CHE E’ ALLA BASE DI OGNI CONDIZIONE DI APPRENDIMENTO E FAVORISCE LA LIBERA ESPRESSIONE DELLE PROPRIE EMOZIONI E DELLE ABILITA’ COGNITIVE E COMUNICATIVE ASSICURA UN PERCORSO GRADUALE DI CRESCITA GLOBALE CONSENTE L’ACQUISIZIONE DI : COMPETENZE, ABILITA’, CONOSCENZE E QUADRI CONCETTUALI ADEGUATI ALLE POTENZIALITA’ DI CIASCUN ALUNNO REALIZZA LE FINALITA’ DELL’UOMO E DEL CITTADINO ORIENTA NELLA CONTINUITA’ FAVORISCE LA REALIZZAZIONE DEL PROPRIO “PROGETTO DI VITA”

12 STRATEGIE DIDATTICHE FINALIZZATE AL SUCCESSO SCOLASTICO
Le metodologie didattiche adottate dai docenti devono essere finalizzate all’efficacia dell’insegnamento ed essere in grado di produrre apprendimento da parte dell’alunno. Devono rispondere, pertanto, alle esigenze del singolo allievo, del quale si dovranno valorizzare sempre le conoscenze già possedute per innestarne di nuove. A tal fine sono indispensabili: UN AMBIENTE DI APPRENDIMENTO FINALIZZATO AL BENESSERE SCOLASTICO ED AL SUCCESSO FORMATIVO. UN FAVOREVOLE CLIMA RELAZIONALE

13 I progetti comuni ai tre ordini di scuola Progetti in orario curricolare
I progetti elaborati e deliberati dal Collegio dei Docenti attivano itinerari trasversali di ampliamento del curricolo di istituto. Essi garantiscono a tutti maggiori opportunità per la crescita culturale, il raggiungimento di un buon livello di competenze e di autonomia e la formazione della persona attraverso il rispetto di sé e degli altri. La finalità ultima dei progetti è la promozione del successo formativo. I progetti nascono come risposta ai bisogni rilevati e mobilitano sia le risorse della scuola che del territorio, creando occasioni di interscambio e di crescita culturale e sociale, anche per quegli alunni che, di fronte alle attività didattiche, incontrano difficoltà.

14 Questi sono così articolati:
Inclusione degli studenti diversamente abili, di coloro che sono in situazione di disagio o che hanno bisogni educativi speciali, degli studenti stranieri. Educazione alla salute e al ben-essere Cittadinanza attiva e dimensione europea

15 I PROGETTI FUNZIONALI INFANZIA
Formazione sezioni; Progetto "Accoglienza nuovi iscritti"; formazione classi prime primaria Visite di istruzione Sicurezza PRIMARIA Formazione classi prime SECONDARIA Orientamento in uscita verso la scuola secondaria di II grado

16 Orientamento I genitori hanno a disposizione informazioni utili e incontri per facilitare il passaggio alla scuola secondaria di secondo grado

17 VALUTAZIONE La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto-legge 1° , n. 137, ha fatto registrare importanti novità in merito alla valutazione. Nella Scuola Secondaria di I Grado, la valutazione degli apprendimento e la certificazione delle competenze acquisite sono espresse in decimi. E’ stato ripristinato il voto sul comportamento (al di sotto dei sei decimi determina la non ammissione). Nella Scuola Primaria, la valutazione degli apprendimenti e la certificazione delle competenze acquisite, sono espresse in decimi ed illustrate con giudizio analitico sul livello globale di maturazione.

18 Accordi Di Rete Gli accordi di rete sinora istituiti sono indicati di seguito: 1) Metodo ABA per bambini autistici (con la Scuola Secondaria I grado Tasso di Salerno; 2) Matematica e Realtà (con l’Università di Perugia, Dipartimento di Matematica e Informatica). L’Istituto è inoltre disponibile a promuovere nel corso dell’anno ulteriori accordi di rete.

19 Piano Nazionale Scuola Digitale
Animatore digitale Prof. Vincenzo Gallucci (nota MIUR Prot. n del 19/11/2015) Come previsto dalla Legge 107/2015 di riforma del sistema dell’Istruzione all’art. 1 comma 56, il MIUR, con D.M. n. 851 del 27/10/2015 ha adottato il Piano Nazionale Scuola Digitale. Non solo una dichiarazione di intenti, ma una vera e propria strategia complessiva di innovazione della scuola, come pilastro fondamentale del disegno riformatore delineato dalla legge.

20 Formazione e aggiornamento dei Docenti
La formazione e l’aggiornamento costituiscono un diritto - dovere di tutto il personale in quanto funzionali all’incremento delle professionalità, alla condivisione delle pratiche educativo-didattiche ed organizzative ed alla costruzione di un progetto formativo coordinato ed unitario. Le iniziative d’Istituto vengono progettate tenendo conto dei bisogni formativi espressi dal personale relativamente ai temi delle competenze educativo-didattiche, relazionali e metodologiche, nonché delle necessità di aggiornamento professionale sui cambiamenti normativi e/o strutturali in corso.

21 Conclusioni «Prendete i vostri libri e le vostre penne, sono la vostra arma più potente. Un bambino, un insegnante, una penna e un libro possono cambiare il mondo». Malala Yousafzai, premio Nobel per la Pace a soli 17 anni il 10 ottobre 2014


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