Classi V A - V B Scuola Primaria “ Martiri della Libertà” Anno scolastico 2011/2012
PREMESSA Impegnarsi in un progetto di sensibilizzazione a una sana e corretta alimentazione implica un percorso, che conduca, là dove ce ne sia bisogno, ad un cambiamento delle abitudini alimentari dei bambini coinvolti nel progetto e di conseguenza delle loro famiglie.
L’esperienza conclusasi ci ha convinti che introdurre con efficacia questo argomento non significa solo informare, ma risulta molto più proficuo sviluppare il progetto durante tutta la durata della scuola primaria. Educarsi ed educando giorno dopo giorno a modificare le proprie abitudini sbagliate e nel contempo consolidare quelle corrette. Abbiamo risposto con entusiasmo al progetto propostoci dalla regione Marche perché rappresenta la conclusione logica ed attesa di un discorso già avviato.
RIPRENDIAMO E CONCLUDIAMO UN DISCORSO GIA’ AVVIATO Il progetto ha preso avvio con la ricostruzione delle tappe precedenti: sin da quando eravamo in seconda classe che ci siamo occupati di alimentazione con il progetto “ Il Mercoledì della frutta “ propostoci allora dall’A.S.L.. Consisteva nel portare a scuola per merenda della frutta ogni mercoledì. Ci siamo così interessati ai colori dei vari frutti, scoprendo che le sostanze responsabili della diversa colorazione erano tutte necessarie al nostro organismo e quindi era buona regola mangiare tutte le varietà.
Durante la classe terza abbiamo continuato il progetto e costruito un cartellone dove veniva riportato ogni mercoledì chi mangiava frutta a merenda e quale tipo. Al termine dell’anno scolastico abbiamo scoperto la “Moda” ossia il frutto preferito dai bambini delle nostre classi. Di conseguenza ci è sembrato naturale in classe quarta aderire al progetto del ministero: “Frutta nelle Scuole” che consisteva nel mangiare frutta e verdura che ci veniva consegnata ogni martedì e mercoledì e contemporaneamente abbiamo dato l’adesione ad un progetto di informazione sui principi nutritivi contenuti nel cibo.
A tale proposito è intervenuta in classe una dietologa che ci ha anche spiegato l’importanza di mangiare tutti gli alimenti per avere un corpo sano ; l’importanza di attenersi alle quantità consigliate rispettando l’ordine rappresentato nella piramide alimentare. Infine abbiamo capito che il modo più sano di alimentarsi era quello rappresentato dall’Agricoltura Biologica
Quest’anno vogliamo provare a costruire un orto biologico e verificare praticamente se quanto ci è stato spiegato corrisponde al vero. Ossia che alimentarsi con cibi biologici è più sano ma anche più buono, perché le verdure, raccolte e mangiate, mantengono intatti tutti i principi nutritivi che contengono. Il cibo non viene alterato da sostanze chimiche e conservanti usate per garantire che si conservino a lungo.
Evitare ciò significa anche rispettare l’ambiente, non inquinarlo con sostanze che possano compromettere la salute dell’ecosistema. Inoltre avremo la possibilità di imparare direttamente dagli operatori del settore le modalità gli accorgimenti per ottenere dall’ambiente in cui viviamo quanto di meglio ci può offrire.
COSA SIGNIFICA AGRICOLTURA BIOLOGICA ? Oggi si parla sempre più spesso di Agricoltura Biologica, che vuol dire coltivare la terra valorizzando al massimo la capacità produttiva naturale del suolo ( piantare colture adatte al terreno) senza l’uso di sostanze chimiche in nessuna fase del ciclo produttivo. Questo significa anche imparare ad usare metodi non aggressivi che potrebbero nuocere alla biodiversità, cioè all’equilibrio ambientale.
Progetto: ORTO BIOLOGICO 1° fase: visita alla Fattoria Didattica “Arca Felice” Prima di cominciare a piantare nel nostro orto, noi bambini delle classi v della scuola “Martiri della Libertà” siamo andati a documentarci presso la fattoria didattica “Arca Felice” dove ci hanno accolto due ragazze : Francesca e Serena. Per prima cosa ci hanno fatto visitare il loro orto e alcune colture tradizionali tipiche della nostra terra, poi abbiamo visto i semi da cui nascono le diverse piantine e quindi abbiamo piantato dei semi di insalata.
Inizialmente ogni bambino ha scelto il suo piccolo pezzo di terra e ha tolto da esso sassi e erbacce. Poi, una operatrice ci ha distribuito delle piccole zappe con cui dovevamo rompere le zolle più dure. Smossa la terra l’abbiamo rastrellata in modo da renderla più liscia e uniforme. Infine abbiamo ricevuto tutti un pugnetto di semi di insalata e li abbiamo piantati a “spaglio”, ovvero sparsi. Ricoperti con la terra smossa ci hanno dato delle bottiglie d’acqua con dei buchi sul tappo per annaffiarli. Non so se le nostre piantine cresceranno, ma quel che è certo è che è stato molto divertente.
Un altro momento particolarmente simpatico è stato quando abbiamo scoperto, attraverso un gioco, quali coltivazioni si possono praticare nel mese in cui siamo nati. Ciò ci ha fatto riflettere sull’importanza di mangiare frutta e verdura di stagione così d’avere maggiori garanzie di freschezza e genuinità.
ALCUNE PRATICHE DI COLTIVAZIONE BIOLOGICA Preparazione di un pesticida naturale: Le due ragazze ci hanno distribuito un mortaio di legno, uno spicchio d’aglio e un vasetto piccolo. Prima abbiamo tolto la pelle allo spicchio poi lo abbiamo pestato nel mortaio per ridurlo in piccoli pezzi. Quindi abbiamo sistemato l’aglio nel vasetto e aggiunto dell’acqua molto calda. Dopo due settimane il liquido può essere versato sulle piantine,così,a causa del cattivo odore, gli insetti e gli altri animali non si avvicinano.
Naturalmente oltre all’infuso di aglio ci sono anche altri pesticidi come : il macerato di ortica o di frutta.
Preparazione di un concime naturale: Una delle operatrici ci ha mostrato una bottiglia di plastica avvolta da fogli per tenerla al buio e piena di terra: era un lombricaio. I lombrichi sono importanti per il terreno infatti grazie alle gallerie che scavano fanno respirare le radici e l’acqua può circolare meglio; inoltre sono un concime naturale.
Essi mangiano la terra e poi la rigurgitano fertilizzandola. Più lombrichi vivono in un terreno e più questo si fertilizza.
FINALMENTE SI COMINCIA! 2° fase: preparazione, semina e cura dell’orto
Nella nostra scuola c’è un terreno in cui ci sono due zone recintate che abbiamo adibito ad orto. Come prima cosa, muniti di guanti, zappe e vanghe ci siamo recati presso i due recinti per preparare il terreno ad accogliere i nostri semi e le nostre piantine. Durante questo lavoro abbiamo eliminato i sassi, rami secchi,”erbacce”e vecchie radici; è stata una gran fatica ma alla fine il terreno era pronto. Ci siamo costruiti un lombricaio e iniziato a concimare il terreno. Preparazione
Semina A questo punto, ci siamo messi d’accordo su quali coltivazioni piantate a marzo, si potevano raccogliere e mangiare i primi giorni di giugno. Non è stato semplice ma infine abbiamo deciso di piantare: - basilico e aglio per cucinare una pasta al pesto - insalata rucola e cipolle come contorno - bruschette all’aglio e al pesto come secondo.
Acquistate le piantine di cipolla e i semi di insalata rucola e basilico, in una bella giornata di sole li abbiamo interrati avvalendoci dell’aiuto di un nonno in una classe e di una mamma nell’altra. Per quanto riguarda l’aglio abbiamo fatto anche in quel caso delle piccole buche e sotterrato in ciascuna, non troppo in profondità, uno spicchio. Dopo una settimana, già spuntava dal terreno una piccola piantina!
Cura dell’orto Ogni due giorni, se non pioveva, annaffiavamo a turno il terreno con l’annaffiatoio e lo ripulivamo dalle erbacce. In seguito quando le piante hanno incominciato a crescere, abbiamo utilizzato il pesticida preparato in occasione dell’uscita “all’Arca Felice”,spalmandolo sulle foglie delle piante coltivate. Questo pesticida è stato efficace, infatti al momento del raccolto l’insalata e le altre verdure erano integre
Abbiamo avuto anche delle piacevoli sorprese:nell’orto è spuntata una pianta di carciofo e ben tre di bietole che non avevamo piantato.
3° fase : laboratorio di cucina
Raccolta Finalmente è arrivato giugno e noi siamo andati a raccogliere gli ortaggi piantati; il 5 giugno la classe V B ed il 6 giugno la classe VA. Ci siamo recati nell’orto muniti di forbici da giardino e coltelli per gruppi ed abbiamo raccolto: - agli e cipolle sradicandole, -il basilico, staccando le foglie una ad una per non danneggiare troppo le piante - la rucola, usando le forbici
- l’insalata, tagliandola alla base con il coltello.
Laboratorio di cucina A questo punto, divisi in quattro gruppi, ci siamo recati nei locali della cucina; qui abbiamo ripulito e lavato accuratamente la verdura ( un elogio particolare va agli “eroi” che si sono offerti di ripulire, lavare e fare a pezzettini le cipolle, mai vista tanta dedizione!).
Per il pesto, abbiamo frullato le foglie di basilico e l’aglio con l’olio e infine un po’ di sale ed ecco: il “sugo supernaturale” è pronto.
Giunta l’ora di pranzo, abbiamo assaporato il frutto delle nostre fatiche e osservato che il cibo prodotto da agricoltura biologica lo si apprezza di più perché quando lo mangiamo vengono coinvolti diversi organi di senso.
Il sapore viene arricchito dall’odore intenso delle verdure impiegate e da vivaci colori; entrambi questi aspetti sono indici di genuinità del prodotto
Considerazioni maturate e buoni propositi Costruire questo orto biologico è stata una esperienza piacevole e istruttiva. Piacevole perché si è svolta all’aperto, lontano dai banchi di scuola ma altrettanto istruttiva in quanto abbiamo avuto la possibilità di misurarci con attività solitamente svolte dagli adulti (alcuni di noi hanno dei nonni che curano un orticello dietro casa). Avere la responsabilità di annaffiare e curare l’orto, in questi mesi, ci ha fatto sentire cresciuti,abbiamo scoperto che è bello lavorare insieme per costruire qualcosa e siamo stati contenti di esserci riusciti. E’stata una bella emozione!
Mai a mensa abbiamo mangiato così di gusto come quel giorno spazzolando tutto quello che avevamo nel piatto. Per il periodo estivo la nostra insegnante si augura che ognuno di noi si impegni a far crescere almeno una piccola piantina; abbiamo deciso infatti che coltiveremo la nostra verdura preferita; ci sembra il modo più adatto di mettere in pratica quello che abbiamo imparato quest’anno; perciò buon lavoro e buone vacanze a tutti!