Dr.ssa Laura Alì Dr.ssa Rita Zito 18 Gennaio 2015

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Sviluppo di competenze e didattica laboratoriale Perché una didattica laboratoriale.
Advertisements

A cura di Bibiana Navarro e Olga Leralta MODULO 3 COMPETENZE PROFESSIONALI Unità 1: Sviluppo di competenze intrapersonali.
LA COMUNICAZIONE (M. Tombolato) LA COMUNICAZIONE Mauro Tombolato “È impossibile NON COMUNICARE” Watzlawick N.B. Non sempre comunichiamo intenzionalmente.
RITMANDO Eseguito dall’insegnante SILVIO LANDI PROGETTO DI MUSICA Istituto Comprensivo di Siano Scuola dell’infanzia Via Botta.
INTERVENTO Educativo-riabilitativo-di crescita. Essere una persona con autismo significa avere, tra gli altri, problemi di comunicazione, e questi problemi.
PREMESSA La nostra scuola è inserita nel progetto d’Istituto “Sulle tracce dei suoni … esperienze sonore” relativo ai corsi di pratica musicale ai sensi.
Buttignon Anna Maggio RILEVAZIONE DATI come valutare? rilevazione dati.pptx ESPRESSIONE DEL GIUDIZIO quale valutazione ? DEFINIZIONE CRITERI in.
LAVORO PROGETTAZIONE Prof.Senarega. Fasi impostazione Riferimento Competenze chiave europee Riferimento Competenze di cittadinanza Riferimento Assi culturali.
IL SIGNIFICATO E I SEGNALI DEL DOLORE NEL BAMBINO Come comunicare in emergenza Antonella Ippolito Psicologa Volontaria C.F. C.R.I.
UDA N°1 COMPITO DI REALTÀ «Un giorno da architetto» Classe IIB Docente Maria Giuditta Di Gioia.
Dott.ssa Elisa Papa – albo n° 5343 del 3/3/2008 –
ProjectWork COLORO CON ARTE!
ANIMARE LA LETTURA 14 novembre 2016.
Il valore della vita emotiva
Autismo e disturbi pervasivi dello sviluppo
Un gustoso percorso di lezioni pratico teoriche e stages formativi
LA COMUNICAZIONE EDUCATIVA Movimento VIVERE IN Corato
Comunicazione interna
Comunicazione esterna
Non si vede bene che col cuore. L’ essenziale è invisibile agli occhi.
FEDERAZIONE ITALIANA PALLACANESTRO Settore Giovanile Minibasket Scuola
Le competenze relazionali nella professione medica
comunicativo - espressivo - metalinguistico
Le tecnologie nell’insegnamento-apprendimento della matematica
Dalle competenze agli EAS
Didattica generale 2-3 ottobre 2017.
Unità 1: Sviluppo di competenze intrapersonali
La vita è comunicazione: noi ci rapportiamo ad altri comunicando
Assiomi della comunicazione
ASCOLTO IISS MAIORANA 15/07/2017.
PROFILO FORMATIVO ANNI 3 COMPETENZE RIFERITE AGLI STRUMENTI CULTURALI
Anita D’Agnola Vallan e Daria Mingarelli
L’Istruttore Riflessioni.
Modulo 8 - La comunicazione efficace
Brain storming 15/12/ Comprendere l’altro capire ciò che dice
FEDERAZIONE ITALIANA PALLACANESTRO Settore Giovanile Minibasket Scuola
La promozione dell’attività fisica attraverso il teatro dei gruppi di cammino ATS BERGAMO Giuliana Rocca, Giorgio Barbaglio, Paolo Brambilla, Lucia Fontana,
Capitolo 3 Sviluppo del sé e sviluppo sociale
FAVOLAJOGANDO E’ un progetto che propone la disciplina Yoga ai bambini dell’ultimo anno della scuola dell’Infanzia. Studi scientifici hanno dimostrato.
L’Operatore dell’accoglienza
Scuola dell’infanzia Figini-Naymiller
Ins.te: Annalisa Pannullo
La relazione educativa dall’infanzia all’adolescenza
Plesso di Gizzeria Centro e Lido Anno scolastico 2016/2017
Progettazione educativa e didattica
IL Progetto “Comunic/Azione” Ragioni e prospettive
LA RELAZIONE EDUCATIVA E LA PROMOZIONE DEGLI APPRENDIMENTI __________________ Immacolata Messuri FARE DALLA SLIDE 16
Programmazione annuale di Insegnamento Religione Cattolica a. s
Dr.ssa Marilena Paggiato
Dr.ssa Anna D’Andretta U.O. Prevenzione DDP San Severo
AERC di Michele Zappella
Investire nei giovani: se non ora quando?
Corso abilitante per l’insegnamento nella scuola dell’infanzia
prof. Barbara Pojaghi anno accademico 2015/2016
Progetto Musicale: "A Scuola Di Chitarra"
Rapporti con studenti e famiglie Cecco Rita 08/02/2007
“una totalità dinamica caratterizzata
Perché è importante la musica per i bambini?
LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI DELL’OSS
Silenzio e ascolto.
SCUOLA DELL’INFAZIA S. Biagio Platani Plesso F. Morvillo
Struttura stabile di sostegno all’orientamento educativo area friulana
Elementi della relazione
COACHING Lidia Barberis e Sergio Cipri Università della terza età
Mediazione, response-ability, attenzione attiva comunicazione
Ascolto Attivo.
ISTITUTO paritARIO Bambin gesÚ
La (P4C) Philosophy For Children rappresenta una delle più significative esperienze pedagogiche contemporanee, creata negli anni ‘70 dal filosofo Matthew.
LE PORTE DELLA RELAZIONE in/DI CLASSE
Classi prime Il primo anno di scuola primaria ha come scopo prioritario di rilevare eventuali ostacoli legati al linguaggio o all’apprendimento che possono,
Transcript della presentazione:

Dr.ssa Laura Alì Dr.ssa Rita Zito 18 Gennaio 2015 L’Infanzia: dai 6 agli 8 anni Corso di Formazione per Educatori Azione Cattolica Dr.ssa Laura Alì Dr.ssa Rita Zito 18 Gennaio 2015

Cenni teorici Il corpo Le emozioni L’affetto, i sentimenti Il pensiero Il bambino L’educatore Il corpo-La sensorialità La dimensione emotiva La dimensione affettiva La dimensione cognitiva La dimensione socio- relazionale La comunicazione Il corpo Le emozioni L’affetto, i sentimenti Il pensiero Le abilità sociali I codici comunicativi

dell’adulto/educatore L’infanzia I bisogni del bambino Le risposte dell’adulto ? I bisogni dell’adulto/educatore ?

I bisogni del bambino Protezione, sicurezza Acquisire, possedere le proprie cose Attenzione, lode, successo Integrità, mantenimento del rispetto di sé Esposizione di sé, crescita dell’autostima Conoscenza, esplorazione Socialità (dominanza, sottomissione, somiglianza, autonomia, contraddizione) Gioco Evitamento della vergogna, dell’umiliazione, del ridicolo

BISOGNO COMPORTAMENTO OBIETTIVO

Gerarchia dei bisogni Maslow, 1970 5 Bisogni di autorealizzazione 4 Bisogni di stima 3 Bisogni di appartenenza 2 Bisogni di sicurezza 1 Bisogni fisiologici

Il Gioco Le regole I ruoli L’altro da sé Il simbolico (paure) Le modalità La creatività Gli obiettivi Le aspettative Il gruppo

Il gioco è … Per il bambino Per l’educatore Penso, sogno realizzo Sono protagonista Adopero nuove capacità Rispetto le regole Organizzo: spazi, oggetti, gruppi Mi tuffo nel fantastico, Tutto è possibile! Respiro solidarietà Osservo, Ascolto Vinco, perdo, ritento, ottengo piccoli risultati/ piccoli fallimenti Pasticcio con le possibilità del reale Sperimento la gioia che è dentro di me È un’occasione educativa Permette di comunicare regole, valori. Bisogna attenzionare capacità e abilità del singolo b.o Individuare giochi che rispondano meglio alle esigenze di ciascun b.o Utilizzare giochi spontanei e giochi strutturati: Progettare (obiettivi da raggiungere) Programmare (spazi, tempi, materiali, regole) Presentazione Svolgimento ( Anche gli educatori possono giocare!!!) Attenzione e Osservazione

L’importanza di saper ascoltare: ascolto attivo Il messaggio viene ascoltato, elaborato per poi formulare un’azione o un’altra risposta. Cosa Perché Codici di interpretazione Gli ostacoli alla comunicazione Piena Attenzione Non interrompo per dire la mia..ma facilito chi ho davanti a parlare, lo incoraggio, richiedo informazioni per capire meglio se sto comprendendo un messaggio Approfondisco certi passaggi del racconto Confermo ciò che ho compreso Rifletto i sentimenti e le emozioni dell’interlocutore… riassumo ciò che mi viene detto Verifica costante per accertarmi di aver compreso Istauro un rapporto di fiducia, sono reattivo e partecipante, seleziono le informazioni Cerco il “non detto” esplicitamente…per inquadrare la situazione

L’Ascolto Attivo Cosa Perché Codici di interpretazione Per il bambino Per l’Educatore Cosa Perché Codici di interpretazione Gli ostacoli alla comunicazione Piena Attenzione Non interrompere, ma facilitare l’interlocutore con incoraggiamenti e richiesta di informazioni per favorire la comprensione Confermare ciò che si è compreso Riflettere i sentimenti e le emozioni dell’interlocutore Riassumere ciò che è stato comunicato Verificare ciò che si è compreso Istaurare un rapporto di fiducia, essendo reattivo e partecipante Individuare il “non detto”

Il bambino parla con il corpo C.N.V. La sua postura, la direzione dello sguardo, il movimento delle mani e dei piedi, sono tutti indicatori dell’attivazione emotiva… Si parla con il silenzio, con il non detto… Sia parla tramite il gioco: relazione con il pupazzo, sfoga le sue paure , gli eventi più significativi. Attraverso il disegno: i colori, le forme, la pressione esercitata sul foglio

GRAZIE per l’attenzione! Buon cammino…