La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La Defibrillazione LEGGE 3 APRILE 2001, n.120

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "La Defibrillazione LEGGE 3 APRILE 2001, n.120"— Transcript della presentazione:

1 La Defibrillazione LEGGE 3 APRILE 2001, n.120
Art.1. E’ consentito l’uso del defibrillatore semiautomatico in sede extraospedaliera anche al personale sanitario non medico, nonché il personale non sanitario che abbia ricevuto una formazione specifica nelle attività di rianimazione cardio-polmonare. Art.2. Le regioni e le province autonome disciplinano il rilascio da parte delle aziende sanitarie locali e delle aziende ospedaliere dell’autorizzazione all’utilizzo extraospedaliero dei defibrillatori da parte del personale di cui al comma 1, nell’ambito del sistema di emergenza competente per territorio o, laddove non ancora attivato, sotto la responsabilità dell’azienda unità sanitaria locale o dell’azienda ospedaliera di competenza, sulla base dei criteri indicati dalle linee guida adottate dal Ministro della sanità, con proprio decreto, entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge.

2 Il Defibrillatore Defibrillatore semiautomatico esterno (D.A.E./A.E.D.) Strumento di facile uso Apprendimento rapido Diffusione della defibrillazione precoce Libera l’operatore dall’onere della diagnosi La legge ora ne consente l’utilizzo anche da parte di personale sanitario non medico e non sanitario (“laici”)

3 La Defibrillazione La filosofia della defibrillazione precoce
La defibrillazione tempestiva è uno dei fondamentali anelli della catena della sopravvivenza, eliminare una fibrillazione ventricolare in tempi ridotti. Può ridare la vita ad una persona colta da arresto cardiaco improvviso. Il Defibrillatore Semiautomatico Esterno (D.A.E./A.E.D.) Apparato in grado d’identificare la necessità di erogare una scarica elettrica, applicata dall’esterno del torace, per ottenere una defibrillazione. Impostando grazie ad un computer l’energia necessaria e richiedendo all’operatore solo di applicare i contatti adesivi e schiacciare un bottone. L’AED (Automatic External Defibrillator) nasce dal principio del defibrillatore automatico impiantato, ovvero da una macchina che decide, analizzando il tracciato ECG, di defibrillare il paziente nei modi e nei tempi opportuni, prescindendo dalla presenza di soccorritori. I moderni software di gestione dei defibrillatori sono in grado di valutare e comparare tra loro tracce ECG anche complesse definendo il tipo di eventuale aritmia con m argini d’errore bassissimi, sono pertanto in grado di riconoscere una FV o una TV senza alcuna possibilità d’errore. 

4 Defibrillazione se arresto non testimoniato arrivo >4-5’ : RCP 2’
New se arresto non testimoniato arrivo >4-5’ : RCP 2’ 1 scarica non si controlla il polso ricominciare RCP New New

5 Tecniche di Basic Life Support con Defibrillatore Semiautomatico Esterno D.A.E.

6 B.L.S. ad 1/2 soccorritore/i
Verificare presenza di pericoli Verificare lo stato di coscienza Chiedere a voce alta: “COME SI SENTE?” Se non risponde scuotere le spalle Osservare se il soggetto reagisce In assenza di risposta richiamare l’attenzione di terzi segnalando che si sta soccorrendo una persona priva di sensi Richiedere subito un Defibrillatore DAE !!!

7 Aprire le vie aeree e verificare la respirazione
Rimuovere eventuali corpi estranei che ostruiscano il cavo orale solo se visibili e di facile rimozione Procedere all’iperestensione del capo ed eseguire la manovra di Guardo Ascolto Sento per 10 secondi

8 Se respirazione presente paziente non traumatizzato incosciente
Posizionare il paziente in Posizione Laterale di Sicurezza Richiedere aiuto e/o allertare il 11 8 Rimanere accanto al paziente fino all’arrivo dei soccorsi monitorizzare costantemente l’attività respiratoria facilitare l’eventuale fuoriuscita di liquidi dalla bocca (saliva, vomito etc.).

9 Se respirazione NON presente
Chiamare il specificando che il soggetto non respira o che sono presenti respiri agonici (non efficaci) Collocate le mani al centro del torace del paziente come da illustrazione Comprimete il torace verso il basso con energia e fluidità facendo affondare lo sterno per circa 4-5 cm Procedete mantenendo una frequenza di circa compressioni al minuto (meno di due cpr/sec)

10 Praticare due ventilazioni successive
Assicuratevi che le vie aeree siano pervie mantenendo il capo del paziente iperesteso Chiudete le narici con due dita della mano e insufflate lentamente fino a far sollevare il torace del paziente Rilasciate la pressione sul naso e verificate l’espirazione osservando l’abbassamento del torace del paziente fino all’arrivo del DAE Accendere il DAE e procedere in sequenza come segue:

11 1. Collegare le piastre autoadesive sul torace del paziente seguendo le istruzioni riportate sulla confezione sconfezionandole con attenzione.

12 2. Attendere qualche secondo in modo che l’apparecchio inizi l’analisi del tracciato ECG del paziente o che rilevi qualche anomalia di collegamento o di funzionamento ATTENZIONE AI MESSAGGI VOCALI DEL DAE !!!

13 3. Prima di erogare la scarica elettrica, se consigliata, SOSPENDERE TUTTE LE ATTIVITA’ DI BLS ALLONTANARSI E FARE ALLONTANARE TERZI DAL PAZIENTE CONTROLLANDO CHE NESSUNO LO TOCCHI !!! 4. Erogare la scarica elettrica agendo sul pulsante rosso lampeggiante

14 5. Riprendere la BLS alternando 30 compressioni toraciche a due ventilazioni

15 IO sono VIA, Voi siete via, TUTTI SIAMO VIA!
Norme di sicurezza prima e durante la defibrillazione con il DAE Quando il DAE collegato al paziente è in fase di “analisi del ritmo” l’operatore deve COSTANTEMENTE VERIFICARE che ne lui ne altre persone tocchino il paziente. Il controllo deve essere fatto quando il DAE (voce guida) avverte di (NON TOCCARE IL PAZIENTE) IO sono VIA, Voi siete via, TUTTI SIAMO VIA! Ripetere a voce alta questa filastrocca accertandosi visivamente che ciò avvenga. QUESTA E’ LA FASE PIU’ DELICATA E PERICOLOSA DI TUTTA LA SEQUENZA BLSD. Durante la scarica infatti esiste la possibilità di essere investiti dalla scarica stessa anche per chi non è direttamente in contatto diretto, il passaggio del flusso elettrico può provocare spostamento degli arti del paziente che possono entrare in contatto con soccorritori o terzi (parenti, curiosi…) vicini!!!

16 Norme di sicurezza prima e durante la defibrillazione con il DAE
Prima di ogni defibrillazione: Togliere eventuali cerotti presenti sul torace del paziente Controllare bene l’aderenza delle piastre adesive “patch” Provvederere ad una rapida depilazione del torace se questo si presenza peloso (difficoltà ad avere una buona aderenza) Non applicare le piastre adesive sopra a pacemaker fissi, medicazioni o rigonfiamenti anche sottocutanei particolari Telefoni cellulari ed apparati radio in genere devono essere tenuti a distanza dal DAE per evitare interferenze con quest’ultimo (errori di valutazione etc.etc.) SHOCK INDICATO Dopo essere stato defibrillato, il paziente potrebbe ripresentare un ritmo defibrillabile. In questo caso riprendere la sequenza dall’inizio (Analisi ECG) SHOCK NON INDICATO Se fin dall’inizio o dopo la prima defibrillazione il DAE non ritiene opportuna un’altra scarica, riprendere le operazioni di BLS per due minuti tempo di sospensione dell’apparecchio per consentire le manovre rianimatorie. Al termine riprenderà l’attività di analisi del DAE e ricomincerà la sequenza

17 Defibrillazione in casi particolari
BAMBINI Non defibrillare bambini al di sotto degli OTTO ANNI o DI PESO INFERIORE A 25 Kg salvo la possibilità di avere in dotazione piastre di defibrillazione specifiche per bambini. IPOTERMIA GRAVE La sequenza al massimo entro le prime tre scariche. Se inefficaci e se indisponibile l’arrivo di un’equipe ACLS direttamente sul posto procedere al trasferimento del paziente presso l’ospedale più vicino continuando le manovre di BLS ininterrottamente. PAZIENTE BAGNATO Spostare velocemente il paziente su una superficie asciutta liberare il torace da indumenti bagnati asciugare rapidamente e bene il torace prima di applicare gli elettrodi adesivi. GRAVIDANZA Adottare il protocollo di BLSD come sopra.

18 Quando smettere la RCP Quando ricompaiono i segni di ripresa del circolo (segni di ripresa del paziente) Quando ricompare la respirazione (efficace) Quando il paziente viene preso in carico dall’equipe di soccorso avanzato del 118 Quando un medico constata il decesso Situazioni di pericolo gravi per il/i soccorritori Esaurimento fisico del/i soccorritori

19 Procedure e algoritmo di intervento B.L.S.D.

20 CONTROLLO DELLE VIE AEREE
COSCIENZA Scuotere il soggetto (Persona non cosciente) CONTROLLO DELLE VIE AEREE Rimozione corpi estranei (eventuale) Iperestensione del capo G.A.S. per 10 sec. (Persona che non respira) Allertare il 30 COMPRESSIONI TORACICHE Ricerca del repere Affondamento di 4-5 cm Frequenza compressioni 100 min

21 CONTINUARE FINO ALLA RIPRESA DI SEGNI DI CIRCOLO
2 INSUFFLAZIONI Chiudere il naso Osservare escursione toracica APPLICARE il DAE Attendere l’analisi del ritmo Shock indicato Shock NON indicato 1 Shock Ripresa BLS 30:2 per 2 min Ripresa BLS 30:2 per 2 min CONTINUARE FINO ALLA RIPRESA DI SEGNI DI CIRCOLO

22 VALUTARE STATO DI COSCIENZA
VALUTARE SEMPRE EVENTUALE PRESENZA DI PERICOLI (per se e per gli altri) algoritmo di intervento PERSONA NON COSCIENTE SE RISPONDE Osservare il paziente Chiama il se necessario VALUTARE STATO DI COSCIENZA SE NON RISPONDE VALUTARE IL RESPIRO RICHIEDERE AIUTO e DAE (Libera le vie aeree G.A.S.) RESPIRO PRESENTE Posizione laterale di sicurezza ATTIVA I SOCCORSI (controllo del paziente, comunicazione con 118) RESPIRO ASSENTE Allertare il 1 1 8 Comprimi il torace per 30 volte Alternando con 2 insufflazioni APPLICARE IL DAE Accendere l’apparecchio Applicare le piastre adesive sul torace Attendere l’analisi del ritmo

23 algoritmo di intervento
ANALISI DEL RITMO Shock indicato Shock non indicato 1 Shock RCP 30:2 per 2’ RCP 30:2 per 2’ CONTINUARE FINO ALLA RIPRESA DI SEGNI DI CIRCOLAZIONE O FINO ALL’ARRIVO DEL SOCCORSO SANITARIO AVANZATO !!!!

24 Ostruzione delle vie aeree da corpo estraneo

25 ostruzione acuta vie aeree
segno universale di asfissia

26 ostruzione acuta vie aeree
vittima in piedi o seduta 5 colpi dorsali 5 Heimlich

27 ostruzione acuta vie aeree
vittima a terra 30 compressioni controllo vie aeree tenta ventilazioni

28 ?

29 fine


Scaricare ppt "La Defibrillazione LEGGE 3 APRILE 2001, n.120"

Presentazioni simili


Annunci Google