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A)TELELAVORO E FLESSIBILITA’ DI ORARIO (sperimentazione orario flessibile per la ricerca; diminuzione fasce orarie per tecnici e amministrativi etc.) B)SPAZIO.

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1 A)TELELAVORO E FLESSIBILITA’ DI ORARIO (sperimentazione orario flessibile per la ricerca; diminuzione fasce orarie per tecnici e amministrativi etc.) B)SPAZIO 0-100 (nido e servizi a supporto della famiglia; servizio Tagesmutter durante i convegni; facilitare il rientro dalle assenze di madri e padri) C)SVILUPPO DEL PERSONALE (formazione su tematiche di conciliazione e individuazione di obiettivi innovativi per l’audit) FONDAZIONE BRUNO KESSLER 07 maggio 2009

2 Orario di lavoro Orario di lavoro ancora più flessibile. Risposta puntuale e efficace. Politica d’informazione e comunicazione Organico ed attivo programma di azioni. Promozione e sviluppo di una sensibilità e di una cultura della conciliazione quale modello di riferimento del sistema artigianato trentino. Servizi a supporto alla famiglia Servizi di supporto alla famiglia o servizi di cura. Efficaci formule di risposta. Competenza dirigenziale Conciliazione quale valore aziendale. Riferimenti espliciti all’importanza del tema sia nel Bilancio Sociale che nel Codice Etico.

3 SVILUPPO DEL PERSONALE: Incontri di informazione per tutto il personale di Sede sui temi di conciliazione, corresponsabilità e obiettivi dell’Audit Lavoro & Famiglia; Il Diversity Management: come fare delle diversità una risorsa: percorso di sensibilizzazione e formazione a livello dirigenziale; Formazione specifica dei Tutor interni: i membri del gruppo di lavoro permanente seguiranno un percorso formativo sui temi di conciliazione e sulle problematiche attinenti e la loro gestione; si procederà all'individuazione di un/a collaboratore/ trice all’interno del gruppo permanente di lavoro con capacità personali e professionali idonei a ricoprire, previa specifica formazione, la funzione di mediatore tra azienda e singolo collaboratore. ORARIO DI LAVORO: Estendere la Banca delle Ore anche ai rapporti part time. La realizzazione di questa iniziativa permette a tutti i collaboratori di poter usufruire più agevolmente di permessi e/o riposi compensativi potendo assentarsi dal lavoro usufruendo di ore straordinarie e supplementari prestate in precedenza ed “accantonate “ nella banca ore. Ampliare la fascia di flessibilità della pausa pranzo e ridurre la fascia obbligatoria di pausa a mezz’ora per consentire di anticipare l’uscita.

4 COMPONENTI DELLA RETRIBUZIONE E FRINGE BENEFITS: Elaborare un sistema di Borse di Studio per i figli dei dipendenti: POLITICA DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE: Trasformare il Gruppo di lavoro costituito per il processo di Audit in un Gruppo di tutor interni specializzati in conciliazione. Il Gruppo di lavoro fornisce informazioni e raccoglie suggerimenti all’interno della società sia in colloqui che tramite un portale di informazione appositamente istituito nella Intranet aziendale. CONTENUTI E PROCESSI DI LAVORO: La Direzione Generale revisiona nel 2009 la Carta dei Valori, inserendo aspetti della conciliazione.

5 1.Estensione fino a 3 anni del part-time per post maternità, attualmente è concesso fino a 2 anni. La realizzazione di questa iniziativa è già avvenuta negli ultimi mesi del 2008. 2.Competenza dirigenziale. Il Consiglio di Amministrazione intende inserire nel prossimo Piano Strategico 2010 un impegno della Cassa Rurale nella promozione di politiche di conciliazione. 3.Servizi alla famiglia. Il Consiglio di Amministrazione sostiene la stipula entro il 2009 di una convenzione con la cooperativa sociale Tagesmutter “Il Sorriso” che prevede una partecipazione della Cassa Rurale ai costi sostenuti dai propri dipendenti per la fruizione dei servizi offerti dalla cooperativa. 4.Politica d’informazione e comunicazione. La Cassa Rurale ha definito un intenso piano di comunicazione e informazione interno per mantenere aperto il canale informativo con i dipendenti in congedo (maternità, malattia, ecc.). 5.Creazione ed attivazione di un portale informativo nei primi mesi del 2009, contenente informazioni utili per il reperimento di baby-sitter, aiuti domestici, novità e cambiamenti aziendali, normativa su congedi e diritti relativi a maternità e paternità, iniziative di promozione della conciliazione lavoro – famiglia.

6 CEii Trentino, Centro Europeo di Impresa e di Innovazione  Formalizzazione delle procedure per la gestione della flessibilità degli orari nel breve periodo - giornaliero/ mensile, sia nel medio-lungo periodo (fasi di vita).  Predisposizione di una postazione di telelavoro in remoto.  Istituzione di un tutor interno per l’affiancamento di colleghi assenti dal lavoro.

7 Istituzionalizzazione del Gruppo di Lavoro “Audit Famiglia & Lavoro” come gruppo stabile. Inserimento nel Regolamento Organico del Personale dipendente di un articolo che prevede esplicitamente l’attuazione della conciliazione lavoro – famiglia. Apertura di un canale di comunicazione (sito internet ed e- mail dedicata) attraverso il quale i dipendenti possono indicare liberamente osservazioni e suggerimenti in tema di conciliazione lavoro – famiglia. Formalizzazione di un “Piano di rientro” che preveda la pianificazione dell’uscita, la continuità dei contatti ed il passaggio delle consegne e delle informazioni al momento del rientro in servizio del dipendente dopo una assenza prolungata.

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9 FEDERAZIONE TRENTINA DELLA COOPERAZIONE CERTIFICAZIONE AUDIT FAMIGLIA E LAVORO – Principali azioni PIANO DI ATTUAZIONE Trento, 7 maggio 2009 ORARIO DI LAVORO: ampliamento fasce di flessibilità SPORTELLO CONTACI: (Consapevolezza Organizzativa dei Nuovi Tempi per l’Aiuto e la Conciliazione Informata) a. Referente interno della conciliazione: punto di ascolto per miglioramento benessere organizzativo b. Servizio di supporto alle cooperative: consulenza sulla conciliazione e scambio buone prassi PROGRAMMI DI “BUON RIENTRO” :dopo lunghi periodi di assenze (maternità, malattia ecc.) REFERENTE DEL SERVIZIO STAMPA: gestione delle strategie comunicative sulle misure conciliative adottate BANCA ORE DI SOLIDARIETA’: alimentata volontariamente dal personale della Federazione a favore di situazioni familiari gravi e urgenti

10 Work&Family Iniziative per conciliare famiglia e lavoro

11 CONVENZIONI PER IL TIME-SAVING Tramite questionario interno individuare esigenze e proposte per attivare convenzioni che contribuiscano al time saving (p.es. lavanderie, stirerie, sartorie…) DISPONIBILITA’ AL TELELAVORO Opportunità, per i soggetti interessati alla conciliazione dei tempi lavoro-famiglia che ne facessero richiesta, di beneficiare del telelavoro. Sperimentare le prime attuazioni di telelavoro. FACILITARE IL REINSERIMENTO Affiancare e formare adeguatamente per facilitare il reinserimento dopo periodi di assenza (p. es. astensione per maternità) PERMESSO RETRIBUITO DI 3 GIORNI PER I NEO-PAPA’ Consentire ai neo-papà di stare in famiglia senza utilizzare ferie o altri permessi REGALO AL NEO-GENITORE L’Azienda fa un regalo alla neo-mamma / al neo-papà

12 ISTITUTO COMPRENSIVO MEZZOLOMBARDO Con l ’ obiettivo prioritario di migliorare il benessere e la qualità delle relazioni interne ed esterne e di promuovere un ’ attitudine al confronto responsabile e costruttivo, le attivit à programmate si articolano in una prima fase in: - preparazione di questionari per rilevare i bisogni delle famiglie, del personale docente e del personale non docente - somministrazione dei questionari e analisi dati - individuazione e attivazione delle misure richieste - comunicazione e pubblicizzazione degli interventi attivati mediante un ’ area riservata al tema della conciliazione sul sito dell ’ Istituzione

13 Uniformare gli orari di presenza obbligatoria del personale part-time a quello full-time Realizzazione di un micronido aziendale Realizzazione di un cruscotto aziendale di indicatori di conciliazione per il monitoraggio Realizzazione di una pagina e/o di una “bacheca” virtuale nella intranet aziendale Individuazione e formalizzazione della possibilità di vedere riconosciute parte delle attività lavorative da effettuarsi presso il proprio domicilio. Certificazione Audit Famiglia & Lavoro ITEA SpA ITEA S.p.A. Piano di attuazione: principali azioni

14 entra negli assunti identitari della cooperativa (campo d’azione 5: integrazione dei valori della mission; inserimento nuovi articoli nel Regolamento interno) amplia e alimenta il sistema di gestione delle risorse umane (campo d’azione 6: piani di sviluppo orizzontali, verticali e interorganizzativi in relazione alle mutevoli esigenze di conciliazione nelle diverse fasi della vita; facilitare la partecipazione alla formazione) alimenta la responsabilità sociale della cooperativa (campo d’azione 4: integrazione del processo di rendicontazione sociale e del documento di bilancio sociale) migliora i processi di comunicazione sia interni che esterni (campo d’azione 4: gruppo di lavoro stabile e nomina di un referente; utilizzo del sito; news allegate alla busta paga ) rinforza il sistema di garanzie (campo d’azione 1: azioni di negoziazione in fase di rientro da periodi lunghi di assenza dal lavoro; riconoscimento di periodi di aspettativa aggiuntivi). La conciliazione “famiglia – lavoro”:

15 Politica d’informazione e comunicazione: Predisposizione del nuovo sito internet, creazione di un’area riservata ai dipendenti, di una sezione dedicata ai temi della conciliazione famiglia – lavoro e di un forum per le richieste e le segnalazioni; Raccolta e diffusione ai dipendenti delle buone pratiche sulla conciliazione già attuate dalla Cooperativa; Contenuti e processi di lavoro: Creazione di una “lista di disponibilità” di personale interno e collaboratori esterni per sostituzioni in caso di emergenza; Sviluppo del personale: Definizione di una procedura sulle modalità di attuazione del buon rientro; Orario di lavoro: Revisione del regolamento con l’introduzione dell’esigenza di conciliazione famiglia – lavoro come motivazione della richiesta di aspettativa non retribuita.

16 Provincia Autonoma di Trento Servizio per il Personale Ufficio Gestione e organizzazione ufficio.gestione@provincia.tn.it Realizzazione migliore conciliazione attraverso l’armonizzazione di orari e servizi, con istituzione di una “cabina di regia” e coinvolgimento diversi attori provinciali (Servizi PAT, trasporti, scuola, ecc) Studio di fattibilità, al fine di facilitare la gestione del personale con profili e patologie particolari, di un processo integrato con le strutture specifiche (APSS; cooperative sociali), formazione specifica per dirigenti e direttori, servizio di interpretariato per non udenti Pubblicazione vademecum per il personale provinciale visto nella duplice veste di dipendente e di cittadino, sia cartaceo sia su web, per facilitare l’accesso ai servizi provinciali in caso di nascita di un/a figlio/a Incremento utilizzo telelavoro con valutazione riapertura del telecentro di Borgo Valsugana, stipula accordo sindacale per il telelavoro domiciliare già avviato in forma sperimentale, incremento postazioni telelavoro presso telecentro di Rovereto e/o sedi periferiche.

17 Politica d’informazione e comunicazione: aumentare la comprensione dei problemi di conciliazione dei collaboratori; mantenere il gruppo di lavoro costituito per il processo di AF&L con compiti di monitoraggio e di formulazione di proposte; identificare una persona di riferimento sulla conciliazione. Competenza dirigenziale: evidenziare la conciliazione come elemento valoriale della cooperativa ed aumentare la comprensione dei problemi di conciliazione dei collaboratori; far rientrare il tema della conciliazione nella “Carta dei Comportamenti” di prossima redazione; prevedere un’indagine dedicata al tema della conciliazione. Sviluppo del personale: comprendere se il piano di formazione è compatibile con gli impegni in termini di conciliazione dei collaboratori e delle collaboratrici (attraverso la realizzazione e la somministrazione di un apposito questionario) Servizi di supporto alla famiglia: migliorare le possibilità di conciliazione dei collaboratori offrendo servizi di supporto alla cura dei figli e fornendo adeguate informazioni a riguardo.


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