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Tecnologia digitale e didattica: un connubio possibile? Convegno Didamatica 2013 Pisa 7-9 maggio 2013 Prof.ssa Angela Berto Liceo Statale “Sandro Pertini”

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Presentazione sul tema: "Tecnologia digitale e didattica: un connubio possibile? Convegno Didamatica 2013 Pisa 7-9 maggio 2013 Prof.ssa Angela Berto Liceo Statale “Sandro Pertini”"— Transcript della presentazione:

1 Tecnologia digitale e didattica: un connubio possibile? Convegno Didamatica 2013 Pisa 7-9 maggio 2013 Prof.ssa Angela Berto Liceo Statale “Sandro Pertini” Genova

2 2 Alcune domande Quanto le nuove tecnologie aiutano o inibiscono il processo di apprendimento degli studenti, in particolare, rispetto ai testi cartacei tradizionali? Come sono influenzate le capacità cognitive dei giovani dall’uso della tecnologia?

3 3 La nascita dell’alfabeto I componenti del testo scritto non sono sempre esistiti. Lo sviluppo della parola scritta si basa sulla creazione dell'alfabeto. L'impiego di un alfabeto è statisticamente più efficace dell’utilizzo, per esempio, dei geroglifici egiziani, delle sillabe cuneiformi mesopotamiche e dei caratteri cinesi. L'istituzione dell’alfabeto greco, con i suoi simboli, la sua flessibilità e il suo rapporto diretto con i suoni della lingua parlata, ha reso la scrittura molto più facile da imparare e da gestire.

4 4 Lo sviluppo della lingua scritta La nascita dell’alfabeto contribuisce a sviluppare la lingua scritta. Intorno alla metà del 1400 Johann Gutenberg realizza una pressa per la stampa. La parola stampata rivoluziona il modo con cui le persone sono ancora oggi in grado di condividere pensieri e idee. Nel Novecento la civiltà occidentale aumenta la domanda di carta, al punto che la carta diventa il mezzo di comunicazione più importante, efficace e insostituibile.

5 5 Dal testo cartaceo al testo digitale L'istruzione obbligatoria e l'espansione dei sistemi scolastici in Europa hanno consentito la stampa di un numero significativo di libri di testo per tutti, per cui i libri sono diventati uno dei principali strumenti per la maggior parte degli individui. Il progresso tecnologico ha iniziato ad interagire con i libri di testo, per cui materiali on-line e multimediali hanno indotto docenti e studenti ad esplorare materiali diversi dai libri di testo tradizionali.

6 6 I nuovi dispositivi di lettura La nascita di dispositivi di lettura come l'ipad, lo smartphone e il tablet ha cambiato le cose. La capacità di tali dispositivi di raccogliere informazioni testuali con un solo tocco sullo schermo, li rende altamente attraenti. Essi hanno i vantaggi del libro senza i suoi inconvenienti, vale a dire la sua massa, le limitazioni sulla quantità di testo che possa adattarsi ad un unico volume e il problema dell'annotazione che, in qualche modo, può rovinare un libro cartaceo. Il prezzo dei libri on line è notevolmente inferiore a quello dei tradizionali libri di testo cartacei.

7 7 I componenti di una applicazione multimediale Una comune applicazione multimediale è costituita da almeno tre di questi sette componenti: 1.testo (comprese le note, didascalie, sottotitoli e altre risorse come sommari, indici, dizionari e strutture di aiuto); 2.dati (ad esempio, tabelle, grafici, fogli di calcolo, statistiche e dati grezzi di vario tipo); 3.audio (tra cui parola, musica, rumore ed effetti sonori); 4.grafica (dai media tradizionali, come disegni, stampe, carte geografiche, e manifesti alle immagini o creazioni interamente realizzate con il computer); 5.immagini fotografiche realizzate da negativi, diapositive, stampe, o anche con fotocamere digitali; 6.animazioni (registrate su pellicola o video o create con il computer); 7.immagini in movimento (in particolare, video digitali, sia convertiti in pellicola analogica sia creati interamente con il computer).

8 8 Un modo di lavorare più emozionante La possibilità di manipolare il testo attraverso un dispositivo elettronico consente di lavorare in modo più emozionante rispetto alla lettura standard. Ogni processo di apprendimento o di insegnamento dovrebbe essere associato a sensazioni di piacere e di godimento invece che a sentimenti di noia o di paura.

9 9 Il cambiamento del rapporto docente - allievo Le nuove tecnologie multimediali sostituiscono lo schema classico del rapporto diretto tra allievo e insegnante, con un apprendimento interattivo, in cui tra insegnante e allievo si interpone la tecnologia. In questo caso, è importante un’accurata programmazione da parte del docente, per la scelta dello strumento tecnologico più adatto alle esigenze conoscitive degli allievi. Lo strumento scelto, infatti, deve garantire all'allievo il processo di apprendimento.

10 10 Un nuovo docente e una nuova didattica L’insegnante non è più l’istruttore depositario di saperi da trasmettere ai discenti, ma il regista di un ambiente educativo e istruttivo stimolante per un soggetto che deve percorrerlo autonomamente alla ricerca della conoscenza di cui ha più bisogno. L’alunno deve personalizzare la sua esperienza di apprendimento commisurandola alle proprie capacità individuali, ai suoi processi cognitivi, agli interessi e al suo stile di apprendimento.

11 11 Vantaggi e svantaggi della multimedialità Vantaggi: libertà da parte dell’utente di cercare e approfondire informazioni in diversi modi; grande quantità di informazioni; facilità di aggiornamento dei documenti; rapidità delle informazioni; compresenza di vari codici comunicativi; informazioni non isolate, ma collegate; percorsi di lettura e apprendimento personalizzati e molto articolati; stile cognitivo orientato alla ricerca e alla rielaborazione del sapere. Svantaggi: necessità di strumenti informatici; disorientamento a causa di molti link; utenti che, navigando con rapidità, non leggono i testi.

12 12 Multimedialità come occasione per la scuola La multimedialità deve essere pensata come uno spazio entro il quale confluiscono gli incroci tra i diversi linguaggi, tra i diversi temi, tra i diversi media. Il rischio che si corre è costituito dal trasferire la logica analitica, lineare, sistematica del libro, dentro il contesto multimediale. La multimedialità, oggi, deve essere vista come la grande occasione che la scuola ha per un effettivo cambiamento.

13 13 Multimedialità come cambiamento per la scuola Il cambiamento del mondo didattico diventa un atto dovuto rispetto al giovane, che di per sé è multimediale. D'altro canto, anche il docente necessita di un nuovo modello di formazione culturale e professionale per affrontare questo cambiamento. Va tenuto bene a mente che tutto l'apprendimento che avviene entro la multimedialità, è un apprendimento che si avvantaggia della risorsa, della compartecipazione, del piacere, della piacevolezza: si tratta, in altri termini, di una forma pedagogica opposta a quella tradizionale. Le resistenze verso un effettivo inserimento del computer nella scuola sono legate alla consapevolezza di un conseguente rinnovamento del mondo della scuola che incute timore in molti docenti. Soltanto una serie di scelte coraggiose potranno sbloccare la scuola da questa paura di rinnovamento.

14 14 La diffidenza dei docenti Inserire la multimedialità significa coinvolgere tutti i soggetti, quindi rivoluzionare l'assetto generale del sapere. Sulle tecnologie digitali aleggia una sorta di diffidenza generalizzata che accomuna studenti, docenti e genitori quando queste vengono messe in relazione con la scuola e l’istruzione. Tra i docenti emerge una certa resistenza culturale motivata dalla convinzione che l’approccio tradizionale al trasferimento del sapere sia quello più efficace e più giusto, la consapevolezza che le nuove tecnologie siano imprescindibili per cercare un dialogo con i ragazzi e per svolgere al meglio la propria funzione, ma gli insegnanti diffidano di un apprendimento partecipativo che metta in discussione il loro ruolo.

15 15 La rivoluzione digitale è inarrestabile La scuola è chiamata a svolgere un compito di difficile mediazione tra la tecnologia e i suoi principali fruitori ossia i giovani, al momento i più aperti verso le nuove tecnologie e quindi più avvantaggiati nella transizione verso la società multimediale. La tecnologia non uccide la cultura tradizionale del libro, della parola, dell'opera d'arte, della storia ecc…, ma attraverso nuove forme e nuovi strumenti offre, a tutti, in modo non costrittivo, la possibilità di accedere alla cultura di tutto il mondo. Ciò che è importante è non esagerare, per cui per evitare rischi di dipendenza o, peggio ancora, di assuefazione. Inoltre, bisogna prendere atto che la rivoluzione digitale è divenuta inarrestabile, rapida e globale, per cui il passaggio della «società complessa» alla multimedialità deve essere accompagnato e non ostacolato.

16 16 L’importanza dell’uomo nell’organizzare il sapere In una intervista apparsa sul “Corriere della sera” del 18 novembre 2009 a cura di Alessandro Bonetta, Morin parla della reliance ossia del “collegamento tra aree diverse del sapere necessario a costruire una buona conoscenza” e ritiene che tale idea sia connessa al link che ci permette di navigare in rete. La rete è vista come “un sistema di possibilità della coscienza che sta agli uomini di fare emergere”; è uno strumento che favorisce il collegamento tra le diverse sfere del sapere, la reliance appunto. “La rete non è solo tecnologia, ovvero numeri e calcoli: è aperta, favorisce e permette relazioni”. Dunque, la tecnica è vista come connubio tra un artefatto e il suo uso. L’artefatto supporta il processo, l’uomo lo attiva: “Internet ha le potenzialità della reliance. Ma non significa che ne dà la coscienza. L’ultimo passo, nell’organizzare il sapere, è comunque dell’uomo”, sostiene ancora Morin.

17 17 Nuovo ruolo del docente Non è l'attrezzatura che conta, ma la competenza, la bravura, la professionalità di un docente nel processo di apprendimento degli studenti. Il docente, oggi, è: –Facilitatore di apprendimenti; –Generatore di abilità di consulenza; –Propiziatore di trasferimento di apprendimento; –Progettista di situazioni di mediazione.


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