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Noi e la Sicurezza Quinto Modulo La gestione delle emergenze.

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Presentazione sul tema: "Noi e la Sicurezza Quinto Modulo La gestione delle emergenze."— Transcript della presentazione:

1 Noi e la Sicurezza Quinto Modulo La gestione delle emergenze

2 Ti sei mai trovato in una situazione di emergenza? Quali sono i casi di emergenza? Gruppo 1Gruppo 2 Gruppo 3Gruppo 4 sintesi

3 Pensa alle prove di evacuazione fatte... Come si sono svolte? Gruppo 1Gruppo 2 Gruppo 3Gruppo 4 sintesi

4 Come comportarsi in una situazione di emergenza? Analizza le situazioni proposte e rispondi alle domande: 1) Cosa fai per prima cosa? 2) Chi informi dell'accaduto? 3) Si poteva evitare questa situazione? 4) Esistono leggi che si occupano della gestione delle emergenze? 5) Quali “strumenti” avresti potuto usare in questa situazione?

5 SITUAZIONE 1 Incendi: il triangolo del fuoco il comburente, ossia l’ossigeno contenuto nell’aria; il combustibile, come carta o liquidi infiammabili. la fonte di innesco, come ad esempio scintille e mozziconi di sigaretta accesi.

6 Esistono luoghi o situazioni nei quali è più probabile lo scoppio di un incendio? Quali misure di prevenzione si possono prendere? Gruppo 1Gruppo 2 Gruppo 3Gruppo 4 sintesi

7 Incendio: misure preventive I) Innanzitutto rispetta il carico elettrico, senza sovraccaricare le prese. 2) Rispetta il divieto di fumo in tutte le aree interne e, quando elimini il mozzicone, ricorda di porlo negli appositi contenitori (eviti un incendio e rispetti l’ambiente) e non nei cestini dei rifiuti. 3) Ricorda inoltre di non lasciare accese o incustodite le apparecchiature elettriche, come ad esempio computer, stufette e ventilatori.

8 Come comportarsi in caso di incendio? 1) Avverti subito gli Addetti all'Emergenza o la Portineria. 2) Allontanati dalla zona interessata, lasciando sul posto gli effetti personali o ingombranti e chiudendo la porta dietro il tuo passaggio. 3) In caso di molto fumo, avanza rasente il pavimento, proteggendo le vie respiratorie con un panno, possibilmente umido. 4) Non utilizzare per alcun motivo ascensori o montacarichi. Segui le indicazioni delle uscite di sicurezza.

9 SITUAZIONE 1: INCENDI E ATTREZZATURE ESTINGUENTI Idranti o Naspi Adatti per incendi di grandi dimensioni. Ricorda però che l’acqua non può essere utilizzata su apparecchiature elettriche in tensione o su fuochi di metalli. Estintore Vi sono poi gli estintori, recipienti che contengono una carica estinguente (in genere polvere o anidride carbonica) diversa in funzione del tipo di incendio da spegnere. Prima di utilizzare un estintore occorre leggere attentamente l’etichetta. Ricorda che un estintore si esaurisce in pochi secondi.

10 UTILIZZO DELL'ESTINTORE 1) Il getto deve essere sempre diretto alla base della fiamma per consentire all’agente estinguente di frapporsi tra il combustibile e il comburente ed eliminare in tal modo uno dei componenti del triangolo del fuoco 2) Prima di allontanarti assicurati di avere spento bene il fuoco: l’assenza di fiamme non significa sempre che il fuoco sia del tutto estinto 3) Quando hai usato un estintore, anche se solo parzialmente, non riporlo dove l’hai trovato ma consegnalo al personale. Attenzione: la polvere degli estintori è un materiale inerte che, se inalato, può causare problemi alla respirazione. Dopo l’intervento con estintore a polvere, l’area deve essere aerata e bonificata, prima di poter riprendere la normale attività lavorativa.

11 SITUAZIONE 2: i Terremoti 1) Se ci si trova al chiuso mantieni la calma e avvicinati ai muri portanti (oppure una trave). Se si è lontani da muri portanti mettersi sotto una scrivania o un banco. 2) Allontanarsi da oggetti che possono cadere, spostarsi o rompersi (es: finestre, librerie, etc) 3) Assicurarsi dello stato di salute di altre persone e chiamare i soccorsi. Uscire con prudenza. 4) Se si è all'esterno cercare uno spazio non coperto e lontano da altri edifici (es: giardino, parco etc)

12 Quanto ci siamo avvicinati alla situazione in sicurezza? Gruppo 1Gruppo 2 Gruppo 3Gruppo 4 sintesi

13 SITUAZIONE 3: ALLUVIONE 1)Portarsi, con calma, ai piani alti dell'edificio. Avvisare i soccorsi. 2)Far interrompere l'energia elettrica dal responsabile. 3)Se non si conosce molto bene il luogo evitare di esplorare zone in cui non si può stabilire il livello dell'acqua. 4) Se la zona attorno all'edificio è ormai completamente allagata, non uscire per evitare le correnti. 5) Evitare la permanenza in luoghi con dispositivi elettrici. 6) Attendere i soccorsi e non allontanarsi.

14 Quanto ci siamo avvicinati alle risposte? Gruppo 1Gruppo 2 Gruppo 3Gruppo 4 sintesi

15 SITUAZIONE 4: TROMBA D'ARIA 1) Evitare edifici o strutture non resistenti (es: case non solide, rifugi improvvisati, etc) 2) Cercare edifici solidi o, qualora ci fossero, buche o depressioni nel terreno 3) Se ci si trova già al chiuso evitare di porsi vicino a finestre o sotto coperture non resistenti.

16 PILLOLE DI PRIMO SOCCORSO Nel seguito vengono fornite informazioni e consigli pratici su come riconoscere e trattare le emergenze sanitarie. In questo tipo di emergenze e molto importante attivare immediatamente la catena della sopravvivenza: 1) precoce allertamento (telefonare al 112); 2) precoce rianimazione cardio-respiratoria (ad opera del soccorritore); 3) precoce defibrillazione, in ambiente ospedaliero; 4) precoce trattamento medico, in ambiente ospedaliero avanzato. Ora seguono situazioni in cui conoscere delle nozioni di primo soccorso possono rivelarsi importantissime...

17 Il supporto delle funzioni vitali attraverso la rianimazione cardio - polmonare è di fondamentale importanza perché permette di mantenere ossigenato il cervello, limitando i danni neurologici, il cuore e altri organi in attesa dell'arrivo del medico. Arresto respiratorio 1) ostruzione delle vie aeree da corpi estranei; 2) perdita di coscienza duratura; 3) inalazione di fumo durante incendio; 4) overdose da farmaci; 5) folgorazione; 6) infarto miocardico. L' intervento del soccorritore permette, attraverso una modalità di ventilazione come ad esempio la respirazione bocca - bocca, di migliorare l'ossigenazione in persone che hanno ancora un cuore battente e di prevenire l'imminente arresto cardiaco. Queste tecniche si basano sul principio che, in assenza di altri mezzi, l'aria espirata dal soccorritore contiene una percentuale di ossigeno sufficiente per le esigenze della vittima.

18 Arresto cardiaco In caso di arresto cardiaco primario la circolazione del sangue si ferma completamente, l'ossigeno non arriva più agli organi vitali (il danno neurologico irreversibile inizia circa 4 minuti dopo l'arresto). L'arresto cardiaco può essere provocato da infarto cardiaco, emorragia grave, folgorazione, trauma con emorragia importante, rischio di annegamento. Per accertare un caso di arresto cardiaco occorre verificare la presenza del respiro per almeno 10 sec (cercando di percepire l’alito e i movimenti del torace). Utile ma non indispensabile percepire il polso carotideo: mantenere il collo esteso con la mano sulla fronte, localizzare la laringe e far scivolare indice e medio lateralmente tra la laringe e i muscoli del collo, la pulsazione dell'arteria. Non premere troppo per evitare di farla scomparire. ORA PROVA TU!

19 FRATTURE  evitare il più possibile i movimenti, per evitare possibili ulteriori danni ai tessuti  NON riallineare la frattura, non provare a ridurre  immobilizzare con stecche se possibile, anche per ridurre il dolore  se prima dell’immobilizzazione, il polso è assente, accelerare le procedure  se il polso è assente dopo l’immobilizzazione, allentare la stecca e ricontrollare  prevenire e trattare lo shock, monitorizzare i parametri vitali

20 USTIONI LEGGERE Davanti a un'ustione bisogna per prima cosa interrompere tempestivamente l'azione lesiva: 1) spegnere l'ustione con acqua fredda sulla parte e sulle zone limitrofe. Se la fonte di calore è ancora attiva al momento del soccorso e bene eliminare gli abiti, ma non quelli a contatto con l'ustione: si rischia di staccare insieme agli abiti anche l'epidermide e aggravare la situazione. 2) Proteggere da infezioni la parte lesa con un fazzoletto di cotone, lino o seta

21 EMORRAGIA ARTERIOSA Nel caso di emorragie arteriose l'intervento deve essere tempestivo perché la quantità di sangue è di solito molto elevata rispetto alle emorragie venose. Se l'emorragia non è molto abbondante è sufficiente tamponarla con una garza sterile o un fazzoletto pulito, dopo aver disinfettato la parte. Se invece interessa grossi vasi, o per ferite agli arti, è necessario evitare che l'infortunato muoia dissanguato attuando delle compressioni sulle arterie a monte della ferita o effettuare una legatura tramite laccio emostatico a monte della ferita.

22 EMORRAGIA VENOSA Le emorragie venose si possono arginare, dopo una buona disinfezione, ponendo sulla ferita una garza sterile e o un fazzoletto pulito ed effettuando una compressione diretta tramite un tamponamento costante sulla ferita e applicando una borsa di ghiaccio nelle zone circostanti. Può anche essere utile applicare una fasciatura di sostegno al tampone. Questa non deve essere troppo stretta: non si deve arrestare la circolazione. Se la parte interessata è un arto, si può alzarlo al di sopra del corpo per far diminuire l'afflusso di sangue o effettuare una legatura tramite laccio emostatico a valle della ferita.

23 CONTATTO DEGLI OCCHI CON SOSTANZE NOCIVE Qualunque sia la sostanza incriminata il paziente vittima di una causticazione oculare si presenta spesso agitatissimo, in preda a violento dolore e con uno spasmo reattivo delle palpebre. In tali circostanze è assolutamente necessario aprire l’occhio serrato e porre l’infortunato immediatamente sotto un getto d’acqua a pressione moderata, risciacquando a lungo la zona colpita.

24 Il lavaggio oculare immediato sul luogo dell’incidente spesso è una manovra che salva la vista. L’operatore non dovrà farsi irretire dal rifiuto o dalle urla di dolore dell’infortunato e dovrà eseguire tali manovre con decisione e delicatezza allo stesso tempo, essendo il bulbo oculare una struttura vulnerabile. Fatto questo è necessario trasportare l’infortunato presso il primo pronto soccorso oculistico e consegnarlo alle cure dello specialista non trascurando di applicare una garza umidificata con acqua fresca durante il trasporto.

25 CONTATTO DEGLI OCCHI CON SCHEGGE Le ferite delle palpebre o del bulbo oculare richiedono tutte un immediato invio del traumatizzato in sede specialistica per il rischio (ad esempio: in una ferita perforante di infezione del bulbo con conseguente perdita anatomica e funzionale dello stesso in poche ore). Far sdraiare il paziente in posizione supina, tenerlo immobile con entrambi gli occhi bendati con garza sterile non medicata e trasportare presso uno specialista avendo cura di non muovere il paziente durante il tragitto e di invitarlo a tenere gli occhi chiusi. Non tentare mai di estrarre o di rimuovere gli agenti perforanti.

26 SVENIMENTI E MALORI Verificare se c'è il respiro: in caso di assenza di tali parametri vitali, valutare se l'intervento dei sanitari può giungere prima che l'infortunato subisca danni irreversibili (3-5 minuti) e in caso contrario ipotizzare l'applicazione di tecniche di rianimazione (massaggio cardiaco e respirazione artificiale - BLS).

27 Allentare gli indumenti troppo stretti e metterlo nella posizione laterale di sicurezza. Chiamarlo senza scuoterlo con violenza o schiaffeggiarlo(si può spruzzare anche acqua fresca in faccia). Non somministrare bevande di alcun tipo in caso di malore provocato da contatto con sostanze nocive o loro inalazione, attenersi alle istruzioni riportate sulla scheda di sicurezza della specifica sostanza, e astenersi in ogni caso dall'effettuare manovre di cui non si ha padronanza.

28 La posizione laterale di sicurezza La posizione laterale di sicurezza è una manovra di primo soccorso che si utilizza dopo un infortunio con perdita di conoscenza per garantire all’infortunato una posizione idonea alla respirazione. Il soggetto, in una fase non cosciente, con un conseguente rilassamento dei muscoli, viene aiutato con la posizione di sicurezza per evitare che la lingua ricada all’interno permettendo inoltre la fuoriuscita dei liquidi organici (vomito, sangue).

29 Inginocchiarsi accanto al soggetto, stendere le gambe ed il capo dell’infortunato per liberare il più possibile le vie aeree e mettere il braccio destro ad angolo retto perpendicolare rispetto al corpo e alla gamba destra. Il braccio sinistro va appoggiato invece sul torace dell’infortunato e la mano va posta sulla guancia destra con la palma rivolta verso l’esterno in modo tale da diventare un appoggio al suolo durante la rotazione. Piegare ed alzare la gamba sinistra ponendola con il piede piatto al suolo. A questo punto possiamo tirare verso di noi il soggetto poggiandolo su un fianco; in questo modo, garantiamo all’infortunato le vie respiratorie libere. Nonostante la posizione laterale di sicurezza possa essere eseguita da chiunque, ha delle regole di applicazione ben precise che devono essere utilizzate con molta cautela perché nell’esecuzione c’è una sollecitazione della spina dorsale. Qualora il soggetto infortunato da mettere in sicurezza non respiri, è necessario assolutamente fermarsi ed allertare direttamente il 112. Posizione laterale di sicurezza.mp4

30 RIASSUMENDO Autoprotezione Valuta la coscienza Chiama aiuto Apri le vie aeree Valuta la respirazione Chiama il 112


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