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Progetto Regionale per l’Educazione Fisica nella Scuola Primaria

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Presentazione sul tema: "Progetto Regionale per l’Educazione Fisica nella Scuola Primaria"— Transcript della presentazione:

1 Progetto Regionale per l’Educazione Fisica nella Scuola Primaria
Dalle INDICAZIONI del M.I.U.R. e RACCOMANDAZIONI di SECLI’ alla PROGETTAZIONE CURRICULARE E ALL’OPERATIVITA’ A cura di: Francesca Cavia, Salvatore Conte, Donatella Gigli , Andrea Natali, Antonio Rugi, Donatella Rostagno, Carlotta Sodi , Angelita Giannini Luogo + struttura + data OVE SI SVOLGE IL CORSO

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3 Scuola dell’INFANZIA il corpo e il movimento
Consulta PDF ALLEGATO nr. 01 IN del MIUR Traguardi per lo sviluppo della competenza Il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo, matura condotte che gli consentono una buona autonomia nella gestione della giornata a scuola. Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e adotta pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione. Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica nei giochi individuali e di gruppo, anche con l’uso di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle situazioni ambientali all’interno della scuola e all’aperto. Controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella musica, nella danza, nella comunicazione espressiva. Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo fermo e in movimento.

4 I TRAGUARDI DI ARRIVO per le COMPETENZE in Ed. Fisica
Consulta PDF ALLEGATO nr. 01 IN del MIUR Traguardi al termine della scuola primaria. L’alunno acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo e la padronanza degli schemi motori e posturali nel continuo adattamento alle variabili spaziali e temporali contingenti. Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d’animo, anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico-musicali e coreutiche. Sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di maturare competenze di giocosport anche come orientamento alla futura pratica sportiva Sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse gestualità tecniche. Agisce rispettando i criteri base di sicurezza per sé e per gli altri, sia nel movimento che nell’uso degli attrezzi e trasferisce tale competenza nell’ambiente scolastico ed extrascolastico. Riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico legati alla cura del proprio corpo, a un corretto regime alimentare e alla prevenzione dell’uso di sostanze che inducono dipendenza. Comprende, all’interno delle varie occasioni di gioco e di sport, il valore delle regole e l’importanza di rispettarle. Traguardi al termine scuola secondaria I° grado L’alunno è consapevole delle proprie competenze motorie sia nei punti di forza che nei limiti. Utilizza le abilità motorie e sportive acquisite adattando il movimento in situazione Utilizza gli aspetti comunicativo - relazionali del linguaggio motorio per entrare in relazione con gli altri, praticando, inoltre, attivamente i valori sportivi (fair – play) come modalità di relazione quotidiana e di rispetto delle regole. Riconosce, ricerca e applica a se stesso comportamenti di promozione dello “star bene” in ordine a un sano stile di vita e alla prevenzione. Rispetta criteri base di sicurezza per sé e per gli altri. E’ capace di integrarsi nel gruppo, di assumersi responsabilità e di impegnarsi per il bene comune.

5 LE FINALITA’ di “Sport e Scuola Compagni di Banco”
Consulta PDF ALL. nr. 02 (all. A) Prg. Reg. Toscana Nel corso di tale attività i docenti individuati, cureranno: la diffusione dei principi sanciti dalla Carta Etica dello Sport Toscana: Lealtà e correttezza ; Rispetto delle regole, degli altri, della diversità, dell’amicizia; Tolleranza e solidarietà; Contrasto al doping 2. la diffusione e valorizzare gli aspetti salutistici come prevenzione a: Obesità precoce; Sovrappeso; Sedentarietà precoce; Malattie ipocinetiche; Corretta alimentazione E’un progetto : a) di sistema infatti, seguendo le Indicazioni Nazionali dell'Infanzia e del Primo Ciclo di Istruzione del MIUR, intende sperimentare attraverso una pluralità di strategie e di modalità di intervento, un’azione integrata fra i partner di progetto … b) innovativo perché mette a regime su tutte le classi di scuola primaria della Regione Toscana percorsi formativi in continuità … c) trasferibile in quanto risponde alle IN del MIUR relative al curriculum di Educazione Fisica.

6 GLI OBIETTIVI di “Sport e Scuola Compagni di Banco”
Consulta PDF ALL. nr. 02 (all. A) Prg. Reg. Toscana Quali obiettivi primari: raggiungere il radicamento della motricità e dell’educazione fisica praticata - come previsto dalle IN del primo ciclo - all'interno della scuola primaria toscana. coinvolgere e promuovere la massima attivazione motoria di tutti gli studenti .. (trasversalità della disciplina e concetti della Carta Etica; entrare in contatto con le diverse discipline sportive permette ai ragazzi di essere in grado di scegliere … Quali obiettivi secondari: di individuare nella sistematizzazione e nella razionalizzazione dell’educazione motoria scolastica una delle azioni “forti” in grado di caratterizzare l’azione politico amministrativa dell’ultimo scorcio di legislatura, … (volontà di riattivare il progetto integrato nei prossimi anni !) di introdurre ed avviare azioni innovative nel sistema scolastico ed economico toscano capaci di produrre significativi impatti economici, occupazione e reale qualità in termini di stili di vita … (largo ai giovani laureati SM e stili di vita per i cittadini)

7 GLI OBIETTIVI di “Sport e Scuola Compagni di Banco”
Consulta PDF ALL. nr. 02 (all. A) Prg. Reg. Toscana di rafforzare la partnership con soggetti pubblici e privati del territorio regionale per creare esperienze ed ambienti che facilitino le scelte e lo sviluppo della persona; di integrare le attività di scuola ed extra scuola nell’ottica dell’educazione permanente, divenendo azioni di contenimento della dispersione, e sperimentazione di programmazioni sinergiche basate su reti in essere. di attivare e proporre azioni che propongono stili di vita basati sul movimento quale attività principale fra i determinanti di salute, di preparare i ragazzi, attraverso l'uso degli impianti esistenti e delle risorse del territorio e dell'ambiente, all'assunzione di scelte consapevoli tipiche dell'età adulta.

8 GLI OBIETTIVI SPECIFICI di “Sport e Scuola Compagni di Banco”
Consulta PDF ALL. nr. 02 (all. A) Prg. Reg. Toscana Radicare nella scuola elementare toscana l’Educazione Fisica quale elemento naturale e fondamentale per i ragazzi di ogni età, stabilendo per essa dei parametri attraverso i quali sia favorito il corretto sviluppo del corpo, sia incentivata la coordinazione motoria e si instauri l'abitudine ad una attività fisica costante come premessa fondamentale alla prevenzione della malattia, al disagio ed alla percezione di se. B. Porre attenzione all’area relazionale - sociale, in particolare: Accettare chiunque come compagno di giochi; Potenziare il senso di solidarietà, cooperazione e condivisione; Sviluppare la capacità d’interagire positivamente con il "mondo circostante"; Collaborare con gli altri nella costruzione di giochi e percorsi; Rispettare le diversità individuali; Diffondere una cultura di pace e di rispetto tra le persone, anche straniere; Sensibilizzare alla dimensione positiva del conflitto; Accettare le prime semplici regole ed i risultati di un gioco; Accrescere senso di responsabilità attraverso la comprensione regole sociali; Sviluppare diverse forme di comunicazione verbali e non verbali

9 GLI OBIETTIVI SPECIFICI di “Sport e Scuola Compagni di Banco”
Consulta PDF ALL. nr. 02 (all. A) Prg. Reg. Toscana Porre attenzione all’area emotiva: Conoscere se stessi; Riconoscere e accettare i propri limiti e debolezze; Riconoscere, esprimere, controllare i propri sentimenti e la propria impulsività; Sviluppare l’autonomia e l’educazione alla responsabilità delle proprie azioni; Aumentare la sicurezza di sé, … l’autonomia, l’auto-valutazione, l’autocontrollo; Sviluppare il senso d’empatia D. Sviluppare competenze motorie Sviluppare e potenziare le proprie abilità motorie, le capacità senso-percettive; schemi motori di base (posturali e dinamici); coordinazione dinamica generale; Orientare progressivamente alla pratica sportiva nel rispetto di un soggettivo processo di maturazione psicofisica; Riconoscere il proprio corpo come mediatore di conquiste; Riconoscere il movimento come fonte di piacere senso-motorio; Intuire e progettare nel corso delle attività un’efficace strategia motoria. E. Implementare e sostenere azioni di formazione degli adulti

10 CONTENUTI AZIONE FORMATIVA di “Sport e Scuola Compagni di Banco”
Consulta PDF ALL. nr. 02 (all. A) Prg. Reg. Toscana ALUNNI fino a 7 anni dopo i 7 anni ADULTI Docenti, Esperti (Sc. Mot.) Oper. sportivi (riconosciuti) Genitori (famiglie) LA COMUNICAZIONE valorizzazione risultati L’EF deve assumere un carattere generale, … sviluppo degli schemi motori di base … acquisizione di svariate e molteplici abilità di base … a carattere ludico-motorio ed espressivo. 2h sett. EF Laureati Sc. M otorie + Operatori Sportivi qualificati e riconosciuti l’intervento è mirato alla conoscenza ed avviamento alla conoscenza delle discipline sportive attraverso il gioco, intesa come divertimento ed apprendimento degli elementi base delle discipline stesse, praticabili nell'ambiente scolastico. CONDIVISIONE DI LINGUAGGIO; Feed back sulle competenze Didattico - Metodologiche ; Feed back sulle competenze Tecnico-Motorie. Promuovere la partecipazione attraverso una serie di INCONTRI TEMATICI a carattere “interattivo” per maggiori competenze sociali ed educative. Report scritti, CD rom interattivi, pubblicazioni, convegnistica, Convegno Regionale, INFO sul progetto su siti web dei vari promotori, monitoraggio risultati.

11 MONITORAGGIO E RISULTATI ATTESI di “Sport e Scuola Compagni di Banco”
Consulta PDF ALL. nr. 02 (all. A) Prg. Reg. Toscana Risultati attesi BAMBINI DOCENTI Risultati attesi GENITORI AZIONE DI MONITORAGGIO attraverso griglie di valutazione/a domanda chiusa acquisizione di atteggiamenti in linea con i principi sanciti dalla Carta Etica (vedi ALL. 03) consapevolezza dell'importanza e della trasversalità dell'Educazione Fisica Stili di vita consapevoli Monitoraggio costante delle azioni Verifica della validità degli indicatori stabiliti Verifica/valutazione dei percorsi formativi Verifica della corrispondenza tra risultati attesi e risultati ottenuti Ipotesi di sviluppo e consolidamento del modello

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13 OBIETTIVI di APPRENDIMENTO e.. Osservazione, Valutazione, Documentazione
Consulta PDF ALLEGATO nr. 01 IN del MIUR OBIETTIVI di Apprendi-mento Individuano campi del sapere, conoscenze e abilità ritenuti INDISPENSABILI al fine di raggiungere i Traguardi per lo sviluppo delle Competenze: sono utilizzati dai docenti nella loro attività di progettazione didattica, con attenzione alle condizioni di contesto didattiche e organizzative, mirando ad un insegnamento ricco ed efficace. Osservazione e Valutazione Agli insegnanti di classe competono la responsabilità della VALUTAZIONE e della cura della documentazione, nonché la scelta dei relativi strumenti (gli ESPERTI … saranno dei “buoni suggeritori” per misurazioni, osservazioni tecniche e ... valutazioni). Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali devono essere coerenti con gli obiettivi e i traguardi previsti e declinati nel curricolo. Documentazione e Certificazione La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curriculari. Solo a seguito di una regolare OSSERVAZIONE, DOCUMENTAZIONE E VALUTAZIONE delle competenze è possibile la loro CERTIFICAZIONE … al termine della Scuola Primaria e della Secondaria di primo grado,

14 Gli OBIETTIVI di APPRENDIMENTO al termine della PRIMARIA
Consulta PDF ALLEGATO nr. 01 IN del MIUR Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo Coordinare e utilizzare diversi schemi motori combinati tra loro inizialmente in forma successiva e poi in forma simultanea (correre / saltare, afferrare / lanciare, ecc). Riconoscere e valutare traiettorie, distanze, ritmi esecutivi e successioni temporali delle azioni motorie, sapendo organizzare il proprio movimento nello spazio in relazione a sé, agli oggetti, agli altri. Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo - espressiva Utilizzare in forma originale e creativa modalità espressive e corporee anche attraverso forme di drammatizzazione e danza, sapendo trasmettere nel contempo contenuti emozionali. Elaborare ed eseguire semplici sequenze di movimento o semplici coreografie individuali e collettive. Il gioco, lo sport, le regole e il fair play Conoscere e applicare correttamente modalità esecutive di diverse proposte di giocosport . Saper utilizzare numerosi giochi derivanti dalla tradizione popolare applicandone indicazioni e regole. Partecipare attivamente alle varie forme di gioco , organizzate anche in forma di gara, collaborando con gli altri. Rispettare le regole nella competizione sportiva; saper accettare la sconfitta con equilibrio, e vivere la vittoria esprimendo rispetto nei confronti dei perdenti, accettando le diversità, manifestando senso di responsabilità. Salute e benessere, prevenzione e sicurezza Assumere comportamenti adeguati per la prevenzione degli infortuni e per la sicurezza nei vari ambienti di vita. Riconoscere il rapporto tra alimentazione, ed esercizio fisico in relazione a sani stili di vita. Acquisire consapevolezza delle funzioni fisiologiche (cardio-respiratorie e muscolari) e dei loro cambiamenti in relazione all’esercizio fisico.

15 COMPETENZE per la PRIMARIA (1) declinate per “conoscenze” e “abilità”
suggerimenti Gruppo di Ricerca CAPDI & LSM COMPETENZE per la PRIMARIA (1) declinate per “conoscenze” e “abilità” MOVIMENTO

16 COMPETENZE per la PRIMARIA (2) declinate per “conoscenze” e “abilità”
suggerimenti Gruppo di Ricerca CAPDI & LSM LINGUAGGI DEL CORPO

17 COMPETENZE per la PRIMARIA (3) declinate per “conoscenze” e “abilità”
suggerimenti Gruppo di Ricerca CAPDI & LSM GIOCO SPORT

18 COMPETENZE per la PRIMARIA (4) declinate per “conoscenze” e “abilità”
suggerimenti Gruppo di Ricerca CAPDI & LSM SALUTE E BENESSERE

19 Dalle Indicazioni Nazionali … Cultura Scuola Persona
Riflessioni ALLEGATO nr. 01 IN del MIUR CENTRALITA’ DELLA PERSONA / DEL BAMBINO La scuola deve porre le basi del percorso formativo dei bambini e degli adolescenti. Sapendo che esso proseguirà in tutte le fasi successive della vita. PER UNA NUOVA CITTADINANZA La scuola persegue una doppia linea formativa: La linea verticale esprime l’esigenza di impostare una formazione che possa continuare lungo l’intero arco della vita. Quella orizzontale indica la necessità di un’attenta collaborazione fra la scuola e gli attori extrascolastici … la famiglia, in primo luogo … le Istituzioni pubbliche e sportive, l’associazionismo sportivo e culturale … FARE SCUOLA Il “fare scuola” oggi significa mettere in relazione la complessità di modi radicalmente nuovi di apprendimento Di apprendimento / più che di insegnamento!

20 Dalle Indicazioni Nazionali … Organizzazione del Curricolo
Riflessioni ALLEGATO nr. 01 IN del MIUR Curricolo di Istituto Espressione della libertà di insegnamento e della autonomia scolastica e, al tempo stesso … esplicita le scelte della comunità scolastica e l’identità dell’istituto. L’attività didattica è orientata alla qualità di apprendimento di ciascun alunno e non ad una sequenza lineare di contenuti disciplinari … Ogni scuola predispone il curricolo all’interno del Piano dell’Offerta Formativa (POF e nel PTOF) con riferimento al profilo dello studente al termine del PRIMO CICLO di istruzione, ai traguardi per lo sviluppo delle competenze, agli obiettivi di apprendimento specifici per ogni disciplina. I docenti individuano le esperienze di apprendimento più efficaci, le scelte didattiche più significative, le strategie più idonee, …. con attenzione all’integrazione fra le discipline …. e alla loro possibile aggregazione in aree. I docenti in stretta collaborazione promuovono attività significative nelle quali gli strumenti ed i metodi … si intrecciano tra loro. Le discipline, così come noi le conosciamo (cioè tra loro separate) non hanno alcun riscontro con l’unitarietà tipica dei processi di apprendimento.

21 IDENTITA’ EDUCATIVA E PROPOSTA FORMATIVA DELLA SCUOLA
Suggerimenti dal POF IC Casazza ALLEGATO nr. 04 Sviluppare un’identità consapevole e aperta Stabilire una costante alleanza educativa con le Famiglie Valorizzare gli aspetti peculiari della personalità di ognuno Educare ad una nuova cittadinanza Sviluppare l'autonomia CENTRALITA’ DELLA PERSONA Promuovere legami cooperativi Padroneggiare Competenze chiave Stabilire relazioni che sostengano e valorizzino tutte le forme di diversità, disabilità o svantaggio Imparare ad imparare Promuovere la capacità di dare senso alla varietà delle esperienze Interagire in un Contesto multiculturale

22 Continuità ed Unitarietà del Curricolo
Riflessioni ALLEGATO nr. 01 IN del MIUR ITINERARIO SCOLASTICO L’itinerario scolastico dai 3 ai 14 anni - pur abbracciando tre tipologie di scuola - caratterizzate ciascuna da una SPECIFICA IDENTITA’ EDUCATIVA E PROFESSIONALE è progressivo e continuo. CURRICULO VERTICALE La presenza degli Istituti Comprensivi consente la progettazione di un unico CURRICULO VERTICALE e facilita il raccordo con il II° ciclo del sistema di istruzione e formazione. PRIMO CICLO Nella scuola Primaria e Secondaria I° grado la progettazione didattica, mentre continua a valorizzare le esperienze con approcci educativi attivi - è finalizzata a guidare i ragazzi lungo percorsi di conoscenza progressivamente orientati alle discipline e alla ricerca delle connessioni tra i diversi saperi.

23 Fasi della Progettazione in Team
Riflessioni su ALLEGATO nr. 01 IN del MIUR P.O.F. & Ed. Fisica La progettazione promuove l’Organizzazione degli Apprendimenti. Ricerca delle connessioni fra i saperi e la collaborazione fra i docenti Traguardi, Ambiti, Obiettivi Finalità delle Aree Disciplinari e di quelle di Progetto Regionale. Traguardi di sviluppo delle competenze Obiettivi di Apprendimento Articolazione dei SAPERI Secondo quanto previsto dal Quadro Europeo dei Titoli (EQF) i “SAPERI” si articolano in : CONOSCENZE ABILITA’ COMPETENZE L’elaborazione e la realizzazione del curricolo costituiscono pertanto un processo dinamico e aperto, e rappresentano per la comunità scolastica un’occasione di partecipazione e di apprendimento continuo.

24 Definizione dei “SAPERI” … e progettazione
Conoscenze “sono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un settore di studio o di lavoro - sono descritte come teoriche e/o pratiche”. Abilità “indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi - sono descritte come cognitive e pratiche”. Competenze “indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche - sono descritte in termine di responsabilità e autonomia”. … il “sapere” (le conoscenze), il “saper fare” (le abilità), “il saper essere” (gli atteggiamenti), e .. il “saper essere di più” (i comportamenti permanenti/gli stili di vita) costituiscono i tratti essenziali da apprendere per il formarsi della personalità dello studente

25 Definizioni di COMPETENZA e di Standard e Livello
Definizione di COMPETENZA … La competenza motoria indica la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e metodologiche, in ambito ludico, espressivo, sportivo, del benessere e del tempo libero, e sono espresse in termini di responsabilità, autonomia e consapevolezza. Definizione di STANDARD … Lo standard motorio definisce una soglia accettabile per determinare il possesso di una competenza. Definizione di LIVELLI di Possesso della Competenza... Il livello di sviluppo della competenza esprime il grado di possesso qualitativo e quantitativo della competenza. Vengono individuati tre livelli: Minimo : possiede - si avvicina al livello stabilito Intermedio : supera - consegue il livello stabilito Elevato : eccelle - supera il livello stabilito

26 Operare delle “SCELTE” nella progettazione disciplinare
Individuare la competenza (secondo i quattro ambiti) Declinarla in obiettivi specifici (a seconda delle età) Definire lo standard di padronanza (risultato finale atteso) Declinare lo standard in livelli (di accettabilità della padronanza) Mettere in atto percorsi didattici (Unità di Apprendimento) Scegliere i compiti significativi per “valutare” i livelli raggiunti Fissare i risultati di ciascuno in un registro funzionale 1 2 3 4 5 6 7

27 Indicazioni Metodologiche
Suggerimenti dal POF IC Casazza ALLEGATO nr. 04 LA VALORIZZAZIONE DELLE ESPERIENZE E DELLE CONOSCENZE possedute dagli alunni per dare senso a ciò che si va imparando LA PROMOZIONE DI UN SAPERE "ESPLORATO E SCOPERTO" per promuovere il gusto e la ricerca di nuove conoscenze LA FINALITA' DI RENDERE OGNI ALUNNO CONSAPEVOLE del proprio modo di apprendere, dei propri limiti e delle proprie abilità L'ATTENZIONE VERSO LE DIVERSITA' perché non diventino disuguaglianze L'IMPORTANZA DELLE ATTIVITA' LABORATORIALI per incoraggiare la ricerca, la progettualità, la condivisione e la compartecipazione LA DIMENSIONE SOCIALE DELL'APPRENDIMENTO per una vera interazione e collaborazione tra pari

28 “1^ CLASSE” PRIMARIA: attenzione nel passaggio INFANZIA / PRIMARIA
curriculum basato sui campi di esperienza organizzazione didattica flessibile stile di insegnamento/apprendimento basato sull’esplorazione guidata attività didattiche organizzate con approccio ludico-motorio componente comunicativa del movimento connotazione di trasversalità del movimento: nell’infanzia è alla base degli apprendimenti in tutti i campi di esperienza movimento come modalità di apprendimento dell’infanzia verbalizzazione dell’attività motoria: passaggio dall’esperienza senso-motoria, alla conoscenza basata sulla consapevolezza e sull’intenzionalità. versatilità del movimento : libertà d’uso di qualsiasi spazio caratteristiche degli oggetti relazione fra il movimento e le autonomie della cura di sé, della sicurezza negli ambienti interni ed esterni.

29 Dall’Educazione Fisica agli Stili di Vita nella PRIMARIA
Pedagogisti: “la Scuola Primaria rappresenta il momento più importante della crescita psicofisica nella vita del bambino: … favorire l’acquisizione di conoscenze e abilità che siano la base delle competenze del futuro cittadino la rendono privilegiata nell’offerta di esperienze, gratificanti o critiche, che sapientemente assistite consentano al bambino di esprimersi al meglio sviluppando le proprie capacità e di orientarsi verso un personale progetto di vita”. Il senso dell’Educazione Fisica e Sportiva nella scuola primaria si riassume in questi due termini: esperienza e comunicazione. L’EF nella scuola primaria ha una funzione fondamentale …. volto a: promuovere un’azione educativa e culturale della pratica motoria perché diventi stile di vita; riscoprire il valore educativo dell’attività sportiva nei suoi aspetti socializzanti, comportamentali e tecnici; favorire momenti di confronto in un ambito di rispetto, lealtà e crescita collettiva; favorire l’incontro tra culture, religioni e tradizioni diverse.

30 Esempio di progettazione
per classi PRIMARIA Suggerimenti dal POF IC Casazza ALLEGATO nr. 03

31 Esempio di progettazione
per classi PRIMARIA Suggerimenti dal POF IC Casazza ALLEGATO nr. 03

32 Esempio di progettazione
per classi PRIMARIA Suggerimenti dal POF di IC Caposele ALLEGATO nr. 04

33 valorizzazione delle differenze individuali : BES & DISABILITA’
“Una scuola di tutti e di ciascuno” ALL. 01 IN / MIUR Azione educativa in coerenza con i principi dell’inclusione delle persone e dell’integrazione delle culture; Particolare cura è riservata agli allievi con disabilità o con Bisogni Educativi Speciali (BES), attraverso adeguate strategie organizzative e didattiche, da considerare nella normale progettazione dell’offerta formativa. Per affrontare difficoltà non risolvibili dai soli insegnanti curricolari, la scuola si avvale dell’apporto di professionalità specifiche come quelle dei docenti di sostegno e di altri operatori. HANDICAP: Indica un insieme di danni fisici o psichici o disagi sociali e culturali derivanti da un deficit. OMS-attraverso il sistema di classificazione ICF/2002: svantaggio rappresentato da minorazione e difetti, più o meno gravi, di tipo intellettivo, motorio (spasticità, paraplegie) o sensoriale (minorazioni vista, udito); MENOMAZIONE: perdita di una parte dell’efficienza fisica di una persona per mutilazione o come lesione, imperfezione che diminuisce l’efficienza di un organo, di un arto, di una funzione. Essa è quindi l’esteriorizzazione di uno stato patologico; DISABILITA’ : si tende a sottolineare il deficit – ciò che manca rispetto ad una abilità, rispetto ad una idea di normalità convenzionale. E’ quindi l’oggettivazione della menomazione. Cazzoli, Scuola Inclusiva, 2013, Rivista CAPDI nr. 2, Anno 3)

34 PERSONALIZZAZIONE e ADATTAMENTO
Garantire l’accesso al processo di insegnamento e apprendimento a TUTTI gli allievi, partendo dalle potenzialità di ogni singolo allievo (osservando i suoi PUNTI DI FORZA) ADATTAMENTO E’ l’arte e la scienza di saper controllare e modificare le variabili del movimento in modo da ottenere i risultati voluti (Sherill, ‘97). L’adattamento può essere: Gli ADATTAMENTI vanno considerati partendo dalle potenzialità del soggetto “disabile” in relazione alle caratteristiche del gesto motorio a diversi livelli: BIOMECCANICO; COMPLESSITA’ COORDINATIVA, CAPACITA’ COGNITIVE E DI ATTENZIONE RICHIESTE; COMPONENTE AFFETTIVA-EMOTIVA DEL PIACERE SENSO-MOTORIO E DELLA MOTIVAZIONE EDUCATIVO METODOLOGICO: riguarda la didattica, metodologia di approccio e di lavoro; TECNICO: riguarda regole e regolamenti; STRUTTURALE: attività motoria creata per una specifica tipologia di disabilità.

35 valorizzazione delle differenze individuali : LA DIVERSABILITA’
Dal Consiglio della UE : Anno Europeo dei Disabili per sostenere la promozione della piena integrazione …. in poi DIVERSABILITA’: Concetto culturale che vuole indicare la pluralità di categorie di normalità, superando il concetto di deficit, verso la valorizza-zione delle potenzialità e abilità presenti in tutte le persone. INCLUSIONE Definito come un processo bi-univoco: le persone con disabilità divengono più visibili e le persone senza disabilità hanno l’opportunità di imparare e cambiare mediante l’esperienza con le persone con disabilità e viceversa. INCLUSIVITA’ A SCUOLA Traslato dal concetto degli alunni con disabilità (L.104/ 1992/l.g. Miur 2009), verso il contesto degli studenti con DSA (L. 170/2010/l.g. Miur 2011) (Dir. Miur 2011), e successivamente verso il contesto degli studenti con BES.

36 ADATTAMENTI E MODIFICHE e dare senso alle parole
Le modificazioni possono essere: MINIME: adattamenti ambiente, guide o segnali, potenziamento stimoli sensoriali; MODERATE: adattamenti attrezzature, regole, ruoli; CONSIDEREVOLI: task analysis o analisi del compito Il gioco del BASKIN

37 Misurazioni, valutazioni ed autovalutazioni

38 Documentazione IL DIARIO DI BORDO

39 ALCUNI SUGGERIMENTI DI DIDATTICA E METODOLOGIA
Progetto Regionale per l’Educazione Fisica nella Scuola Primaria ALCUNI SUGGERIMENTI DI DIDATTICA E METODOLOGIA A cura di: Francesca Cavia, Salvatore Conte, Donatella Gigli , Andrea Natali, Antonio Rugi,Donatella Rostagno, Carlotta Sodi , Angelita Giannini

40 IO E IL BAMBINO NEI BAMBINI
RELAZIONE ASCOLTO DISPONIBILITA’ APERTURA CONTATTO IO E IL DOCENTE IO E IL BAMBINO NEI BAMBINI

41 ASPETTO METODOLOGICO “PICCOLE PILLOLE”
L’APPRENDIMENTO negli esseri umani è legato principalmente a rinforzi di varia natura (essere lodati, veder riconosciuta la propria abilità) preferibilmente di tipo positivo. RINFORZO POSITIVO indica che QUELLO CHE HAI FATTO VA BENE IL RINFORZO NEGATIVO indica solo quello che non va fatto in una certa situazione, ma non insegna ciò che è bene fare in quella situazione.

42 SONO FELICE . è auspicabile perché sta alla base del proprio costruirsi. Quando si vive la propria realtà con soddisfazione si innesca un circolo virtuoso che porta ad investire su di essa.

43 SONO TRISTE alimenta il circolo vizioso dell’insoddisfazione
. alimenta il circolo vizioso dell’insoddisfazione al posto di costruire si gira a vuoto o addirittura si tende a demolire.

44 Adeguatezza e Straordinarietà
L’ ADEGUATEZZA Nell’esperienza, la prima condizione per STARE BENE è l’adeguatezza quando ci si sente all’altezza si è più disponibili a fare. Nell’esperienza partecipata, agita, il vissuto di adeguatezza rende tangibile la propria capacità di fare; l’adeguatezza rende visibile a sé ed agli altri una propria potenzialità: è evidente che oltre a fare questo è possibile qualcosa di altro. STRAORDINARIETA’ Insieme al vissuto di adeguatezza, c’è il vissuto di straordinarietà. Sul piano del vissuto ciascuno può vivere momenti di straordinarietà di sé: una potente iniezione di forza esistenziale. Adeguatezza, straordinarietà, forza d’animo sono ingredienti per la formazione di un’ IDEA di sé positiva.

45 L’INSEGNANTE ADATTABILE OGNI BAMBINO E’ DIVERSO, HA ABILITA’ DIVERSE
L’insegnante influisce molto sul vissuto del bambino, in quanto condiziona sia il contenuto dell’esperienza, sia la percezione dell’esperienza. Il problema principale per l’insegnante che ha un progetto formativo rivolto a tutta la classe, è far vivere a ciascun bambino la propria esperienza. L’esperienza educativa, nella sua interpretazione più alta, tutela la diversità e quindi l’idea del BAMBINO NEI BAMBINI. OGNI BAMBINO E’ DIVERSO, HA ABILITA’ DIVERSE

46 DINAMISMO INTERIORE DEGLI INSEGNANTI
Rappresenta un’ alta percentuale della strategia di intervento. Ciascuno di noi è animato da un proprio moto di spirito, da una spinta che agisce dentro di noi, la cui vivacità costituisce il principale ingrediente della “mediazione didattica; la capacità di sapersi adattare, l’atto ideativo che colloca il bambino nell’esperienza di far parte di quel progetto.

47 CURA DELLA PROPRIA PROFESSIONALITÀ
Collocarsi nella identificazione di sé, nel ruolo che si sta agendo. Siamo condizionatori di vissuti, ovvero siamo “creatori di realtà per l’altro”.

48 COERENZA OPERATIVA Nella pratica non è così scontato.
Attenzione al vissuto di ciascuno NON significa analizzare psicologicamente ogni bambino e andare ad inciampare in ambiti non di nostra competenza, piuttosto far attenzione che ciascun bambino ricavi dall’esperienza una soddisfazione emotiva.

49 ORGANIZZAZIONE dell’attività in modo che ciascun bambino si senta all’altezza, si senta capace. Il bambino non deve vivere solo esperienze facili, la facilità raramente è educativa. La lotta con i propri limiti è formativa dà soddisfazione, fa comprendere le proprie potenzialità. Questa lotta però deve portare ad un risultato tangibile.

50 Tangibilità delle conquiste.
Il risultato deve essere concreto, visibile al bambino in ogni lezione. Revisione del concetto di errore quando un bambino si applica con impegno non fa errori, fa quello che gli riesce. Questo non significa che tutto quello che agisce vada bene, sul piano relazionale e sociale le regole di comportamento devono essere sempre rispettate.

51 Ricerca dei modi adeguati
Ciascuna classe è formata da diversi bambini, diverse abilità, l’insegnante deve essere bravo a trovare più modi adeguati per far funzionare bene una certa situazione. Una guida Ogni adulto che ha davanti dei bambini è un modello nei loro confronti

52 Adeguatezza motoria attraverso l’adeguamento della richiesta, dei materiali, dei contenuti delle regole. Revisione del concetto di errore, della modalità di giudizio. Il confronto si, ma con se stesso.

53 Adeguatezza relazionale, attraverso la prova di variabili di aggregazione e variabili di dinamiche (si pensi alla vasta gamma dei ruoli) Adeguatezza cognitiva, in stretta connessione con le mediazioni relazionali si può gestire una vasta gamma di cognizione, sintetica ed analitica.

54 INSEGNANTE-ISTRUTTORE-EDUCATORE
Ogni adulto è responsabile della soddisfazione del bambino “il guardare, il vedere alcune cose e non altre” “i modi di parlare al bambino” “la gestualità e l’intenzionalità” generano un contesto personale identificativo

55 SODDISFAZIONE DEL RIUSCIRE
Se l’obiettivo, rivolto al bambino, è: LA SODDISFAZIONE DEL RIUSCIRE L’insegnante dovrebbe sentirsi dalla parte del bambino, se ha intenzione di generare nel bambino stesso la soddisfazione del riuscire. Essere un generatore di energia e trovare i modi giusti per far funzionare una determinata situazione.

56 RISPETTO DELLE DIVERSITÀ
Uno dei problemi della metodologia didattica è la questione della diversità LE PERSONE SONO DIVERSE Il vero RISPETTO lo si agisce se, nonostante la diversità dei bambini, ciascuno di loro viene messo nella condizione di crescere al meglio di sé. Se la minore abilità di un bambino lo mette in difficoltà di fronte agli altri, dobbiamo ridurre la difficoltà al punto di essere superata.

57 COME SUPERARE UN OSTACOLO NELL’ APPRENDIMENTO
DUE COMPONENTI POTENZIALITA’ SPECIFICA Ovvero la reale possibilità di vincere un ostacolo ( es: tiro a canestro è la forza per tirare) FORZA D’ANIMO Ovvero il sentirsi di farlo poiché il bambino pensa di avere qualche possibilità di riuscita

58 STRATEGIE DI SUCCESSO Compito dell’insegnante è “abbassare l’asticella” al momento in cui l’ostacolo è troppo alto per il bambino. Facilitare la richiesta, intervenendo sulla struttura del lavoro favorendo situazioni applicative e cooperative rispetto alle competitive.

59 STRATEGIE DI SUCCESSO

60 IL LAVORO DELL’INSEGNANTE
DIPENDE DALLA: DISPONIBILITÀ FORMAZIONE DELL’INSEGNANTE DELL’INSEGNANTE

61 IL LAVORO DELL’INSEGNANTE
Ci sono due categorie di insegnanti: * chi privilegia il CONTENUTO dell’attività * chi privilegia la FORMAZIONE della persona senza contenuti non c’è attività! ma in un RAPPORTO EDUCATIVO i contenuti vanno considerati solo MEZZI per la formazione del bambino.

62 IL LAVORO DELL’INSEGNANTE
GLI INTERVENTI DELL’INSEGNANTE . NON SI agiscono per un bisogno di realizzazione personale SI agiscono per far acquisire stili di vita.

63 …E ADESSO ANDIAMO A SCUOLA
ANALISI DELLA SITUZIONE DIPARTENZA

64 …E ADESSO ANDIAMO A SCUOLA
COLLOQUIO CON IL DOCENTE DI CLASSE ANALISI DEI BISOGNI CONFRONTO OPEROSITÀ CONDIVISA

65 GRAZIE !!! The End Salvatore Conte: salconte@fastwebnet.it
Donatella Rostagno: Carlotta Sodi: Angelita Giannini: Francesca Cavia: Donatella Gigli: Andrea Natali: Antonio Rugi:


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