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Le teorie del Cambiamento Organizzativo

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Presentazione sul tema: "Le teorie del Cambiamento Organizzativo"— Transcript della presentazione:

1 Le teorie del Cambiamento Organizzativo
Francesca Falcone

2 Definizioni di cambiamento organizzativo
Processo volontario e collaborativo volto a risolvere un problema o, in generale, utile a programmare per ottenere un migliore funzionamento dell’organizzazione. (Bennis, 1972) Un mutamento dei ruoli e delle relazioni proprie dei ruoli e, quindi, anche delle mansioni e dei rapporti personali di coloro che li esplicano (Rice, 1974) Uno stato di transizione tra uno stato attuale (indesiderato) ed uno futuro, verso il quale l’organizzazione è diretta (Cummings e Huse, 1985) Un passaggio da uno stato presente, collocato ad un dato tempo, ad uno stato futuro, collocato in un tempo futuro, che si realizza a seguito della rilevazione di una discrepanza, o di un malfunzionamento, di una situazione critica che si intende affrontare per ristabilire una prestazione soddisfacente (Quaglino, 1987)

3 La teoria razionale Organizzazione come sistema chiuso Cambiamento come alterazione o modificazione di una procedura, di una politica o di una capacità, per sostituirla con un’efficace alternativa Processo sistematico prescrittivo e logico (formulazione degli obiettivi, realizzazione, valutazione e modifica) Leader (carismatico) (allineare obiettivi, aspettative, struttura organizzativa e opportunità ambientali) Pianificazione del processo Gestione del processo

4 La teoria biologica Organizzazione come organismo vivente C I L O D V T A E V O L U Z I N Il cambiamento è insito nel ciclo di vita dell’organizzazione e connaturato ai meccanismi evolutivi per selezione naturale . Sequenza regolare caratterizzata da stadi universali: nascita, crescita, maturità, declino e morte . Adattamento e cambiamento che riducono il rischio di fallimento e di declino

5 La teoria istituzionale
Organizzazione come sistema aperto . Il cambiamento emana dalla pressione alla conformità attraverso l’elaborazione e l’incorporazione di nuove norme Norme Modelli comportamentali Organizzazioni prigioniere del proprio contesto istituzionale. Le stesse pratiche istituzionalizzate costituiscono la risposta adattativa delle organizzazioni alle esigenze presenti nel loro ambiente istituzionale

6 La teoria della cultura organizzativa
. Il cambiamento emerge quando credenze e valori fortemente mantenuti dai soggetti iniziano a modificarsi. C U L T R A Assunti di base e convinzioni condivise dai membri dell’organizzazione per risolvere problemi di adattamento esterno e integrazione interna che agiscono inconsapevolmente e che definiscono la visione scontata che l’organizzazione ha di sé e del proprio ambiente (Schein) Il radicamento della cultura nelle pratiche organizzative e l’adesione ad essa indiscussa da parte dei membri, rende il cambiamento culturale difficile da realizzare

7 La teoria psicologica Impatto del cambiamento:
Come gli individui reagiscono al cambiamento Risposte organizzative che facilitano l’accettazione del cambiamento Discomfort zone Comfort zone

8 La teoria socio-cognitiva
Apprendimento & Sensemaking come base per il Cambiamento (ri) Costruire la realtà: mettere ordine e creare senso, retrospettivamente, rispetto a ciò che è accaduto. Mappe mentali e modelli Comportamenti Risultati Single-loop learning Il cambiamento risiede nella produzione e nell’alterazione dell’ordine che le persone hanno creato Double-loop learning (Argyris e Schon) (Weick)


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