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Sant’Angelo in pontano, in epoca romana, doveva essere un vicus o un pagus. Con l'arrivo del Cristianesimo si diffuse il culto di San Michele Arcangelo.

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Presentazione sul tema: "Sant’Angelo in pontano, in epoca romana, doveva essere un vicus o un pagus. Con l'arrivo del Cristianesimo si diffuse il culto di San Michele Arcangelo."— Transcript della presentazione:

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2 Sant’Angelo in pontano, in epoca romana, doveva essere un vicus o un pagus. Con l'arrivo del Cristianesimo si diffuse il culto di San Michele Arcangelo che, ancora oggi, compare nel nome e nello stemma comunale. In epoca longobardi il paese aveva raggiunto una dimensione considerevole e faceva parte del Ducato di Spoleto, più precisamente nel Gastaldato di Ponte, da cui deriva "in Pontano" aggiunto al nome di questa località per distinguerla da altre omonime. Nel VII secolo fu costruito il convento Santa Maria delle Rose da parte dei benedettini e poco dopo il paese passò sotto il controllo dell'abbazia di Farfa. Nel X secolo prendono il potere nobili locali. Nel dicembre 1263, Sant'Angelo in Pontano diventa Libero comune, ma dopo pochi anni si sottomette alla città di Tolentino, e successivamente a Fermo. Oggi fa parte dell’Anello dei Crinali insieme a Gualdo, Monte San Martino, Penna San Giovanni e Monte San Martino. http://www.anellodeicrinali.it/

3 Scuola “A.Armando ” 0733- 661136 Uffici di dirigenza e segreteria San Ginesio 0733- 656030 Comune S.Angelo in Pontano 0733- 661602 La scuola è ubicata in Via Monte, 35. Gode di una vista spettacolare ed e’ contornata da tanto verde. Si trova nello stesso stabile della scuola dell’ Infanzia “Carlo Collodi”,della Scuola Secondaria di primo grado “G. Da Vignole”.

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5 La scuola funziona dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 13 (il mercoledì dalle 8 alle 16) E’ attivo il servizio di doposcuola facoltativo, gestito dal Comune di Sant’Angelo. Le insegnanti del plesso: Campugiani Silvia, Censori Sabrina, Di Brina Rosa, Marchetti Gianna, Panichelli Rossella, Rinaldi Morena, Ruggeri Fabiola, Santucci Anna

6 “ Frutta nelle scuole” Il programma comunitario “Frutta nelle scuole”, introdotto dal regolamento (CE) n.1234/2007 del Consiglio del 22 ottobre 2007, è finalizzato ad aumentare il consumo di frutta e verdura da parte dei bambini e ad attuare iniziative che supportino più corrette abitudini alimentari e una nutrizione maggiormente equilibrata, nella fase in cui si formano le loro abitudini alimentari. Ogni settimana viene consegnata direttamente a scuola la frutta e verdura.( Laboratorio presso il Centro Credia WWF Vallato di San Ginesio) Alfabetizzazione Motoria Attraverso una corretta attività motoria si promuove uno stile di vita corretto ed attivo portatore di benessere psico-fisico. Il progetto è gestito dal Prof.Sandro Casoni. (Manifestazione finale presso il campo sportivo di Sant’angelo in Pontano) “La mela rosa dei Monti sibillini” Il progetto di educazione ambientale è imperniato sullo studio della biodiversità, sul rispetto dell’ecosistema che ci circonda e tende al recupero di tradizioni locali. La conoscenza del territorio circostante è rivolta alla formazione di sentimenti di tutela e conservazione, alla consapevolezza che si è parte di una comunità, al rispetto delle opinioni altrui, alla cooperazione per un fine comune (Collaborazione con la Facoltà di agraria dell’Università di Ancona. Visita all’orto botanico dell’Università e incontro con esperti del settore)

7 ” Nella stanza del telaio” POLICULTURA 2012 POLITECNICO DI MILANO SEZ.ELETTRONICA PoliCultura è un'iniziativa di HOC-LAB del Politecnico di Milano, che dal 2006 ha coinvolto quasi 17.000 allievi (dalla scuola dell’infanzia alle medie superiori) nella realizzazione di narrazioni multimediali. Uno strumento autore, messo a disposizione gratuitamente dal Politecnico di Milano, (1001Storia) consente di familiarizzare con la tecnologia. Il progetto di ricerca del MIUR, l4ALL, ha individuato PoliCultura come una delle esperienze più interessanti dell’uso di tecnologie nella scuola italiana. PoliCultura permette di gestire la classe in modo cooperativo e collaborativo, riesce a produrre una “narrazione multimediale” disponibile su vari canali tecnologici: siti web, CD-ROM, iPad, iPhone...( Produzione di ipertesti) “ Tutti insieme davanti alle quinte” Il progetto teatro mira a favorire il processo di maturazione ed il consolidamento della capacità di relazionarsi in modo consapevole con gli altri, sviluppando la socializzazione, lo spirito di collaborazione e di accettazione reciproca. Lo spettacolo finale coinvolge alunni, docenti, genitori ed entità territoriali.(Manifestazioni finali presso il teatro “Angeletti “ di Sant’Angelo in Pontano)” “ Biancaneve e la mela rosa dei Monti Sibillini”- “ Gianburrasca”- “ L’Elisir d’Amore

8 BEN-ESSERE Il Benessere include stili di vita sani all’interno di uno sviluppo armonico dell’individuo in tutte le sue dimensioni: fisiche, educative, relazionali, sociali e culturali. La scuola è il luogo dove i ragazzi passano gran parte della loro giornata, dei loro anni di crescita, rappresenta il luogo in cui sperimentano i processi di apprendimento,vivono momenti di crescita intellettuale, di maturazione, di acquisizione di consapevolezza critica e di responsabilità. ma al tempo stesso, in cui si misurano anche con le difficoltà, la fatica, gli errori ed i momentanei insuccessi. E’ il punto di incontro di tante energie che, insieme, possono collaborare alla costruzione di individui più equilibrati e solidali. Il percorso sviluppa il concetto di benessere in senso ampio, stare bene a scuola, star bene con le insegnanti,con se stessi, stare bene con gli altri, in famiglia, a casa, con gli amici,…(attività di gioco-sport in collaborazione con esperti : yoga, musicoterapia, gioco della ruzzola, bocce, freccette, tiro con l’arco, judo… manifestazione finale con il coinvolgimento dei genitori) FILI, INTRECCI E TESSITURE Le attività interessano tutti gli ambiti disciplinari e sono realizzate a seguito di una programmazione collegiale e condivisa: letture sugli argomenti, ricerche, creazioni di mappe concettuali relative alle fibre vegetali, al tessuto, all'arte della tessitura e alle piante tintorie; produzione di testi narrativi e descrittivi; ricerche in Internet e visione di filmati; incontri a scuola con le anziane del paese che per ascoltare l'arte della tessitura a casa e osservare gli strumenti utilizzati nella tradizione maceratese; escursione al Bosco di Colle e al “ percorso dei fiori” con l'Ispettore Severini del Corpo Forestale dello Stato e il Presidente del CAI locale per individuare la presenza delle piante da cui si ricavano le fibre tessili; visita al " Museo della nostra terra " di Pieve Torina che vanta una grandissima esposizione di reperti della civiltà contadina maceratese; visita al laboratorio di tessitura presso il Convento delle Suore Benedettine dove vi è un importante laboratorio di tessitura che, oggi, ha ripreso con successo la locale "tecnica dei liccetti“; esperimenti scientifici relativi alla struttura chimica della cellulosa, piantagione di piante tintorie, attività di tintoria; tessitura con un semplice telaio


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