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Tumori ovarici Prevenzione Dott. G. Pulvirenti.

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Presentazione sul tema: "Tumori ovarici Prevenzione Dott. G. Pulvirenti."— Transcript della presentazione:

1 Tumori ovarici Prevenzione Dott. G. Pulvirenti

2 I tumori ovarici Dott. G. Pulvirenti

3 Apparato riproduttivo femminile

4 APPARATO GENITALE FEMMINILE

5 UTERO E ANNESSI

6 Funzioni ovaio Produzione ormoni sessuali femminili: estrogeni e progesterone Rilascio ovociti

7 incidenza in aumento nei paesi industrializzati !!!

8 Epidemiologia 5° posto negli USA In Europa rappresenta il 5 % di tutti i tumori del sesso femminile Elevata mortalità !!!

9 Mortalità: 3000 donne l’anno
In Italia il tumore dell’ovaio colpisce circa 4000 persone ogni anno. Mortalità: 3000 donne l’anno

10 Alcuni dati …. 7° posto fra i tumori del sesso femminile
nuovi casi nel 2006 214,640 4° posto per tasso di mortalità morti nel 2006 American Cancer Society.: Cancer Facts and Figures Atlanta, Ga: American Cancer Society,  

11 Fattori di rischio età La probabilità di ammalarsi aumenta con l’età. In oltre l’80% dei casi il tumore dell’ovaio compare in donne dopo la menopausa (> 55 aa) mentre è poco frequente prima dei 40 anni

12 Fattori di rischio familiarità Consulenza genetica
Nelle famiglie con 2 o più parenti di primo grado (madre, sorella, zia) colpite da questo tumore il rischio può addirittura superare il 50 % Donne con familiarità o anamnesi personale positiva per una di queste neoplasie: mammella utero colon-retto Consulenza genetica

13 Fattori genetici (5-10%) Mutazioni dei geni BRCA1 ( 90% )
Predisposizione autosomica dominante Mutazioni dei geni BRCA1 ( 90% ) BRCA2 ( 10% ) Rischio da 3 a 5 volte > di sviluppare tumore dell’ovaio e della mammella !!

14 CARATTERISTICHE DELLE FORME FAMILIARI
Comparsa precoce (in età fertile) Presenza contemporanea nella stesso individuo di neoplasie primitive dello stesso tipo ( es. K mammella bilaterale) o a diversa localizzazione (es. K mammella e K ovaio nello stesso individuo) Casi di tumore mammario in soggetti di sesso maschile

15 Fattori di rischio Ormonali Uso di sostanze inducenti l’ovulazione
Uso di estrogeni non controbilanciati da progesterone in post-menopausa per più di 10 aa HRT (?) per più di 5 aa Nulliparità

16 Dieta ricca di grassi /obesità
Fattori ambientali Alcool Fumo Dieta ricca di grassi /obesità asbesto talco Radiazioni?

17 Fattori di protezione (associati a basso rischio)
Multiparità Allattamento al seno Uso prolungato estro-progestinici Annessiectomia bilaterale Allattamento al seno Uso di estroprogestinici multiparità

18 Classificazione istologica
Tumori epiteliali 90% 5% Tumori delle cellule germinali 4% Tumori dello stroma gonadico

19 TUMORI DELLE CELLULE GERMINALI
Terapia chirurgica /chemioterapia Indice di guarigione Unilaterale Diffusione linfatica (l. lomboaortici e iliaci) Chemio/radio-sensibile Disgerminoma Raro Anche in sede extra-gonadica (mediastino e regione sacro-coccigea) Tumore del seno gonadico Poco differenziato livelli alfa-fetoproteina e beta-HCG Diffusione ematogena Carcinoma embrionale Raro livelli beta-HCG Coriocarcinoma

20 TUMORI DELLO STROMA GONADICO
Unilaterali Secernono quantità estrogeni pubertà : segni di pubertà precoce età fertile: aumento dimensioni utero e iperplasia ghiandolare cistica post-menopausa: iperplasia endometrio, metrorragie Tumori a cellule della granulosa Post-menopausa Consistenza dura, grosse dimensioni Tecomi Rari Originano dall’ilo ovarico Formati da fibrociti e fibroblasti immersi in collagene lasso Fibromi Unilaterali Virilizzanti:amenorrea, atrofia mammaria, ipertrofia clitoride, irsutismo Tubuli formati da cellule del Sertoli e del Leydig Androblastomi

21 Quadro clinico non danno sintomi nelle fasi iniziali ma solo quando si estendono agli organi vicini o dopo aver dato metastasi Tensione addominale Ascite Dolenzia addomino-pelvica Disturbi della minzione e dell’alvo Perdite ematiche vaginali Calo ponderale, astenia

22 Vie di diffusione… Superficie peritoneale Via linfatica Via ematogena
Utero-tube Omento, colon ascendente Superficie peritoneale Pleura dx L. retro-peritoneali Via linfatica L. iliaci L. para-aortici polmoni Via ematogena fegato

23 Tumori ovarici: stadiazione
Stadio I Tumori ovarici: stadiazione localizzato solo in uno o entrambe le ovaie e/o citologia peritoneale positiva Stadio II interessa una o entrambe le ovaie e si è diffuso all’utero, e/o alle tube e/o ad altre parti della pelvi, e/o citologia peritoneale positiva Stadio III interessa una o entrambe le ovaie e si è diffuso ai linfonodi o all’addome (superficie epatica, omento, intestino). Stadio IV interessa una o entrambe le ovaie e si è diffuso oltre l’addome e la pelvi o all’interno del fegato o di altri organi.

24 Esame clinico addome e pelvi
Evidenziare massa annessiale Evidenziare versamento ascitico Evidenziare eventuali linfonodi aumentati di volume in sede inguinale e sopraclaveare

25 Ecografia trans-addominale e trans-vaginale
Valutare dimensioni ovaio In età fertile cm In post-menopausa < 2 cm Ecografia trans-addominale Distinguere lesioni benigne da lesioni maligne Ecografia trans-vaginale + ecocolordoppler Valutare estensione della malattia

26 Dosaggi ormonali Ca 125 , CEA (neoplasie epiteliali) Ca 15.3 B-HCG (coriocarcinoma) alfa-fetoproteina (T.seno entodermico) Il Ca125 può rivelare situazioni tumorali ginecologiche e non ginecologiche, ma anche patologie non neoplastiche come epatopatie croniche, pancreatite Il dosaggio del Ca 125 è approvato dalla FDA per il monitoraggio della risposta delle pazienti con Ca ovarico in terapia e per il follow-up post-trattamento, mentre il dosaggio del B-HCG e dell’alfa-fetoproteina sono utili sia per la diagnosi precoce che per il follow-up

27 STADIAZIONE Estensione neoplasia TAC
agli organi adiacenti e a distanza TAC Estensione neoplasia al peritoneo Biopsie multiple Citologia peritoneale LAPAROSCOPIA Eventuale coinvolgimento colon/retto COLONSCOPIA STADIAZIONE CHIRURGICA LAPAROTOMIA ESPLORATIVA

28 Il fattore decisivo è la diagnosi precoce !!!
Alcune riflessioni … killer silenzioso : 7 donne su 10 non sopravvivono Dai dati ISTAT si rileva che nel decennio la mortalità è aumentata del 28,6%. Per il tumore dell'utero c'è il pap test mentre per quello dell'ovaio non esiste un esame valido così la diagnosi avviene spesso in ritardo cioè alla comparsa dei sintomi Il fattore decisivo è la diagnosi precoce !!!

29 Ecografia transaddominale e transvaginale
Diagnosi precoce Donne in pre- e post- menopausa con storia familiare del carcinoma dell'ovaio, della mammella e dell'endometrio Donne dai 50 ai 70 anni di età Triade diagnostica 1. Clinica 2. Biochimica 3. Strumentale Visita ginecologica Test ematico del Ca125 Ecografia transaddominale e transvaginale

30 Se si sospetta una forma di K ovarico su base ereditaria
Consulenza genetica Se si sospetta una forma di K ovarico su base ereditaria più casi di tumore della mammella e dell’ovaio in parenti stretti (genitori, fratelli, figli) tumore della mammella e dell’ovaio in una stessa donna tumore della mammella bilaterale tumore della mammella < 40anni)

31 Tumori ovarici : prognosi
Età ( > 55 aa) Stato di salute generale della paziente Istotipo (a cellule chiare ) Dimensioni della neoplasia residua dopo l’intervento Stadio del tumore al momento della diagnosi Grado di differenziazione

32 nuovi orizzonti ... A Los Angeles i ricercatori dell'Università di Louisville (USA) hanno presentato un test per l'identificazione precoce del cancro dell'ovaio e dell'endometrio basato sull'identificazione di frammenti della membrana cellulare di cellule tumorali presenti nel sangue. Consentirebbe di distinguere le neoplasie maligne dell'ovaio da quelle benigne, e di riconoscere gli stadi precoci del cancro dell'endometrio da quelli avanzati.


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