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1 RETE SCUOLA MEDIA “D’AZEGLIO” AP ISC ACQUASANTA ISC CASTEL DI LAMA CAPOLUOGO ISC ROCCAFLUVIONE I CARE SCUOLA CAPOFILA DIREZIONE DIDATTICA “BORGO SOLESTA’”

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Presentazione sul tema: "1 RETE SCUOLA MEDIA “D’AZEGLIO” AP ISC ACQUASANTA ISC CASTEL DI LAMA CAPOLUOGO ISC ROCCAFLUVIONE I CARE SCUOLA CAPOFILA DIREZIONE DIDATTICA “BORGO SOLESTA’”"— Transcript della presentazione:

1 1 RETE SCUOLA MEDIA “D’AZEGLIO” AP ISC ACQUASANTA ISC CASTEL DI LAMA CAPOLUOGO ISC ROCCAFLUVIONE I CARE SCUOLA CAPOFILA DIREZIONE DIDATTICA “BORGO SOLESTA’” AP

2 2 APPRENDIMENTO COOPERATIVO Ambito /contesto entro cui ci si colloca Contesto : CLASSE / DIDATTICA

3 3 Problema individuato INTERVENTI INDIVIDUALI CONFUSI CON INTERVENTI INDIVIDUALIZZATI /PERSONALIZZATI NEI PIANI EDUCATIVI INDIVIDUALIZZATI SPESSO NON SONO PREVISTE ATTIVITA’ E PERCORSI FORMATIVI DA SVILUPPARE CON COMPAGNI, NÉ PROPOSTE PERSONALIZZATE DA FAR VIVERE ALL’INTERNO DEGLI AMBITI DOVE SI SVILUPPANO LE ATTIVITA’ DI TUTTI.

4 4 Esperienze/ oggetti della ricerca 1.Strategie cooperative 2.Relazioni di aiuto 3.Individualizzazione personalizzazione dei saperi 4.Promozione di contesti cooperativi 5.Progettualità collegiale

5 5 Risultati attesi in termini di miglioramenti 1.Il passaggio dall’apprendimento individuale all’apprendimento cooperativo 2.Maggiore coinvolgimento dei compagni della classe. 3.Migliori risultati in termini di apprendimento 4.Successi sul piano dell'acquisizione delle abilità sociali, del senso critico, del rispetto dell'altro, della partecipazione, della responsabilità e dell'interdipendenza; 5.Cambiamenti a livello di progettazione di offerta formativa 6. Miglioramento della cooperazione nei rapporti con i contesti e le Istituzioni del territorio

6 6 Formazione specifica sulle modalità dell'insegnare e dell'apprendere in gruppo Azione 1 1.Acquisizione delle regole per la costituzione di gruppi cooperativi; 2.Esercitazioni:  interdipendenza positiva;  interazione promozionale faccia a faccia;  abilità sociali e loro insegnamento;  abilità sociali – responsabilità individuale;  esercizi di interazione promozionale;

7 7 Esperienze Azione 1 Interdipendenza positiva sperimentata Ogni componente del gruppo deve scoprire che agire insieme in modo collaborativo migliora il successo personale e quello degli altri membri del gruppo La scoperta avviene attraverso tre modalità operative: 1.esperienza competitiva ( azioni che stimolano la competizione; 2.esperienza individualistica; 3.esperienza cooperativa.

8 8 Esperienze Azione 1 Interazione promozionale Atteggiamento di disponibilità a cogliere e promuovere tutto ciò che può facilitare l’impegno e lo sforzo comuni  Conoscenza reciproca  accettazione  Fiducia  Rispetto  attenzione  sincerità  stima  apertura  riconoscimento della diversità e dei valori Esperienze di conoscenza reciproca, imparare a ricevere e dare fiducia

9 9 Esperienze Azione 1 Abilità sociali Insieme di comportamenti motivati e cognitivamente controllati che permettono alle persone di iniziare, sviluppare, mantenere e affrontare una buona relazione con gli altri.

10 10 Attività dei docenti nelle classi Azione 2 1.I docenti ripropongono in classe alcune delle esperienze vissute sulla base delle indicazioni dell’esperto:  applicazione di situazioni di interdipendenza positiva;  Confrontare situazioni cooperative, competitive e individualistiche  esercizi di interazione promozionale;  esercizi per lo sviluppo di abilità sociali. 2. Controllo delle attività 3. Relazione di sintesi.

11 11 Verifica degli esiti delle azioni di cui al punto 2 Azione 3 Incontri con l’esperto per: 1.la restituzione dell’attività svolta nelle classi; 2.la revisione dell’attività.

12 12 Secondo modulo di formazione Azione 4 Organizzare e realizzare lezioni cooperative: 1.Elaborare unità di apprendimento; Individuare obiettivi didattici e di cooperazione; Definire i livelli di interdipendenza positiva; Definire i livelli di responsabilità individuale; Individuare i comportamenti che l’insegnante si aspetta di constatare. 2.Formare dei gruppi cooperativi; 3.Definire delle modalità del processo di controllo; 4.Definire delle modalità del processo di revisione.

13 13 Azione 4 Si attiva un processo di costruzione della prestazione autentica di valutazione dell’apprendimento 2.COME COSTRUIRE PRESTAZIONI AUTENTICHE 4.COME INSEGNARE PER LE PRESTAZIONI AUTENTICHE 3.COME VALUTARE PER LE PRESTAZIONI AUTENTICHE 1.I CONTESTI DELL’INSEGNAMENTO E DELLA VALUTAZIONE 5.VERIFICA DELLA PRESTAZIONE PERSONALE IN BASE ALLA RUBRICA PREDISPOSTA ALL’INIZIO DEL PROCESSO

14 14 Azione 4 Titolo. L’arte emoziona i piccoli SCUOLA PRIMARIA S. SERAFINO – GALIE’ Classi quarte L’arte emozionaL’arte emoziona i piccoli Le insegnanti in gruppo elaborano unità di apprendimento adeguate alle loro classi sperimentando tutte le fasi del processo di costruzione della prestazione autentica di valutazione dell’apprendimento 1° Esempio – gruppo scuola primaria

15 15 Azione 4 2° esempio Scuola Secondaria di I grado Titolo. “La magia della fiaba” SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO “D’Azeglio” Classe prima La magia della fiaba

16 16 Realizzazione in classe delle attività progettate in modalità Cooperativa Azione 5 d)Realizzare le attività programmate b)Analizzare gli esiti sul rendimento in termini di: Obiettivi e contenuti di apprendimento sviluppo cognitivo sviluppo sociale affettivo interdipendenza sociale e autostima gli atteggiamenti verso la scuola gli atteggiamenti verso l’apprendimento

17 17 Azione 6 Verifica complessiva degli esiti delle azioni descritte nei punti precedenti – confronto sui risultati 1.acquisizione di dati rispetto a momenti riusciti, passaggi critici, miglioramenti; 2.analisi effetti sulla relazione interpersonale tra alunni disabili e non; 3.cambiamenti a livello di progettazione di offerta formativa restituzione dei dati raccolti, interpretazione degli effetti, inserimento di miglioramenti; 4.incontri con l’esperto per la condivisione dei risultati finali del progetto di ricerca - azione; 5.eventuali ulteriori annotazioni per la revisione di alcune azioni.

18 18 Valutazione del progetto Criteri Collegialità Organicità Condivisione Progettazione finalizzata Efficacia Efficienza Rilevanza Utilità


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