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La relazione si fa progetto: la città dei bambini

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Presentazione sul tema: "La relazione si fa progetto: la città dei bambini"— Transcript della presentazione:

1 La relazione si fa progetto: la città dei bambini
Cairoli XXXXXXXXXXXX Indirizzo XXXXXXXXXXXX Cap XXXXX FIRENZE Telefono XXXXXXXXX Fax XXXXXXXX XXXXXXXXX Cairoli XXXXXXXXXXXX Indirizzo XXXXXXXXXXXX Cap XXXXX FIRENZE Telefono XXXXXXXXX Fax XXXXXXXX XXXXXXXXX Cairoli XXXXXXXXXXXX Indirizzo XXXXXXXXXXXX Cap XXXXX FIRENZE Telefono XXXXXXXXX Fax XXXXXXXX XXXXXXXXX Scuola dell'Infanzia Giorgio Ambrosoli P.O.F. A.S / 2014 La relazione si fa progetto: la città dei bambini Indirizzo Via di Mantignano Cap FIRENZE Telefono Fax 1

2 Analisi del contesto e dei bisogni
La scuola dell'infanzia Giorgio Ambrosoli e' situata nel quartiere 4 di Firenze (frazione di Mantignano). Il contesto nel quale la scuola è inserita è caratterizzato da più realtà: giovani famiglie presenti sul territorio da molto tempo, e che, per questo, possono contare sull'aiuto e la disponibilità dei nonni; famiglie che si sono trasferite nel quartiere in anni più recenti grazie all'ampliamento territoriale ed edilizio della zona; famiglie provenienti da altri paesi. La scuola dell'infanzia Giorgio Ambrosoli è collocata all'interno di un grande edificio, condiviso con l'omonima scuola primaria e l'asilo nido “il grillo parlante”.

3 Analisi del contesto e dei bisogni
La sua struttura è composta da un ampio ingresso dove avviene la prima accoglienza da parte del personale E.S.E. e dove si trova una bacheca informativa, un lungo corridoio dove si affacciano le sei sezioni, le due aule polivalenti, i tre refettori e tre bagni comuni. Da ogni sezione si accede direttamente al grande giardino; vi è inoltre una grande palestra che viene utilizzata da entrambi gli ordini di scuola e per attività del quartiere.

4 Analisi del contesto e dei bisogni
Dal momento dell'accoglienza, cioè sin dal primo giorno di scuola, le bambine e i bambini entrano in contatto con una nuova comunità, nella quale sperimentano persone, spazi, strumenti e materiali a volte già conosciuti, a volte inediti e in cui portano storie di vita, emozioni differenti, curiosità, conoscenze, abilità e competenze. L'analisi dei bisogni è stata realizzata, in ciascuna sezione dalle rispettive insegnanti, attraverso l'ausilio di una griglia di monitoraggio (vedi allegato: rilevazione dei bisogni).

5 Analisi del contesto e dei bisogni
Da tale lavoro è emerso che gli aspetti legati alla relazione, alla negoziazione, all'inserimento e al linguaggio necessitano di particolare cura e attenzione da parte di tutti gli adulti che lavorano all'interno della scuola: insegnanti, operatori esterni, personale E.S.E. L'obiettivo del POF continua e conclude un percorso iniziato nei precedenti anni scolastici allargando lo sguardo verso una comunità più ampia come quella del quartiere e della città, intesi come spazi comuni dove la relazione agisce attraverso il dialogo, il rispetto delle regole condivise, facendo emergere anche nei più piccoli l'importanza del senso di cittadinanza.

6 Analisi del contesto e dei bisogni
Ponendo la scuola e la città come “spazi comuni” in cui tutti noi viviamo, facciamo esperienze e cresciamo, vorremmo facilitare e far emergere, anche nei più piccoli, l'importanza del senso di cittadinanza. La città, vista come spazio comune, diventerà, all'interno dei nostri progetti, il luogo e il contenuto dell'apprendimento; attraverso un lavoro su di essa, sarà possibile avviare una riflessione rispetto alla ricchezza dell'incontro con l'altro, allo stare insieme attraverso il dialogo, al rispetto di regole condivise, e rafforzare così le conoscenze rispetto a concetti importanti come io, tu, noi, gruppo.

7 Spazi didattici ed uso 1 Ingresso 6 Aule
1Spazio polivalente ad uso relax 0 Laboratorio 3 Refettori 1 Palestra 1 Giardino

8 Organigramma La Scuola dell’Infanzia “Giorgio Ambrosoli” presenta un proprio organigramma professionale, costituito, in parte dal personale docente e non docente della scuola e in parte dal personale direttivo e specialistico della Direzione Istruzione del Comune.

9 Organigramma Il personale docente è così costituito: Sez.A: Nadia Alzaidy, Sara Boccalini, Federica Paci Sez. B: Nicoletta Ferrara, Ilaria Mudone Sez. C: Serena Secchioni, Giuseppina Spina, Sez. D: Cristina Di Marchi, Valentina Bencini Sez. E: Patrizia Catalano, Marialuisa Ruberto Sez. F: Roberta Agostini, Sara Larghi

10 Organigramma ll personale non docente o altrimenti E.S.E. (Esecutori Servizi Educativi) è così costituito: - Rita Cecconi - Debora Giannini - Susanna Fiasconi - Stefania Lari - Luigi Russo - Francesco Varone

11 Organigramma Il personale direttivo della Direzione Istruzione del Comune: Direttore Direzione Istruzione: Dott. Paolo Pantuliano Dirigente Servizio Scuola dell’Infanzia Dott.ssa Simona Boboli Responsabile P.O. Coordinamento Pedagogico: Dott.ssa Maria Rina Giorgi Responsibile P.O. attività amministrativa: Giovanna Dolfi Coordinatore Pedagogico: Dott. Catello Marciano

12 Orari Ingresso ore 8,30 - 9,00 I° uscita ore 12,30
II° uscita ore 16,00 – 16,30 E' previsto: - Un rientro dei bambini alle ore 13,30 per chi consuma il pasto a casa. L'anticipazione dell'orario con entrata dalle 7,30 alle 8,00 per i bambini i cui genitori hanno impegni lavorativi documentati. -Il posticipo dell’orario con uscita 16,50-17,00 per i bambini i cui genitori hanno impegni lavorativi documentati.

13 Progetto educativo della scuola
Chiavi della città psicomotricità Progetti offerti a livello centrale Progetto Musica e Arte Progetto di inglese Progetti Progetto educativo della scuola Progetti elaborati dal plesso Continuità educativa Uscite didattiche

14 Progetto Accoglienza La fase dell’accoglienza è uno degli elementi maggiormente caratterizzanti la qualità di una Scuola dell’Infanzia. Alla scuola “Giorgio Ambrosoli” l’accoglienza è particolarmente curata al fine di rendere, da un lato, quanto più serena possibile la fase del distacco dei bambini dal loro contesto familiare e dal naturale legame genitoriale, dall’altro al fine di consentire al bambino di essere accolto e riconosciuto nella propria individualità ed unicità. Nessun individuo è simile all’altro e, allo stesso modo, nessun bambino è simile ad un altro bambino. La diversità è, tuttavia, una ricchezza che impone una riflessione su come essere tutti uguali e su come essere singolarmente accolti. Quando entra in un contesto scolastico, infatti, ogni bambino porta con sé un mondo, fatto di affetti, legami, relazioni, esperienze, modi di essere.L’accoglienza è, quindi, saper accogliere il bambino nella sua irripetibile esistenzialità.

15 La relazione si fa progetto: la città dei bambini
Finalità generali: promuovere lo sviluppo dell’identità, promuovere lo sviluppo dell’autonomia. Promuovere lo sviluppo della competenza Promuovere lo sviluppo della cittadinanza Finalità specifiche: conoscersi e sentirsi riconosciuti nella propria individualità, sperimentare diversi ruoli e diverse forme d’identità, sperimentare il piacere della condivisione, progettare, partecipare alle attività in diversi contesti, avere fiducia in sé e fidarsi degli altri, essere consapevoli dei propri comportamenti, esprimere con diversi linguaggi sentimenti ed emozioni, esplorare la realtà Estende le competenze conversazionali Sviluppare un atteggiamento rispèttoso verso l’ambiente

16 Continuità educativa Finalità generali: garantire un percorso formativo organico nel passaggio tra i diversi livelli educativi/scolastici. Finalità specifiche: imparare a stare bene, esplorare la realtà, scoprire gli altri e i loro bisogni. A chi è rivolto: ai bambini di tre e cinque anni. Insegnanti coinvolti: Serena secchioni, Giuseppina Spina, Nicoletta Ferrara, Ilaria Mudone, Roberta Agostini, Sara Larghi, Sara Boccalini, Nadia Alzaidy, Federica Paci Periodo previsto: Aprile, Maggio. Documentazione prodotta: fotografica, verbalizzazione, elaborati grafico- pittorici. Verifica: Osservazioni e lettura dei prodotti.

17 CONTINUITA’ SCUOLA INFANZIA - PRIMARIA / INFANZIA - NIDO
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18 La relazione si fa progetto: la città dei bambini
Finalità generali: promuovere lo sviluppo dell’identità, promuovere lo sviluppo dell’autonomia, competenza e cittadinanza Finalità specifiche: imparare a star bene a scuola, conoscersi e sentirsi riconosciuti nella propria individualità, sperimentare diversi ruoli e diverse forme d’identità, sperimentare il piacere della condivisione, progettare, partecipare alle attività in diversi contesti, avere fiducia in sé e fidarsi degli altri, essere consapevoli dei propri comportamenti, esprimere con diversi linguaggi sentimenti ed emozioni, esplorare la realtà. A chi è rivolto: a tutti i bambini della scuola. Insegnanti coinvolti: tutte le insegnanti curricolari. Periodo previsto: 12 incontri da Dicembre a Maggio. Documentazione prodotta:plastico, power point, fotografie, cartelloni Verifica: osservazione dei comportamenti e degli elaborati. 18

19 Il progetto "Le chiavi della città" promuove stabilmente una programmazione educativa in grado di valorizzare e utilizzare attività laboratoriali e, attraverso percorsi didattici per le classi e di formazione per i docenti, approfondisce aspetti su tematiche interdisciplinari inerenti la didattica museale; il linguaggio musicale, dei media, della comunicazione; la formazione del cittadino; la didattica eco-ambientale; la didattica interculturale; la lettura; la disabilità. A queste aree si aggiunge la rassegna Firenze Ragazzi a Teatro che favorisce nei ragazzi una educazione alla visione dello spettacolo. Le tematiche evidenziate scaturiscono da una verifica congiunta su bisogni formativi realizzata con le scuole stesse.

20 Uscite didattiche ●Visita a Palazzo Vecchio,Storia della meravigliosa scala del Duca Gualtieri ●Visita al Parco di Villa Strozzi, L’anello di Luisa

21 Storia della meravigliosa scala del duca Gualtieri
Uscite Storia della meravigliosa scala del duca Gualtieri PALAZZO VECCHIO Enti organizzatori: Comune di Firenze Chiavi della Città Spettacolo di teatro delle ombre nella stanza delle storie di Bia e Garcia seguito da visita animata alla scala del Duca di Atene

22 Uscite L’anello di Luisa PARCO DI VILLA STROZZI
Enti organizzatori: Comune di Firenze Chiavi della Città, in collaborazione con GUCCI Percorso narrativo multisensoriale all’interno di un parco ricco di riferimenti storici e di ambienti naturali diversificati. All’interno del parco è stato sviluppato il Percorso della Memoria, che include una sequenza di tappe intese come nuovi filtri di lettura e suggerimenti di fruizione poetica dello spazio

23 Religione Il Mondo: una casa per tutti PROGRAMMAZIONE DI RELIGIONE CATTOLICA ANNO SCOLASTICO 2013/2014 SCUOLA DELL’INFANZIA G. AMBROSOLI

24 Premessa e aspetti generali
I bambini potranno percepire la realta’ della chiesa come comunita’ dei credenti a partire dalle particolari caratteristiche dell’edificio in cui i cristiani si riuniscono.Sarà ,quindi,importante accostare gradualmente il bambino alla costruzione indicata come “chiesa” e fargli individuare prima di tutto gli aspetti esterni che la definiscono e la distinguono da ogni altro edificio presente nel suo ambiente di vita.il bambino saprà individuare “la casa di Gesù” come ama spesso definirla e sara’ cosi pronto a scoprire chi si incontra in chiesa e perché. Il confronto costante con la sua casa e soprattutto con la scuola ,come esempi di luogo in cui una comunita’ si riunisce,lo aiuteranno a comprendere coloro che nell’edificio chiesa si incontrano e si organizzano per aiutare gli altri.Inoltre i bambini attraverso questo percorso che parte dalla realta’ a loro piu’ vicina saranno indirizzati a confrontarsi con altre conunita’ religiose ,nell’ottica della crescita verso un impegno comune: LA PACE. 1- UNITÀ DI APPRENDIMENTO : “ECCO LA CHIESA”  OBIETTIVO SPECIFICO: - INDIVIDUARE I LUOGHI DI INCONTRO DELLE COMUNITA’ CRISTIANE. - INDIVIDUARE L’EDIFICIO CHIESA NELL’AMBIENTE. - DOMENICA,GIORNO DI FESTA.

25 2- UNITA’ DI APPRENDIMENTO : “SCOPRO LA CHIESA “ OBIETTI: - RICONOSCE GLI ELEMENTI SPECIFICI DI UNA CHIESA. - INDIVIDUA IL ROSONE E IL CAMPANILE. 3- UNITA’ DI APPRENDIMENTO : “INSIEME AGLI ALTRI” OBIETTIVI: - RICONOSCE L’IMPORTANTE DI DEDICARSI AGLI ALTRI. VERIFICA - La verifica viene effettuata durante l’anno scolastico, per accertare e convalidare le scelte pedagogico-didattiche. - Gli strumenti utilizzati per verificare la validità dei metodi didattici, impiegati per il conseguimento degli obiettivi proposti in ogni Unità di lavoro, saranno: - La costante osservazione dei comportamenti del bambino. - I momenti di conversazione. - La drammatizzazione,le attivita’ ludiche,pittoriche,manipolative grafiche.

26 Psicomotricità FINALITA’ Questo percorso, che si articola progressivamente nella fascia dai tre ai sei anni, persegue le seguenti finalità didattico - educative: - Promuovere lo sviluppo delle capacità senso-percettive. - Consolidare ed affinare gli schemi posturali statico-dinamici. - Concorrere allo sviluppo di coerenti comportamenti relazionali attraverso situazioni ed esperienze di gioco. - Favorire l’elaborazione di regole e del loro rispetto, sviluppando anche la capacità d’iniziativa e di soluzione dei problemi. METODOLOGIA Il percorso educativo poggerà le basi su attività proposte in forma ludica per evolvere gradualmente dal semplice al complesso, dall’IO al NOI.

27 Musica e Arte Il lavoro si pone come elemento in grado di sollecitare più abilità, ponendo uno sguardo predominante alla dimensione espressiva - creativa. OBIETTIVI SPECIFICI : - Sviluppare le abilità fonomotorie; - Sviluppare le abilità percettivo – uditive; - Sviluppare la capacità di produzione sonora; - Sviluppare la memoria. ATTIVITA’: - Gioco cantato; - Canti tratti dal repertorio infantile italiano e straniero; - Drammatizzazione e sonorizzazione di storie; - Attività strumentale; - Danze; - Ascolto e movimento.

28 Inglese ● Obiettivi: sensibilizzare i bambini all’avvicinamento di una seconda lingua. ● Finalità : riconoscere alcuni elementi generici della nuova lingua. ●Traguardi formativi cognitivi: acquisire lo strumento linguistico attraverso il gioco e la drammatizzazione. ● Metodologia: attività ludica (intesa come gioco e movimento),drammatizzazione. ●Attività didattiche programmate: attività di movimento; attività di memoria; attività di esercizio; attività simboliche.


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