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Tecniche di Allevamento e di Alimentazione della Capra

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Presentazione sul tema: "Tecniche di Allevamento e di Alimentazione della Capra"— Transcript della presentazione:

1 Tecniche di Allevamento e di Alimentazione della Capra
Prof. Paolo Polidori Università di Camerino

2 Il Latte Caprino Il latte caprino presenta una elevata variabilità nella sua composizione e nella sua attitudine alla trasformazione in relazione alle caratteristiche della razza, all’ordine del parto, ai fattori ambientali, alle tecniche di alimentazione e di allevamento. L’assenza di beta-carotene, così come nel latte ovino, comporta che il colore del latte caprino sia bianco.

3 Colostro Caprino Il colostro caprino diventa latte maturo dopo 4-5 giorni di lattazione. Nel colostro è presente una elevata concentrazione proteica, che si stabilizza dopo 4 giorni, un elevato contenuto lipidico, che si stabilizza dopo 2 giorni, ed una ridotta concentrazione di lattosio, che tende a stabilizzarsi sui valori del latte maturo dopo 4-5 giorni. Così come negli altri ruminanti, la struttura placentare caprina non consente il passaggio degli anticorpi dal sangue materno al feto, ragion per cui è il colostro che fornisce gli anticorpi e la fonte immunitaria passiva.

4 Funzione Immunitaria Colostro
La funzione immunitaria del colostro è data dalla elevata concentrazione di immunoglobuline (Ig) che sono assorbite intatte dall’intestino del capretto nelle prime ore di vita. Le Ig maggiormente rappresentate, come nel colostro bovino, sono le IgG; la loro concentrazione, massima al parto (47 mg/ml), si riduce rapidamente (0,12 mg/ml dopo 7 giorni).

5 Assunzione Colostro per Capretti
Litri/pasto N° pasti/giorno < 5 giorni 0,30-0,50 3 6° giorno 0,50 2 7° giorno 1 2a settimana --- 3a settimana

6 Assunzione Latte Ricostituito Capretti
Grammi polvere/d Litri acqua/d Numero pasti/d < 5 giorni --- 6°-7° giorno 75 0,50 1-2 2a – 4a settimana 0,75 – 1,00 2

7 Svezzamento dei Capretti
Cominciare a somministrare latte ricostituto dal 6°-7° giorno. Dalla 2a settimana, oltre al latte ricostituito, somministrare a volontà fieno foglioso di buona qualità, mangime di avviamento pellettato, acqua di abbeverata. Dal 30° giorno sospendere la somministrazione di latte ricostituito e somministrare esclusivamente fieno, mangime e acqua.

8 Composizione Latte di Capra
Razza Latte (kg) Grasso (%) Proteine (%) Saanen 603 3,10 3,02 Camosciata 528 3,22 Girgentana 374 3,83 3,39 Maltese 324 3,80 3,27 Sarda 223 4,00 3,75

9 Latte Normalizzato Nella capra i valori riferiti al latte normalizzato riguardano il titolo in grasso, e possono essere diversi: LN 3,5 = L(0,55 + 0,09G) LN 4 = L(0, ,147G) LN 5 = L(0,65 + 0,10G) Dove L = latte prodotto in kg G = contenuto lipidico in %

10 Contenuto Energetico Latte
Il contenuto energetico lordo (E) del latte di capra (Kcal/kg) può essere calcolato con l’equazione: E = * (contenuto lipidico in %)

11 Cellule Somatiche Latte Caprino
Il contenuto di cellule somatiche (SCC) del latte è comunemente usato quale indicatore dello stato di salute della mammella. Il latte caprino è di norma caratterizzato da più alto SCC rispetto al latte bovino, probabilmente a causa della maggiore presenza di particelle citoplasmatiche risultanti dal processo di secrezione che in questa specie è apocrino.

12 LATTE DA SOTTOPORRE A TRATTAMENTO TERMICO: < 1.500.000 germi/ml
Limiti di Legge del Contenuto in Germi nel Latte Caprino – D.P.R. 54/1997 LATTE DA SOTTOPORRE A TRATTAMENTO TERMICO: < germi/ml 2) LATTE DA CASEIFICARE CRUDO: < germi/ml Il contenuto è calcolato come media geometrica in un periodo di 2 mesi con almeno 2 prelievi al mese.

13 Fabbisogni Nutritivi Caprette da Rimonta
Età (mesi) Peso Vivo (Kg) UFL/d PDI/d Ingest. S.S. Kg/d 3 14,0 0,52 63 0,86 4 17,0 0,56 62 0,93 5 19,0 0,60 58 1,00 6 20,7 0,63 54 1,05 7 22 0,65 49 1,08

14 Fisiologia Riproduttiva Capre
Femmine Maschi Età pubertà 5-6 mesi 5 mesi Età primo accoppiamento 7 mesi 15 mesi Durata ciclo estrale 18-21 d Durata calore 1 –3 d Rapporto becchi/capre 1/20 Durata gravidanza d

15 La Capra al Pascolo La struttura anatomica della mascella, denti ed altre parti della bocca della capra sono tali da consentire un’ottimale utilizzazione del pascolo. La penditura del labbro superiore mobile le consente un pascolamento radente al suolo. La capra si sposta in un giorno anche di 4 km e scala m di quota. Di preferenza si nutre di cespugli, arbusti e loro germogli, ma sfrutta anche rovi, cardi e ortiche, nonché molte piante infestanti.

16 Fabbisogni Giornalieri di Mantenimento per Capre
Peso Kg UFL PDI Ingest. S.S. (KG) 30 0,48 29 0,94 40 0,59 37 1,07 50 0,69 43 1,20

17 Fabbisogni Giornalieri Capre in Gestazione - 1
Peso Kg Stadio UFL PDI (g) S.S.( Kg) 40 Inizio gestaz. 0,58 37 1,07 5° mese 0,75 77 0,97 50 0,69 43 1,20 4° mese 0,79 67 0,88 91 1,09

18 Fabbisogni Giornalieri Capre in Gestazione - 2
Peso Kg Stadio UFL PDI (g) S.S.( Kg) 60 Inizio gestaz. 0,79 50 1,33 5° mese 1,01 107 1,21 70 0,89 56 1,47 4° mese 90 1,13 123 1,34

19 Determinazione del Carico Animale
Esiste una formula per calcolare il carico animale su un determinato terreno: CA = (DF x S) / (I x D) * CU CA: carico animale (n° capre/ha) DF: disponibilità del foraggio (kg SS/ha) S: superficie del pascolo (ha) I: ingestione del foraggio (kg SS/capra/d) D: durata del pascolamento (d) CU: coefficiente di utilizzazione

20 Coefficiente di Utilizzazione
Dipende da diversi fattori quali la pendenza del terreno, l’esposizione al sole, la composizione floristica, il valore nutritivo. In estate la diminuzione degli zuccheri fermentescibili e l’aumento della lignina diminuiscono di molto il valore nutritivo dei pascoli. In inverno la bassa quota fibrosa può provocare turbe digestive. Di norma, nella pecora si assume un valore medio di 0,65 mentre nella capra si tende a usare 0,55.

21 Valore Nutritivo dei Pascoli in Stagioni Diverse
Stagione P.D. NDF UFL/kg SS Primavera 12-16 44-51 0,64-0,70 Estate 7-11 65-71 0,56-0,61 Inverno 14-18 34-41 0,69-0,78

22 Capra come “Intermediate Feeder”
La capra è considerata una specie con comportamento alimentare intermedio (Intermediate Feeder) cioè a metà tra i grandi ruminanti pascolatori (Grass-roughage eaters) come i bovini, i bufali, ecc., e i ruminanti brucatori (Concentrate Selector) come in genere i selvatici. Questo ha favorito la sua diffusione negli ambienti più diversi, dalle regioni desertiche ai ricchi pascoli di pianura.

23 Classificazione Erbivori
INTERMEDI Capra Camoscio Daino Antilope Bisonte PASCOLATORI Pecora Vacca Muflone Bufalo BRUCATORI Alce Capriolo Cervo Giraffa

24 Body Condition Score Capre
Il punteggio oscilla tra 1.0 e 5.0, con valori intermedi di 0.5. Un punteggio pari a 1.0 denota una capra molto magra senza depositi adiposi, un punteggio di 5.0 caratterizza una capra obesa. I valori ideali per una capra in buona salute oscillano tra 2.5 e 4.0. Sono rari i casi di capre con punteggi superiori a 4.0 Per assegnare i punteggi si valutano tre diverse aree: la regione lombare, lo sterno e la gabbia toracica. Nella zona lombare si valuta lo spessore del muscolo e del grasso che coprono le vertebre, utilizzando pollice e indice. Nello sterno si considera lo spessore del cuscinetto adiposo che può essere sollevato con le dita. Nella gabbia toracica si valuta quanto è spesso il grasso di copertura.

25 Valori di BCS nella Capra
Punteggio Spigolosità vertebra Spessore muscolo 1 Prominente e acuta Sottile 2 Prominente ma liscia Tendente al piatto 3 Tangibile ma arrotondata Pieno e rotondo 4 Tangibile con pressione Pieno e con sottile strato di grasso 5 Tangibile con forte pressione Non rilevabile causa spessore grasso

26 Punti di Repere BCS in Capre

27 Esempi Punteggi BCS in Capre
Vertebre, punti 3 Vertebre, punti 2

28 Esempi Punteggi BCS in Capre
Sterno, punti 2 Sterno, punti 4

29 Esempi Punteggi BCS in Capre
Sterno, punti 3

30 Grazie dell’attenzione


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