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LA PROPOSIZIONE SUBORDINATA OGGETTIVA

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Presentazione sul tema: "LA PROPOSIZIONE SUBORDINATA OGGETTIVA"— Transcript della presentazione:

1 LA PROPOSIZIONE SUBORDINATA OGGETTIVA

2 CHE COSA?

3 Spero …… di vederti presto!
CHE COSA? Spero …… di vederti presto!

4 Penso …. che sia stata una scelta saggia. RICORDA
Penso …. che sia stata una scelta saggia. RICORDA! Come il complemento oggetto, anche la proposizione subordinata oggettiva risponde alla domanda CHE COSA? CHE COSA?

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6 La proposizione subordinata oggettiva fa da complemento oggetto al predicato della reggente

7 Questa proposizione dipende sempre da una reggente che ha il predicato con il soggetto (espresso o sottointeso). In particolare dipende da verbi: di tipo dichiarativo-enunciativo (come "dire"), che indicano percezione, ricordo etc. (come "vedere", "ricordare"), che indicano opinione ("credere", "essere sicuro"), che esprimono volontà, speranza etc. ("volere", "desiderare", "temere", "essere timoroso"). Vediamo qualche esempio: Il professore ha detto che oggi non interrogherà. Ho sentito che andrai a Londra. Credo che tu abbia ragione. Spero di venirti a trovare presto.

8 Le proposizioni oggettive possono essere ESPLICITE o IMPLICITE.
A) Nella forma ESPLICITA sono introdotte da CHE e hanno il verbo: 1. all'indicativo, quando la reggente esprime certezza o realtà. Il professore dice che non ha corretto i compiti. 2. al congiuntivo, quando la reggente esprime probabilità, dubbio, speranza etc. Marco pensa che Angela abbia sbagliato l'esercizio. 3. al condizionale, quando la reggente della OGGETTIVA presenta il fatto come possibile. Lucia ritiene che potresti avere ragione. Nella forma IMPLICITA ha l'infinito preceduto dalla preposizione di: Spero di fare in tempo per la partita.

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10 Vorrei che mi rendessi partecipe delle tue intenzioni.
Dopo questa brevissima teoria non vi resta che copiare sul quaderno le 10 frasi sotto. In ciascuna cercate di trovare la proposizione subordinata oggettiva, specificando se sia implicita o esplicita. Vorrei che mi rendessi partecipe delle tue intenzioni. Penso sempre di non essere all’altezza. Marco ha sempre sostenuto di non averlo fatto apposta. Tutti sospettavano che avesse ucciso la contessa. Le abbiamo promesso di andarla a trovare in ospedale. La Preside ha detto che vuole parlare a tutti gli alunni di terza. L’arrivo delle rondini annuncia che è tornata la primavera. Ho conosciuto un ragazzo che dice di essere un campione nel tennis. Gli alunni temono che la professoressa dirà che ci sarà un’interrogazione. Sentivo di aver preso una decisione che avrebbe migliorato la mia vita.

11 Solo ora capisco di aver sbagliato.
Per ciascuno dei seguenti periodi indica se la proposizione subordinata è soggettiva o oggettiva. SOGGETTIVA OGGETTIVA Solo ora capisco di aver sbagliato. E’ ingiusto che Giacomo sia stato accusato al posto tuo. Mi ha risposto che non sarebbe partito senza di te. E’ naturale essere stanchi dopo una giornata così faticosa. Si dice che Laura non sia una persona affidabile. Desidererei che tu mi esponessi il tuo problema. Si è stabilito di abbattere quella vecchia casa diroccata.


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