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In … Poltronissima PROGETTO EDUCARE AL TEATRO 2009/2010 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Galileo Galilei REGGIO CALABRIA DOCENTI: ROSARIA CORIGLIANO MARIA.

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1 In … Poltronissima PROGETTO EDUCARE AL TEATRO 2009/2010 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Galileo Galilei REGGIO CALABRIA DOCENTI: ROSARIA CORIGLIANO MARIA MINUTO ANGELA MORDA MARIA TERESA BERGAMO

2 Il teatro segna una frattura, una zona di mezzo fra lessere e lapparire, fra ciò che è in luce e ciò che è in ombra, fra il divino e lumano, fra il qui e laltrove [… ] che mentendo rivela frammenti di verità (N. A. Rossi Il linguaggio teatrale)

3 Finalità Il progetto Educare al teatro si pone come obiettivo generale lo sviluppo armonico della personalità dei discenti attraverso la scoperta delle proprie potenzialità e delle proprie attitudini. Lattività teatrale si prefigge in particolare di uscire…dal curriculum didattico per percorrere esperienze dell altrove disciplinare che attivino, sia pure nello specifico culturale, interferenze interdisciplinari di notevole valenza formativa, per un contributo educativo comprensivo di questa forma darte. Attraverso questo itinerario si attua un modello didattico, espressivo- creativo, che prefigura agli alunni situazioni, ambienti storici e contemporanei, costumi sociali, situazioni politiche e momenti artistici inseriti nella complessa realtà, del passato e del presente. Far cogliere ai ragazzi il continuo dinamismo della rappresentazione teatrale che rompe gli schemi, impone lesperienza dello iato e propone associazioni ardite che mutua da un apparente Kaos, lordine razionale di universi mentali ed etici, consente loro di percepire la complessa dimensione espressivo- creativa che è proprio dellarte. trarre Attraverso lattività teatrale si intendono inoltre sollecitare linteresse, lamore per lespressione artistica e la conoscenza delle propria cultura da costruire in un luogo attrezzato, un atelier multisciplinare (aule specializzate, zone corredate per esperienze pratico - creative e altro ancora), dove è fattibile il riequilibrio del gruppo classe attraverso percorsi tematici di conoscenza dei vari generi teatrali.

4 Obiettivi formativi- relazionali ed emozionali Favorire negli alunni il senso di appartenenza alla vita della scuola attraverso la condivisione di un progetto e del lavoro quotidiano ridurre la dispersione scolastica favorire lo sviluppo dellautostima e, di conseguenza, il superamento delle situazioni di disagio grazie ad una più proficua e soddisfacente integrazione allinterno della realtà scolastica. Promuovere lo sviluppo autonomo della personalità attraverso leducazione allimpiego costruttivo del proprio tempo e la scoperta delle proprie potenzialità ed attitudini Potenziare linteresse e la partecipazione per lespressione artistica Favorire, attraverso la valorizzazione delle conoscenze e delle competenze acquisite e maturate dagli alunni, lo sviluppo di una forte identità civile fondata sul senso di responsabilità e di condivisione dei valori della legalità e della giustizia sociale Motivare gli alunni al lavoro di gruppo per interagire vicendevolmente in modo corretto e portare a compimento i lavori assegnati Avvicinare gli alunni alluso di linguaggi e forme di comunicazione non esclusivamente verbali Estendere la partecipazione al laboratorio attraverso il coinvolgimento di alunni interessati alla stesura del testo da rappresentare, alla regia, al montaggio dei suoni,.allallestimento dei costumi e della scenografia, allorganizzazione della rappresentazione come evento

5 Obiettivi disciplinari Esercitare in modo morfologicamente corretto, appropriato e consapevole la lingua orale e scritta Consolidare e/o potenziare lespressione orale, con tecniche di dizione specifiche, per conferire il reale pathos alla recitazione Promuovere lo sviluppo del senso critico e della creatività attraverso lapporto di spunti originali e la costruzione di scene e dialoghi, anche attraverso la manipolazione e la rielaborazione personale dei testi letti Favorire un approccio didattico per la conoscenza con l'unicum teatrale Conoscere generi teatrali diversi attraverso la lettura di testi antichi e moderni Comprendere il rapporto dell'opera teatrale con il contesto socio – culturale Individuare lo specifico teatrale e le caratteristiche della comunicazione teatrale Ricercare il significato delle scelte linguistiche dell'autore Conoscere lo sviluppo dei generi teatrali Fornire agli alunni gli strumenti necessari per assistere a spettacoli, selezionati in relazione ai molteplici livelli della performance teatrale Navigare in rete per ricercare e scaricare (download ) audio e video Usare strumenti multimediali : software,mixer, podcast, lettori mp3, documenti in pdf e link, Ipod per ottimizzare il lavoro teatrale prodotto Usare tecniche di registrazione e manipolazione dei file audio Partecipazione a spettacoli teatrali

6 Descrizione dellattività Il progetto ha inteso collocare in una realtà tangibile, quella della realizzazione teatrale, quanto solitamente gli allievi sperimentano solo a livello di studio teorico o come spettatori. Nel caso specifico lesperienza di teatro ha avuto lintenzione di porre gli allievi in situazioni conoscitive diverse perché sperimentassero le varie fasi che uno spettacolo teatrale comporta, rendendoli in tal modo consapevoli che il linguaggio drammatico è diverso e variamente articolato rispetto a quello della comunicazione letteraria. Gli alunni che, per libera scelta, si sono accostati allattività, hanno avuto la possibilità di sperimentare i vari aspetti del mondo teatrale, di riflettere sullo stretto legame tra riflessione di sé, emozione ed espressione, di rendere visibile una parte del lavoro scolastico, pur restando allinterno di quanto maggiormente caratterizza, il curricolo degli studi medi. Il laboratorio di educazione teatrale ha consentito ai ragazzi di gestire il proprio corpo in relazione allo spazio e di esprimere emozioni in modalità verbali e gestuali, di osservare le regole del gruppo. Parallelamente, in orario curricolare, le insegnanti di lettere, musica e arte hanno fornito informazioni relative alle più importanti tecniche e forme di espressione teatrale. Alunni di classi diverse ( partecipazione libera) sono stati coinvolti come attori, come componenti dei cori, come tecnici di luci e suoni, come scenografi o costumisti, secondo le attitudini evidenziate. Si è prevista la lettura del libro di Raymond Queneau Esercizi di stile (stesura di forme testuali differenti utili per la ri-scrittura dei testi )

7 Scuola Secondaria di primo grado Galileo Galilei Reggio Calabria 1° giugno - ore 10

8 Il musical Pinocchio Tratto dal celebre racconto di Carlo Collodi, il musical Pinocchio dà vita ad una delle favole più amate della letteratura italiana. In questo originale adattamento Pinocchio è arricchito dalle inedite musiche scritte dai Pooh. Pinocchio è un musical che diverte e commuove, sorprende con esclusivi, balletti e canzoni che restano nel cuore. Unemozione che accompagna tutta la rappresentazione: dallinizio quando, nel corso di un temporale, un fulmine abbatte un albero in scena, alla sorprendente nascita del burattino; dalla gags del Gatto e della Volpe alla magia della fata Turchina, che moltiplica Pinocchio nella scena degli specchi, al Paese dei Balocchi con un travolgente balletto e poi ancora il circo ed una memorabile scena in fondo al mare, fino allemozionante finale. La riduzione scenica è partita da un attento lavoro di selezione e limatura del testo, volto a enuclearne gli episodi più significativi. Le musiche e le canzoni riadattate e selezionate danno ritmo e vivacità alla narrazione e consentono lavvicendarsi di luoghi e situazioni diverse. Per quanto riguarda i contenuti, invece, si è rimasti il più possibile legati allo spirito dellOpera, realizzando, in linea di massima, una versione quasi integrale.

9 Il nostro Pinocchio è un po' allegro e un po' triste, un po' curioso e un po' annoiato, qualche volta diffidente e spesso credulone, furbo e ingenuo, attento e svogliato...... un po' e un po', tutto e il contrario di tutto. Il messaggio che la storia del burattino più famoso del mondo ci trasmette è questo: Ognuno può cambiare … anche se ha un cuore di legno Il laboratorio teatrale ha permesso a noi alunni, «attori in erba», di studiare le prime nozioni di recitazione, canto, uso della voce ed espressività corporea, sotto la supervisione di un team "strepitoso" di insegnanti.

10 Carlo Collodi Carlo Lorenzini, più noto con lo pseudonimo di Collodi (dal nome del paese natale della madre), nasce a Firenze il 24 novembre 1826. La madre, Angelina Orzali, benché diplomata come maestra elementare, fa la cameriera per l'illustre casato toscano dei Garzoni Venturi - la cui tenuta, a Collodi, rimarrà uno dei ricordi più cari del piccolo Carlo - e in seguito presso la ricca famiglia Ginori di Firenze. Il padre Domenico Lorenzini, di più umili origini, debole di carattere e fragile di salute, lavora come cuoco per gli stessi marchesi Ginori. Le sue carte, donate dalla famiglia, sono conservate nella Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze. Nel 1883 pubblicò Le avventure di Pinocchio, raccolte in volume. Nello stesso anno diventò direttore del Giornale per i bambini. Carlo Collodi muore, improvvisamente, il 26 ottobre 1890 a Firenze. Qualcosa in più sullautore … Il suo pseudonimo è legato alla omonima frazione di Pescia di cui era originaria la madre e dove trascorse parte dell'infanzia....e su Pinocchio Nella piazza centrale di Viù, paese di montagna in provincia di Torino, si trova un Pinocchio in legno alto 6,53 metri e pesante circa 40 quintali. Posizionato nel novembre 2002 si tratta della statua in legno su pezzo unico più alta d'Italia anche se per questo primato è ancora necessario il riconoscimento ufficiale da parte del Guinnes dei primati. Rispetto all'originale di Collodi, porta sulle spalle una cartella in legno a simboleggiare la scolastica abitudine dei montanari. A Collodi, invece, si trova un Pinocchio di 15 metri di altezza, installato nel febbraio 2009.


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