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OSSERVAZIONI L’OSSERVAZIONE DEL COMPORTAMENTO INFANTILE NON

Copie: 1
OSSERVAZIONE LOSSERVAZIONE DIVIENE SCIENTIFICA QUANDO VIENE UTILIZZATA IN MODO INTENZIONALE IN UN PROGETTO SPECIFICO CHE PREVEDE LA DELIMITAZIONE DEL CAMPO.

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Presentazione sul tema: "OSSERVAZIONI L’OSSERVAZIONE DEL COMPORTAMENTO INFANTILE NON"— Transcript della presentazione:

1 OSSERVAZIONI L’OSSERVAZIONE DEL COMPORTAMENTO INFANTILE NON
È UTILIZZABILE SOLTANTO NELL’AMBITO DELLA RICERCA MA ANCHE NEI CONTESTI EDUCATIVI. NELLA SCUOLA L’OSSERVAZIONE SERVE AGLI INSEGNANTI PER CONOSCERE IN MODO INDIVIDUALIZZATO GLI ALLIEVI E PER VERIFICARE L’EFFICACIA DEL PROPRIO INSEGNAMENTO: NEI SERVIZI SOCIO-EDUCATIVI PER LA PRIMA INFANZIA L’OSSERVAZIONE PUÒ ESSERE UTILIZZATA PER ESPLORARE I PROCESSI DI ADATTAMENTO DEL BAMBINO E LE MANIFESTAZIONI PRECOCI DI BENESSERE O DI DISAGIO

2 DEFINIZIONE ZANICHELLI “OSSERVARE” VIENE DEFINITO COME “GUARDARE O ESAMINARE CON ATTENZIONE, CONSIDERARE CON CURA” E SI DIFFERENZIA DA “GUARDARE”, INTESO COME “RIVOLGERE LO SGUARDO PER VEDERE”, E DA “VEDERE”, DEFINITO “PERCEPIRE CON GLI OCCHI LA REALTÀ CONCRETA”.

3 DEFINIZIONE SE CONSIDERIAMO LA DEFINIZIONE DI “OSSERVARE”,
RIPORTATA DAL DIZIONARIO ITALIANO RAGIONATO DEL 1988, SI PUÒ NOTARE COME IL CARATTERE DISTINTIVO DEL TERMINE STIA PROPRIO NELLE SUE IMPLICAZIONI CONOSCITIVE: “CONSIDERARE CON SGUARDO ATTENTO, PER INTERESSE O PER SEMPLICE CURIOSITÀ, A OCCHIO NUDO O CON L’AIUTO DI STRUMENTI;

4 DEFINIZIONE MICROSOFT INCARTA ‘99’ È “GUARDARE, ESAMINARE
CON CURA , ATTENTO ESAME, ACCURATA CONSIDERAZIONE, O ANCORA COMPLESSO DELLE OPERAZIONI RIGUARDANTI LO STUDIO DI UN FENOMENO CHE A DIFFERENZA DELL’ESPERIENZA SI SVOLGE INDIPENDENTEMENTE DALLA VOLONTÀ DELL’OSSERVATORE”.

5 OSSERVAZIONE L’OSSERVAZIONE DIVIENE SCIENTIFICA QUANDO VIENE UTILIZZATA IN MODO INTENZIONALE IN UN PROGETTO SPECIFICO CHE PREVEDE LA DELIMITAZIONE DEL CAMPO E PREVEDE: REGISTRAZIONE DEL FENOMENO; FORMULAZIONE DI IPOTESI; FASI DI SVOLGIMENTO (Zimbelli, 1983)

6 OSSERVAZIONE TECNICHE DI OSSERVAZIONE OSSERVAZIONE IN CLASSE
PROBLEMI DELL’OSSERVAZIONE

7 OSSERVAZIONE METODO OTTIMALE DA ADOTTARE PER CONSENTIRE
ALLA PSICOLOGIA DI: ACQUISIRE UNO STATUTO SCIENTIFICO DEFINIRE IN MODO ESAUSTIVO IL PROPRIO OGGETTO DI STUDIO

8 METODI DI STUDIO LA PSICOLOGIA SI AVVALE DI METODI DI STUDIO E
DI RICERCA CHE HANO COME BASE L’OSSERVAZIONE SISTEMATICA E ACCURATA DELLA REALTA’ METODO SPERIMENTALE METODO QUASI-SPERIMENTALE METODO OSSERVATIVO

9 METODO SPERIMENTALE SPIEGA I RAPPORTI CAUSA-EFFETTO CHE LEGANO
DUE EVENTI TRA DI LORO NELLA SPERIMENTAZIONE SI STUDIA IL RAPPORTO CHE SUSSISTE TRA DUE TIPI DI VARIABILI VARIABILE INDIPENDENTE VARIABILE DIPENDENTE PUO’ ESSERE MANIPOLATA LA RISPOSTA DEL SOGGETTO

10 METODO QUASI SPERIMENTALE
IL SOGGETTO MANTIENE UNA SITUAZIONE ABITUALE E IL RICERCATORE INTRODUCE UNA MODIFICAZIONE NEL MODO PIU’ NATURALE POSSIBILE IN QUESTO METODO RIENTRANO: METODO CLINICO INCHIESTE OSSERVAZIONE SISTEMATICA

11 METODO CLINICO E’ DESCRITTIVO E PUO’ ESSERE UTILIZZATO COME
PRIMO STRUMENTO PER ADDENTRARSI IN UNA REALTA’ IN CUI SI CONOSCE MOLTO POCO

12 INCHIESTE PERMETTE DI RILEVARE DATI SOPRATTUTTO CIRCA
OPINIONI, ATTEGGIAMENTI, VALORI. UTILIZZA: INTERVISTA QUESTIONARIO

13 INTERVISTA STANDARDIZZATA
(L’INTERVISTATORE E’ LEGATO ALLA FORMULAZIONE DELLE DOMANDE RIPORTATE NEL MODULO) SEMI STANDARDIZZATA (L’INTERVISTATORE DEVE RIVOLGERE ALCUNE DOMANDE DEL MODULO MA PUO’ FARE ALTRE DOMANDE NON STANDARDIZZATA (L’INTERVISTATORE PUO’ ADATTARE LE DOMANDE NEL COME VUOLE)

14 TIPI DI OSSERVAZIONE OSSERVAZIONE OCCASIONALE
OSSERVAZIONE NATURALISTICA OSSERVAZIONE DOCUMENTARIA OSSERVAZIONE SCIENTIFICA OSSERVAZIONE PARTECIPANTE

15 OSSERVAZIONE OCCASIONALE
E’ L’ATTIVITA’ CHE QUOTIDIANAMENTE OGNUNO DI NOI COMPIE, IN FORMA NON INTENZIONALE IL PIU’ DELLE VOLTE, PER L’ANALISI DELLE INFORMAZIONI CHE I NOSTRI ORGANI DI SENSO RACCOLGONO (Soresi,1987). L’OSSERVAZIONE OCCASIONALE E’: NON CONTROLLATA; LACUNOSA; IMPRECISA;

16 OSSERVAZIONE SCIENTIFICA
L’OSSERVAZIONE PER ESSERE CONSIDERATA TALE DEVE POSSEDERE QUATTRO REQUISITI: CONSENTIRE IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI; ESSERE PROGRAMMATA SISTEMATICAMENTE; ESSERE REGISTRATA SISTEMATICAMENTE; CONSENTIRE PROVE E CONTROLLI AL FINE DI ATTESTARE LA VALIDITA’ E LA VERIFICABILITA’ DEI DATI RACCOLTI.

17 OSSERVAZIONE SISTEMATICA
ATTITUDINE AD OSSERVARE E CAPIRE IL SIGNIFICATO DI CIO’ CHE SI OSSERVA E PUO’ ESSERE PERFEZIONATO CON L’ESERCIZIO. L’OSSERVAZIONE E’ SISTEMATICA SE LE PROCEDURE SONO: PUBBLICHE; REPLICABILI.

18 OSSERVAZIONE NATURALISTICA
PROPONE LA REGISTRAZIONE O L’OSSERVAZIONE DEL COMPORTAMENTO SPONTANEO DEGLI INDIVIDUI NEL LORO AMBIENTE NATURALE EVITANDO QUALISIASI STIMOLAZIONE.

19 OSSERVAZIONE DOCUMENTARIA
SI CARATTERIZZA PER L’ASSENZA TOTALE DI COINVOLGIMENTO; E’ UTILIZZATA NELLE: RICERCHE BIBLIOGRAFICHE E STORICHE.

20 OSSERVAZIONE DIRETTA SUDDIVISA IN: NATURALISTICA;
CONDIZIONI CONTROLLATE; INDIRETTA

21 OSSERVAZIONI CONTROLLATE
L’OSSERVATORE DECIDE DI INTERVENIRE SULLE SITUAZIONI. VANTAGGIO= OSSERVARE I SOGGETTI NELLE STESSE SITUAZIONI CONTROLLATE. LIMITE= ARTIFICIALITA’ CHE SI PUO’ VENIRE A CREARE.

22 OSSERVAZIONE INDIRETTA
PREVEDE L’UTILIZZO DI INTERVISTE E QUESTIONARI RIVELANO L’ESPERIENZA SOGGETTIVA DEL BAMBINO; SONO MEZZI ECONOMICI PER CONOSCERE I BAMBINI; SONO ABBASTANZA FLESSIBILI DA LASCIARE SPAZIO ALL’ESPRESSIONE LIBERA DEL BAMBINO.

23 OSSERVAZIONE PARTECIPANTE
PERMETTE LA RACCOLTA DELLE INFORMAZIONI, COLUI CHE RACCOGLIE LE INFORMAZIONI, TENTA DI VEDERE SENZA ESSERE VISTO, ESSENDO RIUSCITO A MIMETIZZARSI NELLA SITUAZIONE CHE INTENDE OSSERVARE. QUANTO PIU’ PARTECIPA EMOZIONALMENTE, TANTO PIU’ PERDE QUELL’OBIETTIVITA’

24 METODO OSSERVATIVO SI PROPONE LA REGISTRAZIONE E L’OSSERVAZIONE DEL
COMPORTAMENTO DEGLI INDIVIDUI NEL LORO AMBIENTE NATURALE E COGNITIVO-EMOZIONALE IL METODO OSSERVATIVO VIENE USATO SOPRATTUTTO NELL’ETOLOGIA

25 METODO OSSERVATIVO E’ IL METODO OTTIMALE PERCHE’ CONSENTE:
ACQUISIRE UNO STATUTO SCIENTIFICO; DEFINIRE IL PROPRIO OGGETTO DI STUDIO; REQUISITI: CONFERMABILITA’ DATI OSSERVAZIONE CASUALITA’ CAMPIONAMENTO RAPPRESENTITIVITA’ CAMPIONE RIPRODUCIBILITA’ RISULTATI

26 MOMENTI DOVE OSSERVARE COSA OSSERVARE COME OSSERVARE
CHI COMPIE L’OSSERVAZIONE CHI VIENE OSSERVATO

27 DOVE OSSERVARE AMBIENTE NATURALE AMBIENTE DI LABORATORIO

28 COSA OSSERVARE IPOTESI PER CUI SI INTENDE COMPIERE UN’OSSERVAZIONE
IPOTESI: I BAMBINI DI ETA’ SCOLARE CON STATUS DI BULLO O DI VITTIMA HANNO DIFFICOLTA’ NEL GRUPPO DEI COETANEI

29 COME OSSERVARE L’OSSERVATORE EVITA IN OGNI MODO DI INFLUENZARE IL COMPORTAMENTO CHE E’ INTERESSATO A STUDIARE IL BAMBINO PUO’ ESSERE OSSERVATO IN FAMIGLIA, AL NIDO, A SCUOLA

30 CHI VIENE OSSERVATO BAMBINO BAMBINO-BAMBINO GRUPPO DI COETANEI
MADRE-BAMBINO

31 RICERCHE RICERCHE LONGITUDINALI RICERCHE TRASVERSALI

32 RICERCHE LONGITUDINALI
OSSERVAZIONI RIPETUTE DI UN FENOMENO NEL CORSO DEL TEMPO, ALLO SCOPO DI EVIDENZIARE GLI ASPETTI COSTANTI E/O I CAMBIAMENTI E DI FORNIRE UNA SPIEGAZIONE (NESSELROADE & BALTES, 1979)

33 RICERCHE TRASVERSALI PREVEDE IL CONFRONTO TRA CAMPIONI
EQUIVALENTI MA DI ETA’ DIVERSE. CONSENTE DI INDIVIDUARE DIFFERENZE TRA LE ETA’ MA NON DA’ INFORMAZIONI SUI CAMBIAMENTI INDIVIDUALI

34 STRUMENTI UTILIZZATI PER IL METODO OSSERVATIVO
CARTA E MATITA REGISTRATORE TELECAMERA ETOGRAMMA (CATALOGO MINUZIOSO E DETTAGLIATO DEI COMPORTAMENTI DI UNA SPECIE)

35 ETOGRAMMA COMPORTAMENTI SOCIALI COMPORTAMENTI AGGRESSIVI
SORRIDERE PARLARE TOCCARE DIRIGERE LO SGUARDO VERSO COMPORTAMENTI AGGRESSIVI AGGRESSIVITA’ FISICA AGGRESSIVITA’ VERBALE AGGRESSIVITA’ INDIRETTA ROUGH AND TABLE PLAY INSEGUIRE, CORRERE, COLPIRE CON MANO APERTA GIOCO SOLITARIO

36 CHECK LIST

37 METODO OSSERVATIVO IN CLASSE
RITENUTA NECESSARIA PER UNA MIGLIORE CONOSCENZA DEL COMPORTAMENTO DEL BAMBINO NEL SUO AMBIENTE EDUCATIVO E FORNISCE DATI PER L’IMPOSTAZIONE DEL LAVORO DELL’INSEGNANTE

38 OSSERVAZIONE L’OSSERVAZIONE SCOPRE LE DIVERSITA’ FRA GLI
ALUNNI; UNA BUONA DIDATTICA LE ATTENUA E, SE PUO’ LE CANCELLA (BALLANTI G., 1987)

39 OGGETTO D’OSSERVAZIONE
L’ARTE DELL’INSEGNARE STA NEL DECIDERE QUALE TIPO DI AIUTO SIA NECESSARIO CASO PER CASO E COME OFFRIRLO NEL MODO MIGLIORE

40 L’OSSERVAZIONE FASI DELL’OSSERVAZIONE:
PRE-DIDATTICA, UTILE PER LA COSTRUZIONE DEL PROFILO INIZIALE DI CIASCUN ALLIEVO; ITERMEDIA, CHE SUPPORTA L’INTERVENTO DELL’INSEGNANTE PER UN ARRICCHIMENTO E POTENZIAMENTO E SVILUPPO DELLE CAPACITA’ DEI SOGGETTI.

41 CONTESTO EDUCATIVO DESCRIZIONE DEL CONTESTO
(AULA, COETANEI, GIOCO, CLASSE, ORGANIZZAZIONE DEGLI SPAZI, DEGLI ORARI, DEGLI ARREDI) IN CUI SI SVOLGE L’INTERVENTO EDUCATIVO

42 PROCESSO EDUCATIVO SI FA RIFERIMENTO ALLE INTERAZIONI FRA I
COMPORTAMENTI OSSERVABILI DELL’EDUCATORE E QUELLI DEL BAMBINO. L’ATTENZIONE VIENE RIVOLTA ALLE MODALITA’ UTILIZZATE DALL’INSEGNANTE PER GESTIRE L’APPRENDIMENTO E AL MODO IN CUI L’ALLIEVO PARTECIPA A TALI ATTIVITA’

43 OSSERVAZIONE NELLA PROGRAMMAZIONE
STRUMENTO INDISPENSABILE PER CONOSCERE LE COMPETENZE DI CUI IL BAMBINO DISPONE E LE SUE MODALITA’ TIPICHE DI ADATTAMENTO AL CONTESTO

44 OSSERVAZIONE NELLA PROGRAMMAZIONE
HA LO SCOPO DI RILEVARE CIO’ CHE IL BAMBINO E’ IN GRADO DI FARE PARTENDO DALLE RISORSE GIA’ ESISTENTI E RISPETTANDO LE CARATTERISTICHE PECULIARI DELLO SVILUPPO E DELLA PERSONALITA’ DI CIASCUN BAMBINO E AIUTARLO AD ACQUISIRE LE NUOVE COMPETENZE

45 VARIABILI VARIABILI DESCRITTIVE DELLE CARATTERISTICHE
DEL CONTESTO IN CUI SI SVOLGE L’INTERVENTO EDUCATIVO; VARIABILI RELATIVE ALLE CARATTERISTICHE COGNITIVE, AFFETTIVE E MOTIVAZIONALI DEL BAMBINO CONOSCERE LE CARATTERISTICHE PECULIARI DEL BAMBINO SERVE, A ORGANIZZARE SU MISURA IL SUO INSERIMENTO

46 OSSERVAZIONE INTESA COME FASE CONOSCITIVA PRELIMINARE
DELLA PROGRAMMAZIONE, PUO’ INDIRIZZARE L’EDUCATORE NELLA SCELTA DELLE METODOLOGIE E DEGLI STRUMENTI PIU’ ADEGUATI PER REALIZZARLA E NELL’INDIVIDUAZIONE DEI CRITERI DI VERIFICA E DI VALUTAZIONE DEL PROCESSO EDUCATIVO STESSO

47 OSSERVAZIONE COME STRUMENTO DI FORMAZIONE
L’OSSERVAZIONE NELL’AMBITO DELLA FORMAZIONE DI INSEGNANTI, EDUCATORI E OPERATORI SI PONE DUE OBIETTIVI: FAVORIRE L’ACQUISIZIONE DI COMPETENZE PROFESSIONALI ATTRAVERSO L’OSSERVAZIONE DI SITUAZIONI REALI O SIMULATE; SVILUPPARE LE CAPACITA’ DI OSSERVAZIONE

48 APPRENDERE OSSERVANDO
PASSARE IN RASSEGNA LA DOCUMENTAZIONE PIU’ O MENO STRUTTURATA DELLE PROPOSTE EDUCATIVE GIA’ REALIZZATE DAGLI EDUCATORI; AVERE UN “MODELLO” AD ESEMPIO IL TUTOR A CUI SI VIENE AFFIDATI.


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