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I PARI COME RISORSA PER INTEGRARE. PERCORSI DI MEDIAZIONE Cornate, 27. 02. 2010 Roberta Sala.

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1 I PARI COME RISORSA PER INTEGRARE. PERCORSI DI MEDIAZIONE Cornate, 27. 02. 2010 Roberta Sala

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3 Sta piovendo. Come farà Piero a ripararsi?

4 Sara: Leggiamo insieme la consegna Sara guida nella lettura ad alta voce del testo scritto. Sara: Allora dobbiamo cercare di trovare un riparo per questo bambino, se no si bagna. Vediamo cosa cè in questa figura. Questo cosè? Giada: Un ponte Sara: Bene! Poi qui cosa cè? Giada: mmm … non vedo … Sara, ridendo: Per forza, con tutta questa pioggia che scende! Non si capisce niente! Facciamo così: ricalchiamo i contorni delle cose, così si vede tutto bene … Sara mostra a Giada come ricalcare il primo tratto di strada, poi proseguono delimitando i rispettivi lati, e infine si suddividono gli elementi rimanenti. Sara: Ecco fatto! Allora, questa cosa ti sembra? Giada: Una via Sara: Bene, ma la via è dove si abita. Si dice strada. Vedi, se vai avanti fino in fondo con il pennarello ti accorgi che passa sotto il ponte … E questo cosè? Giada: Il ponte

5 Man mano procedono, elencando gli elementi rappresentati nellimmagine, con qualche fatica ad individuare i tronchi dalbero, in seguito identificata grazie allaiuto dellinsegnante. Sara: Allora, cosa dovevamo fare che non ricordo più …? Giada, aprendo un quaderno e se lo mette in testa, in segno di riparo: Non bisognava prendere la pioggia! Sara: Ah si … secondo te cosa si può fare? Giada, istintivamente, indica la cuccia del cane Sara: No, non si può … secondo te perché? Giada: Il cane si bagna! Sara: Sì. E poi il bambino mica ci sta …!!! Giada rimane in silenzio per un po, nonostante le esortazioni e gli incoraggiamenti di Sara. Quasi in preda allo sconforto, ad un certo punto Sara decide di procedere per esclusione. Sara: Guardali bene tutti. Questo si può? E questo? Perché non si può? Dopo aver esaminato tutti gli elementi, le bambine arrivano alla soluzione del problema.

6 Giada, che già da un po aveva cercato di dare alla scena raffigurata una connotazione narrativa, si domanda: Ma mica rimane qui sotto il ponte per sempre. Dopo la sua mamma si spaventa se non lo trova …!!! Sara: Ma no, poi smetterà di piovere e lui tornerà a casa sua … Preoccupata sui possibili sviluppi della storia, Giada individua una soluzione narrativa, apportando una modifica alla scheda. Giada: Facciamo che adesso disegniamo in mano al bambino un telefono, così poi lui chiama la mamma e lei viene a prenderlo con lombrello Le bambine mostrano orgogliose il loro prodotto e il finale della storia allinsegnante, la quale propone a loro di affrontare compiti simili, trovando poi un finale sempre diverso per ogni scheda. Insegnante: Chi lo sa … grazie allidea di Giada, poi magari possiamo creare il libro delle Schede Animate …

7 ZONA PROSSIMALE DI SVILUPPO E lo scarto tra ciò che lalunno sa e sa fare e quello che potrebbe sapere e saper fare grazie alla mediazione di una figura esperta

8 LIVELLO ATTUALE LIVELLO POTENZIALE MEDIAZIONEMEDIAZIONE

9 MEDIAZIONE Favorire un adeguato approccio al compito Sviluppare un atteggiamento strategico Insegnare tecniche specifiche Promuovere consapevolezza Fornire supporto emotivo

10 Superamento del concetto tradizionale di Zona Prossimale di Sviluppo, a favore di interpretazioni sociali dello stesso (Rogoff; Lave) E la distanza tra le azioni quotidiane degli individui e le nuove attività sociali che possono essere prodotte collettivamente Partecipazione guidata e appropriazione, come meccanismi di base che consentono alla persona di sentirsi parte integrante di una comunità di pratiche APPRENDIMENTO = APPRENDISTATO

11 Partecipazione guidata, apprendimento come apprendistato, comunità di pratiche sono tutti concetti che richiamano limportanza delle relazioni tra pari nello sviluppo di competenze cognitive e sociali

12 Consapevolezza del ruolo e della mediazione Abitudine alla ricchezza degli altri Ascoltare ed Essere ascoltato Vivere esperienze di autogratifica- zione Sperimentare il valore della collaborazione Superare legocentrismo Scoprire e sperimentare abilità sociali Scoprire di essere capace di Vantaggi tutor: aspetti sociali

13 Essere protagonisti del proprio apprendimento Elaborare diverse strategie per arrivare allobiettivo Scoprire di essere capace di Chiarire dentro sé i contenuti da trasmettere Vantaggi tutor: aspetti cognitivi

14 Requisiti di base -Creare un clima di classe inclusivo e basato sul senso di appartenenza -Eliminare simboli di competitività -Promuovere la prosocialità e la comprensione empatica -Sviluppare forme di conoscenza condivisa

15 La funzione di mediazione nelle relazioni tutoriali comporta le seguenti condizioni: -Asimmetria -Coinvolgimento effettivo -Differenze e convergenze di scopo

16 Attività parallele, di supporto al progetto di tutoring Attività di tutoring vero e proprio -Analisi delle risorse della classe :Analisi delle risorse della classe : *Lalbum dei ricordi *Il baule del tesoro *Le pagine gialle -Formazione alla mediazione: *Riflessione su come gli adulti insegnano *Simulazione di situazioni-tipo *Lavoro in parallelo con feedback -Formazione delle coppieFormazione delle coppie -Definizione di tempi e luoghiDefinizione di tempi e luoghi -Elaborazione di un contratto formativoElaborazione di un contratto formativo -Monitoraggio e valutazione

17 Gli alunni si dividono in coppie e, a turno, si intervistano a vicenda, seguendo uno schema di domande precedentemente preparato. Dopo lo scambio di ruoli, al termine dellintervista, ognuno degli alunni scrive la storia del proprio compagno, che sarà rivista e corretta prima dallinteressato, poi dallinsegnante. Le storie verranno poi raccolte, per formare il libro delle storie personali, oppure una collana di monografie composta da tanti piccoli libri separati

18 Linsegnante individua unabilità (sociale, espressivo- creativa, cognitivo-strumentale) e chiede agli alunni di narrare unesperienza o un episodio della loro vita in cui hanno avuto la sensazione di poterla mettere facilmente in pratica, e un altro in cui, invece, si sono trovati in difficoltà ad esprimerla. La narrazione può essere completata con foto (se il bambino ne è in possesso) o disegni. I resoconti narrativi di ognuno saranno poi condivisi e messi in relazione con quelli degli altri; successivamente verranno raccolti per formare lalbum dei ricordi

19 Gli alunni sono invitati a depositare nel baule dei tesori un biglietto anonimo contenente tre qualità per ogni compagno di classe, il tutto nellarco di una settimana. Linsegnante svuota regolarmente il contenitore e allinizio della settimana successiva espone gli esiti, tabulando su cartellone quanto è emerso

20 Ad ogni alunno viene chiesto di indicare su un foglio il suo nome, il suo numero di telefono e le sue specializzazioni, mettendole così a disposizione degli altri per qualsiasi circostanza o bisogno. I vari fogli, uniti tra loro, andranno a formare un libro speciale di risorse umane, le Pagine Gialle, opportunamente divise per categorie, allo scopo di facilitarne un immediato accesso.

21 Formazione delle coppie -Lieve asimmetria a livello di competenze, tale da non pregiudicare le possibilità di riuscita nel compito (evitare coppie troppo asimmetriche o coppie troppo paritetiche) -Contestualizzare la scelta dei membri della coppia, in funzione del lavoro prescelto -Privilegiare il criterio della compatibilità, evitando però di reiterare vecchi legami di eccessiva dipendenza

22 Definizione di tempi e luoghi - Istituzionalizzare il progetto di tutoring, predisponendo un contesto ad hoc (es., recupero scolastico in un determinato momento della settimana) -Prevedere progetti a tema centrati sulle relazioni tutoriali (sulla base della rilevazione effettuata in sede di analisi delle risorse)

23 Elaborazione di un contratto formativo COSA ……………………………. …………………………………….. PERCHE ……………………….. …………………………………….. COME …………………………… ……………………………………. QUANDO E DOVE ……………. …………………………………….. Alcune regole da seguire: ……………………………………………… ……………………………………………… ………………………………………………

24 IL BULLO LO STRANIERO LA PICCOLA LINAFFERRABILE LALIENO IL DISIMPEGNATO IL CORPOREO IL PERDENTE IL D. A IL CONCENTRATO Zone prossimali di sviluppo

25 Aldilà di qualsiasi progetto strutturato di tutoring, le relazioni tra pari rappresentano un terreno sul quale e grazie al quale si sviluppano le competenze. Se la prospettiva è di tipo inclusivo, anche lalunno diversamente abile può trarre beneficio ai fini di aumentare i suoi livelli di partecipazione e, di conseguenza, di sperimentare percorsi inediti di integrazione

26 Grazie per lattenzione!!!


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