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Scuola dell’infanzia Caterina Cittadini

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Presentazione sul tema: "Scuola dell’infanzia Caterina Cittadini"— Transcript della presentazione:

1 Scuola dell’infanzia Caterina Cittadini
Insegnanti di sezione: Fanella Simona Orecchio Cristina Santini Serena Spampinato Maria Assunta Insegnante di religione: Natali Franceschina Eufemia Insegnante di lingua inglese: Olivieri Ilaria Insegnante di musica: Stazi Laura Dirigente scolastico: Sr Pierina Lucia Peroni Anno scolastico

2 IMPARARE AD APPRENDERE
Le Indicazioni Nazionali del 2012 delineano una scuola capace di accogliere le diversità e di promuovere le potenzialità di tutti i bambini. Il fulcro della scuola dell’infanzia non è trasmettere ai bambini un sapere in senso nozionistico, ma un sapere significativo per la vita ovvero, incrementare in loro, la capacità di utilizzare le conoscenze adattandole al contesto IMPARARE AD APPRENDERE

3 Una corretta azione educativa si svolge attraverso la collaborazione partecipata ed aperta tra SCUOLA e FAMIGLIA La scuola si impegna, attraverso la gestione serena del tempo-spazio scuola, ad accompagnare, rispettare le specificità, osservare ed incoraggiare gli alunni La famiglia si impegna a trasmettere, ai propri figli, i valori fondamentali dell’educazione, del rispetto e della convivenza, in continuità con l’azione educativa della scuola

4 OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO EDUCATIVO
IDENTITA’’ AUTONOMIA CITTADINANZA COMPETENZE Favorire l’acquisizione di atteggiamenti di sicurezza, stima di sè; Sostenere lo sviluppo affettivo, favorendo la conoscenza e il controllo delle proprie emozioni; l’individuazione della propria singola identità e di quella degli altri. Stimolare l’acquisizione della capacità di orientarsi in contesti diversi e di compiere scelte autonome; Favorire relazioni positive tra pari e con gli adulti. Promuovere la scoperta di alcuni valori fondamentali quali il rispetto di sè, degli altri, dell’ambiente, la solidarietà, la giustizia, l’impegno ad agire per il bene comune. risolvere problemi, sviluppando le abilità e le conoscenze sensoriali, percettive, motorie, sociali, linguistiche e logiche.

5 ESPERIENZA CAMPI DI IL SE E L’ALTRO IN MOVIMENTO IL CORPO E LE PAROLE I DISCORSI COLORI SUONI E IMMAGINI DEL MONDO CONOSCENZA LA

6 IL SÉ E L’ALTRO Il bambino prende coscienza della propria identità, percepisce le proprie esigenze e i propri sentimenti, sa esprimerli in modo sempre più adeguato. Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi, sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini. Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e le mette a confronto con altre. Riflette, si confronta, discute con adulti e con altri bambini e comincia a riconoscere la reciprocità nel parlare e nell’ascoltare. Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o male, sulla giustizia, e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e doveri, delle regole del vivere insieme. Si muove con crescente sicurezza e autonomia negli spazi familiari, modulando progressivamente voce e movimento.

7 IL CORPO IN MOVIMENTO Il bambino vive pienamente la propria corporeità e ne percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo. Riconosce i segnali ed i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e adotta pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione. Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica nei giochi individuali e di gruppo ed è in grado di adattarli all’interno e all’esterno della scuola. Controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di movimento e nella comunicazione espressiva. Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo fermo e in movimento.

8 I DISCORSI E LE PAROLE Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico, comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui significati. Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni attraverso il linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni comunicative. Ascolta e comprende narrazioni, racconta ed inventa storie, chiede e offre spiegazioni, usa il linguaggio per progettare attività e definirne regole. Scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e sperimenta la pluralità dei linguaggi, si misura con la creatività e la fantasia. Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni; inventa nuove parole, cerca somiglianze e analogie tra i suoni e i significati. Inizia a cimentarsi con l’esplorazione della lingua scritta.

9 IMMAGINI, SUONI E COLORI
Il bambino inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre attività manipolative. Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente. Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo. Sviluppa interesse per l’ascolto della musica. Scopre il paesaggio sonoro, attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti.

10 LA CONOSCENZA DEL MONDO
Il bambino raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi, ne identifica alcune proprietà e valuta quantità; utilizza simboli per registrale. Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana. Riferisce correttamente eventi del passato recente; sa dire cosa potrà succedere in un futuro immediato e prossimo. Osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi ed i loro ambienti, i fenomeni naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti. Padroneggia le strategie del contare e dell’operare con i numeri. Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio usando termini come: avanti/dietro, sopra/sotto, destra/sinistra ecc...; segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali.

11 Osservare per…identificare le difficoltà
Legge 170/2010 […] E’ compito delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell’infanzia, attivare, previa apposita comunicazione alle famiglie interessate, interventi tempestivi, idonei ad individuare i casi sospetti di DSA degli studenti. L’esito di tali attività non costituisce comunque una diagnosi di DSA. … Linee guida “..Durante la scuola dell’infanzia l’insegnante potrà osservare l’emergere di difficoltà più globali, quali difficoltà grafo-motorie, difficoltà di orientamento e integrazione spazio-temporale, difficoltà di coordinazione oculo-manuale e di coordinazione dinamica generale, dominanza laterale non adeguatamente acquisita, difficoltà nella discriminazione e memorizzazione visiva sequenziale, difficoltà di orientamento nel tempo-scuola, difficoltà nell’esecuzione autonoma delle attività della giornata, difficoltà ad orientarsi nel tempo prossimale (ieri, oggi, domani) “ La metodologia d’intervento prevede: Una valutazione iniziale dei prerequisiti specifici Un intervento didattico mirato (3 mesi) Rivalutazione dei prerequisiti specifici

12 Il progetto educativo è…
LE FIABE INSEGNANO... ... SOGNANDO!

13 PERCHÈ LA FIABA? In questo progetto si propone un itinerario specifico attraverso le fiabe L’incontro con la fiaba permette ai bambini di vivere esperienze molto importanti sul piano cognitivo, affettivo e del linguaggio. La fiaba infatti, è un genere narrativo che consente ai bambini di esprimere la propria vita interiore, le proprie emozioni, i sentimenti e la fantasia, per creare un mondo proprio, attraverso il gioco della finzione e dell’invenzione fantastica. Una storia da raccontare o da leggere è un valido supporto in ogni momento, a cominciare dai giorni dell’accoglienza e nei momenti della giornata in cui si rende necessario condividere un momento in serenità e in ascolto Il compito delle insegnanti sarà quello di stimolare le relazioni, gli apprendimenti, la fantasia, l’immaginazione e la creatività, e portare i bambini ad assumere atteggiamenti di “ascolto” attivo e propositivo ed incoraggiarli per generare autostima e sicurezza. .

14 …DIO CI DONA LA MISERICORDIA…
PERCORSO DI IRC

15 BELLEZZA, GRATUITÀ, AMICIZIA E PACE
QUATTRO SEMPLICI PAROLE CHE TROVANO COMPIMENTO NELLA FIGURA DI GESÙ

16 I LABORATORI nella scuola dell’infanzia sono uno strumento per garantire ai bambini di fare le cose, di curiosare, di provare e riprovare, di esplorare e sperimentare...è il fare con il piacere di fare! Attraverso canali diversi ed attività specifiche hanno le seguenti finalità: - sviluppare la conoscenza di sé e l’autostima sviluppare la socializzazione e la capacità di collaborare nel gruppo acquisire maggior sicurezza e controllo dell’emotività sviluppare le capacità creative, espressive, motorie sviluppare la capacità di ascolto, concentrazione e memoria Le insegnanti hanno il ruolo di condurre, coordinare, gestire i giochi ed entusiasmare i bambini coinvolgendoli e aiutandoli a superare incertezze e paure.

17 MUSICALE SENSORIALE CITTADINANZA
LABORATORI : ARTISTICO MUSICALE INGLESE TEATRALE SENSORIALE PSICOMOTORIO CITTADINANZA

18 NIENTE È IMPOSSIBILE SE CI CREDI VERAMENTE


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