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Danno epatico da farmaci e alcol Steatosi epatica Cirrosi biliare primitiva Colangite sclerosante primitiva.

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Presentazione sul tema: "Danno epatico da farmaci e alcol Steatosi epatica Cirrosi biliare primitiva Colangite sclerosante primitiva."— Transcript della presentazione:

1 Danno epatico da farmaci e alcol Steatosi epatica Cirrosi biliare primitiva Colangite sclerosante primitiva

2 Patologia epatica da farmaci
Ampio spettro di sindromi clinico-patologiche in cui il danno epatico è causato dall’assunzione di farmaci Il fegato è coinvolto nel 3-10% delle reazioni avverse da farmaci Si stima che il 20-30% di insufficienza epatica acuta sia correlata ai farmaci

3 Ruolo chiave del fegato nei meccanismi di biotrasformazione ed eliminazione dei farmaci, in particolari di quelli assunti per via orale Fase 1 (biotrasformazione in metaboliti solubili attraverso reazioni di ossidazione, idrolisi) si svolge nel reticolo endoplasmico e può condurre alla formazione di metaboliti tossici Fase 2 (coniugazione con ac. glicuronico, glutatione, acido acetico ecc.) ha un significato prevalentemente protettivo ed il danno epatico si manifesta in caso di un difetto della reazione Molti farmaci subiscono trasformazioni prevalentemente di un solo tipo

4 Meccanismi patogenetici
Reazione tossica diretta - legata alla tossicità intrinseca del farmaco e dipende da una sovrapproduzione di metaboliti reattivi che alterano importanti funzioni epatocellulari - è dose dipendente, compare a breve distanza di tempo e la riesposizione a dosi terapeutiche non provoca danno Reazione idiosincrasica - legata alla formazione di neo-antigeni epatocitari per opera di metaboliti reattivi che si legano alle proteine epatocitarie - è dose indipendente, compare dopo un periodo oscillante da 1 settimana ad 1 mese dall’assunzione del farmaco e si può associare a reazioni di ipersensibilità (febbre, brivido, artralgie, eritema cutaneo ecc) - la riesposizione determina la ricomparsa in tempi più brevi della prima volta

5 Quadri clinici Epatite acuta Epatite colestatica Colestasi
Epatite cronica (nitrofurantoina, ossifenacetina, isoniazide ecc) Fibrosi epatica cirrosi Steatosi steatoepatite

6 Criteri per la diagnosi
Sospetto di epatotossicità - farmaco già noto per il rischio epatotossico - sequenza temporale Esclusione di altre cause Miglioramento dopo la sospensione Recidiva dopo la somministrazione accidentale Difficoltà diagnostica quando coesistono altre cause !

7 Attenzione alla medicina alternativa!!!

8 Patologia epatica da alcol
Danno acuto o cronico del fegato indotto da uso incongruo di bevande alcoliche Responsabilità dell’etanolo (da solo o in associazione con altri fattori) in circa il 50% delle cirrosi Rilevante problema sociale Obiettivo: ridurre il consumo alcolico al giorno a 40 gr per l’uomo e 20 gr per la donna

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10 Metabolismo dell’etanolo
Assorbimento per diffusione a livello dello stomaco, duodeno, digiuno superiore 20% del metabolismo nello stomaco, 80% nel fegato (epatociti della regione centro-lobulare) Il metabolismo dell’alcol nell’epatocita porta a: - produzione di acetaldeide (Etanolo acetaldeide ac.acetico CO2+H2O) - produzione di radicali liberi Ruolo importante dei mitocondri dove si può verificare - danno delle membrane - rilascio di fattori mitocondriali Ruolo importante dell’epatocita che contiene numerosi sistemi enzimatici per contrastare la produzione di specie radicaliche Quando le capacità di detossificazione si riducono si verifica uno stress ossidativo con conseguente danno delle membrane cellulari L’alterata funzione mitocondriale porta ad una ridotta ossidazione degli acidi grassi da cui accumulo di trigliceridi nell’epatocita (steatosi)

11 Cofattori implicati nel danno epatico
Fattori legati all’ospite Durata ed entità del consumo Predisposizione genetica Sesso ed età Dieta Fattori esogeni Virus epatitici Xenobiotici

12 Quadri clinico-patologici
Epatite acuta Steatosi epatica Epatite cronica Cirrosi

13 Patologia extra-epatica da alcol
Cardiovascolare (cardiomiopatia dilatativa, ipertensione arteriosa) Endocrino-metabolico (ipogonadismo, iperestrogenismo, turbe del metabolismo glucidico) Neuromuscolare (polineuropatia, demenza) Pancreas (pancreatiti acute e croniche) Emopoietico (deficit di folati, leucocitosi, disfunzione piastrinica, alterazione dei macrofagi e linfociti)

14 Steatosi non-alcolica: spettro di quadri anatomo-clinici accomunati dalla presenza di grasso negli epatociti

15 Steatosi non-alcolica
Primitiva Secondaria Diabete mellito (tipo II) Obesità Iperlipidemia Ipertensione arteriosa Varie Farmaci NUTRIZIONALE Estrogeni sintetici Amiodarone Nifedipina Corticosteroidi Aspirina Calcio antagonisti Tamoxifene Methotrexate Acido valproico Abeta/ipobeta lipoproteinemia Fegato grasso della gravidanza Tossine ambientali Colite ulcerosa, M. di Crohn HIV Malnutrizione Inattività fisica Nutrizione parenterale totale Rapido calo ponderale Chirurgia per l’obesità

16 Trigliceridi Obesità centrale HDL Colesterolo Pressione arteriosa Glicemia basale Sindrome metabolica Insieme di fattori di rischio di origine metabolica, tra loro correlati, che inducono lo sviluppo di una malattia cardiovascolare aterosclerotica Patogenesi: Insulinoresistenza

17 Insulino resistenza Condizione in cui quantità fisiologiche di insulina producono una risposta biologica ridotta, cui consegue iperinsulinemia Grasso addominale resistente all’azione antilipolitica dell’insulina Aumentato flusso portale di acidi grassi liberi diretti al fegato dove riducono la sensibilità all’azione insulinica Ridotta clearance epatica dell’insulina

18 = > Equilibrio dei grassi Accumulo dei grassi Input Output Grassi
Captazione Sintesi Degradazione Eliminazione Accumulo dei grassi Grassi > Grassi

19 Steatoepatite non-alcolica
NASH Tipo 1: Steatosi Tipo 2: Steatosi + infiammazione Tipo 3: Steatosi + degenerazione palloniforme Tipo 4: Steatosi + fibrosi e/o corpi di Mallory Tipi 3 e 4 sono considerati NASH Steatosi Inflammation Infiammazione Steatoepatite non-alcolica (NASH) NASH = steatoepatite non-alcolica

20 Fattori di rischio per la progressione della NASH verso la cirrosi
Età > 50 aa Body mass index > 28 Kg/m2 Attività necroinfiammatoria ALT > 2x normale AST/ALT > 1 Ipertrigliceridemia > 150 mg/dL Insulino resistenza Diabete mellito Ipertensione

21 Colestasi intraepatica
Da cause parenchimali - epatiti virali - epatite alcolica - epatite da farmaci - epatiti autoimmuni - colestasi della gravidanza Su base genetica Sindromi da vanificazione dei dotti biliari non genetiche - Cirrosi biliare primitiva (CBP) - Colangite sclerosante primitiva (CSP) - Colangite autoimmune (CBP AMA-negativa) - Sindromi da overlap CBP o CSP/epatite autoimmune - Duttopenia idiopatica dell’adulto Infettive - da colangite batterica - da sepsi generalizzata - da infezioni del fegato e delle vie biliari (virus, miceti, parassiti) Da calcolosi intraepatica Neoplastiche - da sindrome paraneoplastica - da infiltrazione epatica - da compressione dell’albero biliare Post-trapianto di fegato

22 Cirrosi biliare primitiva
Distruzione dei dotti biliari intraepatici con progressiva fibrosi e cirrosi Colangite sclerosante primitiva Progressiva fibrosi e scomparsa dei dotti biliari intra e/o extraepatici

23 Cirrosi biliare primitiva
Caratteristiche cliniche PREVALE NELLE DONNE Malattia asintomatica Malattia sintomatica Malattia scompensata Tests di laboratorio ALP, GGT, Col, IgM Autoanticorpi AMA (Ab anti-mitocondrio) Istologia

24 CIRROSI BILIARE PRIMITIVA Anticorpi anti-mitocondrio
Tubuli del rene di ratto; IFL più intensa a livello delle anse di Henle rispetto ai tubuli prossimali e distali Cellule parietali dello stomaco di ratto Epatociti del fegato di ratto

25 CIRROSI BILIARE PRIMITIVA (caratteristiche istologiche)
Stadio 1: Danno ai duttuli biliari Stadio 2: Proliferazione duttulare Stadio 3: Fibrosi con setti porto-portali Stadio 4: Cirrosi micronodulare

26 Colangite sclerosante primitiva
Associata nel 50-70% dei casi a malattia infiammatoria cronica intestinale Prevalente nei maschi (2:1), giovani Fattori infettivi, genetici, immunologici Associazione con anticorpi p-ANCA (26-85%) Decorso variabile Incremento enzimi di colestasi Episodi colangitici (dolore, febbre, ittero)

27 COLANGITE SCLEROSANTE PRIMITIVA
ERCP/Colangio RMN Istologia Anticorpi p-ANCA


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