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Istituto Comprensivo Statale "E. Puxeddu" - Villasor (CA)

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Presentazione sul tema: "Istituto Comprensivo Statale "E. Puxeddu" - Villasor (CA)"— Transcript della presentazione:

1 Istituto Comprensivo Statale "E. Puxeddu" - Villasor (CA)
Le nostre ricerche Splash! Un tuffo nell’acqua Progetto Italiano – Scienze Classe 1^ A Anno 2008/2009 Giochi e curiosità Letteratura Il campo semantico

2 L’acqua e la letteratura
E l’acqua di Roberto Piumini Il commento L’onda di Gabriele D’Annunzio Se penso ad un onda mi viene in mente…. La forma dell’ acqua di Andrea Camilleri La filastrocca La famiglia acqua L’acqua e le sue amiche Questi li abbiamo fatti noi!! La poesia Il racconto

3 E l’acqua Il commento di Roberto Piumini
E l'acqua Fresca nasce Fa ruscelli Scende Casca sui sassi Scroscia E frusciando Fa il fiume. E l’acqua Sciolta nuota Nelle valli E lunga e lenta Larga Silenziosa Luminosa Fa il lago A onde muore Non muore mai E muore Mentre immensa Fa il mare Il commento Questa poesia fa pensare all’acqua che compie un lungo viaggio: all’inizio è rumorosa, sta nascendo, forma le cascate che si infrangono sulle rocce. Dopo il torrente, forma il fiume, poi continua il suo viaggio, diventa silenziosa, tranquilla e lenta, arriva nelle valli, e luminosa, forma il lago, poi continua il suo viaggio, e a onde sembra che muoia, ma non è così, perché rinasce continuamente nel formarsi delle onde; essa brilla con il riflesso della luna, e con il riflesso del sole scintilla. Tumultuosamente quindi sembra finire il suo viaggio nel mare: le onde si infrangono nelle rocce, ma poi si ritirano e il viaggio dell’acqua sembra iniziare e quindi lei rinasce.

4 L’onda di Gabriele D’annunzio Il commento In questa poesia Gabriele D’annunzio, poeta e scrittore nato a Pescara nel 1863 descrive l’onda del mare che si agita, si scontra e cade sulla riva facendo un gran rumore, l’onda sembra che ride e canta, azioni queste che si potrebbero attribuire ad una persona che si diverte e si scatena . Avvolgendosi su se stessa prima produce suoni acuti e stridenti, poi si diverte a coprirli… “L’onda di questo poeta” è …….bella, è libera e con forme diverse, è potente e morbida, è senza freno, folle e potente ma nello stesso tempo tenera.. Sembra quasi sovrana……. è lei che fa tutto,…. è più libera delle altre …. è più potente delle altre, …. è misteriosa Il ritmo della poesia, dato dalle scelte metriche del poeta: la rima incrociata, i versi di diversa lunghezza, le frequenti alliterazioni è bello e ci ha molto affascinati. Ma se ci è piaciuta tantissimo è perché ci ricorda l’estate, il mare, i giochi, i divertimenti…. Sciacqua, sciaborda, scroscia, schiocca, schianta, romba, ride, canta, accorda ,discorda, tutte accoglie e fonde le dissonanze acute nelle sue volute profonde, libera e bella , numerosa e folle, possente e molle, creatura viva che gode del suo mistero fugace.

5 Se penso ad un’onda mi viene in mente ….
…una sensazione di dispiacere legata a questo ricordo: lo tzunami che ha colpito l’ Indonesia nel 2002 e mi dispiace per tutti quelli che hanno perso la famiglia e tutti quelli che sono morti. … una sensazione di felicità legata a questo ricordo: quando ero piccolo andavo spesso al mare con la mia famiglia e con papà entravo in mare, quando c’erano le onde papà mi lanciava contro di esse e mamma ci guardava terrorizzata perché aveva paura che mi facessi male. Un giorno ho chiamato a mamma per farle vedere come mi tuffavo: sono atterrato sulle pietrine e mi sono spaventato e, insieme a me mamma che si è disperata… …. una sensazione di felicità legata a questo ricordo. Ero piccolino, ero alla spiaggia del Poetto a Cagliari, c’era il mare in burrasca. Cercavo di entrare in acqua ma subito un’onda mi colpiva e tornavo in riva. Riprovai tante volte ma non ci riuscii mai. Stavo ridendo ma mi dispiaceva non entrare in acqua. ….una situazione di divertimento legato a questo ricordo. Era una brutta giornata io ed un mio amico siamo andati al mare. C’erano molte onde che si schiantavano verso la riva . Noi ci divertivamo a schiantarci contro le onde, ci divertivamo anche quando ci facevamo male. … il mare, quando mi tuffo e sento l’onda passare sopra di me mentre sono sott’acqua. Oppure ….. le passeggiate che faccio con mia madre tra le onde. Che sensazione di felicità!!. …..una sensazione di piacere legata a questo evento. Quando ero al mare con i miei genitori mi volevo tuffare dagli scogli ma arrivò un’onda ed io mi buttai dentro, dopo un po’ mi ritrovò mio padre sotto la sabbia con la testa fuori.

6 Da La forma dell’acqua Il commento
……. “Come mai? “Questo sta a lei scoprirlo,se ne ha voglia. Oppure può fermarsi alla forma che hanno fatto prendere all’ acqua.” “Non ho capito, mi scusi.” “Io non sono Siciliana sono nata a Grosseto, sono venuto a Montelusa quando mio padre ne era prefetto possedevamo un pezzetto di terra e una casa alle pendici dell’Amiata, ci passavamo le vacanze. Avevo un amichetto, figlio di contadini, più piccolo di me; io avevo una decina d’ anni. Un giorno vidi che il mio amico aveva messo sull’ orlo di un pozzo una ciotola, una tazza, una teiera, una scatola di latta quadrata, tutte colme di acqua e le osservava attentamente. “Che fai?” Gli domandai. E lui, a sua volta, mi fece una domanda. “Qual è la forma dell’ acqua?”. “Ma l’ acqua non ha forma!” Dissi ridendo: piglia la forma che le viene data! Da La forma dell’acqua di Andrea Camilleri Il commento Anche in questo romanzo, il Commissario Montalbano, personaggio creato con successo dall’autore, è alle prese con una delle sue indagini. In particolare questa parte del romanzo descrive la conversazione del Commissario con la moglie della vittima. La Signora, avendo intuito che la morte del marito non è avvenuta nel modo in cui si vuol mostrare, vuole mettere una pulce in testa al Commissario e per farlo usa una metafora utilizzando appunto l’acqua: l’acqua non ha una sua forma ma prende la forma che le si vuol dare così vale per l’omicidio del marito al quale qualcuno ha voluto far prendere una piega che secondo lei è diversa da come appare ….. il perché? …sta appunto al Commissario scoprirlo che come sempre porterà a termine l’inchiesta con successo !!

7 La filastrocca La filastrocca è un componimento breve dotato di una grande forza comunicativa; un susseguirsi di suoni, parole ritmi, che prevede una ripetizione di sillabe e l’utilizzo di parole di estrazione popolare. Di origini antichissime, fa parte della cultura di tutti i popoli della terra da sempre; è un genere dove tutto è possibile, come un luogo magico che tutti, bambini e adulti, amano creare giocando con le parole. Il contenuto infatti è in genere giocoso, divertente, strampalato, fantasioso. Si inventano filastrocche per diversi scopi sempre però legati agli aspetti quotidiani della vita: per far dormire i bambini, farli giocare, farli divertire ma anche per insegnare …. Quelle da noi individuate si riferiscono all’insegnamento dell’ortografia della parola acqua e della sua famiglia, il gruppo CQU, sono testi che, letti con la giusta intonazione, divertono tantissimo!!!

8 La famiglia acqua L'acqua e le sue amiche
Che famiglia ha mamma acqua!!!!! Quanti panni che risciacqua!!! Ecco il primo acquerello, poi acquitrino suo fratello, Viene acquaio il terzo figlio: mamma mia che gran scompiglio!!! Acquerugiola, acquaragia, acquedotto, Altri due e sono già otto. Acquazzone e acquasantiera, Tutti a nanna ormai è sera. Si assomigliano i fratelli, tanto, tanto, tutti belli. Scrivi i nomi anche tu, ma ricordati il CQU. Accipicchia che acquazzone non si gioca più a pallone. Si è formato un acquitrino dove nuota un pesciolino. Troppa acqua nell’acquaio! Per la mamma è un guaio. Ti è venuta l’acquolina ? Corri subito in cucina!!!

9 La poesia Vola una farfalla sopra un fiore Apre le sue ali con vigore
Questi li abbiamo fatti noi!! La poesia Vola una farfalla sopra un fiore Apre le sue ali con vigore Scorre l’acqua cristallina Vi si specchia una bambina E vedendo la farfalla lei gioisce Poi la sfiora con la mano e si stupisce

10 Questi li abbiamo fatti noi!!
Accadueo Per ideare questo racconto, abbiamo lavorato in gruppi e ogni gruppo ha scritto la storia come la immaginava. Prendendo spunto da tutte abbiamo ricavato “ACCADUEO”. Infine, aderendo ad un Progetto d’Istituto Biblioteca sul fumetto, lo abbiamo sceneggiato e passato alla classe 5^ A della Scuola Primaria che lo ha disegnato e che a sua volta lo ha passato alla Scuola dell’Infanzia dove i bambini hanno provveduto a colorarlo Leggi il racconto

11 Azioni del..con.. nell’acqua
Nomi derivati e composti di “acqua” Recipienti per l’acqua Raccolta di acque Movimenti delle acque Forme meteoriche dell’acqua Qualità dell’acqua Parole derivanti da “idro” (acqua) Senso figurato Parole……Immagini… Sensazioni Acrostici

12 Azioni dell’acqua Azioni nell’acqua Azioni con l’acqua
Bagnare, scorrere, sciacquare, dissetare, allagare, lavare, inondare, evaporare, spruzzare, pulire, ghiacciare, rinfrescare, bollire, sfociare. Nuotare, annegare, pescare, tuffare, giocare, schizzare, navigare, affondare, inquinare, galleggiare, rilassarsi Affogarsi, bere, innaffiare, lavare, diluire, sciogliere, bagnare, produrre energia, ustionare, trasportare, spegnere, irrigare, specchiarsi riempire.

13 Derivati e composti Recipienti Acquazzone acquarelli, acquario,
Secchio, bottiglia, bicchiere, damigiana brocca, pozzo, boccale, tazza, pentola, bidone, serbatoio, bacinella, scaldabagno borsa dell’acqua, borraccia, lattina, botte, vaso piscina, diga, acquaio, thermos Acquazzone acquarelli, acquario, acquitrino, acquolina, sciacquare, annacquare, acquaragia, acquaio, acquedotto, acquatico acquavite, acquapark

14 Qualità dell’acqua Movimenti dell’acqua Raccolte d’acqua Minerale,
potabile, limpida, piovana, frizzante, naturale, trasparente, inodore, inquinata, distillata, termale, ossigenata, lucente. Fiume, mare, lago, diga, stagno, canale, laguna, palude, cascata. Onda, cavalloni, mareggiata, marea, maremoto, increspatura. 14

15 I componenti della parola idro (acqua)
Idroalcolico Idraulico Idratarsi Idrocaritacee Idrodegradazione Idrodinamica Idrofita Idrofobia Idrogamia Idrogeno Idrografia Idrolabilita idralisi Idrante I componenti della parola idro (acqua)

16 Le forme meteoriche dell’acqua
Pioggia Grandine Neve Nebbia Rugiada Brina Ghiaccio Nuvole

17 Senso figurato Fare un buco nell’acqua Buttare acqua sul fuoco
Sentirsi un pesce fuor d’acqua Navigare in cattive acqua Fare acqua da tutte le parti Stare a pane ed acqua

18 Parole ….. Immagini… sensazioni
Naufragio Alluvione Allagamento Straripamento Inondazione Disastro Frigorifero Brivido Gelato Ghiacciolo Surgelato Sudore Umidità Gavettone Asciugamano Freddo Bagnato

19 Acrostici A zzurra lei passa nei corsi
C osì illumina ogni luogo che percorre e poi svanisce in vapore Q uando si vuole sfogare lei scende minacciosa U gualmente cerca la sua foce quando è stanca di essere”dolce” A custico e melodioso è il suono delle sue infinite onde marine quando cerca di comunicare con noi. Acrostici A h!! C om’è buona l’acqua! Q uale bevanda è meglio dell’acqua? U rlo dopo urlo ho bisogno di un po’ d’acqua!! A desso bevo un bel bicchiere d’acqua! A cquazzone. C ome è forte! Q uanto è intenso! U alà! L’acquazzone è arrivato fin qua. A ttenzione! E’ proprio un’alluvione. A zzurra e limpida . C on l’acqua ci possiamo dissetare Q uando vedo l’acqua gioisco e con U n cristallo d’acqua divento A llegra

20 Le nostre ricerche Aspetti scientifici Il ciclo dell’acqua
Apri file Word Aspetti scientifici Il ciclo dell’acqua La struttura chimica dell’acqua Il ciclo disgelo – congelamento Il peso specifico dell’acqua e del ghiaccio Vasi comunicanti Il nutrimento delle piante La fotosintesi clorofilliana Camminare sull’acqua Le acque termali curative

21 Approfondimenti e… riflessioni
Le nostre ricerche Apri file Word Approfondimenti e… riflessioni L’acqua e la civiltà Quando l’acqua fa un disastro: l’Alluvione del 22 ottobre 2002 ….. sei mesi dopo (22 aprile 2009) L’acqua: un bene prezioso L’acqua e il divertimento L’acqua, artista d’eccezione! – Visita alle Grotte de “su Mannau”

22 Giochi, curiosità Enigmistica Invenzioni Proverbi e modi di dire
La parola acqua in Europa

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25 Proverbi e Modi di dire Il proverbio è un'affermazione particolare che cerca di riassumere una “forma di sapere” e spesso fornisce una regola di comportamento dettata dal ripetersi di situazioni vissute . Il modo di dire non esprime saggezza popolare, non ha un significato profondo o morale. E’ una frase quasi "usa-e-getta". Spesso, infatti, perde il significato letterale.

26 Modi di dire Acqua in bocca Sentirsi un pesce fuor d’acqua
Avere l'acqua alla gola Stare a pane ed acqua Fare un buco nell’acqua Assomigliarsi come due gocce d’acqua

27 Navigare in cattive acque Fare acqua da tutte le parti
Buttare acqua sul fuoco Facile come bere un bicchier d’acqua Rimanere di ghiaccio Bollire in pentola

28 Avere l'acquolina in bocca Avere una gran voglia di qualcosa che piace tanto da sentirsela in gola.
Bere d'ogni acqua: Prendere ciò che è possibile Portare acqua al mare Fare qualcosa di inutile Bersela Credere a qualche fandonia. Sentirsi in un mare di guai Avere tantissimi problemi Tirar l'acqua al proprio mulino badare soltanto ai propri interessi Frigger con l'acqua: lesinare Scoprire l'acqua calda: Dire, fare qualcosa di ovvio, di banale. Lavorare sott'acqua: agire astutamente Ne è passata di acqua sotto i ponti: È già passato tanto tempo da quello che è successo. Se non è zuppa è pan bagnato: se tra due elementi non indichi quello giusta è inutile che citi l'altro, si sa già! Pestare l'acqua nel mortaio: Fare una cosa inutile. Compiere uno sforzo inutile. Essere un'acqua cheta. Essere una persona tranquilla. Essere acqua e sapone: essere una persona semplice, senza trucco. Il sangue non è acqua. Chiaro come l'acqua. Cercare per terra e mare: Cercare dappertutto L’acqua corre al mare: Le cose vantaggiose toccano chi ne ha già abbastanza. Tenersi a galla: Guadagnare quello che basta per vivere o per far fronte agli impegni Tirare i remi in barca: Sospendere un'attività o perché giunti alla sua conclusione, o per deliberato proposito di lasciare che facciano altri. Nuotare nell'oro: Essere assai ricco E tanti altri ancora!!

29 Proverbi Cielo a pecorelle pioggia a catinelle Una mano lava l’altra e… … tutte e due lavano il viso Quando la nave affonda i topi scappano La goccia che fa traboccare il vaso La goccia scava la pietra Dar da bere alle rane

30 A goccia a goccia si fa il mare
Acqua passata non macina più Sopra le scarpe nuove, prima o poi ci piove Sposa bagnata, sposa fortunata Tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare Non ti curar dell'acqua che non bagna Il mulino non macina senza acqua e tanti altri ancora!!

31 Curiosità: Invenzioni “ad acqua”
Le informazioni sono state tratte, per la maggior parte, dal sito cronologia.leonardo.it/ dove ne troverete tante altre riferite all’acqua e non. Tra una ricerca e un’altra abbiamo anche trovato le ultime invenzioni bizzarre che vengono dalla Cina

32 La forza idraulica – la ruota idraulica La lavastoviglie
L’orologio La forza idraulica – la ruota idraulica La lavastoviglie Lo scaldabagno La zattera L’amo L’argano L’autopompa Il water a sifone La lavatrice Acquedotto L’impermeabile I pattini sul ghiaccio L’estintore La macchina a vapore L’ombrello La pentola a pressione Il ghiaccio La pressione idraulica La draga L’acqua gassata Lo scafandro La bottiglia di plastica

33 La zattera (6000 a.c.) Già nella preistoria, fu esigenza dell’uomo quella di galleggiare per attraversare un fiume e gli stagni, o per andare sui laghi a pescare. Lo avevano fatto sino ad ora utilizzando un tronco, ma poi a qualcuno venne l’idea di accoppiare due, tre, quattro tronchi, legarli con delle liane e formare piccole o grandi zattere in grado di tenere a galla sulla superficie uno o più uomini oltre le loro merci. Usando poi dei bastoni come pagaie e come timone trovarono anche il modo di scivolare sulle acque nella direzione voluta. L’amo I primi si ritrovano gia dal 6000 a.c. Inizialmente in osso, sono stati rinvenuti nei pressi del mar nero. Furono molto usati dai palafitticoli visto che vivevano perennemente sull’acqua e da essa ricavavano abbondante cibo. Può darsi che la tecnica di caccia consistente nel deporre qua e là le esche per attrarre prede animali abbia suggerito per la prima volta all’uomo l’idea di indurre i pesci a tentare di mangiare un’esca legata all’estremità di una lenza. I primi ami, si pensa, erano delle spine ma poi tecniche perfezionate di lavorazione dell’osso condussero ben presto a inventare un amo.

34 L’ombrello (anno 850 a.c./1750) In Cina, anticamente, era considerato un arnese di rango sociale alto, infatti veniva usato come parasole dai monarchi. Solo molto più tardi venne usato come parapioggia; i primi comparvero in Francia nel 1750. I pattini sul ghiaccio Di origine nordica. I primi sono stati ritrovati in Norvegia e datano il 1000 a.C. Anche quando furono realizzati in metallo, i primi sono sempre di origine scandinava e risalgono al 250 a.C. Argano Strumento per sollevare pesi, usato inizialmente, per attingere l’acqua dai pozzi. Se ne ha notizia già nel V sec. a.c. Una sua descrizione da Archimede. nel III sec. a.c. L’argano è formato da un palo di legno alla cui estremità si inserisce una ruota con una con una scanalatura su cui si avvolge una fune che azionata manualmente permette il sollevamento dei pesi.

35 Forza idraulica Sin dal 300 a.C. chi aveva corsi d'acqua vicino, iniziò a sfruttare la forza della corrente. Questa faceva girare una ruota con delle pale, un lungo asse della ruota faceva girare una specie di ingranaggio, e l'ingranaggio faceva girare, per esempio, la mola della macina. Acquedotto romano (Anno 144 a.c.) Con già alle spalle cinquecento anni di forte espansione, Roma pur essendo attraversata dal Tevere, era diventata una città con una popolazione assetata; aveva il grosso problema del rifornimento idrico. Gli ingegneri romani non si persero d'animo, progettarono un opera colossale. Un acquedotto di 90 chilometri, di cui 10 su arcate, anche di due, tre piani.

36 Orologio E’ dell'anno a.C. una specie di grande clessidra ad acqua (quelle a sabbia è piuttosto tarda, di epoca medievale attribuita agli Arabi) che gocciolando da un contenitore a un altro in quest'ultimo un galleggiante alzandosi indicava su un'asta alcune tacche graduate. Era uno degli strumenti che potremmo chiamare "misuratori del tempo", ma non erano veri e propri "orologi". Con questo nome nasce invece in Grecia (270 a.c.) realizzato da Ctesibio ed era pure questo ad acqua molto simile a quello egizio. Invece di un'asta graduata, quando l'acqua si alzava, un marchingegno galleggiante spostava una lancetta su un vero e proprio quadrante dove vi erano indicate le 12 ore. Era nato l'orologion - ora e logion dal greco lego=leggere; "leggere l'ora". Pur essendo oggetti rudimentali erano in grado di indicare il tempo in modo soddisfacente.

37 Draga (anno 1502) Una macchina per scavare mari o fiumi a piccole profondità apparve per la prima volta nelle Fiandre quando fu usata per lo scavo del canale Rupel Scheide. Il marchingegno era stato utilizzato dal fiammingo Pieter-Brughel. Il water a sifone (anno 1582) E’ stato inventato da un inglese John Harrigton copiato in Italia e migliorato nel 1775 mettendoci un sifone da un inglese Alexander Cummings. L’autopompa (anno 1683) Venne L’idea a un comandante del corpo dei vigili del fuoco di Amsterdam: l’olandese Jan Van Der Heide.

38 Pressione idraulica Nell’anno 1648, Pascal fece un'altra scoperta di fisica. Era noto che se si esercitava una certa pressione su un fluido dentro un piccolo o grande recipiente chiuso, la stessa pressione veniva trasmessa alle pareti dello stesso recipiente. Ma quanta? Il risultato delle misurazioni fu che la pressione era immutata, le pareti ricevevano la stessa pressione. Alla base della pressa idraulica questo fenomeno prese il nome "Principio di Pascal". La pentola a pressione Il suo inventore è il fisico francese Denis Papin ( ). Con i suoi esperimenti sulla pressione del vapore ideò questa pentola con dentro acqua che, messa sul fuoco e chiusa da un coperchio ermetico dotato di una valvola di sicurezza, la pressione faceva salire velocemente il punto di ebollizione dell'acqua, cucinando anche la carne più dura. Papin scoprì che in pochi minuti cuoceva al punto giusto. Questa dimostrazione culinaria la fece all'Accademia Reale delle scienze, improvvisandosi cuoco. Macchina a vapore La macchina a vapore nasce nel 1712 realizzata un mercante ferramenta Thomas Newcomen. L’idea è quella di ricavare nel cilindro due compartimenti con dentro un pistone che tramite la pressione del vapore spinge un’asta metallica che esce dal cilindro,il movimento viene trasferito a una trave oscillante (si chiamerà in seguito Biella) che collegava a una ruota,la corsa del pistone a metà cilindro gli imprime mezzo giro ,l’altra corsa nell’altra metà il giro lo completa.

39 L’acqua gassata (anno 1768)
L'anidride carbonica - gas prodotto dalla combustione o dalla fermentazione – era stata scoperta nel 1754 E proprio questa fermentazione fece scoprire a un chimico una caratteristica particolare. Joseph Priestley, abitava accanto a una grande fabbrica di birra dove la fermentazione del luppolo produceva enormi quantità di biossido di anidride carbonica. Averla a disposizione non gli era difficile per fare esperimenti; e in uno di questi scoprì che dissolvendo un po' di anidride carbonica nell'acqua, otteneva una gradevole bevanda. L’estintore (anno 1768) L'invenzione risale a questa data, per merito dell'inglese George Manby. Via via fu perfezionato. Inizialmente in questo apparecchio atto a spegnere inizi d'incendio, come sostanza si impiegava acqua, e ancora oggi la si usa per combustibili solidi come legno, carta ecc.

40 Scafandro I primi tentativi di realizzare uno strumento per far immergere sott'acqua degli uomini furono i romani, allestendo rudimentali scafandri in cuoio connessi a un tubo per l'aria. Solo intorno al però, compare una tuta in tela impermeabile, gommata, realizzata dal francese Louis Cabirol. A renderla efficiente con un apparecchio per la riserva d'aria furono in seguito due francesi nel 1864: Rouquayrol e Danayrouze. Nel 1862 i fratelli francesi Carmagnole abbandonano la tela gommata e realizzano uno scafandro tutto metallico a chiusura stagna dotato di bombole e collegato alla nave appoggio con lunghi tubi. Con altre migliorie - apportate dalla ditta tedesca Neufeldt & Kuhnke - nel 1923, ne sono realizzate alcune, muniti di elmo di metallo con visiera e tubi per respirare e comunicare con la superficie, sono gli scafandri normalmente impiegati oggi dai palombari per le immersioni. L’impermeabile Invenzione degli inglesi della seconda metà del XIX secolo …. mantelline, teli, stivali, ecc. Con questi e altri prodotti il lattice iniziò ad essere molto richiesto, e ben presto gli inglesi misero gli occhi sulle piantagioni in Brasile dove la pianta Hevea, da cui appunto si estrae il lattice, allora era molto diffusa. Il Brasile che aveva cominciato un lucroso export, temendo che qualcuno si impossessasse dei semi mise una rigorosa sorveglianza. Tuttavia un inglese - un certo Wickham- riuscì ad impossessarsi di semi e portarli in patria.

41 Scaldabagno (anno 1868) Il Ghiaccio (anno 1834)
Solidificando l’acqua in ghiaccio (che è una delle varie forme cristalline (5 note) dell’acqua allo stato solido) l’ingegnere statunitense Jacob Perkins con una macchina delle sue invenzioni ottenne per la prima volta il ghiaccio. La lavatrice (anno 1872) La prima lavatrice fu molto spartana. Consisteva in una classica vecchia tinozza di legno,messa dentro un’altra tinozza di legno che fungeva da vasca con dentro sapone a scaglie disciolte. La tinozza veniva fatta ruotare per mezzo di una manovella, e nel girare un po’ avanti un pò indietro, imprimeva uno sbattimento ai panni che conteneva. L’aveva costruita l’inglese Henry Sidgier nel 1872.con la stessa idea dello sbattimento. La lavastoviglie è stata inventato nel 1899 dalla Cockran & co . Scaldabagno (anno 1868) Con a disposizione il gas di città, l’acqua calda comparve anche nelle case con un rudimentale “scald’acqua” inventato da un’inglese: Benjamin Maughan. Furono in seguito perfezionati. Gli scaldabagni elettrici nel 1882 comparvero per primi in Germania La bottiglia di plastica fu inventata il 13 Agosto1973 da Nathan Weith un dipendente della Du Point.

42 Invenzioni più bizzarre
Asciugamano (per averlo sempre a portata di mano) Ditofricio (più pratico di così) Ombrello corpo (non ci toccherà neanche una goccia d’acqua) Ombrello cravatta (no comment) Ombrello scarpe (scarpe nuove? No problem) Raccolta acqua

43 Argiolas Alessandro Bianchini Celeste Cocco Stefano Lecis Simone
Littera Simone Marongiu Cristina Murtas Stefano Orrù Stefano Pani Alessio Pinna Laura Veronica Piroddi Gianmarco Pistis Federica Podda Simone Porceddu Marta Pusceddu Laura Serra Fabio Tuveri Alessio Usai Tatiana Gli alunni della 1^ A sono stati guidati dalle Professoresse Angela Angioi, Rosalia D’Amico, Rita Carcassi


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