La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

LA CRESCITA PROFESSIONALE DEL PERSONALE DELLA PROV. AUT. DI BOLZANO Bolzano 5 settembre 2008 Presentazione di: ALDO ANCONA Agenzia nazionale per i servizi.

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "LA CRESCITA PROFESSIONALE DEL PERSONALE DELLA PROV. AUT. DI BOLZANO Bolzano 5 settembre 2008 Presentazione di: ALDO ANCONA Agenzia nazionale per i servizi."— Transcript della presentazione:

1 LA CRESCITA PROFESSIONALE DEL PERSONALE DELLA PROV. AUT. DI BOLZANO Bolzano 5 settembre 2008 Presentazione di: ALDO ANCONA Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali LEDUCAZIONE CONTINUA IN MEDICINA: UNO STRUMENTO STRATEGICO DEL GOVERNO CLINICO *****************************

2 ANNI 80: LINTEGRAZIONE ORGANIZZATIVA E DEL GOVERNO DEI SERVIZI ANNI 90: IL CONSOLIDAMENTO DELLA ORGANIZZAZIONE (Aziende sanitarie) ANNI 2000: LO SVILUPPO DELLA QUALITA DEI SERVIZI SOSTENIBILITA ECONOMICA LEVOLUZIONE DEL SISTEMA SANITARIO NAZIONALE

3 LO SVILUPPO DELLA QUALITA DEI SERVIZI GOVERNO CLINICO CITTADINI AMMINISTRATORI PROFESSIONISTI

4 PARTECIPAZIONE DEI PROFESSIONISTI ALLE SCELTE ED AI PROCESSI DI GOVERNO DELLE AZIENDE Garantire i più appropriati standard di assistenza Assicurare il miglioramento continuo delle prestazioni Perseguire la riduzione del rischio clinico Sviluppare leccellenza delle prestazioni Assicurare lequità dellaccesso alle prestazioni Perseguire la soddisfazione dei cittadini Ottimizzare luso delle risorse SI BASA SU UNA ALLEANZA (PATTO) TRA DIREZIONE ED OPERATORI (professionisti) PER PERSEGUIRE CONGIUNTAMENTE LA MISSION AZIENDALE:

5 VALUTARE LAPPROPRIATEZZA DELLOFFERTA INDIVIDUARE, INDIRIZZARE, CONTROLLARE E MONITORARE LA DOMANDA DI PRESTAZIONI GOVERNO DELLOFFERTA GOVERNO DELLA DOMANDA APPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA APPROPRIATEZZA CLINICA AGIRE PER OBIETTIVI DI SALUTE E SUI DETERMINANTI DI SALUTE

6 LAPPROPRIATEZZA CLINICA RIGUARDA LESECUZIONE DI INTERVENTI CHE PRODUCANO BENEFICI SUPERIORI AI RISCHI LAPPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA RIGUARDA IL REGIME E LE MODALITA DI ESECUZIONE DELLINTERVENTO CHE CONIUGHINO LA MASSIMA SICUREZZA DEL PAZIENTE CON LA MASSIMA ECONOMICITA NEL CONSUMO DELLE RISORSE LAPPROPRIATEZZA AGIRE SUI DETERMINANTI DI SALUTE RICHIEDE LA CAPACITA DI INTERAGIRE IN FORMA INTEGRATA CON SOGGETTI E POLITICHE NON NECESSARIAMENTE SANITARIE

7 IL GOVERNO CLINICO E DINAMICO: ha a che fare con la capacità di produrre cambiamenti efficaci per migliorare la qualità dellassistenza (se continui a fare quello che hai sempre fatto otterrai sempre quello che hai sempre ottenuto) Formazione Ricerca Innovazione Sperimentazione

8 ECM FORMAZIONE SCOPO PRIMARIO DEI PROGRAMMI ECM E IL MIGLIORAMENTO DELLE COMPETENZE DI CIASCUN OPERATORE SANITARIO

9 AUMENTARE, MIGLIORARE E AGGIORNARE LE CONOSCENZE SCIENTIFICHE MIGLIORARE LA QUALITA DELLE PRESTAZIONI PROFESSIONALI IN UNOTTICA DI PROCESSO ASSICURARE AI CITTADINI LA MIGLIORE GESTIONE CLINICA POSSIBILE GARANTENDO AL CONTEMPO GLI ASPETTI DI AUTONOMIA, CORRETTEZZA E SICUREZZA DELLE DECISIONI INCREMENTARE LA CAPACITA DI GESTIONE DELLINTERO PROCESSO DI DIAGNOSI E CURA

10 IL MIGLIORAMENTO DELLE COMPETENZE E LAUMENTO DELLE CONOSCENZE? SAPERE SAPER FARE INSIEME AD ALTRI SAPER FARE

11 GLI OBIETTIVI DEL GOVERNO CLINICO E QUINDI DELLA FORMAZIONE SONO INDISSOLUBILMENTE LEGATI ALLLA ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI ED ALLE RELAZIONI INTERDISCIPLINARI ED INTERPROFESSIONALI Importanza delle metodologie formative orientate alla operatività ed allo sviluppo organizzativo Crescente importanza dei livelli istituzionali responsabili della organizzazione dei servizi (REGIONI E PROV. AUTONOME)

12 FORMAZIONE PROGRAMMAZIONE REGIONALE/AZIENDALE Le metodologie formative: Eventi Formazione a distanza E-learning Formazione sul campo ? La titolarità formativa: Eventi organizzati da terzi Società scientifiche Piani di formazione aziendali Iniziative di altri soggetti istituzionali

13

14 Partecipazioni nella Lombardia

15 Partecipazioni nel Lazio

16

17 ESIGENZA DELLA MASSIMA DIFFUSIONE ED OMOGENEITA A LIVELLO NAZIONALE RISPONDENZA DEI PIANI FORMATIVI ALLA PROGRAMMAZIONE ED ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI FORMAZIONE NON COME OBBLIGO BUROCRATICO MA COME STRUMENTO DI MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA PROFESSIONALE E DEI SERVIZI MINISTERO PROFESSIONI REGIONI

18 LA CASA COMUNE: AGENAS (Intesa Stato-Regioni agosto 2007) REGIONI MINISTERO PROFESSIONI

19 COMMISSIONE NAZIONALE PER LA FORMAZIONE CONTINUA MINISTERO PROFESSIONI REGIONI COMITATO REGIONI OSSERVATORIO NAZIONALE QUALITA 5 SEZIONI CONSULTA NAZIONALE PER LA FORMAZIONE PERMANENTE OO.SS Soc. scientifiche Provider accreditati Università Enti di ricerca 1. Criteri e procedure di accreditamento provider 2. Sviluppo e ricerca metodologie formative innovative 3. Valutazione della qualità attività formative 4. Obiettivi formativi nazionali e regionali 5. Attività formative in ambito comunitario e allestero

20 LE COSE DA FARE: Disciplina dei crediti formativi anche in relazione al tempo formativo Definizione archivi e anagrafi regionali e nazionali con Cogeaps Piani formativi regionali e nazionali Riequilibrio metodologie formative con potenziamento formazione a distanza e sul campo Procedure di accreditamento Disciplina del conflitto di interessi Metodologie di valutazione dei processi formativi attivati

21 POTREBBE ESSERE COSI: LA CASA COMUNE

22 LIMPORTANTE E CHE NON DIVENTI COSI: LA CASA COMUNE


Scaricare ppt "LA CRESCITA PROFESSIONALE DEL PERSONALE DELLA PROV. AUT. DI BOLZANO Bolzano 5 settembre 2008 Presentazione di: ALDO ANCONA Agenzia nazionale per i servizi."

Presentazioni simili


Annunci Google