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Evoluzione Temporale in Meccanica Quantistica

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Presentazione sul tema: "Evoluzione Temporale in Meccanica Quantistica"— Transcript della presentazione:

1 Evoluzione Temporale in Meccanica Quantistica

2 Sommario Richiami di Meccanica Quantistica Evoluzione temporale
Rappresentazioni di Schroedinger e di Heisenberg Serie di Dyson Matrice S Probabilita’ di transizione Regola d’oro Fattore di spazio delle fasi F. Bianchi

3 Ket, Bra, Operatori (1) |a> ket, vettore di stato in spazio vettoriale complesso. |a> + |b> = |c> somma di ket e’ un ket c|a> =|a>c c numero complesso |a> e c|a> rappresentano lo stesso stato fisico Un’osservabile A puo’ essere rappresentata da un operatore. In generale A|a> e’ diverso da c|a> Per gli autoket di A vale la proprieta’ A|a1> = c1|a1>, A|a2>=c2|a2>,… L’insieme dei numeri ci e’ l’insieme degli autovalori di A Gli stati fisici corrispondenti agli autoket |ai> sono chiamati autostati di A Gli autoket di un’osservabile A costituiscono una base in uno spazio vettoriale: Un generico ket puo’ essere scritto come |b> = Sici|ai> F. Bianchi

4 Ket, Bra, Operatori (2) Spazio dei bra <a|, spazio vettoriale duale dello spazio dei ket ca|a> + cb|b>  c*a<a| + c*b<b| Prodotto interno: <b|a> <b|a> = <a|b>* <a|a> >= 0 |a> e |b> ortogonali se <a|b> = 0 X|a> <a|X+ X+ e’ operatore aggiunto di X (in rappresentazione matriciale, l’aggiunto di X si ottiene sostituendo Xij con X*ji) Operatori Hermitiani: X=X+ (XY)+ = Y+X+ Autovalori di un operatore Hermitiano sono reali Autoket di un operatore hermitiano sono ortogonali e possono essere normalizzati: <ai|aj> = dij. Formano una base Relazione di completezza: Si|ai><ai| = 1  Operatore identita’ F. Bianchi

5 Rappresentazione Matriciale
X=Si Sj|ai><ai| X|aj ><aj| Ci sono N2 numeri della forma <ai| X|aj> Possono essere disposti in una matrice quadrata (i indice di riga, j di colonna) Gli |ai> siano una base. Allora: F. Bianchi

6 Misura in MQ “Una misura fa sempre saltare il sistema in un autostato della variabile dinamica che si misura” (P.A.M. Dirac) Prima della misura: |b> = Sici|ai> La misura dell’osservabile A fa saltare il sistema in |ai> uno degli autostati di A Eccezione: quando il sistema si trova gia’ in un autostato di A Il risultato di una misura e’ uno degli autovalori di A. Probabilita’ che il sistema salti nell’autostato |ai> e’ |<ai|b>|2 Valore di aspettazione di A in uno stato |b>: <b| X|b>=<A> Se ai e’ l’autovalore dell’autostato|ai>  <A> = Si ai |<ai|b>|2 F. Bianchi

7 Osservabili Compatibili, Operatori Unitari
Quando i corrispondenti operatori commutano: [A,B] = 0 Sono diagonalizzabili contemporaneamente Hanno autostati comuni: |ai,bi> A|ai,bi> = ai|ai,bi> B|ai,bi> = bi|ai,bi> Autovalore degenere: quando a diversi autostati di un operatore corrisponde lo stesso autovalore. Date due basi di ket ortonormali e complete |ai> e |bi>, esiste un operatore unitario U (UU+=U+U=1) tale che: |bi> = U|ai> Uij=<ai|U|aj> = <ai|bj> X’ =U+XU dove X e’ la rappresentazione matriciale di un operatore nella base |ai> e X’ e’ la sua rappresentazione nella base |bi>, F. Bianchi

8 Evoluzione Temporale in MQ (1)
Tempo e’ parametro (e non un operatore) A t= t0 stato del sistema e’ |a> Ad un tempo t>t0 lo stato del sistema e’|a,t0;t> limt->t0 |a,t0;t> = |a,t0;t0>=|a>=|a,t0> Vogliamo studiare l’evoluzione temporale |a>  |a,t0;t> Introduciamo l’operatore di evoluzione temporale U(t,t0) |a,t0;t> = U(t,t0) |a,t0> U+U=1 U(t2,t0)=U(t2,t1)U(t1,t0)  proprieta’ di composizione Operatore infinitesimo di evoluzione temporale: |a,t0;t0+dt> = U(t0+dt,t0) |a,t0> lim dt->0 U(t0+dt,t0) = 1 Tutte richieste sono soddisfatte con U(t0+dt,t0) = 1-iWdt; W+=W Identificando W con l’Hamiltoniana H: W=H/h: U(t0+dt,t0) = 1-i(Hdt)/h F. Bianchi

9 Evoluzione Temporale in MQ (2)
Usando la proprieta’ di composizione: Questa e’ l’equazione di Schroedinger per l’operatore di evoluzione temporale Moltiplicando ambo i membri per il ket di stato |a,t0>: Che e’ l’equazione di Schroedinger per un ket di stato. Se viene dato U(t,t0) e sappiamo come agisce su |a,t0>, non abbiamo bisogno di occuparci dell’equazione di Schroedinger per i ket di stato, basta applicare U(t,t0) a |a,t0> per ottenere |a,t0;t>. Dobbiamo trovare soluzioni dell’equazione di Schroedinger per U(t,t0) con la condizione iniziale U(t0,t0)=1 F. Bianchi

10 Evoluzione Temporale in MQ (3)
Equazione da risolvere: Tre casi: F. Bianchi

11 Evoluzione Temporale in MQ (4)
Occupiamoci del caso 1 (H non dipende dal tempo). Per sapere come agisce U(t,t=0) su un generico ket, dobbiamo capire come agisce sui ket di una base. Scegliamo come base gli autoket di un operatore A tale che [A,H]=0  autoket di A sono autoket di H: H|a’>=Ea’|a’> Se e’ nota l’espansione del ket iniziale |b>: N.B.: Le fasi relative delle diverse componenti Cambiano nel tempo perche’ le frequenze di oscillazioni sono diverse F. Bianchi

12 Evoluzione Temporale in MQ (5)
Caso speciale: Se il sistema e’ in un autostato di A ed H rimane in tale autostato Se [A,H]=0 allora A e’ una costante del moto Si puo’ facilmente generalizzare al caso di diverse osservabili compatibili tra di loro e con H. E’ fondamentale trovare un insieme di osservabili compatibili fra loro e con H F. Bianchi

13 Evoluzione Temporale in MQ (6)
Consideriamo ora una osservabile B che non commuta necessariamente con A od H e calcoliamone il valor medio in un autostato di A <B> e’ indipendente dal tempo  autostati dell’energia sono stazionari Calcoliamo <B> in uno stato non stazionario. Se lo stato non e’ stazionario, lo si puo’ esprimere come una sovrapposizione di autostati dell’energia. F. Bianchi

14 Rappresentazione di Schroedinger
Quella vista finora: Gli stati evolvono nel tempo, gli operatori sono stazionari Valore di aspettazione F. Bianchi

15 Rappresentazione di Heisenberg
Gli stati restano costanti Le osservabili (gli operatori) evolvono nel tempo Equazione del moto di Heisemberg Valore di aspettazione Identico nelle due rappresentazioni F. Bianchi

16 Momento Magnetico in Campo Costante(1)
F. Bianchi

17 Momento Magnetico in Campo Costante(2)
F. Bianchi

18 Momento Magnetico in Campo Costante(3)
F. Bianchi

19 Rappresentazione d’Interazione(1)
Dovuta a Dirac Utile quando H =H0 + H’(t) H0 termine libero V(t) termine d’interazione eventualmente dipendente dal tempo Intermedia tra la rappresentazione di Heisenberg e quella di Schroedinger Osservabili variano nel tempo: evoluzione determinata da H0 Stati variano nel tempo: evoluzione determinata dal termine d’interazione F. Bianchi

20 Rappresentazione d’Interazione(2)
Supponiamo che: H =H0 + H’(t) H0|n> = En|n> Consideriamo un ket arbitrario, che all’istante t=0 e’ dato da: |a> = Sncn(0)|n> Il nostro problema e’ determinare i cn(t) tali che: |a,t=0;t>= Sncn(t)exp(-iEnt/h)|n> Attenzione alla fattorizzazione della dipendenza temporale: Il fattore exp(-iEnt/h) sarebbe presente anche in assenza di H’(t) La dipendenza dal tempo di cn(t) e’ dovuta a H’(t). In assenza di H’(t)  cn(t)= cn(0) F. Bianchi

21 Rappresentazione d’Interazione(3)
Sviluppo di un ket generico nella base di autostati di H0 Moltiplichiamo ambo i membri dell’equaz. di Sch. per i ket per <n| ed usando la relazione di completezza Definizione dei cn(t) Equazione matriciale !!! F. Bianchi

22 |a,t0;t>I=UI(t,t0)|a,t0;t0>I
Serie di Dyson(1) Soluzione di equazione differenziale per cn(t) in generale complicata  approccio perturbativo Lavoriamo con l’operatore di evoluzione temporale UI(t,t0) definito da: |a,t0;t>I=UI(t,t0)|a,t0;t0>I Che quindi soddisfa all’equaz: Con la condizione iniziale U(t0,t0)=1 F. Bianchi

23 Serie di Dyson(2) Equaz differenziale + condiz iniziale equivalente a equazione integrale: Soluzione iterativa: F. Bianchi

24 Probabilita’ di Transizione (1)
Relazione tra UI(t,t0) ed U(t,t0) (nella rapp di Schroedinger) Elemento di matrice di UI(t,t0) tra autostati di H0:  Ampiezza di transizione: diversa nella rapp di Interazione ed in quella di Schroedinger Ma la probabilita’ di transizione: E’ la stessa ! (N.B.: solo tra autostati di H0) F. Bianchi

25 Probabilita’ di Transizione (2)
Supponiamo che a t =0 il sistema sia in un autostato di H0, |i>: Confrontando con: Si vede che: Anche i cn(t) possono essere sviluppati in modo perturbativo: F. Bianchi

26 Probabilita’ di Transizione (3)
Confrontando con lo sviluppo perturbativo di UI(t,0): Ampiezza di transizione all’ordine j da|i> ad|n>: cn(j)(t) Termine di ordine 0: nessuna interazione La Sm nel termine di ordine 2 ha il senso di somma sui possibili stati intermedi Probabilita’ di transizione da |i> ad |n> ( stati diversi fra loro!): F. Bianchi

27 Intuitivamente…. F. Bianchi

28 Perturbazione Costante (1)
H’ = costante Sviluppo dell’ampiezza di transizione |i> |f>: F. Bianchi

29 Perturbazione Costante (2)
Termine ordine zero: evoluzione libera dello stato iniziale da t0 a t senza scambio energia con interazione Termine primo ordine:evoluzione libera dello stato iniziale da t0 a t1 in cui avviene scambio energia con interazione che lascia il sistema nello stato finale che evolve liberamente da t1 a t Termine secondo ordine: evoluzione libera dello stato iniziale da t0 a t1 in cui avviene scambio energia con interazione che lascia il sistema in uno stato intermedio |a> che evolve liberamente da t1 a t2. Nell’istante t2 c’e’ un ulteriore scambio energia con interazione che lascia il sistema nello stato finale che evolve liberamente da t2 a t. Oltre ad integrare su tutti i possibili istanti t1 e t2 occorre anche sommare su tutti i possibili stati intermedi. E cosi’ via per tuitti gli altri ordini perturbativi…. Ad ogni ordine il sistema evolve liberamente con H0 fra i vertici dove interagisce con la perturbazione H’ F. Bianchi

30 Matrice S (1) Finora: ampiezza di transizione per intervallo di tempo finito Per studio di problemi di scattering e’ piu’ interessante l’estensione ad intervallo di tempo infinito. Introduciamo la matrice di Scattering: Scambio di sommatoria e limite forza un po’ la matematica…. Il sistema si considera non interagente con la perturbazione a tempi lunghi nel passato e nel futuro. Gli stati asintotici |i> ed |f> sono autostati di H0 F. Bianchi

31 Matrice S (2) Somma su stati intermedi include integrazione su gradi di liberta’ continui F. Bianchi

32 Matrice T Se la serie si sapesse sommare, si potrebbe scrivere:
Dove T e’ la matrice di transizione, il cui sviluppo perturbativo e’: Gli elementi di T, tra stati imperturbati, rappresentano la somma (in principio infinita) delle ampiezze per lo scambio di 1,2,..n quanti fra sistema imperturbato e perturbazione Interpretazione:negli ordini superiori al primo compaiono stati intermedi (virtuali), che corrispondono a transizioni interne al processo in cui il sistema scambia energia con la perturbazione N.B: nelle interazioni intermedie il sistema non conserva l’energia che viene invece conservata globalmente grazie aalla d Si puo’ far risalire alla relazione di indeterminazione tempo-energia. F. Bianchi

33 Probabilita’ di Transizione (1)
F. Bianchi

34 Probabilita’ di Transizione (2)
Probabilita’ di transizione al primo ordine tra gli autostati |i> ed |f> di H0: Probabilita’ di transizione per unita’ di tempo: F. Bianchi

35 Probabilita’ di Transizione (3)
Prob. di transizione per unita’ di tempo, al II ordine perturbativo: Quando e’ importante considerare ordini perturbativi > 1 ? Quando l’elemento di matrice al I ordine e’ = 0 (P.es. per motivi di simmetria) Quando e’ necessaria elevata accuratezza N.B: Tutti gli elementi di matrice di processi relativistici fra particelle reali sono come minimo del II ordine; quelli del I ordine non conservano E,p F. Bianchi

36 Una Rappresentazione della d
F. Bianchi

37 Limiti Sbarazzini F. Bianchi

38 Commenti sulle Probabilita’ di Transizione
Finora: transizione tra stati |i> ed |f> specificati solo dalle energie In generale fissare Ef non fissa univocamente lo stato finale: esiste una molteplicita’ di stati finali (degeneri) corrispondenti ad una data energia Questa molteplicita’ e’ funzione dell’energia. Per una data Ef si puo’ determinare la densita’ degli stati finali per intervallo di energia In pratica siamo interessati alla probabilita’ di transizione verso un gruppo di stati tutti alla energia Ef Occorre sommare wfi su tutti gli stati finali che si considerano. Normalmente si puo’ approssimare la somma con un integrale. F. Bianchi

39 Regola d’Oro N. 2 Se gli stati finali costituiscono un continuo:
Prob. (infinitesima) di transizione verso un “intervallo (infinitesimo) di stati” Al I ordine: regola d’oro n. 2 (Dirac, Fermi): Nel caso di transizioni verso lo spettro continuo la d di fatto scompare dn/dEf :densita' di stati finali/Intervallo di energia; Fattore di spazio delle fasi Fattore puramente cinematico (non dinamico) caratteristico dello stato finale Incremento del numero di stati finali accessibili al sistema per incremento unitario dell’energia disponibile F. Bianchi

40 Fattore di Spazio delle Fasi(1)
Esempio 1: F. Bianchi

41 Fattore di Spazio delle Fasi(2)
Esempio 2: F. Bianchi

42 Fattore di Spazio delle Fasi(3)
Esempio 3: Due particelle libere senza vincoli tra gli impulsi Quindi: F. Bianchi

43 Atomo d’Idrogeno in Condensatore (1)
Atomo di H, nello stato fondamentale in condensatore piano collegato a generatore di corrente alternata di frequenza w Generatore acceso a t= 0 e spento a t=t0 EI (energia ionizzazione) Hamiltoniano d’interazione: Due casi: hw<EI e hw>EI F. Bianchi

44 Atomo d’Idrogeno in Condensatore (2)
Primo caso: hw<EI Atomo non viene ionizzato, possiamo calcolare ampiezza di transizione fra stato fondamentale ed uno degli stati eccitati (insieme discreto): Da cui: F. Bianchi

45 Atomo d’Idrogeno in Condensatore (3)
Se Ef>Ei, solo il secondo termine e’ importante e la probabilita’ di transizione diventa: La probabilita’ di transizione oscilla nel tempo in funzione della durata della perturbazione con la frequenza di battimento (differenza fra frequenza della perturbazione e frequenza naturale della transizione) F. Bianchi

46 Atomo d’Idrogeno in Condensatore (4)
Secondo caso: hw>EI L’atomo si ionizza e lo stato finale appartiene al continuo. Probabilita’ di transizione verso un gruppo di stati: Poiche’ (slide 40): Ne segue: F. Bianchi

47 Atomo d’Idrogeno in Condensatore (5)
Alcune considerazioni: Il volume di quantizzazione L3 si cancella con i fattori di normalizzazione L3/2 delle funzioni d’onda Per avere probabilita’ di transizione finita occorre integrare su range finito di energia ed angolo solido dell’elettrone Trattiamo l’elemento di matrice come costante: F. Bianchi


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