II° UDA SPERIMENTAZIONE L’INCONTRO Classe IV B a.s. 2015/2016 Insegnanti coinvolti: Serenella Pigliapoco, Alessia Avaltroni.

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Transcript della presentazione:

II° UDA SPERIMENTAZIONE L’INCONTRO Classe IV B a.s. 2015/2016 Insegnanti coinvolti: Serenella Pigliapoco, Alessia Avaltroni

Mappa Concettuale INCONTRO = RELAZIONE variabile nel tempo e nello spazio con CAMBIAMENTO RECIPROCO basato su EMPATIA DIALOGO RISPETTO

OBIETTIVO FORMATIVO Riconoscimento della naturale sociale dell’uomo e del suo bisogno di empatizzare e dialogare con l’altro per una coevoluzione di sé e dell’altro basato sul rispetto e sul riconoscimento della dignità incondizionata di ogni essere vivente.

COMPETENZE G.L.: COMUNICARE EMPATIZZARE DIALOGARE INDIVIDUARE RELAZIONI RISOLVERE PROBLEMI PER FAVORIRE LA CRESCITA DI SÉ E DELL'ALTRO.

Fase Obiettiv o Discipli ne coinvol te Descrizione delle attività Repertorio ORM Organizzazio ne Risorse (Materiali, mezzi) MetodiMetodi 0Rilevare l’ostacol o epistem ologico mediant e la conversa zione clinica. italianoDisposizione della classe in una situazione di circle time ed effettuazione della conversazione clinica. Lavoro con il gruppo classe. Registrat ore audio, computer per trascrizio ne conversaz ione clinica. EURISTICOP.D.EURISTICOP.D.

Fase 0 Obiettivo: conoscere la percezione che gli alunni hanno dell’incontro Cosa fa l’insegnanteCosa fa l’alunno Per introdurre l’argomento chiede agli allievi di mettersi in circle time, spiega la modalità e la funzione di svolgimento della Conversazione Clinica. Pone una serie di domande stimolo del tipo: Cosa ti fa venire in mente l’incontro con l’altro? Dove vedi la presenza dell’altro? Cosa succede quando incontri l’altro? Come ti senti dopo l’incontro? Si dispone in circle time e ascolta. Risponde uno per volta alle domande stimolo

Alla I° domanda: « Cosa ti fa venire in mente l’incontro con l’altro?» Alcuni allievi citano emozioni e sentimenti legati all’amore,alla fedeltà, alla corresponsabilità; altri comportamenti quali collaborazione, cooperazione, confronto, condivisione, accoglienza, reciproco aiuto, scambio di abitudini. Diversi allievi individuano nella conoscenza un elemento fondamentale dell’incontro.

Alla II° domanda: «Dove vedi la presenza dell’altro?» Lo spazio dell’incontro è metaforico come il proprio cuore, i propri occhi e i propri pensieri o reale come la scuola, al mare, nelle passeggiate, nei momenti difficili, vicino a se stessi ovvero al proprio fianco.

Alla III° domanda: Cosa succede quando incontri l’altro?” Alla III° domanda:“Cosa succede quando incontri l’altro?” Nelle risposte date dagli alunni ritorna il tema della conoscenza, del dialogo e dell’aiuto reciproco. Un allievo dice che bisogna conoscere il carattere dell’altro prima di farci amicizia. C’è chi riconosce nell’abbraccio una forma di accoglienza e di saluto.

Alla IV° domanda “Come ti senti dopo l’incontro?” I sentimenti percepiti sono: commozione, felicità, tristezza per il distacco, senso di serenità e di stupore, allegria, orgoglio per la nuova conoscenza.

Analisi di Conversazione Clinica Alla prima domanda “Cosa ti fa venire in mente l’incontro con l’altro?”alcuni allievi citano emozioni e sentimenti legati all’amore, alla fedeltà, alla corresponsabilità; altri comportamenti quali collaborazione, cooperazione, confronto, condivisione, accoglienza, reciproco aiuto, scambio di abitudini. Diversi allievi individuano nella conoscenza un elemento fondamentale dell’incontro. Alla seconda domanda” Dove vedi la presenza dell’altro?” lo spazio dell’incontro è metaforico come il proprio cuore, i propri occhi e i propri pensieri o reale come la scuola, al mare, nelle passeggiate, nei momenti difficili, vicino a se stessi ovvero al proprio fianco. Alla terza domanda “Cosa succede quando incontri l’altro?” ritorna il tema della conoscenza, del dialogo e dell’aiuto reciproco. Un allievo dice che bisogna conoscere il carattere dell’altro prima di farci amicizia. C’è chi riconosce nell’abbraccio una forma di accoglienza e di saluto. Alla quarta domanda “Come ti senti dopo l’incontro?” i sentimenti percepiti sono: commozione, felicità, tristezza per il distacco, senso di serenità e di stupore, allegria, orgoglio per la nuova conoscenza.

L’incontro con l’altro fa venire in mente  amore  fedeltà  corresponsabilità  collaborazione  cooperazione  confronto  condivisione  accoglienza  reciproco aiuto,  scambio di abitudini  conoscenza L’altro è presente  nel proprio cuore  nei propri occhi  nei propri pensieri  a scuola  al mare  nelle passeggiate  nei momenti difficili  vicino a se stessi ovvero al proprio fianco. L’incontro con l’altro provoca  conoscenza  dialogo  aiuto reciproco  conoscenza del carattere dell’altro  un abbraccio  accoglienza Dopo l’incontro ci si sente  commossi  felici  tristi per il distacco  senso di serenità e di stupore  allegria  orgoglio per la nuova conoscenza. Mappa mentale

Commento alla Conversazione Clinica

Matrice cognitiva L’incontro Suscita Provoca Implica Genera

Compito di apprendimento Provoca Implica Favorisce: FORME DI COEVOLUZIONE

Rete Concettuale INCONTRO = RELAZIONE variabile nel tempo e nello spazio basata CONOSCENZA e DECENTRAMENTO genera CAMBIAMENTO E COEVOLUZIONE

obiettivo discipl ineDescrizione attività orga nizza zione risorsemetodi 1 Compren dere le dinamich e dell’incon tro tra culture diverse Italia no, geogr afia Divisione della classe in due gruppi culturalmente diversi Attività ludica : svolgimento del gioco “ Bafa Bafa” Discussione orientata a comprendere la percezione che si ha della “cultura altra” e le possibili interazioni Lavo ro con due grup pi class e. Gioco “ Bafa bafa” Schede informativ e su due tipologie di comunità con usi e costumi diversi. Ludico e dialogi co

Gli alunni sono stati divisi in due gruppi e ciascuno ha letto e analizzato un documento riguardante una civiltà.

Sempre in questa fase per rafforzare il concetto dell’ALTRO è stata introdotta una poesia seguita da riflessioni e analisi

Fase ObiettivoDiscipline coinvolte Descrizione delle attività Repertorio ORM OrganizzazioneRisorse (Materiali, mezzi) Metodi 2 Conoscere una fiaba ItalianoAscolto e comprensione della parte introduttiva di una fiaba suddivisione in sequenze e disegni analisi e ipotesi sulla situazione iniziale Testo fantastico: la fiaba Morfologia: Modo indicativo-tempi composti Ortografia: sintassi: soggetto- predicato-complementi Lavoro individuale. Lavoro in piccolo gruppo. Testi Lettura guidata e/o narrazione Attività iconica prestruttura- ta. Discussione orientata.

Cosa fa l’insegnanteCosa fa l’alunno Legge la prima parte di un libro e fa vedere un filmato di presentazione. Pone domande di comprensione Chiede di immaginare l’antefatto Ascolta e osserva Risponde e inserisce i dati in una tabella Propone situazioni

Cosa fa l’insegnanteCosa fa l’alunno Legge una, per volta, 4 fiabe provenienti da un altri Paesi Chiede di completare una tabella, per ciascuna, inserendo i dati emersi dall’ascolto Chiede di riunirsi in piccoli gruppi e completare una tabella riassuntiva delle 4 fiabe Ascolta Completa la tabella e condivide con la classe ciò che ha scritto Si riunisce in gruppo e completa insieme agli altri la tabella. Infine condivide con il resto della classe il proprio lavoro.

Durante questa fase sono state presentate agli alunni cinque diverse fiabe aventi come filo conduttore «Cenerentola» Gli alunni dopo averne ascoltata e analizzata una ad una le hanno confrontate per individuare somiglianze e differenze in modo da scoprire un possibile meticciamento

Fase ObiettivoDisciplin e coinvolte Descrizione delle attività Organizzazio ne Risorse (Materiali, mezzi) Metodi 7Attività di meta cognizio ne Italiano, geografi a, arte ed immagin e. Analisi del percorso e meta cognizione con acquisizione dell’incremento cognitivo. affettivo ed emotivo. Testo narrativo autobiografico e argomentativo Lavoro con gruppo classe; individuale Metacogn i-zione

Cosa fa l’insegnanteCosa fa l’alunno Pone delle domande stimoloRisponde, ascolta, si confronta e organizza le risposte in un grafico

VERIFICA : COMPITO IN SITUAZIONE Ricerca di forme di meticciamenti culturali presenti nella propria realtà locale attraverso le ricette tipiche di diversi Continenti

Gli alunni al termine del lavoro hanno espresso il loro gradimento per ogni singola fase come momento valutativo del percorso.