L'ALIMENTAZIONE dEL MEDIOEVO

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Transcript della presentazione:

L'ALIMENTAZIONE dEL MEDIOEVO Progetto di Vacirca Elisa, Mafessoni Veronica, Lombardi Maddalena, Magri Simona, Scalmana Andrea, Scudellari Elia. Alunni della classe 3°E

I Menù nelle Classi Sociali e il Loro Galateo

I nobili mangiavano selvaggina insaporita con spezie esotiche. Popolazione Ricca I nobili mangiavano selvaggina insaporita con spezie esotiche. Le verdure e la frutta di qualità migliore erano destinate alla tavola del ricco. Pochi potevano permettersi la carne sotto sale, per lo più si trattava di maiale, agnello o di pollo. Si mangiavano uova ed era in aumento il consumo di formaggi e latticini.

La più famosa ricetta povera del medioevo è la Buglione di ceci. Popolazione Povera La carne accessibile ai contadini era solo quella del maiale che nutrivano con gli avanzi dei signori. I pasti erano quasi sempre basati sul pane di frumento, orzo, castagno, segale, ma anche lenticchie, fave, miglio. Usavano cibarsi di zuppe, prevalentemente di legumi, bevute direttamente dalla ciotola o mangiate intingendovi il pane. La più famosa ricetta povera del medioevo è la Buglione di ceci.

Galateo a Tavola Prima di mangiare dovevano lavarsi le mani in bacinelle di acqua profumata con petali di fiori. Per pulirsi si potevano usare i propri vestiti e il dorso dei cani Le portate venivano servite su piatti unici o in grosse pentole. I boccali erano condivisi in due. Non ci si poteva alzare durante il banchetto. Si usavano solo coltelli portati alla cintola e cucchiai di legno. Per l'igiene orale si usavano stuzzicadenti di legno o di piume

I Diversi Tipi di Conservazione Magri Simona

Raffreddamento con neve e ghiaccio A seconda di ciò che si doveva conservare e di ciò che si aveva a disposizione, si utilizzava l'una o l'altra tecnica di conservazione. Là dove era possibile, si utilizzavano il ghiaccio o la neve.

Essicazione Si cercava di seccare gli alimenti al sole e al vento (specie le sostanze vegetali), fonti quasi inesauribili e a costo zero. Nelle stagioni o nelle zone poco soleggiate si utilizzavano i forni (a basse temperature, così da eliminare l'acqua dagli alimenti senza cuocerli).

Affumicatura Molto utilizzata nel Medioevo nelle zone fredde del centro nord-Europa, sia sul mare (Mar Baltico, Mare del Nord) che nelle zone montuose, era la tecnica dell'affumicatura che sfruttava la combustione della legna.

Salatura Un altro mezzo per eliminare l'acqua era il sale. Si trattava di un metodo utilissimo sia nel caso della carne che del pesce o per le sostanze vegetali. Ricordiamo però come, nel Medioevo, il sale fosse un elemento certamente importantissimo ma tuttavia caratterizzato dagli alti costi e difficile da reperire.

Fermentazione Era un processo utilizzato per la trasformazione del prodotto. Non a caso i monaci divennero maestri nella produzione di birra, vini e liquori, talvolta di “vini e di liquori medicati”

Altri Metodi di Conservazione A volte un’ elevata concentrazione di acqua e sale veniva utilizzata per la conservazione. Questa tecnica si chiama salamoia. Ugualmente si faceva uso dello zucchero di canna e degli sciroppi come conservanti. Come sostanze vegetali si utilizzavano, a seconda delle disponibilità, l'olio d'oliva o l'aceto. Anche il miele ed il grasso animale, fungevano da conservanti.

I Diversi Tipi di Cottura

Gli antichi spiedi Venivano fatti ruotare lentamente sia a mano o azionati da animali o dal calore e dal fumo, o anche da meccanismi mossi dall’acqua corrente come avveniva per i mulini.

Cotto a fuoco vivo Per riuscire a cuocere direttamente a fuoco vivo bisognava essere molto abili, per questo si preferivano usare i forni

Forni Rudimentali Poiché era molto costoso costruirli si trovavano solo nelle case dei più ricchi o nelle botteghe dei fornai

Focolare con Grossi Pentoloni Classico metodo ed era il più utilizzato perchè permetteva di usare il fuoco senza perdere i liquidi di cottura

Bolliti Venivano preferiti agli arrosti perchè potevano ricavare tutto lo scarto della cottura ad esempio il brodo

Un Forno Portatile… Venivano riutilizzate le ceneri ancora calde come "forni portatili". Si seppellivano i cibi sotto le ceneri.

Verdura, Frutta, Carne e Pesce

Frutta Agrumi Mele cotogne Uva Prugne Mele Fragola Frutta secca

Verdura Cavolo Carciofi Cardi Cucurbita

Carne La carne bovina non era diffusa come ai giorni nostri. Venivano consumati soprattutto animali domestici come maiali, vacche etc. Si mangiavano anche molti volatili come quaglie, pernici, cigni e pavoni.

Pesce Il pesce simboleggiava la purezza. Nei torrenti e nei canali si creavano vasche per l’allevamento. Per pesce si intendeva ogni genere di animale che vivesse nell’ambiente acquatico

Bevande Alcoliche

Birra La birra la cosumavano principalmente i poveri che non potevano permettersi il vino. La preparazione avveniva nei monasteri. I monaci la consideravano un medicinale.

Vino Il vino in quel periodo era consumato spesso durante i pasti. Era allungato con acqua o con mosto cotto e lo si aromatizzava grazie all’aggiunta di spezie e frutta: miele, zenzero, cardamomo, chiodi di garofano, fragole, lamponi, mirtilli e altro ancora. Non tutti conoscono la leggenda da cui deriva il nome del famoso vino Nebbiolo nato in epoca medievale.

Olio di oliva Ciascun monastero aveva una coltivazione di uliveti per avere una produzione propria di olio

Uova Il tuorlo era considerato più salutare dell’albume. Erano conosciute dappertutto le sue qualità nutritive e spesso venivano bevute dal guscio. Un freno al loro consumo provenne dalle regole religiose per i giorni di magro, associate com’erano alla carne in quanto derivate da animali. Non ne parlano gli statuti cittadini del Trecento in quanto era considerato un sottoprodotto alimentare inferiore alla carne e al pesce

Dolci I dolci consistevano in frittelle, presenti sulle tavole anche dei più poveri, creme e sformati di frutta o farina di castagne, manufatti di pasta dolcificata con frutta secca, miele, vino liquoroso o mosto. Biscotti e cialde erano confezionati dalle suore dei conventi.

Il miele aveva uno scopo curativo e dolcificante. Il colore simile all'oro lo rendeva un dono regale. Assumeva molti significati simbolici come ad esempio quello di porta fortuna. L'ape rappresenta la fertilità. Le api venivano considerate importanti perché da esse si produceva la cera. Il miele aveva uno scopo curativo e dolcificante.

Bibliografia taccuini storici.it Baccodivino (A. Pavone) Pillole di storia wikipedia Cuciniere di abbazie e conventi edizioni del baldo

Fonti immagini la mescogliere.eu -wikipedia storico.org Taccuinistorici monciclopedia wikia penonelob braciamiancora.com sptem custodie.it terretemplari.it ilmondodiauraaltervista.org pillole di storia anticominerio.it il mondo meteneb.eu trattogreen ilmondoscrittodalcavaliere.org

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