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Laboratorio di informatica per l’educazione

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Presentazione sul tema: "Laboratorio di informatica per l’educazione"— Transcript della presentazione:

1 Laboratorio di informatica per l’educazione

2 La ME è un campo complesso
Vi sono diversi fattori da tenere in considerazione: Ambito di intervento educativo Scuola, famiglia, educazione non formale, impresa Il “taglio” dell’intervento Psicologico, politico-economico, culturale, ambientale Il tipo di approccio ai media Educare CON, AI, ATTRAVERSO i media

3 Cos’è la Media Education
“Quel particolare ambito delle scienze dell’educazione (o meglio dell’edu-comunicazione) e del lavoro educativo che consiste nel produrre riflessione e strategie operative in ordine ai media intesi come risorsa integrale per l’intervento formativo.” Pier Cesare Rivoltella, 2001

4 Inteso come produzione di stimoli per ragionare secondo il PENSIERO CRITICO
Produrre riflessione Il pensiero critico è un processo intellettuale attivo che mira a sviluppare le abilità di analisi, sintesi e valutazione delle informazioni ricavate da esperienze dirette, osservazioni, riflessioni, ragionamenti e scambi relazionali come guida per formulare giudizi personali solidi, prendere decisioni e agire di conseguenza.

5 Come risorsa integrale
Perché deve comunque essere legata ad un contesto pratico oltre che teorico. Strategie operative educare AI, CON e ATTRAVERSO i media. Come risorsa integrale si parla di “Contesti della ME”

6 Approcci

7 Contesto critico (AI MEDIA)
Media come supporti e come oggetti di studio, riflessione critica e attiva, social oriented Approccio morale o inoculatorio Paradigma dell’ago ipodermico, pubblico passivo Approccio alla lettura critica (o delle arti popolari) Teoria degli usi e delle gratificazioni Approccio ideologico Decostruzione dei media per comprenderne le ideologie veicolate Approccio delle scienze sociali Portare gli studenti a riflettere sulle loro attività sia come fruitori sia come produttori di media

8 Approccio morale o inoculatorio fino agli anni 60
Media visti con potere di influenza illimitato. Visione del pubblico come entità indifferenziata e passiva, su cui esercitare un’influenza totale, senza una mediazione sia individuale che sociale. Differenza fra high culture (arte, letteratura) e low culture (fumetto, romanzi rosa, ecc) Pensiero critico = vaccino al veleno dei media

9 Approccio della lettura critica o movimento delle arti popolari – fino agli anni 70
Cinema entra a far parte delle high cultures, e nei percorsi di formazione Attenzione per lettura semiotica e analisi critica dei testi mediatici (media come oggetto di analisi) Teoria “usi e gratificazioni”, attenzione sociologica sulle comunicazioni di massa Cambia la visione del pubblico che diventa più attivo. (le persone vengono viste come soggetti che iniziano a fruire dei media per cercare una gratificazione)

10 Approccio della lettura critica o movimento delle arti popolari – fino agli anni 70
DIFETTI Dolo il cinema, e solo quello d’autore Ci si convince che bisogna migliorare i gusti del pubblico verso un’estetica unica senza considerare l’interpretazione dei singoli Mera analisi testuale senza considerare il contesto politico, ideologico, ecc..

11 Approccio ideologico anni 70 e 80
Ci si sposta da un approccio valutativo (giudicare se un prodotto è buono/cattivo o bello/brutto) verso un approccio ideologico Lettura critica di un prodotto significa ora decostruirlo, demitizzare la sua copertura ideologica, riconoscervi i tratti della cultura egemone. Obiettivo = consapevolezza dei soggetti

12 Approccio delle scienze sociali
Media agiscono nella società al pari di altre forze istituzionali (organizzazioni poiltiche, scuola) e intrattengono con esse un complesso sistema di relazioni Non si esclude alcun media Soggetti portati a riflettere sulle loro attività sia fruitori, sia come autori di testi mediatici.

13 Tipologie di media coinvolti

14 Contesto tecnologico (CON I …)
Contesto media-oriented, media come risorse per l’educazione, come strumenti per reinventare la didattica Approccio strumentale I media sono utilizzati come veicoli per trasmettere contenuti Approccio costruttivista I media sono utilizzati per la creazione di ambienti collaborativi Approccio psico-sociale Media come ambienti di comunicazione

15 Contesto produttivo (ATTRAVERSO I …)
Media come saperi base da possedere per poter scrivere con essi ed esprimersi creativamente Approccio funzionale Media competenze base da possedere Approccio alfabetico Studio del linguaggio dei media Approccio espressivo Servirsi creativamente dei media

16 5 tesi della media education
Difensivo-protezionistica Estetico-artistica Veicolare-utilitaristica Tecnocratico-funzionalistica Problematico-socio costruttivista Queste tesi hanno influenzato in maniera consistente il modo di applicare la ME nei contesti educativi per realizzare progetti didattici Vediamo come…

17 Tesi difensivo-protezionista
Riguarda probabilmente il primo modello interpretativo della Media Education. Si propone di fornire strumenti di difesa, quando non di ‘chiamata alle armi’ nei confronti di strumenti (i media) che vengono denunciati impietosamente nella loro velenosità omogeneizzante in direzione di consenso, nel loro essere strumenti del mercato e del potere politico, nel loro essere ‘persuasori occulti’ contro i quali è necessario combattere. Affermazioni, tutte queste, sicuramente fondate, ma che conducono potenzialmente se non esplicitamente a posizioni proibizionistiche, sempre negative sul piano educativo e destinate ad essere inutili se non controproducenti. L’uomo contemporaneo non può negare i media e l’educazione non può non scommettere sulle risorse dell’uomo, ovvero sulla sua capacità di esercitare la ragione.

18 Esempi? Laboratori di ME che trattano i “pericoli della rete” oppure “come utilizzare in maniera responsabile un cellulare”…

19 Tesi estetico-artistica
Affronta le problematiche dei media incentrando la sua attenzione solo sulle loro dimensioni formali, sulle particolari poetiche e retoriche che caratterizzano ognuno di essi. Affonda le sue radici in un “certo” modo (a-politico, a-storico, a-geografico ecc.) di concepire la critica cinematografica. Se la prima tesi si poneva in modo determinante il problema del contenuto, questa si sofferma esclusivamente sul linguaggio, tradendo comunque l’intima complessità del fenomeno.

20 Esempi? Laboratori di analisi semiotica delle immagini o di filmati, per capire come sono costruiti ad esempio studio delle inquadrature, com’è fatto un copione, ecc…

21 Tesi veicolare-utilitaristica
Propone l’utilizzo dei media come strumenti di diffusione dei messaggi senza preoccuparsi troppo né delle loro dimensioni formali né del loro intrinseco significato socio-politico. Considera i nuovi media alla stregua dei vecchi. Ne coglie gli elementi di efficacia su di un piano meramente strumentale pensando che si possano usare l’uno al posto dell’altro senza problemi particolari. Non assume a sufficienza il problema della loro influenza modificante sulle modalità di costruzione del pensiero dell’uomo.

22 Esempi? Visione di un documentario Sessione di gioco ad un Serious Games Ascolto di una canzone…

23 Tesi tecnocratico-funzionalista
Questa tesi interpretativa della Media Education fa idealisticamente coincidere il ‘nuovo’ con l’’ottimo’ e insegue pertanto l’innovazione tecnica là dove la porta la pubblicità, a prescindere da qualsiasi analisi sulla pertinenza degli strumenti nelle diverse situazioni e in riferimento alle diverse tipologie di relazione e di messaggio. Confonde puerilmente l’educazione ai media con l’istruzione all’uso degli strumenti digitali di nuova generazione.

24 Esempi? Corso su come fare fotoritocco, o montaggi video o su come si utilizza un particolare strumento tecnologico (fotocamera, lim, tablet, ecc…)

25 Tesi problematico-sociocostruttivista
E’ la tesi alla base di un modello problematico che non nega radicalmente le altre tesi citate, ma ne rifiuta le unilateralità. Tende a integrare alcuni degli elementi citati assumendo comunque un’ottica educativa fondata sul costruttivismo sociale. Conoscenza come processo attivo da parte del discente Costruttivismo, esteso nel concetto: il processo attivo è influenzato dalla componente relazionale

26 Definizione di media education
“La Media Education si propone di sviluppare una sia comprensione CRITICA, sia una PARTECIPAZIONE ATTIVA (dimensione sociale). Consente ai ragazzi di interpretare e dare giudizi consapevoli come consumatori dei media; ma li rende anche capaci di diventare loro stessi, a pieno titolo, produttori di media.” David Buckingham, 2006 AUTONOMIA, COMPETENZA, CITTADINANZA

27 Problematicismo Pedagogico
Crescita e formazione dell’individuo Educazione intellettuale (piano cognitivo) Educazione etico-sociale (piano relazionale) 3 approcci in compresenza integrata: MONOcognitivo METAcognitivo FANTAcognitivo 3 obiettivi da raggiungere: Autonomia - Partecipazione - Condivisione -

28 Prospettiva MONOcognitiva
…interpreta l’educazione intellettuale come alfabetizzazione culturale: intende cioè assicurare a ognuno il possesso delle informazioni indispensabili a livello di organizzazione dei contenuti, di lessico, di conoscenza degli strumenti di indagine delle diverse discipline che compongono il sapere FOCUS = Risultato

29 Prospettiva METAcognitiva
…persegue l’attivazione significativa presso gli studenti dei modi del cosiddetto "pensiero scientifico": di modalità, cioè, di assunzione, formalizzazione e risoluzione dei problemi che passino attraverso le fasi canoniche della osservazione, ipotesi, sperimentazione, verifica. In altre parole, si ripromette di stimolare in modo sistematico l'utilizzazione di strumenti di indagine diretta (atteggiamenti, metodi, tecniche) che aprano alla possibilità della concettualizzazione, della generalizzazione, della trasferibilità dei saperi prodotti. FOCUS = Processo

30 Prospettiva FANTAcognitiva
…vuole stimolare lo studente alla costruzione di percorsi originali di comprensione/rivisitazione del sapere: all'elaborazione di "altri volti" -interpretati soggettivamente- della cultura. Si propone di garantire la scoperta non soltanto di oggetti culturali nuovi o diversi, ma anche di approcci nuovi/diversi (originali) agli stessi oggetti messi a punto attraverso la valorizzazione della propria soggettività. FOCUS = Vissuti

31 PIANO RELAZIONALE AUTONOMIA individuale (resistenza al gruppo, di difesa delle proprie valorialità e conoscenze) PARTECIPAZIONE consapevole all’esperienza sociale (attraverso la conoscenza e la pratica critica delle regole della coesistenza) CONDIVISIONE (culturale ed esistenziale, di saperi, di progetti, di valori…) con altri singoli e gruppi.

32 CSSC LEARNING Un apprendimento dovrebbe essere:
Costruttivista (soggetti creano attivamente le loro conoscenze) Self-regolato (soggetti attivano strategie personali e differenti) Situato (calato nel contesto pratico e reale) Collaborativo (non solo processo personale, dinamiche di gruppo) Tenendo presente L’importanza delle conoscenze pregresse Che le persone imparano in maniera differente (individualizzazione dei percorsi)

33 Acquisito tramite la COSTRUZIONE
Apprendimento CSSC Acquisito tramite la COSTRUZIONE Esplorazione Rielaborazione Modelli mentali Guidato dalla METACOGNIZIONE Riflessione Auto-regolazione Intenzioni / aspettative Determinato dal CONTESTO Apprendimento situato Compiti autentici apprendistato Facilitato dalla COLLABORAZIONE Tutoraggio Co-costruzione Negoziazione

34 APPROCCIO MONOCOGNITIVO
TAVOLA TASSONOMICA OBIETTIVI COGNITIVI (Frabboni-Arrigo) I livello Apprendimenti elementari APPROCCIO MONOCOGNITIVO Obiettivi generali Obiettivi specifici 1.1 Memorizzare 1.1.1 riconoscere e usare un termine 1.1.2 riconoscere e usare un simbolo 1.1.3 riprodurre la definizione di un concetto 1.1.4 riprodurre l’enunciato di un principio/regola 1.2 Automatismi disciplinari 1.2.1 eseguire operazioni elementari 1.2.2 eseguire procedimenti automatizzati 1.3 Automatismi cognitivi 1.3.1 classificare secondo un criterio noto 1.3.2 eseguire sequenze cognitive

35 APPROCCIO METACOGNITIVO
II livello Apprendimenti intermedi APPROCCIO METACOGNITIVO Obiettivi generali Obiettivi specifici 2.1 Descrivere le conoscenze 2.1.1 descrivere fatti-procedimenti 2.1.2 riconoscere un concetto- principio-regola 2.1.3 sunteggiare fatti-procedimenti 2.1.4 cambiare codice ( linguaggio) a conoscenze note 2.2 Applicare e controllare le conoscenze 2.2.1 Eseguire regole-procedimenti formali 2.2.2 Applicare conoscenze/procedi- menti ad altri contesti cognitivi 2.2.3 Controllare e giustificare le conoscenze acquisite 2.2.4 Stimare i risultati delle

36 APPROCCIO METACOGNITIVO
III livello Apprendimenti superiori convergenti APPROCCIO METACOGNITIVO Analisi Analizzare/decodificare Confrontare/scegliere/decidere Impostare un ragionamento induttivo Prevedere/stimare in situazioni convergenti Sintesi Sintetizzare/schematizzare/ contenuti, metodi Impostare un ragionamento deduttivo Generare e risolvere problemi Metodo Coglier le strutture interne di una situazione problematica Prendere coscienza del modo di pensare matematico, storico, disciplinare

37 APPROCCIO FANTACOGNITIVO
III livello Apprendimenti superiori divergenti APPROCCIO FANTACOGNITIVO Intuizione Prevedere /formulare ipotesi o controipotesi Tentare soluzioni ( ragionamento abduttivo) Riconoscere il problema chiave Intuire un nuovo concetto/principio Invenzione Inventare per analogia procedimenti/ concetti/ principi Estrapolare procedimenti/ concetti/ principi Formulare problemi nuovi/ soluzioni inedite

38 Tangential Learning Apprendimento tangenziale
L’apprendimento tangenziale si riferisce ad una teoria pedagogica  secondo la quale un individuo, qualora stimolato da una certa esperienza, va autonomamente a cercare informazioni aggiuntive e approfondimenti su un argomento incontrato nel corso di tale esperienza anche se in maniera tangenziale e poco approfondita. (Portnow, Floyd, 2008) L’esperienza scatenante può essere di qualunque natura: la lettura di un libro, la visione di un film o di un telefilm, la visione di un quadro, l’ascolto di una canzone, la lettura di una poesia, e persino una sessione di gioco elettronico.


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