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FARE SPORT FA BENE? QUANDO E PERCHÈ?

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Presentazione sul tema: "FARE SPORT FA BENE? QUANDO E PERCHÈ?"— Transcript della presentazione:

1 FARE SPORT FA BENE? QUANDO E PERCHÈ?
DOTT.SSA MAOGGI LAURA GIORNATA MONDIALE DEL DIABETE I. COMPRENSIVO TAVARNELLE 15 Novembre 2014 1 1 1 1

2 COME CONVINCERVI A FARE ATTIVITÀ FISICA
SPORT SÌ / SPORT NO COME CONVINCERVI A FARE ATTIVITÀ FISICA ANCHE SE NON VI PIACE? Anche l’Organizzazione Mondiale per la Sanità ha  inserito - nel l’attività fisica regolare tra i fattori capaci di ridurre in modo significativo il rischio per alcune patologie di enorme diffusione e costo sociale: il diabete di tipo due, le malattie cardiovascolari, l’osteoporosi negli adulti over cinquanta, il tumore colo-rettale. Quasi il 60% della popolazione mondiale, in particolare gli adulti dei paesi in via di sviluppo, però,  non può “permettersi” neanche la minima attività fisica raccomandata: trenta  minuti di leggera attività al giorno. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, per attività fisica si intende “qualunque sforzo esercitato dal sistema muscolo-scheletrico che si traduce in un consumo di energia superiore a quello in condizioni di riposo”. In questa definizione rientrano non solo le attività sportive ma anche camminare, andare in bicicletta, ballare, giocare, fare giardinaggio e fare i lavori domestici. Per arrivare a 30 minuti di attività fisica moderata al giorno è sufficiente: andare al lavoro o a scuola a piedi o in bicicletta; evitare la macchina o il motorino per gli spostamenti inferiori al chilometro (sono 10 minuti a passo normale); fare con gli amici passeggiate o corse nei parchi, sulle spiagge, ovunque non vi siano macchine; salire le scale invece di prendere l’ascensore; scendere prima dall’autobus o parcheggiare il più lontano possibile; fare lavori di casa o di giardinaggio; andare a ballare, portare a spasso il cane; giocare con i bambini. Un’attività fisica regolare è, pertanto,  alla portata di quasi tutti noi e  rappresenta uno degli elementi più importanti per mantenersi in buona salute. Vediamo perché. Con l’attività fisica regolare: 1.il cuore diventa più robusto e resistente alla fatica, poiché l’attività aerobica aumenta la richiesta di ossigeno da parte del corpo e il carico di lavoro di cuore e polmoni, rendendo la circolazione più efficiente; in questo modo si a riduce il rischio di trombosi e di malattie cardiovascolare; 2.si migliora la pressione arteriosa, facendola diminuire e riducendo il rischio di diventare ipertesi; 3.migliora la funzionalità dell'apparato respiratorio; 4.si bruciano i grassi e si migliora il livello di colesterolo e trigliceridi nel sangue, diminuendo il rischio della ipercolesterolemia e della“sindrome metabolica”; 5.si previene e si tiene sotto controllo l’iperglicemia e il diabete; 6.si riduce drasticamente il  rischio di diventare obesi, poiché  si perde peso, riducendo il tessuto adiposo e aumentando la massa muscolare (con conseguente aumento del metabolismo basale);  7.si dorme meglio e si hanno minori problemi di insonnia e minori disturbi del sonno (poiché migliora il ritmo sonno-veglia e la regolazione neuroendocrina tramite le beta-endorfine); 8.si riduce il rischio di osteoporosi e di fratture, grazie all’aumento della mineralizzazione del tessuto osseo;  9.ci si muove meglio in generale, per l’aumento della massa muscolare e della flessibilità e della mobilità articolare; 10.si hanno migliori prestazioni intellettive, per l’aumento dell’apporto di sangue al cervello; si riduce il rischio per il morbo di Alzheimer; 11.diminuisce la voglia di fumare e, una volta smesso, si mantiene con relativa facilità la nuova vita senza sigarette; 12.si aumenta  la tolleranza al calore, allo sforzo fisico e al dolore (con possibile minor ricorso ai farmaci); 13.ci si rilassa e si affrontano meglio situazioni avverse: l’attività fisica è un potente ed efficace antistress, senza controindicazioni; migliora l'autostima; diminuisce il rischio per la depressione; 14.si rende migliore il nostro aspetto: da sempre il movimento regolare è il miglior cosmetico esistente; 15.si sta insieme agli altri, si impara a fare gruppo: sport e attività fisica sono un modo semplice, diretto e divertente per socializzare. ABBIAMO O SIAMO UN CORPO ? 2 2 2 2 2

3 IL BEN - ESSERE E LO SPORT IL BEN - ESSERE E L'ATTIVITÀ FISICA
Uno stile di vita che crea BEN-ESSERE ? BENESSERE FISICO BENESSERE PSICOLOGICO Il Benessere personale "Benessere" è un concetto che oggi sta ritornando alla sua importanza originaria, dal momento che può essere finalmente riempito di una dimensione concreta ed operativa attraverso il punto di vista delle Funzioni vitali profonde. Con Benessere non si vuole più descrivere una condizione di "assenza di malattia", ma qualcosa di molto più importante ed ampio: la capacità di vivere in pieno le proprie potenzialità, liberare le energie immobilizzate, aprire nuovi canali di creatività, percepire la vita in pieno. Ma Benessere è anche qualcosa di più dell'utilizzare bene ciò che già esiste (pur liberato da chiusure e condizionamenti soffocanti): è anche la possibilità di sviluppare maggiormente le proprie qualità vitali, di ampliarle, di raggiungere livelli di vita ancora più soddisfacenti. Dunque, non possiamo limitare il concetto di Benessere solo ad alcuni aspetti parziali: solo il benessere economico, solo il benessere estetico, solo il benessere di alcune componenti, solo il benessere fisico. Benessere e capacità E' oramai risaputo che le capacità dei singoli soggetti aumentano notevolmente con il loro grado di Benessere interno. E questo perché è ampiamente superata l'idea che si possa automaticamente star bene semplicemente allontanandosi dall’affaticamento, dagli impegni, dalle attività. Le sindromi di malessere da "vacanza" sono note, diffuse e in crescita. Un organismo stressato non "recupera" le proprie capacità semplicemente allontanandosi dalle attività, perché senza attività finisce per perdere il senso più concreto dell'esistenza e subire un aumento del livello di ansia e di smarrimento. In vacanza molti cercano affannosamente altre "attività" da svolgere, proprio per evitare il "vuoto da attività". Il punto centrale non è dunque l'attività di per sé o il tempo che vi si impiega, ma piuttosto riguarda le modalità con le quali si svolge l'attività. Se, infatti, si conservano le capacità di svolgere un’attività in modo morbido, non agitato, non ossessivo, non furioso o rabbioso, non preoccupato, non tensivo, si accumula molto meno stress e si ottengono risultati di gran lunga migliori. Chi sta sempre teso e preoccupato deve forzatamente assumere un controllo di tipo duro, cioè un controllo teso e costante su tutto quello che accade intorno a sé: un controllo che cerchi di soffocare ad ogni costo qualunque elemento estraneo, non previsto (invece di poterlo utilizzare creativamente). Un tipo di controllo di tal genere finisce per essere affannoso, molto meno efficace di un controllo che potremmo definire morbido. Ma per comprendere come raggiungere un buon livello di benessere bisogna poter leggere il funzionamento dell’organismoumano in una visione complessiva, multidimensionale, a 360°. La visione "Funzionale" La psicologia Funzionale è oggi in grado di guardare all'individuo e alla sua complessità attraverso una valutazione articolata di tutti i livelli che ne caratterizzano le capacità vitali, di tutte le sue "Funzioni, in una dimensione realmente multidimensionale, l'unica che oggi assicuri una modalità di lettura e d'intervento che risponda alle leggi della complessità. Anche il termine “Diagnosi”, del resto, non vuol dire guardare alle "malattie" quanto piuttosto conoscere-attraverso, cioè entrare nel profondo della vita di un organismo attraversando tutti i suoi piani di funzionamento, tutti i suoi meccanismi vitali. La diagnosi Funzionale, ritornando a questo originario significato di conoscenza, va al di sotto dei sintomi, delle classificazioni; essa tende piuttosto ad analizzare ciò che si definisce la configurazione del Sé, cioè le modalità in cui l'organismo si è sviluppato, le forme che ha preso, gli aspetti che sono divenuti preponderanti e quelli che sono rimasti atrofizzati, le caratteristiche, le rigidità e le mobilità, le maniere con cui i vari aspetti e le varie Funzioni interagiscono tra di loro. La diagnosi Funzionale di un individuo guarda all'organizzazione complessiva del Sé. Benessere e Sport Per l’attività sportiva questo discorso è di estrema attualità e può essere per certi aspetti fortemente innovativo. Innanzitutto, lo Sport può essere considerato a buona ragione come un’attività importante per il Benessere personale. Ma, alla luce di quanto detto prima, a patto che si rispettino i funzionamenti di fondo delle persone, per non cadere nelle condizioni negative e del tutto opposte dello stress. Lo Sport va allora visto in un susseguirsi di polarità piene e complete, cioè di modalità con le quali si deve assicurare una condizione di armonia della persona per non restare incapsulati in una sola modalità, in una sola polarità. Ad esempio, al momento dello sforzo di totale concentrazione deve seguire una piena capacità di allentamento, e cioè di ritorno ad un funzionamento di calma e serenità complete e non fittizie. Il controllo deve poter essere di tipo morbido e non duro, la grinta non deve trasformarsi in rabbia e durezza, il mostrarsi non deve trasformarsi in esibizionismo esagerato. Si tratta, insomma, di assicurare che anche nell’attività dello Sport alcune Esperienze di Base (come quelle sopra citate e individuate dalla psicologia Funzionale) siano tenute attentamente in considerazione per produrre reale Benessere e non correre il pericolo di accentuare eventuali alterazioni già presenti, con rischi seri per la salute delle persone. Ma il discorso fin qui fatto vale anche nel viceversa. Una condizione pienamente funzionante dell’organismo, su tutti i livelli psico-corporei del Sé (così come individuati dalla psicologia Funzionale) è il vero presupposto per raggiungere risultati importanti nello Sport. E le Esperienze di Base possono rappresentare una modalità estremamente preziosa per aiutare lo sportivo nelle prestazioni agonistiche ma senza rischiare di annullare i livelli di Benessere e cadere pericolosamente nelle condizioni di stress. BENESSERE SOCIALE 3 3 3 3 3

4 IL BENESSERE E LO SPORT: IL NOSTRO CORPO NEL TEMPO
UN MODO DI LEGGERE IL NOSTRO CORPO NEL TEMPO IL SÉ NEL TEMPO CHI SONO STATO PASSATO CHI SONO PRESENTE L’adolescenza è il periodo del cambiamento,  della metamorfosi, il momento in cui ci si accorge di essere diversi e si sente il bisogno di essere diversi. In questa metamorfosi entra in gioco anche la paura, la paura di non piacere e di non piacersi. Si cerca, allora, ci eliminare tutto ciò che non piace e il bersaglio principale diventa il proprio corpo. Il corpo viene continuamente manipolato. Con l’abbigliamento e con l’attività fisica, con il piercing e con i tatuaggi, con l’alimentazione eccessiva o ridotta. I risultati, per gli adulti, sono spesso discutibili, ma vanno sempre letti come una comunicazione. Nei maschi – ma anche in molte femmine, ormai -  la manipolazione del corpo prevede soprattutto la gestione ed il controllo della forza fisica e muscolare, del  potenziale aggressivo legato allo sviluppo del nuovo corpo. Gli adolescenti ritualizzano l’aggressività  con le gare, con le sfide, con gli sport (soprattutto, ma non solo, di contatto), con le esibizioni plateali. Ma in questa fase della vita lo sport è fondamentale anche per la mente: fare sport significa risolvere continuamente problemi legati alle situazioni di gioco o di allenamento; nelle relazioni con il gruppo  la pratica sportiva contribuisce ad un equilibrato sviluppo della personalità .UN MEZZO mezzo per sviluppare negli adolescenti una serie di caratteristiche positive: la capacità di affrontare e superare difficoltà; la consapevolezza delle proprie possibilità; l'autonomia; la motivazione; la capacità di collaborare con gli altri. MA CHI VOGLIO ESSERE ? CHI SARÒ FUTURO 4 4 4 4 4

5 QUANTI MUSCOLI ABBIAMO? SIAMO FATTI PER MUOVERCI
LA MACCHINA MUSCOLARE QUANTI MUSCOLI ABBIAMO? 752 SIAMO FATTI PER MUOVERCI O PER STARE FERMI? IL MUSCOLO È UNA MACCHINA BIOLOGICA CHE CONVERTE L’ENERGIA CHIMICA DEGLI ALIMENTI IN LAVORO MECCANICO. QUESTA FUNZIONE AVVIENE MEDIANTE LA CONTRAZIONE MUSCOLARE E RICHIEDE UNA FORNITURA DI ENERGIA CONTINUA NEL TEMPO. TALE ENERGIA È FORNITA DALLA SCISSIONE DEL CIBO Per ciascuno dei benefici legato all’attività fisica possiamo immaginare una possibile sostanziosa diminuzione della farmacologia attualmente in uso, che potrebbe riguardare, ad esempio, i farmaci che inducono il sonno e quelli che riducono l’ipertensione, quelli che limitano  l’ ipercolesterolemia e l’iperglicemia e quelli analgesici, i farmaci o i rimedi dimagranti e gli integratori alimentari. Lo sport non significa solo "benefici" per la salute, cìè anche il capitolo “rischi”, soprattutto per gli “sportivi della domenica”. Lo sport, è utile ricordarlo, fa bene solo se praticato con regolarità e progressione, in ragione dell’età e delle possibilità fisiche del momento. Passare una settimana senza fare alcuna attività  e poi la domenica improvvisarsi grandi scalatori o maratoneti espone ad almeno due tipi di rischi: disturbi cardiovascolari da un lato, lesioni muscolo-scheletriche dall’altro (in particolare alle articolazioni della spalla, del ginocchio, del gomito e della caviglia ). L’assenza di progressione nell’esercizio motorio è alla base anche di alcuni problemi a livello di circolazione e del cuore (compreso l’infarto  e l’arresto cardiaco). Molti studi indicano nella sedentarietà e nell’eccessiva attività motoria (oltre le 4000 chilocalorie settimanali) due condizioni ugualmente sfavorevoli: l’assenza di movimento favorisce i processi di invecchiamento, ma un’attività troppo intensa rappresenta per l’organismo una situazione di stress, altrettanto dannosa. Come diceva Gregory Bateson: "Più è sempre meglio che meno; è il credo della cupidigia. Ma questo non è mai vero biologicamente.C'è sempre una quantità ottimale al di là della quale tutto diventa tossico". Lo sport e l'attività fisica non fanno eccezione. 5 5 5 5 5

6 FIBRE MUSCOLARI Tipo 1: ROSSE = LENTE Tipo 2: BIANCHE = VELOCI
MANTENIMENTO POSTURA CONTRAZIONI MUSCOLARI PROLUNGATE MOVIMENTI FINI CONTRAZIONI MUSCOLARI DI BREVE DURATA MORDI E FUGGI 6 6 6 6

7 BENEFICI ATTIVITA’ FISICA
MIGLIORA IL CONTROLLO PONDERALE MIGLIORA LA COMPOSIZIONE CORPOREA: MASSA GRASSA / MASSA MAGRA RIDUCE IL DEPOSITO ADIPOSO ADDOMINALE RIDUCE L' INSULINO - RESISTENZA 7 7 7 7

8 LO SAPPIAMO ? COSA FA MALE? TROPPO O TROPPO … POCO COSA FA BENE …
SPORT E CIBO TROPPO O TROPPO … POCO COSA FA BENE … COSA FA MALE? LO SAPPIAMO ? 8 8 8 8

9 SPORT E CIBO TROPPO O ROPPO … POCO 9 9 9 9

10 SPORT E CIBO 10 10 10 10

11 SPORT E CIBO 11 11 11 11

12 ABITUDINI ALIMENTARI E SPORT
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13 FACCIAMO UN’ INDAGINE ? PREVALENZA DI SOVRAPPESO CON STILI DI VITA SEDENTARI ? CATTIVE ABITUDINI ALIMENTARI ? AVVIAMO AD UNA CONSAPEVOLEZZA NUTRIZIONALE VOI RAGAZZI ? RENDERE PARTECIPI VOI E I VOSTRI GENITORI SU: GESTIONE DEL TEMPO LIBERO IMPORTANZA ATTIVITA’ FISICA SCELTE NUTRIZIONALI 13 13 13

14 INDIVIDUARE LE ABITUDINI E STILE DI VITA
DEFINIRE LA PREVALENZA DI ATTIVITÀ FISICA E VITA SEDENTARIA E VERIFICARE LA LORO ASSOCIAZIONE CON SOVRAPPESO E ALIMENTAZIONE A TAVARNELLE: SPOSTAMENTI DA E VERSO LA SCUOLA FREQUENZA E DISTANZA ESERCIZIO FISICO A SCUOLA/ TEMPO LIBERO 14 14 14

15 INDIVIDUARE STILE DI VITA ATTIVO
TEMPO LIBERO ESERCIZIO FISICO NON COMPRESO NELLE ATTIVITÀ SCOLASTICHE ATTIVITÀ SPORTIVA ORGANIZZATA ALTRE ATTIVITÀ CHE FANNO SUDARE E DURANO ALMENO 20 MINUTI ATTIVITÀ SEDENTARIA NEL TEMPO LIBERO FREQUENZA DI ORE TRASCORSE ALLA TV FREQUENZA DI ORE PASSATE CON : VIDEOGIOCHI/COMPUTER/TELEFONO 15 15 15

16 TUTTI A PIEDIBUS FARE SPORT 10 ORE LA SETTIMANA
Una domanda, un paradosso ed un piccolo calcolo. Un adolescente, ragazza o ragazzo, che praticasse dieci ore di sport la settimana potrebbe avere problemi di peso? La risposta, paradossalmente, è affermativa. Come migliaia di suoi coetanei, il nostro o la nostra giovane rischierebbe comunque il sovrappeso; le ore di "sport" sono spesso in realtà mezzore, per le interruzioni, le spiegazioni, le pause; i ritmi di allenamento sono spesso così blandi che i ragazzi a volte neanche sudano durante gli esercizi; ma il problema principale è lo stile di vita assolutamente sedentario delle restanti 158 ore settimanali. Se invece il nostro adolescente decidesse di andare a scuola a piedi, 6 volte la settimana, per 30 minuti di passeggio, che impatto avrebbe in termini di consumi energetici annui? Realisticamente avrebbe un consumo intorno alle calorie l’anno, quasi 4 chili di massa grassa in più o in meno FARE SPORT 10 ORE LA SETTIMANA CAMMINARE O BICICLETTA 30 MIN AL GIORNO CONOSCETE LE DIFFERENZE???? 16 16 16

17 DOMANDE:INDIVIDUARE LE ABITUDINI
SOVRAPPESO/OBESITÀ: PESO E ALTEZZA PER IL CALCOLO DELL’ IMC PREVALENZA DI ABITUDINI ALIMENTARI CON IL SOVRAPPESO COLAZIONE MERENDA A METÀ MATTINA MERENDA NEL POMERIGGIO PRANZO – CENA CONSUMO DI FRUTTA FRESCA? CONSUMO DI VERDURA? 17 17 17

18 LA STRAORDINARIA IMPORTANZA
DELL’ATTIVITÀ FISICA 18 18 18

19 GRAZIE DELL'ATTENZIONE!
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