La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

CARDIOPATIE EMBOLIGENE: QUALE TIPO DI STUDIO?

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "CARDIOPATIE EMBOLIGENE: QUALE TIPO DI STUDIO?"— Transcript della presentazione:

1 CARDIOPATIE EMBOLIGENE: QUALE TIPO DI STUDIO?
VII Corso Nazionale Congiunto SIDV-GIUV e SINSEC ULTRASONOGRAFIA VASCOLARE Bertinoro, 1-4 aprile 2009 CARDIOPATIE EMBOLIGENE: QUALE TIPO DI STUDIO? Claudio Baracchini, MD

2 DIMENSIONI DEL PROBLEMA

3

4 STUDIO SIRIO TOAST criteria
Atherosclerosis large vessels 29.4% Cardioembolic 24.6% Small vessels occlusion 26.2% Undetermined causes 13.3% Other determined causes 6.5% Si sospetta che una buona parte delle cause indeterminate di stroke siano cardiache.

5 STROKE CARDIOEMBOLICO
30% di tutte le Cause di Stroke nell’Adulto

6 CARDIOPATIE EMBOLIGENE:
fino al 50% delle Cause di Stroke nell’Infanzia.

7 COSTI

8 CARDIOPATIE EMBOLIGENE COSTI
 Mortalità.  Invalidità.  Rischio di recidiva a breve e lungo termine.  Degenza media. Winter Y et al. J Neurol 2009

9 CARDIOPATIE EMBOLIGENE COSTI
I costi delle cure della sola fase acuta sono di circa il 40% più alti rispetto ai costi per altri tipi di stroke. (Winter Y et al. J Neurol 2009) Stroke Cardioembolico Stroke Non Cardioembolico

10 MECCANISMI

11 CARDIOPATIE EMBOLIGENE MECCANISMI
Trombosi endocavitaria Embolia da superficie valvolare “anormale” Embolia paradossa

12 CAUSE DI CARDIOEMBOLIA

13 CAUSE DI CARDIOEMBOLIA

14 QUANDO SOSPETTARE UNA CARDIOEMBOLIA

15

16 Cardioembolismo definizione sec classificazione TOAST

17 EPIDEMIOLOGIA Età: Fattori di Rischio:
In tutti i pz Giovani con Stroke. Fattori di Rischio: In Assenza dei Classici Fattori di Rischio Aterosclerotici (fumo, ipertensione, diabete, ecc.). In presenza di una Cardiopatia: F.A., cardiopatia ischemica, scompenso cardiaco. Pregressi TIA/Stroke in più di un territorio vascolare.

18 CLINICA Deficit Neurologico massimale all’esordio
Disfunzione Corticale Emisindrome disomogenea Emianopsia omonima Afasia, alessia, agrafia, acalculia Aprassia Anosognosia, Neglect Turbe comportamentali Disfunzione Cerebellare

19 CLINICA Manovra di Valsalva (tosse, starnuto, soffiarsi il naso, ponzamento, sollevamento di pesi, ecc,) all’esordio: suggerisce una Embolia Paradossa. Stroke preceduto da palpitazioni, p.d.c. Obiettività Cardiaca: es. soffi, aritmia. Co-esistenza di Embolia in altre sedi: Embolia Sistemica.

20 ESAMI BIOUMORALI MARKERS DI STROKE CARDIOEMBOLICO?
FATTORE NATRIURETICO CEREBRALE Polipeptide di 32 aminoacidi Prodotto dal Miocardio Ventricolare Azione: diuretica e vasodilatatoria Livelli elevati: Insufficienza Cardiaca Congestizia F.A. Cardiomiopatia ipertrofica Stroke Ischemico acuto

21

22

23 NEURORADIOLOGIA Presenza di infarti simultanei in 2 o più territori vascolari. Presenza di infarto territoriale corticale cerebellare del tronco sottocorticale 1.5 cm. Presenza di Infarto con Trasformazione Emorragica più frequente negli stroke cardioembolici.

24 Ischemia polidistrettuale su base cardioembolica

25 ZG M 56 aa Infarti multipli

26 Infarto Territoriale: cardioembolia, atero-embolia, trombosi autoctona.
FLAIR DWI ADC

27 RMN a 1 h e 30 minuti: DWI Emiparesi sinistra e quadrantopsia omonima inferiore sinistra

28 RMN a 2 h : DWI Emiparesi sinistra
Attenzione a non classificare questo stroke come emodinamico. Stroke da Occlusione di M1-MCA e frammentazione dell’embolo con occlusione delle lenticolostriate. Emiparesi sinistra

29 ZI F 83 aa, grave insufficienza cardiaca
Infarti Multipli sia Embolici che Emodinamici

30 6 h 5 gg Infarcimento ematico

31 39 aa F, evoluzione emorragica di stroke cardiaco.

32 NEUROSONOLOGIA ECD dei TSA:
Assenza di alterazioni vascolari dei TSA congrue con la clinica. Escludere le Dissezioni.

33 NEUROSONOLOGIA ECD dei TSA:
Raramente Occlusione Embolica di ICA o VA: menisco convesso.

34 NEUROSONOLOGIA TCCD/TCD: Occlusione/”Stenosi” di segmenti prossimali:
M1-MCA A1-ACA P1-PCA

35 Occlusione MCA + ACA “Stenosi” MCA Occlusione MCA “Stenosi” PCA

36 NEUROSONOLOGIA TCCD/TCD: Occlusione dell’Arteria Basilare
“Stenosi”dell’Arteria Basilare Tanto più distale la sede della occlusione/stenosi, quanto più frequente il meccanismo cardioembolico.

37 STENOSI DELLA BASILARE

38 OCCLUSIONE DELLA BASILARE
Segni diretti: Assenza di segnale color e segnale Doppler nella BA di un pz con una adeguata finestra acustica provata dalla identificazione di almeno un’altra arteria intracranica o di una vena o di una struttura adiacente.

39 OCCLUSIONE DELLA BASILARE
Segni indiretti: Alterazioni di flusso a monte: Aumento degli indici di resistenza circolatoria a livello delle arterie vertebrali Presenti se occlusione del terzo prossimale o del terzo medio della BA Assenti in caso di occlusione distale di BA, per la presenza di numerosi rami che originano dal terzo prossimale e medio della BA. Alterazioni di flusso a valle: Attivazione di una o entrambi le PcoA. Flusso invertito nel terzo distale della BA in caso di occlusione prossimale. Attenzione: Un profilo apparentemente normale delle vertebrali e della BA prossimale non è sufficiente per escludere una occlusione del top della BA.

40 NEUROSONOLOGIA TCCD/TCD: Occlusione/Stenosi in altro distretto:
es. Arteria Oftalmica  Arteria Centrale della Retina

41 NEUROSONOLOGIA TCD/TCCD:
Riscontro casuale di MES in territorio vascolare non congruo con la clinica.

42 NEUROSONOLOGIA MONITORAGGIO BILATERALE TCD: Obiettivo:
Ricerca di Segnali Microembolici (MES): Presenza di MES bilaterali  Cardioembolismo

43 COME TROVARE LA SORGENTE DELLA CARDIOEMBOLIA

44

45 ECG ECOCARDIOGRAFIA ECG HOLTER BUBBLE TEST

46 ECG SEGNI DI  RISCHIO CARDIOEMBOLICO
Aritmie (causa ma anche effetto dello stroke) Flutter atriale/ F.A. Blocco A-V IMA Pregresso Attuale Segni di Dilatazione Atriale Segni di Aneurisma del Ventricolo

47 ECOCARDIOGRAMMA TRANSTORACICO/TRANSESOFAGEO
L’ecocardiografia è indicata in quei pazienti dove la cardioembolia è sospettata ma non provata. tumori e masse altre aorta F.A. protesi valvolari endocardite Cardiopatie congenite valvulopatie

48 ECOCARDIOGRAMMA TRANSTORACICO/TRANSESOFAGEO
ECO-TT: Usato spesso come Test di screening Ma la probabilità di scoprire una importante sorgente embolica in assenza di evidenza clinica o ECGrafica è bassa: <5%. Wolber T et al, J Stroke Cerebrovasc Dis 2007

49 ECOCARDIOGRAMMA TRANSTORACICO/TRANSESOFAGEO
ECO-TE: Studia meglio l’Arco aortico, l’Atrio sx, le Auricole, le Valvole Aortica e Mitralica. Se eseguito subito dopo lo stroke, può identificare una sorgente embolica nel 30-45% dei casi. (Harloff et al, Stroke 2006) Ma incide sulla gestione terapeutica (es. sostituzione di Antiaggreganti on ACO) solo in una minoranza di casi (3.5-17%). Indicazioni: In tutti gli stroke giovanili criptogenetici In quei pz dove il sospetto di stroke cardioembolico è alto.

50 ECG sec.HOLTER Monitoraggio di 24 ore:  Monitoraggio Prolungato:
documenta F.A. parossistica nel 5% circa degli Stroke Criptogenetici. Ma se il sospetto di uno stroke cardioembolico è alto nonostante la negatività degli accertamenti eseguiti, considerare la possibilità di Monitoraggio Prolungato: documenta F.A. parossistica in un ulteriore 5%. Jabaudon D et al, Stroke 2004

51 TCD/TCCD BUBBLE TEST Target: Obiettivo:
Pz con Stroke Ischemico Criptogenetico Obiettivo: ricerca di PFO con shunt dx-sx emodinamicamente significativo.

52 Sensibilità: 95% Specificità: 75%

53 Quantificazione dello Shunt
No MES 1-10 MES >10 MES and no curtain >10 MES + shower (10-25) >10 MES + curtain (>25) “Effetto doccia” or “Tendina” associate ad  Rischio di Stroke (O.R. 3.5; C.I.: ) (Serena J et al., Stroke 1998)

54 BUBBLE TEST PFO + Ricerca della Sorgente Embolica Venosa:
ECD Venoso AAII: va eseguita presto (entro 48 ore dallo stroke) perché la TVP è una complicanza comune di stroke soprattutto nell’arto paralizzato. RMN Pelvica: va chiesta perché il plesso pelvico è la seconda sede più frequente di TVP.

55 della Vostra Attenzione
Grazie della Vostra Attenzione


Scaricare ppt "CARDIOPATIE EMBOLIGENE: QUALE TIPO DI STUDIO?"

Presentazioni simili


Annunci Google