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Alimentazione e salute: adozione di un corretto stile di vita

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Presentazione sul tema: "Alimentazione e salute: adozione di un corretto stile di vita"— Transcript della presentazione:

1 Alimentazione e salute: adozione di un corretto stile di vita
Campobasso 16 Marzo 2005 Alimentazione e salute: adozione di un corretto stile di vita Andrea Ghiselli, Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione - Roma

2 Global burden of diseases
Diseases with major nutritional determinants 41% 21% 38% Diseases in which nutrition plays a role Other disease Source: adapted from The world health report Health systems: improving performance

3 Alimentazione e attività fisica inadeguate causano 1/3 delle morti premature
Due terzi delle morti premature sono causate da inadeguatezza nutrizionale e dell’attività fisica e a fumo di sigaretta. Si stima che 1,200 morti ogni giorno siano dovute a inadeguatezza di dieta e attività fisica. Cioè 5 volte superiori alla somma di vittime da armi da fuoco, HIV, and droghe. Dieta and attività fisica inadeguate sono fattori di rischio che contribuisconoin modo importante a 4 delle 6 principali cause di morte. Maggiori contributi alle morti premature Principali cause di morte (In blu quelle collegate a dieta e attività fisica.) Dieta e inattività fisica 310, ,000 Tabacco 260, ,000 Alcohol 70, ,000 Malattie infettive 90,000 Tossici 60, ,000 Armi da fuoco 35,000 Comportamenti sessuali 30,000 Auto/motoveicoli 25,000 Droga 20,000 1. Cardiopatia ischemica 710,760 2. Cancro 553,091 3. Ischemia/emorragia cerebrale 167,661 4. Broncopneumopatie croniche 122,009 5. Incidenti 97,900 6. Diabete 69,301 7. Polmoniti e influenza 65,313 8. Malattia di Alzheimer 49,558 9. Nefrite 37,251 10. Setticemia 31,224 11. Suicidi 29,350 12. Epatopatie croniche 26,552 13. Ipertensione 18,073 14. Omicidi 16,765 60% di americani sono a rischio di problemi di salute collegati alla sedentarietà. Un’attività fisica regolare protegge da malattie cardiovascolari, vari tipi di cancro, obesità, diabete, ipertensione. Solo il 12% degli americani segue una dieta sana, congrua con le attuali linee guida. La dieta tipica è invece troppo ricca di grassi saturi, di sale, di zuccheri semplici, e troppo carente di fruitta, vegetali, cereali e fibre.

4 Evoluzione dei consumi alimentari nazionali (g/die/pro capite) e dei passatempi dei bambini dagli anni ’70 ad oggi. CONSUMI ’ ’90+ Pane Pasta Carni Pesce Latte Formaggi Ortaggi + frutta Olio oliva+ semi Zucchero, ecc Vino Birra Succhi Acqua minerale …kcal GIOCHI ’ ’90+ Nascondino Playstation Pallone Computer Palla prigioniera Giuochi da tavolo Palla avvelenata Gameboy Guardie e ladri TV A rincorrersi (acchiapparella) (Telefonino) Campana Feste Mosca cieca Costruzioni Pattini Skate/pattini Ecc…. Ecc….

5 Scostamento dai LARN e dalla dieta mediterranea
Fonte: FAOSTAT Elaborazione: Unità di Statistica, INRAN

6 Evoluzione delle disponibilità al consumo di alcuni alimenti in Italia (Indici 1961-65=0)
Fonte dati: FAOSTAT Elaborazione: Andrea Ghiselli, INRAN

7 Food consumption and energy percentage in Rofrano, a small village of Southern Italy (Cilento). Current intakes versus 1954 and 1980 Based on 7-days weighted foods record 1954 1980 1999 g % en Cereals 516 65.2 356 45.1 290 39.8 Fruit, vegetables and potatoes 401 9.5 425 7.8 626 7.2 Meat, fish and eggs 36 2.3 158 10.1 191 10.9 Milk and dairy 46 3.2 154 7.9 184 11.2 Added fats 44 17.3 17.7 45 18.1 Sugar and cakes 4 0.7 21 3.8 34 5.7 Alcoholic beverages 55 1.8 230 7.0 114 3.7 Energy kcal (MJ) 2,148 (9.0) 2,482 (10.4) 2,211 (9.3) Proteins g 70.8 91.4 86.1 Lipids g 49.0 81.0 86.0 % en. from proteins 13.2 14.7 15.6 % en. from lipids 20.6 29.5 35.0 Cresta M. et al. Riv Sc Alim 3(29), 2000.

8 Variazione del fabbisogno energetico della popolazione italiana dal ‘61 al ‘96
Kcal/die anni Elaborazione Sette & D’Amicis.

9 Prevalenza dell’obesità negli adulti di alcuni paesi europei
Prevalenza dell’obesità negli adulti di alcuni paesi europei. IMC > 30 Donne Uomini Raccolti dalla IOTF da recenti indagini. WPT James. Pub Hlt Nutr. 2001

10 Percentuale della popolazione italiana nelle varie classi di IMC
Uomini Donne Totale Sottopeso NORMALE Sovrappeso Obeso classe di IMC <18,5=SOT.P; 18,5-25=N; 25-30=SOV.P; >30=Ob. A. D’Amicis et al. 4° Rapporto Obesità in Italia. Ist. Aux. Ital. Franco Angeli, Milano 2002

11 Interazione tra dieta e inattività fisica sull’obesità e patologie correlate
MODIFICHE DIETETICHE INATTIVITA’ FISICA + % Grassi + + + Ridotta massa alimentare es. meno vegetali e cereali + + + OBESITA’- DIABETE- CARDIOPATIE Modifiche dell’ormone sessuale + - Fitoestrogeni e Molecole bioattive - CANCRO: seno, endometrio + Folati, B6 Omocisteinemia TROMBOSI Grassi totali + Acidi grassi trans acidi grassi n-3 + - Grassi saturi + ATEROSCLEROSI Antiossidanti - Da: WPT James. Public health nutrition: 2001, 4(2A),

12 Classi di IMC e attività fisica.
Studio “SCARPS” su 1038 bambini italiani di 6-14 anni. Classi di IMC e attività fisica. D’Amicis et al. Riv Sc Alim 2002

13 Stato di nutrizione e attività fisica
Obesità Riduzione del grasso Sedentarietà Attività fisica Ridotto fabbisogno energetico Aumentato fabbisogno energetico Scarsa densità nutrizionale della dieta Maggiore densità nutrizionale della dieta Malnutrizione da eccessi e da carenze Stato di nutrizione migliore

14 Sedentarietà e alcuni parametri clinici
Television viewing (h/day) 1 2 3 4 5 P-value < BMI 26.1 26.4 26.7 27.1 28.0 0.001 Waist circ. 94.0 94.9 95.7 97.0 97.8 Diastolic BP 83.2 83.7 84.9 85.6 86.4 Cholesterol 5.91 5.93 5.96 6.05 6.08 HbA1c 5.38 5.40 5.43 5.47 RW Jakes et al. Eur J Clin Nut 2003,57,

15 Obesità e rischio di varie patologie
Rischio elevato (RR > 3) Rischio moderato (RR 2-3) Rischio lieve (RR 1-2) Diabete Calcolosi colecisti Ipertensione Dislipidemia Insulino-resistenza Affanno Apnea notturna CHD Osteoartrite Iperuricemia, gotta Asma Cancro (mammella nelle donne in menopausa, endometrio e colon) Disfunzioni ormonali della sfera riproduttiva Ovaio policistico Infertilità Dolori osteo-muscolari Rischio anestetico aumentato Difetti fetali

16 Global strategy on diet, physical activity and health
WORLD HEALTH ORGANIZATION REGIONAL OFFICE FOR EUROPE ORGANISATION MONDIALE DE LA SANTE BUREAU R£GIONAL DE L'EUROPE                   WELTGESUNDHEITSORGANISATION REGIONALBCRO FÚR EUROPA BCEMYIPHAA OPFAHH3ALIYIA 3JUPABOOXPAHEH14SI EBPOIIEfICKOE PEr11lOHAJIbHOE 610P0 FIFTY-SEVENTH WORLD HEALTH ASSEMBLY WHA57.17 Agenda item May 2004 Global strategy on diet, physical activity and health Secondo il WHO lo stile di vita sedentario potrebbe ben rientrare tra le prime dieci cause di morte e di inabilità nel mondo

17 Four main objectives : to reduce the risk factors for noncommunicable diseases that stem from unhealthy diets and physical inactivity by means of essential public health action and health-promoting and disease-preventive measures; (2) to increase the overall awareness and understanding of the influences of diet and physical activity on health and of the positive impact of preventive interventions; (3) to encourage the development, strengthening and implementation of global, regional, national and community policies and action plans to improve diets and increase physical activity that are sustainable, comprehensive, and actively engage all sectors, including civil society, the private sector and the media; (4) to monitor scientific data and key influences on diet and physical activity; to support research in a broad spectrum of relevant areas, including evaluation of interventions; and to strengthen the human resources needed in this domain to enhance and sustain health.

18 Adozione di uno Stile di Vita salutare
Commissione Stile di Vita & Nutrizione Linee Guida per la prevenzione dell’Obesità La prevenzione si basa sulla riduzione della sedentarietà, la promozione di una vita attiva e una alimentazione equilibrata. Attività fisica ed alimentazione sono le componenti sulle quali possiamo agire per ridurre il rischio di patologia cardiovascolare. … L’attività fisica quotidiana è indispensabile e insostituibile. Obiettivo della prevenzione e del trattamento dell’obesità è motivare i genitori ed i ragazzi a ridurre i tempi trascorsi di fronte alla televisione ed al computer e in modo sedentario in genere. I ragazzi stessi dovrebbero individuare le attività che meglio possano adattarsi ai loro gusti e rispondere alle necessità individuali. Una vita attiva è in grado di ridurre il rischio di malattie cardiache e vascolari e non solamente di prevenire l’obesità.

19 LINEE GUIDA PER UNA SANA ALIMENTAZIONE ITALIANA
Ministero dellePolitiche Agricole e Forestali Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione LINEE GUIDA PER UNA SANA ALIMENTAZIONE ITALIANA revisione 2003

20 COME COMPORTARSI: Il tuo peso dipende anche da te. Pesati almeno una volta al mese controllando che il tuo Indice di Massa Corporea (IMC) sia nei limiti normali. Qualora il tuo peso sia al di fuori dei limiti normali, riportalo gradatamente entro tali limiti:   - In caso di sovrappeso: consulta il medico, riduci le "entrate" energetiche mangiando meno e preferendo cibi a basso contenuto calorico e che saziano di più, come ortaggi e frutta, aumenta le "uscite" energetiche svolgendo una maggiore attività fisica e distribuisci opportunamente l'alimentazione lungo tutto l'arco della giornata a partire dalla prima colazione, che non deve essere trascurata. - In caso di sottopeso: consulta il medico e comunque mantieni un giusto livello di attività fisica e un’alimentazione variata ed equilibrata, consumando tutti i pasti agli orari abituali. Abituati a muoverti di più ogni giorno: cammina, sali e scendi le scale, svolgi piccoli lavori domestici, ecc. Evita le diete squilibrate o molto drastiche del tipo “fai da te”, che possono essere dannose per la tua salute. Una buona dieta dimagrante deve sempre includere tutti gli alimenti in maniera quanto più possibile equilibrata. 

21 Fabbisogno energetico
Dispendio Energetico = MB+TIA+AF+(A) MB = Metabolismo energetico di base TIA = Termogenesi indotta dagli alimenti AF = Energia spesa per l’attività fisica (A) = Altro: Crescita Gestazione Allattamento entrate uscite

22 La prima parte del problema
entrate

23 Dietary goals (Eurodiet 2001)
Carboidrati > 55% Di cui zucchero Occasioni quotidiane di consumo alimenti ricchi di zucchero < 10% < 4 Grassi < 30% Saturi Monoinsaturi ≥10% Poliinsaturi Rapporto n-6/n-3 7 % 5/1 Proteine < 15% Frutta e verdura > 400 g* Fibra > 25g Colesterolo < 300 mg Sodio (ogni grammo di sale = 0.4 g di sodio) < 2.4 g Bevande alcoliche Non favorirne il consumo. Se si consumano (g/giorno Uomini) 24-36 (g/giorno Donne) 12-24

24 Gli alimenti per gruppi
Gruppi di alimenti Porzioni/die Cereali e tuberi 5 Frutta e ortaggi 4 Latte e derivati 3 Carni, pesci, uova e legumi 1+ Grassi da condimento

25 Diete per diversi fabbisogni calorici
2500 kcal 2000 kcal 1600 kcal Colazione Latte (intero) Fette biscottate Marmellata 125g 40 g 10 g 125 (p.s.) --- Spuntino Succo di frutta Merendina 150 g Pranzo Pasta al sugo Insalata Pane Frutta 80 g 50 g 60 g Gelato cioccolato 125 g 125 g (frutta) Cena Pesce spada Spinaci 250 g 100 g Inoltre Vino Olio 250 ml 30 g 125 ml 20 g 6C, 5FO, 1Ca, 2L, 3G 4C, 5FO, 1Ca, 2L, 2G 3C, 5FO, 1Ca, 1L, 2G

26 La nutrizione rappresenta un sistema complesso

27 Conseguenze delle scelte alimentari
La scelta di un alimento condiziona altre scelte alimentari Alcuni alimenti vengono attratti Altri vengono respinti

28 Conseguenze delle scelte alimentari
La scelta di un alimento condiziona altre scelte alimentari Alcuni alimenti vengono attratti Altri vengono respinti

29 Conseguenze delle scelte alimentari
La scelta di un alimento condiziona altre scelte alimentari Alcuni alimenti vengono attratti Altri vengono respinti

30 Conseguenze delle scelte alimentari
La scelta di un alimento condiziona altre scelte alimentari Alcuni alimenti vengono attratti Altri vengono respinti

31 L’importanza degli “assenti”
Dieta Mediterranea Diete Occidentali CHO complessi Grassi Mono e Poliinsaturi Vitamine Antiossidanti Minerali Acidi organici Fibra Grassi Acidi grassi saturi Colesterolo Zucchero Perossidi e altri prodotti tossici da cottura

32 La seconda parte del problema
uscite

33 Le tappe dell’esercizio fisico
Mantenere l’azione Iniziare l’azione Decisione per l’azione Contemplazione

34 Attività fisica e controllo del peso
Numerosi studi hanno messo in evidenza una inversa relazione tra attività fisica (AF) e obesità. C’è l’evidenza che l’AF facilita la perdita di peso. Solo pochi studi hanno indagato tra AF e la distribuzione del grasso ma tutti hanno dimostrato una associazione inversa tra grasso viscerale e attività fisica. C’è l’evidenza che l’AF associata ad un regime dietetico mantiene a lungo la perdita di peso e di grasso. C’è l’evidenza che l’AF aiuti a mantenere la massa magra anche durante un calo ponderale.

35 Gli stimoli per adottare e mantenere uno stile di vita fisicamente attivo
Ovviamente i rapporti con la salute! Ma sono altri gli stimoli che comportano un successo maggiore: percepirne un netto beneficio; scegliere un’attività divertente; sentirsi competente svolgendo l’attività; sentirsi sicuro svolgendo l’attività; poter inserire l’attività nella vita quotidiana; l’attività non deve generare ansie economiche e sociali; riconoscere la necessità di bilanciare le attività sedentarie obbligatorie (seduto per lavoro, seduto nei trasporti, ecc.) con attività che inducano un maggior dispendio di energia fisica.

36 Quale tipo, quale intensità e quale quantità di AF sono importanti per la salute?
L’AF che riduce i fattori di rischio e produce altri benefici alla salute non richiede un programma di esercizi strutturati e vigorosi. I benefici possono essere ottenuti con esercizi di moderata intensità. L’intensità dell’AF deve essere appropriata alle capacità individuali. L’AF deve essere svolta regolarmente e mantenuta per ottenere i benefici. Alcuni studi indicano una minore mortalità tra coloro che svolgono attività fisica vigorosa ma servono ulteriori ricerche per verificare i livelli di sicurezza e di efficacia. La frequenza, l’intensità e la durata di una attività sono tra loro intercorrelate. Il numero di eventi di AF raccomandati dipende dall’intensità e dalla durata. Esercizi di forte intensità o lunga durata possono essere svolti 3 volte a settimana. Esercizi di moderata attività o di più breve durata possono essere svolti più frequentemente e dare ugualmente benefici per il sistema cardiovascolare.

37 Costi energetici di alcune attività espressi come MET
Seduto = 1 MET = 1.0 kcal/min Seduto a scrivere = 1.2 MET = 1.2 “ In piedi = 1.4 MET = 1.4 “ Camminare (L) = 2.8 MET = 2.8 “ Camminare (N) = 3.2 MET = 3.2 “ Salire le scale = 5.0 MET = 5.0 “ Correre (N) > 6.0 MET > 6.0 “ 1 MET = l’energia usata dall’organismo quando è seduto tranquillamente, ad esempio mentre parla al telefono o legge un libro.

38 Intensità dell’attività fisica
Il metodo del “talk test“ per misurare l’intensità dell’attività fisica è semplice. Una persona che svolge attività di intensità leggera dovrebbe poter cantare mentre svolge l’attività. Chi svolge attività moderata dovrebbe poter conversare tranquillamente durante l’attività. Se chi sta svolgendo l’attività è troppo affannato per sostenere una conversazione, l’attività può essere considerata pesante.

39 Dei delitti e delle pene
INRAN. L.G. 2003

40 = BENESSERE uscite entrate
Il mio impegno per questa relazione: stare in piedi, parlare e compiere piccoli movimenti, comprensivo dello stato di tensione emotiva non mi è valso che due miseri biscotti, mezzo cornetto, un terzo di panino col prosciutto entrate = uscite


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