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LA DIDATTICA LABORATORIALE

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Presentazione sul tema: "LA DIDATTICA LABORATORIALE"— Transcript della presentazione:

1 LA DIDATTICA LABORATORIALE
I.R.A.S.E. Nazionale LA DIDATTICA LABORATORIALE Come ? Perché ? Per chi ? ALLIEVO ? Rosa Venuti - Presidente

2 I.R.A.S.E. Nazionale La scuola intesa come LABORATORIO è il luogo in cui non solo si elaborano i saperi, ma anche un insieme di opportunità formative per produrre nuove conoscenze e sviluppare nuove competenze.

3 In questa prospettiva l'azione educativa
I.R.A.S.E. Nazionale In questa prospettiva l'azione educativa si sposta dall'insegnamento all'apprendimento, cioè ai processi del "far apprendere" e del riflettere sul fare

4 Dichiarativa (che cosa) Comunicativa (linguaggi)
I.R.A.S.E. Nazionale La didattica laboratoriale comporta una continua e attenta analisi disciplinare centrata su quattro dimensioni della conoscenza: Procedurale (come) Dichiarativa (che cosa) Comunicativa (linguaggi) Sensoriale (perché)

5 I.R.A.S.E. Nazionale I saperi disciplinari diventano strumenti per verificare le conoscenze e le competenze acquisite dall'esperienza di apprendimento nel laboratorio.

6 La didattica laboratoriale richiede che: - Si operi in piccolo gruppo
I.R.A.S.E. Nazionale La didattica laboratoriale richiede che: - Si operi in piccolo gruppo - Si verifichi una forte interattività fra insegnante e allievi e fra gli allievi stessi - L'apprendimento sia cooperativo e condiviso - La mediazione didattica si intrecci con l'operatività degli allievi

7 I.R.A.S.E. Nazionale Pertanto l'ambiente: - Può essere semplicemente l'aula, se l'attività non richiede particolari attrezzature - Può essere uno spazio attrezzato se le attività richiedono l'uso di attrezzature e materiali particolari (multimediali strumentazione scientifica ecc.)

8 I.R.A.S.E. Nazionale Il Laboratorio così inteso diventa un elemento di organizzazione del curricolo formale di ciascun allievo: esso può essere collocato all'inizio di un percorso o al suo interno o alla sua conclusione a seconda della funzione.

9 Caratteristiche del laboratorio
I.R.A.S.E. Nazionale Caratteristiche del laboratorio . Consente di praticare le competenze che lo abilitano all'essere cittadino (organizzazione di un gruppo di lavoro, assegnazione e assunzione di un compito di realtà, definizione di un prodotto legato al compito di realtà). Risponde ai bisogni dello studente , nel senso che il rapporto tra il progetto e il "guadagno" che ne trae il ragazzo non ha bisogno di spiegazioni.

10 Consente di acquisire un metodo di lavoro personale.
I.R.A.S.E. Nazionale Consente di imparare facendo, più motivante del prima studia e poi applica. Non è centrato solo su un tipo di intelligenza ma articolato per livelli di complessità, su cui possono situarsi per rispondere senza omologarsi. Consente di acquisire un metodo di lavoro personale.

11 I.R.A.S.E. Nazionale La didattica laboratoriale per imparare la complessità della società odierna La didattica laboratoriale presuppone, per antonomasia, l’uso della metodologia della ricerca, pertanto intende il laboratorio non solo come uno spazio fisico attrezzato in maniera specifica ai fini di una determinata produzione, ma come situazione, come modalità di lavoro, anche in aula, dove docenti ed allievi progettano, sperimentano, ricercano agendo la loro fantasia e la loro creatività.

12 Nella didattica laboratoriale l'enfasi
I.R.A.S.E. Nazionale Nella didattica laboratoriale l'enfasi si pone sulla relazione educativa (dalla trasmissione/riproduzione della conoscenza alla costruzione della conoscenza); sulla motivazione, sulla curiosità, sulla partecipazione, sulla problematizzazione; sull'apprendimento personalizzato e l'uso degli stili cognitivi e della metacognizione; sul metodo della ricerca; sulla socializzazione e  sulla solidarietà.

13 I.R.A.S.E. Nazionale LABORATORIO E PROGETTAZIONE DIDATTICA Elaborazione di indicazioni didattiche differenziate, adatte alle caratteristiche cognitive dei singoli alunni: diversi stili cognitivi, diversi modi di apprendimento, diverse intelligenze che apprendono in modi distinti; - Individuazione e indicazione di modalità flessibili di accesso e di utilizzazione delle conoscenze acquisite;

14 I.R.A.S.E. Nazionale - Costruzione delle concettualità di base necessarie a comprendere schemi più complessi che possano dare origine a percorsi interdisciplinari e transdisciplinari; - Diversificazione delle metodologie di insegnamento e di valutazione rispetto alle modalità di apprendimento del singolo.

15 I.R.A.S.E. Nazionale Le teorie sottese a tali concezioni dell’apprendimento si esplicano nella didattica laboratoriale che interpreta il laboratorio come un principio trasversale alla didattica, come una metodologia didattica, che coinvolge attivamente insegnanti e studenti in percorsi di ricerca, spostando la centralità dall’insegnamento all’apprendimento e quindi dal “programma/contenuto” all’allievo.

16 Dimensioni del laboratorio
I.R.A.S.E. Nazionale Dimensioni del laboratorio Il laboratorio è - un luogo mentale, una forma mentis, una pratica del fare che valorizza la centralità dell’allievo - fisico(strutturato) 

17 Dimensioni del laboratorio
I.R.A.S.E. Nazionale Dimensioni del laboratorio Il laboratorio è uno spazio di comunicazione: per dare cittadinanza ai linguaggi verbali e non verbali. di personalizzazione per sviluppare autostima, autonomia culturale e emotiva, partecipazione. - di esplorazione e di creatività - di socializzazione

18 per imparare a decodificare la società complessa attraverso
I.R.A.S.E. Nazionale La didattica laboratoriale è un percorso che rende possibile l'offerta di contesti che valorizzano: - potenzialità - capacità competenze per imparare a decodificare la società complessa attraverso - lo studio delle discipline e delle interconnessioni la risoluzione dei problemi - la previsione di argomentazioni - la comunicazione.

19 Attori Sociali del processo di insegnamento/apprendimento Docente
I.R.A.S.E. Nazionale Attori Sociali del processo di insegnamento/apprendimento Docente Gruppo Allievi Il docente: regista e garante del processo di insegnamento Il gruppo: la dimensione significativa della comunità che apprende Gli allievi: gli attori sociali del processo di apprendimento

20 Principi di epistemologia operativa del metodo laboratoriale
I.R.A.S.E. Nazionale Principi di epistemologia operativa del metodo laboratoriale Le attività proposte nel laboratorio formativo dovrebbero - prestarsi ad una manipolazione concreta - implicare le operazioni cruciali - non avere una soluzione unica - provocare uno “spiazzamento” cognitivo situarsi ad una giusta distanza dalle competenze possedute - comportare diversi livelli di interpretazione - possedere valenze metaforiche - coinvolgere il rapporto che ciascuno ha con il sapere

21 Lo scopo formativo del laboratorio è quello di
I.R.A.S.E. Nazionale Lo scopo formativo del laboratorio è quello di produrre pensiero a partire dall’esperienza/azione

22 I.R.A.S.E. Nazionale Il Perché nelle/delle pratiche laboratoriali “l’intelligenza ha bisogno di certe condizioni per affermarsi e svilupparsi; ha bisogno di essere nutrita di eventi e di affrontare prove che la fortifichino; ha bisogno di auto-mantenersi nell’esercizio di sé”. E. Morin, La conoscenza della conoscenza, Feltrinelli, Milano, 1989

23 I.R.A.S.E. Nazionale Infatti … Nelle pratiche laboratoriali l’allievo è chiamato ad assumere comportamenti sociali di cooperative learning e di rispetto degli accordi e degli impegni presi. La spinta motivazionale è data anche dal compito unitario in cui l’allievo è impegnato ad utilizzare le competenze, derivate dalla trasformazione di conoscenze ed abilità, per affrontare o simulare situazioni reali e significative.


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