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Cagliari, 14.01.2012 Andrea Melis Tecnico Nazionale Federazione Italiana Tennis PTR Professional.

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Presentazione sul tema: "Cagliari, 14.01.2012 Andrea Melis Tecnico Nazionale Federazione Italiana Tennis PTR Professional."— Transcript della presentazione:

1 Cagliari, 14.01.2012 Andrea Melis Tecnico Nazionale Federazione Italiana Tennis PTR Professional

2 2 Vivaio genitori: vi sorprenderete

3 3 Promuovere la pratica sportiva Percorso formativo per Società sportive La gestione delle relazioni sportive dal punto di vista dei genitori Genitori a bordo campo Vincere, perdere, pareggiare (forse) con i figli

4 CHI GIOCA LEALMENTE E’ SEMPRE VINCENTE

5 “Comportamento rispettoso degli altri e delle regole sia nei rapporti sociali sia nelle competizioni sportive” Significato … “Comportamento rispettoso degli altri e delle regole sia nei rapporti sociali sia nelle competizioni sportive”

6 E’ FONDAMENTALE AVERE UN CODICE ETICO CHE TUTELI E PROMUOVA LE QUALITA’ MORALI E MATERIALI DEI GIOVANI TENNISTI NONCHE’ MIGLIORARNE E SVILUPPARNE IN MANIERA ARMONICA LA LORO PERSONALITA’

7 Il fenomeno sportivo oggi in Italia 11.420.000 praticano sport in modo continuativo (di cui 6.250.000 partecipano a gare) Lo sport, rappresenta il terzo pilastro educativo per le nuove generazioni, con la famiglia e la scuola Fonte: elaborazioni Censis Servizi, 2008 4.000.000 tesserati FSN-DSA 33.290.000 praticano sport o svolgono un’attività fisica 5.420.000 praticanti rilevati per attività svolte sotto l’egida di FSN-DSA- EPS 2.000.000 praticano sport con continuità in modo autonomo 5.750.000 praticano sport saltuariamente 16.120.000 svolgono solo attività fisica Il 65% dei ragazzi tra gli 11 ed i 14 anni pratica in modo organizzato una disciplina sportiva 7

8 alcune considerazioni di fondo… Diventare genitori, oggi -È un evento sempre più raro (1.41 figli per donna – dato CE 2010 ) -lo si diventa sempre più tardi - è frutto di una scelta, è un evento programmato - sviluppa attese elevate - Il figlio diventa una ‘occasione unica’, una prova ‘senza appello’ che non si può sbagliare … e relative implicazioni -Il figlio esprime una forma di realizzazione dell’adulto nel segno del controllo, diventa una nuova forma del ‘possesso’ -Il passaggio da coppia a famiglia è IL ‘rito di passaggio’ chiave all’età adulta, la prova per eccellenza nel vivere la vita 8

9 Questo incontro Campionato genitori Genitori oggi 1 A cosa serve lo sport dei figli 2 Genitori a bordo campo Genitori sportivi:atteggiamenti 4 5 6 A chi fa bene lo sport dei figli 3

10 Questa è la prima generazione di genitori che si occupa attivamente dello sport dei figli … … si tratta di un fenomeno nuovo, sia per i genitori che per le società sportive Entrambi, genitori e società sportive, hanno il problema di trovare la giusta distanza tra bordocampo e invasioni di campo 10 Genitori e sport, oggi

11 L’attività sportiva oggi è diventata un palcoscenico delle relazioni tra genitori e figli Genitori, figli, sport Mette in scena potenzialità e conflitti attraverso un copione dal mix ottimale di meritocrazia e eguaglianza di capacità fisiche e abilità mentali di prevedibile e sorprendente

12 “ I GENITORI SONO FONDAMENTALI SENZA DI' LORO NON CI’ SAREBBERO GIOVANI TENNISTI.” Ma è fondamentale …

13 “I GENITORI DEI GIOVANI TENNISTI DEVONO INCORAGGIARE LA LEALTA’ SPORTIVA MANIFESTANDO UN SOSTEGNO POSITIVO VERSO I GIOCATORI E GLI UFFICIALI DÌ GARA DURANTE OGNI PARTITA, OGNI ALLENAMENTO O ALTRI EVENTI SPORTIVI DELL’ATTIVITA’ GIOVANILE.”

14 “ I GENITORI DEVONO CHIEDERE AI PROPRI FIGLI DÌ TRATTARE CON RISPETTO SE STESSI, TUTTI GLI ALTRI GIOCATORI, MAESTRI, GIUDICI DÌ GARA, SPETTATORI, INDIPENDENTEMENTE DALLA PROVENIENZA O ABILITA’ ”

15 “I GENITORI SONO PARTE INTEGRANTE DELLA CRESCITA DEI RAGAZZI ANCHE IN CHIAVE SPORTIVA, AFFINCHE’ CRESCANO CON SANI PRINCIPI. I GENITORI POSSONO AUMENTARE O DIMINUIRE LA MOTIVAZIONE DEL PROPRIO FIGLIO TENNISTA.”

16 AVERE GENITORI /ALLENATORI PRESSANTI E NON OBIETTIVI PORTA ALL’ABBONDONO SOPRATTUTTO SE I RISULTATI SONO NEGATIVI. AVERE ALLENATORI/GENITORI PRESSANTI CHE VORREBBERO CHE IL PROPRIO FIGLIO FOSSE SEMPRE AL CENTRO DELL’ATTENZIONE E VINCESSE SEMPRE PUO PORTARE RARAMENTE AL NON ABBANDONO SE QUESTO VINCE DA PICCOLO A TUTTI LIVELLI ( Nazionale –Europeo –Mondiale ) E CONTINUA A VINCERE DA ADULTO (Pro)

17 “RICORDARE CHE I LORO FIGLI SONO ALLIEVI DELLA SOCIETA’ SPORTIVA E COME GLI ALTRI ATLETI NON HANNO UN RAPPORTO ONE-TO-ONE COME “ COACH-GIOCATORE” GLI ALLENATORI FANNO DELLE SCELTE CHE DEVONO ESSER ANCHE SE NON CONDIVISE DAI RAGAZZI E GENITORI ACCETTATE”

18 “QUANDO UN GENITORE CHIEDE CHIARIMENTI SU UN QUALSIASI ARGOMENTO, DEVE RICORDARE CHE NON ESISTE SOLO IL PROPRIO FIGLIO” QUANDO UN GENITORE O ALLIEVO EVIDENZIANO AL MAESTRO UNA VITTORIA O SCONFITTA NEI CONFRONTI DÌ UN COMPAGNO DÌ CIRCOLO, IL MAESTRO SARA’ IN PARTE FELICE, MA ANCHE NON FELICE CHE UN ALTRO PROPRIO ALLIEVO E’ STATO SCONFITTO.

19 Le sfide dei figli La prima sfida (6-10 anni) La seconda sfida (11-14 anni) Credere nel (proprio) futuro Credere in se stessi

20 … e quelle dei genitori La prima sfida (6-10 anni) La seconda sfida (11-14 anni) Dare tempo Rispettare la distanza ‘vaccinazioni obbligatorie’ dal genitore ‘allenatore’ => Ansia da performance dal genitore ‘assistente sociale’ => Ansia da insicurezza dal genitore ‘rivale’ => Gelosia agonistica dal genitore ‘tifoso’ => Proiezione emotiva

21 Quattro schemi di gioco genitori- figli … Complicità (l’anno prossimo cambiamo) alleanza (carica esplosiva …) Dipendenza (dai che ce la fai …) conflitto (… te l’avevo detto) Figlio molto motivato Figlio poco motivato genitore molto motivato genitore poco motivato

22 Ma lo schema vincente è: FIGLIO MOLTO MOTIVATO FIGLIO MOLTO UMILE FIGLIO MOLTO VOLENTEROSO GENITORE MOLTO EQUILIBRATO GENITORE MOLTO PAZIENTE GENITORE MOLTO OBIETTIVO

23 E’ BENE … NON ASSISTERE AGLI ALLENAMENTI IN QUANTO E UN MOMENTO SPECIFICO RISERVATO AD ATLETI E MAESTRI, OLTRE CHE UN MOMENTO DÌ INDIPENDENZA E CRESCITA INDIVIDUALE DELLA PERSONA. E’ BENE … ASSISTERE ALLE PARTITE SENZA INTERFERIRE A PRESCINDERE DAGLI EPISODI CHE SI VERIFICANO, QUALI CONTESTAZIONI O SUGGERIMENTI. E’ CONSENTITO INTERFERIRE SOLO QUANDO NOTATE IN VOSTRO FIGLIO UN COMPORTAMENTO NON LEALE

24 E’ BENE … RISPETTARE E NON INTERFERIRE SULLE SCELTE TECNICHE DEI MAESTRI, SUGLI ALLENAMENTI, SULLE FORMAZIONI E CONVOCAZIONI DELLE SQUADRE. E’ BENE … RISPETTARE IL PROGRAMMA AGONISTICO CHE I VOSTRI FIGLI DOVRANNO SVOLGERE NELL’ANNO SPORTIVO

25 E’ BENE … NON ESALTARE LE VITTORIE E’ BENE.. NON INFIERIRE SULLE SCONFITTE E’ BENE … SOPRATTUTTO NELLE CATEGORIE GIOVANILI INSEGNARE LORO CHE CI’ SI ALLENA E CONFRONTA CON CHIUNQUE, ETA’-SESSO-LIVELLO

26 E’ BENE … RICORDARSI CHE NEL NOSTRO SPORT IN UN TABELLONE A 32/64 GIOCATORI ESISTERA’ SEMPRE UN SOLO VINCITORE E 31/63 PERDENTI. E’ BENE … RICORDARSI CHE E’ UNO SPORT DOVE SI PERDE MOLTO.

27 Lo sport dei figli fa bene ai genitori … … ai figli dipende Ecco almeno quattro buone ragioni per le quali un genitore può imparare e migliorare grazie allo sport dei figli: avere una visione più ricca del figlio (accorgersi dei cambiamenti) avere un bagaglio educativo più ampio da spendere (confrontare e imparare altri modi per educare) avere una maggior fiducia nel figlio (accettare l’autonomia) avere una relazione più ricca con il figlio (occasioni di condivisione)

28 A che serve lo sport dei figli?  … serve a conoscere meglio se stessi come genitori 3) ri-conoscere il figlio come altro da sè 1) Accettare un terreno di confronto 2) Attraversare un percorso di separazione Questo processo avviene ogni volta, ogni partita e richiede anni di allenamento…

29 Gli atteggiamenti dei genitori sportivi  saper vincere -> le proprie ansie, limiti, paure, pregiudizi, ambizioni verso il figlio  saper perdere -> elaborare il lutto del distacco, emancipazione e perdita del figlio  saper lottare -> imparare a non arrendersi, migliorare il proprio ‘agonismo educativo’  sapersi controllare -> intervenire senza essere scorretti, provocatori, fallosi verso il figlio  saper aspettare -> tirare le somme alla fine, non confondere tattica e strategia  saper cogliere l’essenziale -> il linguaggio dello sport è ‘si si’, ‘no no’ (il resto viene dal bar…)

30 con gli allenatori dei vostri figli e possibilmente anche con gli arbitri. Sono loro che durante gli allenamenti o le gare a squadre fungono da ‘coppia genitoriale sportiva’: evitate di squalificarli per evitare di autosqualificarvi Essere pazienti nel dare una mano alla Società sportiva ed alla squadra, rispettando le indicazioni ricevute: se il figlio vede che questo aspetto è importante per voi, capirà che è importante anche per lui Farsi coinvolgere del trattamento riservato a vostro figlio con l’incaricato della Società, in assenza e senza condizionare il figlio, possibilmente lontano dal campo e dalla gara, evitando questioni legate alle strategie e tecniche di gioco. Parlare di allenare il proprio figlio o la squadra dove gioca anche il figlio/a Escludere di dare suggerimenti tecnici durante la gara, e di incitare singolarmente il proprio figlio: tifare per tutti e la squadra, sottolineando gli atteggiamenti positivi. Evitare con il figlio, prima della gara, il comportamento da tenere entrambi durante la gara Concordare ‘Campionato genitori ‘: come si fanno i punti

31 “ERRORI FREQUENTI”: * NON CONOSCERE LE REGOLE DEL TENNIS * CAMBIARE ATTREZZATURA FREQUENTEMENTE * PORTARE LA BORSA / PORTARE L’ACQUA / PORTARE IL RISULTATO AL G.A. * ESASPERARE L’ATTIVITA’ E LE LEZIONI INDIVIDUALI /IPERSPECIALIZZAZ. * ESALTARE LE VITTORIE/POCA PAZIENZA/PAURA DEL TEMPO/ALTE ASPETTATIVE * SULLE SCONFITTE SOFFERMARSI SOLO SUL RISULTATO * NON PRETENDERE UN COMPORTAMENTO LEALE * NON RISPETTARE LE SCELTE DEL MAESTRO * PENSARE CHE SI MIGLIORA SOLO GIOCANDO CON I PIU’ FORTI. * PENSARE CHE NON SI MIGLIORA GIOCANDO CON I PIU’ DEBOLI * NON CREDERE CHE SI MIGLIORA ANCHE DA SOLI * PARLARE SEMPRE DÌ TENNIS A CASA * ESAGERARE CON I TORNEI IN FASE DÌ CRESCITA * NON ACCETTARE CHE I MAESTRI/SOCIETA’ SONO LIBERI DÌ ORGANIZZARE ALLENAMENTI SUPPLEMENTARI PER GLI ALLIEVI CHE EVIDENZIANO LACUNE TECNICHE-TATTICHE-FISICHE. * NON ACCETARE CHE I MAESTRI/SOCIETA’ SONO LIBERI DÌ ORGANIZZARE ALLENAMENTI SUPPLEMENTARI PER GLI ALLIEVI PIU MERITEVOLI CON SPICCATE ABILITA’ * AVERE LA PRESUNZIONE DÌ CONOSCERE IL TENNIS E LA TECNICA, SOPRATTUTTO DAI GENITORI EX SPORTIVI AGONISTI O TENNISTI * ASSISTERE E SINDACARE SUGLI ALLENAMENTI/COMUNICARE IN GARA * ESASPERARE IL CONFRONTO CON GLI ALTRI ATLETI * CREDERE NELLA TEORIA TRANSITIVA * GIOCARE CON IL PROPRIO FIGLIO E POSITIVO, SOLO SE SI STA’ MUTI * TROPPE SCONFITTE = SCARSA FIDUCIA NELLA STRUTTURA E NEI TECNICI

32 MOLTI GENITORI SI INFORMANO …. “QUALI SONO I MIGLIORI MAESTRI, CHE ESPERIENZE HANNO AVUTO, I PIU’ FORTI DÌ CHI SONO STATI ALLIEVI, QUANTO FANNO ALLENARE E CON CHI FANNO GIOCARE IL PROPRIO FIGLIO, CHE ATTIVITA’ GLI FA FARE IL MAESTRO, COME ALLENA.” tutto legittimo, ma POCHI GENITORI SI INFORMANO SE IL MAESTRO E’ PRIMA DÌ TUTTO UN BUON “EDUCATORE ”

33 IL NOSTRO INTENDO E QUELLO DÌ “COMUNICARE” SOCIETA’-ATLETA-GENITORE RISPETTANDO LE REGOLE DELLA F.I.T. E DEL NOSTRO CLUB

34 34 Per la gran parte dei genitori, l’attività sportiva dei figli rappresenta, più o meno consapevolmente Genitori e sport: la prospettiva UN INVESTIMENT O SOCIALE Vale come reputazione, ‘biglietto da visita’ familiare EDUCATIVO è sostegno contro la deregulation familiare, modello di buone prassi di crescita COMUNICATIVO Uno dei pochi ambiti a ‘fattor comune’ per interessi e linguaggio

35 35 l’attività sportiva dei figli esprime ed alimenta anche importanti aspetti di desiderio: Genitori e sport: miti e desideri Il mito dell’eterna giovinezza -> il figlio sportivo come esorcismo dello scorrere del tempo il mito dell’unione originaria -> identificazione nel figlio sportivo come desiderio di fusione, essere una sola cosa Il mito del successo -> il figlio sportivo come affermazione e rivincita rispetto alle proprie delusioni e sconfitte Sono fenomeni fisiologici ineliminabili, da riconoscere e governare. Quando assumono proporzioni abnormi, occorre tener conto di due cose: - ci sono sempre tre generazioni coinvolte - le competenze richieste vanno oltre l’aspetto sportivo NB

36 Genitori e Società sportiva A fronte dei fenomeni segnalati, la Società sportiva deve tenere conto che i genitori con cui si relaziona:  Sono attenti 36  Sono insicuri  Sono esigenti  Sono critici VANNO CURATI I DETTAGLI VA INCANALATA L’ENERGIA SONO TIFOSI semplificazion e parzialità ipersensibilità

37 Cosa sono i genitori per una Società sportiva? Livello 0 - i genitori sono una scocciatura 37 Livello 1 - i genitori sono degli utenti Livello 2 - i genitori sono dei clienti Livello 3 - i genitori sono dei partner Livello 4 - i genitori sono dei sostenitori (stakeholder) “.. i ragazzi migliori da avere in squadra sono gli orfani…” Il flusso informativo della Società sportiva è limitato all’essenziale, secondo modalità verticistiche, top down (ordini e convocazioni) La comunicazione è più attenta perché imposta dalla ricerca di adesioni, ma burocratica e strumentale, al fine di convincere della validità dei servizi offerti. Inizia a svilupparsi una cultura della comunicazione ed i bisogni del genitore iniziano ad essere presi in esame nella misura in cui sono utili anche alla Società Si consolida la cultura della comunicazione con l’intensificarsi di investimenti in termini di tempo e risorse. Acquistano importanza le motivazioni dei genitori, al di là del vantaggio per la Società e migliora sia la comunicazione interna che esterna. Diventano centrali le azioni di ascolto degli attori interni ed esterni, vengono integrati i sistemi di comunicazione tradizionali o modalità innovative

38 Vivaio genitori: curare le relazioni Informare delle finalità educative, del programma, impegni, obiettivi della Società sportiva Parlare nell’unica lingua che spesso il genitore capisce, ovvero l’attenzione al proprio figlio/a. Riferire possibilmente piccoli esempi e aneddoti a lui riferiti, mantenendo il discorso sul piano degli obiettivi e comportamenti educativi. Parlare possibilmente sempre bene del figlio, sottolineando gli aspetti positivi (ce n’è sempre qualcuno, basta volerli vedere). Segnalare i successi ed i progressi fatti, per quanto limitati, descrivere i compiti assegnati, gli obiettivi ancora da compiere, così che il genitore ne sia consapevole. Definire insieme al genitore obiettivi realistici di tipo educativo (puntualità, rispetto, ordine, autonomia, attenzione, impegno…) che il figlio può conseguire, così che anche il genitore sia messo in grado di verificarli e condividerli. 38

39 39 Evitare se possibile, che i genitori siano presenti agli allenamenti, i quali vanno presentati e considerati un momento specifico e riservato ad atleti e allenatori. Vivaio genitori: curare le relazioni Coinvolgere a livello operativo assegnando compiti concreti (trasporto atleti, preparazione campi e materiali, pulizia e riordino, generi di conforto) distinguendoli dalle responsabilità tecnico-sportive Realizzare se opportuno uno “Spogliatoio genitori”, ovvero occasioni periodiche di incontro/confronto del gruppo genitori-squadra, su temi sportivo-educativi (programma e verifica della stagione, obiettivi sport-educativi, organizzazione dell’allenamento, la formazione…). Evitare se possibile di fare tali incontri a ridosso delle gare dei figli: sono due ‘spogliatoi’ diversi. Incaricare un dirigente/responsabile dei rapporti con i genitori, in modo da filtrare il rapporto diretto genitore-allenatore, specie per casi e problematiche individuali. Il genitore deve potersi esprimere verso la Società senza timori di rivalse sul figlio, l’allenatore deve essere rispettato nelle sue scelte.

40 Il nuovo vivaio: coltivare i genitori seminare Piano di incontri: personali, di squadra 40 irrigare Piano di comunicazione: documenti, sito, mail, foglio informativo concimare Piano di attività: gare sportive, uscite innestare Piano di valorizzazione: incarichi non tecnici (rappresentante di squadra,fotografo, articolista,…)

41 E’ IMPORTANTE CONOSCERE LE REGOLE DEL TENNIS E’ IMPORTANTE CONOSCERE LE LINEE GUIDA DEL CLUB E’ IMPORTANTE CONOSCERE I PROGRAMMI DELLA FEDERTENNIS REGIONALE - NAZIONALE

42 NON DIMENTICATEVI CHE LA NOSTRA SOCIETA’ HA TUTTO L’INTERESSE A FAR CRESCERE NEL MIGLIORE DEI MODI SOTTO L’ASPETTO AGONISTICO SPORTIVO I VOSTRI RAGAZZI. NON DIMENTICATEVI CHE IL RISULTATO DELL’ATLETA E’ IMPORTANTE MA VIENE SEMPRE PRIMA LA PERSONA.

43 PER NOI IL RISULTATO SPORTIVO E’ IMPORTANTE, MA E’ FONDAMENTALE CHE CI SIANO QUEI SANI PRINCIPI EDUCATIVI: RISPETTO ORDINE AUTONOMIA ATTENZIONE IMPEGNO PUNTUALITA’

44 GLI ALLIEVI CHE PRENDERANNO PARTE ALLE COMPETIZIONI A SQUADRE O INDIVIDUALI TESSERATI CON QUESTA SOCIETA’, DEVONO RISPETTARE L’AVVERSARIO, I COMPAGNI DÌ SQUADRA, IL CAPITANO, I GIUDICI. LA SOCIETA’ NON CONSENTIRA’ COMPORTAMENTI CHE VIOLINO LE REGOLE SPORTIVE E ATTEGGIAMENTI CONTRARI ALLA BUONA EDUCAZIONE INTERVENENDO IN DISCUSSIONI TRA GIOCATORI CHE RIGURDINO LA PARTITA O AVERE DISCUSSIONI CON ALTRI GENITORI CON GIUDICI DI GARE O MAESTRI, IN CASO QUESTO AVVENGA IL CIRCOLO POTRA’ PRENDERE DEI PROVVEDIMENTI SANZIONATORI NEI CONFRONTI DEL PROPRIO FIGLIO/ALLIEVO

45 Per capire quanto è difficile … tra le categorie Under 10-12-14-16 Allievo/a che compete allo stesso livello o superiore a quelli di 3 anni più grandi = ALLIEVO di ECCELLENTE LEVATURA CON ALTA PROSPETTIVA AGONISTICA Se pratica attivita’ internazionale è “PARI AL TALENTO”. Allievo/a che compete allo stesso livello o superiore a quelli di 2 anni più grandi = ALLIEVO di OTTIMA LEVATURA CON BUONA PROSPETTIVA AGONISTICA. Allievo/a che compete allo stesso livello o superiore a quelli di 1 anno più grandi = ALLIEVO di BUONA LEVATURA CON DISCRETA PROSPETTIVA AGONISTICA. Allievo/a che compete allo stesso livello o superiore a quelli di pari età = ALLIEVO FACENTE PARTE DELLE SQUADRE DI’ CLUB, O DEI TEAM REGIONALI E FA’ ATTIVITA’ NAZIONALE. Allievo/a che non riesce a competere allo stesso livello o esser superiore a quelli di pari età o più piccoli = ALLIEVO FACENTE PARTE DI’ UN GRUPPO CON OBIETTIVI DI’ AFFILIAZIONE – DIVERTIMENTO. Questa tabella viene applicata sia a livello regionale, nazionale che internazionale, con le dovute proporzioni.

46 DATI TOP 100 ATP-WTA ( MEDIA A GIUGNO 2007 ) - Per capire quanto è difficile ….. - 5 anni e mezzo iniziano a giocare a tennis; - 18 anni iniziano il professionismo; - 21 anni e mezzo entrano nei Top 100 ATP - 26 anni e mezzo l’età media dei Top 100 ATP - 6 anni iniziano a giocare a tennis; - 16 anni e mezzo iniziano il professionismo; - 19 anni e mezzo entrano nelle Top 100 WTA - 24 anni l’età media delle Top 100 WTA IL 99% degli attuali Top 100 ATP-WTA ha avuto un prestigioso curriculum giovanile. Non esiste attualmente un giocatore che sia arrivato ai Top100 senza attività giovanile internazionale.

47 DATI ATTIVITA’ ITF18 ATTUALI TOP 100 ATP-WTA 62 % uomini è stato Top 100 ITF18 98 % uomini ha svolto attività ITF18 55 partite di media giocate nei MD ITF18 85% donne sono state Top 100 ITF18 98% donne ha svolto attività ITF18 66 partite di media giocate nei MD ITF18 Per partite Junior si intendono solamente quelle giocate in Main Draw.

48 U.22 - TOP 100 ATP al 31.12.2011 GIOCATORE RANK. ATP ANNO BEST RANK ITF18 RAONIC (CAN) 25 90 35 NISHIKORI (JPN) 26 89 7 TOMIC (AUS) 37 92 2 YOUNG (USA) 40 891 DIMITROV (BUL) 76 911 STEBE (GER) 83 90 6 HARRISON (USA) 84 927 PAIRE (FRA) 92 89 91 KLIZAN (SVK) 120 891 POSPISIL(CAN) 121 90 24 BERANKIS(LTU) 132 901 GIANNESSI (ITA)136 90 36 CARRENO-BUSTO (SPA) 137 916 DONSKOY(RUS) 144 90 20

49 U.22 - TOP 50 WTA al 31.12.2011 GIOCATRICERANK. WTA ANNO BEST RANK ITF18 WOZNIACKI (DEN)1 90 2 KVITOVA (CZE)2 9027 AZARENKA (BLR)3891 RADWANSKA (POL)8891 LISICKI (GER) 158992 PAVLYUCHENKOVA (RUS) 16 911 6 CIBULKOVA (SVK)18 893 WICKMAYER (BEL)26 89 30 HERCOG (SLO)36918 PERVAK (KAZ) 40 91 5 BEGU (ROU)419014 MCHALE (USA)4292 10

50 DOVETE SAPERE CHE … LE SOCIETA’ E LA F.I.T. POSSONO DARE CONTRIBUTI AGLI ALLIEVI CON SPICCATE ABILITA’, INSERITI NEI TEAM NAZIONALI, O TEAM REGIONALI L’ATTIVITA’ INDIVIDUALE E COMPLETAMENTE A CARICO DELLE FAMIGLIE L’ATTIVITA’ A SQUADRE E COMPLETAMENTE A CARICO DEI CIRCOLI O F.I.T. IL COSTO ANNUALE PER UNA PROGRAMMAZIONE DÌ GARE JUNIOR NAZIONALI /INTERNAZIONALI VA DAI 5 AI 25 MILA EURO. IL COSTO ANNUALE PER UNA PROGRAMMAZIONE DÌ GARE JUNIOR DÌ ALTO LIVELLO, O OVER 18 VA DAI 25 AI 50 MILA EURO. NON CI’ SONO INTROITI DALLE GARE GIOVANILI MA SOLO SPESE.

51 OBIETTIVI: LA NOSTRA SOCIETA’ HA OBIETTIVI SOCIALI E SPORTIVI. INVESTE NELLA SCUOLA TENNIS E NEL RECLUTARE GIOVANI CON ATTITUDINI CHE HANNO DIFFICOLTA’ DÌ CONFRONTO SUL PROPRIO TERRITORIO. UTILIZZANDO IL METODO MERITOCRATICO DELLO SPORT FA’ SVOLGERE I CAMPIONATI A SQUADRE AI MIGLORI ATLETI JUNIOR, PER POI FAR CRESCERE I GIOVANI DELLE SQUADRE UNDER AFFINCHE’ UN DOMANI POSSANO ESSER I COMPONENTI DELLE SQUADRE DÌ SERIE A-B-C, O ATLETI JUNIOR DÌ INTERESSE REGIONALE E NAZIONALE DELLA FIT, PERTANTO IL NOSTRO OBIETTIVO PRIMARIO AGONISTICO E CERCARE DÌ FORMARE DEI BUONI TENNISTI ….. MAGARI DEI FORTI SECONDA CATEGORIA E DELLE OTTIME PERSONE!!!

52 Genitori a bordo campo, … che (s)fortuna!

53 Grazie …. per la vs. attenzione Grazie …. per la vs. certa collaborazione Grazie … per la vs. esistenza !!! A TUTTI NOI & VOI “Buon Lavoro”


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