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Musica e Autismo Giovanna Artale.

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Presentazione sul tema: "Musica e Autismo Giovanna Artale."— Transcript della presentazione:

1 Musica e Autismo Giovanna Artale

2 Il progetto Musica e Autismo
Cos’è la musica? Il progetto Musica e Autismo Cosa si intende per comunicazione sonoro – musicale? La ricerca sull’efficacia della musicoterapia nei bambini con ASD

3 Cos’è la musica? Gli universali musicali
Le funzioni delle attività musicali Gli universali delle pratiche musicali

4 La comunicazione sonoro - musicale Espressione Creatività
I suoi elementi Espressione Creatività Ricordo Emozione Azione Interazione Comunicazione

5 Il progetto Musica e Autismo
Obiettivi ed attività specifici per ogni bambino Le tecniche d’intervento Musicoterapia attiva Effetti dell’intervento su: Riconoscimento Gestione Regolazione delle Emozioni Corpo Azione Interazione Espressività Creatività Comunicazione

6 La ricerca sull’efficacia della musicoterapia nei bambini con ASD
Risultati attesi Breve sintesi del progetto

7 La Musica è il suono umanamente organizzato (J. Blacking)
Gli universali musicali: Tratti espressivi riconoscibili a livello mondiale, indipendentemente dalle culture, costanti che emergono all’interno delle variabili di ciascuna civiltà. Strutture interne della musica. Intervalli, ritmi specifici, differenze tra suoni e rumori Strutture profonde. Elementi comuni alla psiche umana: la simmetria e la specularità, la presenza di un tema e della sua variazione la ripetizione, la forma binaria, alternanza e la contemporaneità dei turni… strategie di memorizzazione orale del patrimonio culturale

8 Caratteristiche universali delle pratiche musicali.
TRE DIMENSIONI DELLE PRATICHE MUSICALI: La ricerca di un piacere senso-motorio a livello gestuale, tattile e uditivo. Un investimento simbolico-affettivo  musica ed esperienza del movimento, degli affetti o delle regole sociali. Una soddisfazione intellettuale che risulta dal gioco di regole.

9 Funzioni (o finalità) dell’attività musicale
FUNZIONI ORGANIZZATIVE INDIVIDUALI/ RELAZIONALI E SOCIALI Espressione delle emozioni Comunicazione Rappresentazione simbolica Stimolo della risposta fisica Godimento/piacere estetico Potenziamento del conformismo e del rispetto delle norme sociali Supporto delle istituzioni sociali e dei riti religiosi Contributo all’integrazione sociale. Intrattenimento Allan P. Merriam Funzioni espressive Funzione di induzione e coordinamento senso-motorio Funzioni di supporto alle attività sociali

10 Musica come «universo umanamente organizzato» dei suoni
In prima istanza la musica è un insieme riconoscibile di strutture che permettono di comunicare (linguaggio), evocare (ricordo), interagire (essere con l’altro)

11 Come comunica la musica…
Il suono (ed i suoi elementi) sono percepiti sin dalla vita intrauterina. Le prime esperienze sonore sono infatti: Il ritmo del battito cardiaco della madre e le sue variazioni (dovute agli stati emotivi e fisiologici) accelerazioni, rallentamenti… Le intonazioni della voce materna che sono caratterizzate da specificità (timbro, altezze e ritmo) riconoscibili dal bambino già a poche settimane di vita I rumori del corpo della mamma…

12 Il suono è un’esperienza di contatto primario:
L’utero è un luogo sonoro in cui il feto matura la propria capacità di udire, di interagire e di rispondere. Il feto sente prima per via tattile, attraverso i pori della pelle. Poi dal 6° mese di gestazione anche per via uditiva. Infatti, l’apparato uditivo completa la sua maturazione tra il 2° ed il 5° mese di gravidanza. Dopo il 6° mese il feto ha la capacità di ascoltare e percepire sia i suoni interni del corpo materno, che i suoni esterni dell’ambiente circostante. Questo importante progresso innesca una riorganizzazione della corteccia uditiva fetale e lo sviluppo del sistema nervoso.

13 Il suono è un’esperienza di contatto primario:
Evoca (percezioni, sensazioni, memorie, emozioni, eventi…) Facilita l’attivazione e la coordinazione motoria, Organizza il movimento e l’interazione; Facilita il contatto e la compartecipazione.

14 Musica Organizzazione che struttura - Struttura che organizza
Il suono diventa STRUTTURA/ORGANIZZAZIONE attraverso specifici elementi: Ritmo  tempo Scansioni  sequenza ordinata e riconoscibile di accenti forti/deboli Durate  tempo che intercorre tra le successive scansioni (lento/veloce; accelerato/rallentato….); Melodia  spazio Sequenza ordinata e riconoscibile di altezze Contesti specifici in cui viene vissuta, agita, fruita (es.: ninna nanna..) Intensità  energia Espressività, emotività, forza, delicatezza….. Es. sussurrato… pianissimo… forte… fortissimo…

15 Gli aspetti sonoro – musicali della comunicazione
La comunicazione pre-verbale ha le stesse caratteristiche dell’espressività musicale Anche le interazioni si organizzano attraverso gli stessi elementi attraverso cui la musica comunica Tempo  alternanza dei turni – contemporaneità dei turni (stesso ritmo o ritmo diverso) Energia  contrapposizioni e giustapposizioni (forte/piano); uguaglianze, somiglianze (stessa intensità: forte/forte-piano/piano). Spazio  altezze, timbri e caratteristiche specifiche proprie del linguaggio parlato dall’adulto

16 Musica e Autismo

17 Musica e Autismo – L’intervento
È stato attivato grazie all’ANGSA e alla collaborazione con l’ASL - Bologna Si è avviato nell’aprile 2015 ed ha coinvolto, in questa prima fase, dieci bambini con diagnosi di ASD. Hanno aderito 21 famiglie.

18 Musica e Autismo – L’intervento
Per ogni bambino è stato individuato uno specifico percorso connesso: Ai percorsi abilitativi/riabilitativi in atto (logopedisti, educatori, psicologi/NPI) Al sistema di risorse/difficoltà che il bambino presenta. È fondato su specifiche tecniche di musicoterapia attiva.

19 Musica e Autismo. Il contributo della musicoterapia attiva (improvvisativa).
Cos’è la musicoterapia attiva? È un intervento non direttivo Pone al proprio centro il bambino, con la sua espressività, emotività, esigenze e le sue peculiarità comunicative Utilizza specifiche metodologie fondate sull’improvvisazione musicoterapica Prevede la presenza e l’uso di strumenti musicali semplici ed utilizzabili in modo formale ed informale Attiva specifici processi fondati sull’interazione e la comunicazione sonoro- musicale

20 Musica e Autismo. Il contributo della musicoterapia attiva (improvvisativa).
L’intervento MUSICA E AUTISMO si basa su specifiche tecniche di musico- terapia attiva: Il canto / la vocalizzazione, Suonare strumenti musicali in modo imitativo / formale / non formale Il movimento / la danza, L’improvvisazione musicale, Scrivere canzoni / comporre, L’ascolto Volte a stimolare l’interazione e la comunicazione attraverso gli elementi della comunicazione sonoro-musicale.

21 Espressività Creatività Comunicazione
Musica e Autismo. L’intervento MUSICA E AUTISMO si basa su specifiche tecniche di musicoterapia attiva in grado di: Espressività Creatività Comunicazione Aspetti pre-verbali della comunicazione (vocalizzazioni melodico/ritmiche, avvio e risposta ad atti comunicativi sonoro-musicali; intenzionalità comunicativa; alternanza di turni) Ampliare le capacità espressive Migliorare le competenze comunicative Aspetti verbali della comunicazione (intonazione, accentazione, articolazione, simbolico – affettive)

22 Musica e Autismo. L’intervento MUSICA E AUTISMO si basa su specifiche tecniche di musicoterapia attiva in grado di: Espressività Creatività Comunicazione Aspetti pre-verbali della comunicazione (vocalizzazioni melodico/ritmiche, avvio e risposta ad atti comunicativi sonoro-musicali; intenzionalità comunicativa; alternanza di turni) Ampliare le capacità espressive Introdurre di VARIAZIONI COMPRENSIBILI ai comportamenti ripetitivi Finalizzare le competenze espressive ad atti di comunicazione vocalico-sonora Migliorare le competenze comunicative Creare un sistema di reciproche attese che strutturi l’alternanza e contemporaneità dei turni Rispettare i tempi di organizzazione dell’azione

23 Musica e Autismo. Ampliare le capacità espressive
L’intervento MUSICA E AUTISMO si basa su specifiche tecniche di musicoterapia attiva in grado di: Espressività Creatività Comunicazione Ampliare le capacità espressive Migliorare le capacità di articolazione verbale attraverso il ritmo Sostenere lo sforzo d’intonazione come sforzo di stare con… Esprimere comprendere le qualità affettive emotive della musica Migliorare le competenze comunicative Aspetti verbali della comunicazione (intonazione, accentazione, articolazione, simbolico – affettive)

24 Migliorare l’organizzazione motoria e interattiva
Musica e Autismo. L’intervento MUSICA E AUTISMO si basa su specifiche tecniche di musicoterapia attiva in grado di: Corpo Azione Interazione Sviluppare le capacità d’attesa e d’ascolto reciproco. Migliorare le capacità imitative e di coordinazione motoria, variando i comportamenti ripetitivi Migliorare l’organizzazione motoria e interattiva Aumentare le capacità di tolleranza dell’interazione e i tempi di contatto oculare Aumentare i tempi di attenzione condivisa, reciproca, congiunta.

25 Migliorare l’organizzazione motoria e interattiva
Musica e Autismo. L’intervento MUSICA E AUTISMO si basa su specifiche tecniche di musicoterapia attiva in grado di: Ampliare le pause (silenzio). Creare spazi per l’interazione. Riproporre esperienze conosciute Introducendo novità gestuali, ritmiche, d’intonazione Corpo Azione Interazione Migliorare le capacità imitative e di coordinazione motoria, variando i comportamenti ripetitivi Sviluppare le capacità d’attesa e d’ascolto reciproco. Migliorare l’organizzazione motoria e interattiva Lavorare nello spazio relazionale «possibile» Il «gioco del fare INSIEME» (suoni/movimenti) seguendo ritmi, melodie… Aumentare le capacità di tolleranza dell’interazione e i tempi di contatto oculare Aumentare i tempi di attenzione condivisa, reciproca, congiunta.

26 Riconoscimento Espressione e Regolazione
Musica e Autismo. L’intervento MUSICA E AUTISMO si basa su specifiche tecniche di musicoterapia attiva in grado di: Riconoscimento Espressione e Regolazione delle emozioni Diminuire gli stati di ansia e tensione migliorando il tono dell’umore Migliorare la capacità di comprensione ricettiva delle emozioni e delle comunicazioni non verbali Sviluppare la capacità di gestire l’espressione delle proprie emozioni e ad utilizzare comunicazioni non verbali Migliorare le capacità di elaborazione e verbalizzazione di ciò che accade in seduta

27 Riconoscimento Espressione e Regolazione
Musica e autismo. L’intervento MUSICA E AUTISMO si basa su specifiche tecniche di musicoterapia attiva in grado di: Riconoscimento Espressione e Regolazione delle emozioni Diminuire gli stati di ansia e tensione migliorando il tono dell’umore Migliorare la capacità di comprensione ricettiva delle emozioni e delle comunicazioni non verbali Sviluppare la capacità di gestire l’espressione delle proprie emozioni e ampliare/comprendere la comunicazione non verbali Migliorare le capacità di elaborazione e verbalizzazione di ciò che accade in seduta Rallentare Rilassarsi Distendersi Divertirsi Esperire la componente emotiva della musica e collegarla all’espressione mimica Rivisitare/riflettere sui vissuti emotivi (utilizzando la componente simbolica della musica) focalizzando il sistema antecedente  agito conseguente

28 Musicoterapia e Autismo. La ricerca

29 Musicoterapia e Autismo
Musicoterapia e Autismo. Trial of Improvisational Music-therapy’s Effectiveness, with Autistic children – T.I.M.E. – A. Ricerca sull’efficacia della musicoterapia improvvisativa (attiva) con i Bambini con ASD

30 Musicoterapia e autismo. La ricerca.
FINALITA’ Verificare e definire scientificamente gli indicatori relativi alla efficacia clinica della musicoterapia nell’ambito autistico

31 Musicoterapia e autismo. La ricerca TIME-A.
Il progetto è finanziato e promosso dalla University Research Council di Bergen, Norvegia. È iniziato nel 2012 si concluderà nel 2016, Coinvolge nove differenti Paesi in quattro continenti: Norvegia (Gold, Moessler), Austria (Gerettsegger), Italia (Muratori, Suvini), Gran Bretagna (Oldfield), Israele (Elefant), USA (Carpente), Brasile (Gattino), Korea (Kim), Australia (Thompson).  

32 Musicoterapia e autismo. La ricerca
Il progetto Time-A (a cura di Christian Gold), sarà il primo progetto di ricerca internazionale che proverà a: misurare l’impatto della relazione terapeutica sugli aspetti corporei ed emozionali quali meccanismi causali dei cambiamenti dei tratti comportamentali dei bambini appartenenti allo spettro autistico. Il corpo e le emozioni del bambino autistico sono un settore trascurato nella ricerca sull'autismo. 

33 Musicoterapia e autismo. La ricerca
Il progetto avrà anche la possibilità unica di concentrarsi su fattori trans-culturali che potrebbero influenzare l’efficacia del trattamento autistico dato che nove Paesi di tutto il mondo potranno contribuire alla raccolta di dati. Il progetto darà un significativo contributo alla creazione di una rete e uno scambio tra Centri di Ricerca in tutto il mondo. I risultati del progetto Time-A saranno pubblicati in riviste ad alto impatto interdisciplinari e risultati saranno indirizzati alle persone con autismo e a coloro che lavorano in questo ambito.

34 Musicoterapia e autismo. La ricerca.
I pazienti inclusi hanno una diagnosi di disturbo dello spettro autistico valutata da uno psichiatra infantile o psicologo clinico secondo i criteri ICD-10. Sarà somministrato l'Autism Diagnostic Observation Schedule (ADOS) e la Interview-Revised (ADI-R) L’ età dei pazienti è tra i 4 anni e i 6 anni e 11 mesi. Questa fascia di età è stata definita in relazione agli obiettivi della musicoterapia come intervento precoce. E’ stato ritenuto importante che i pazienti possano essere in grado di partecipare autonomamente alla terapia individuale.  I criteri di esclusione dei pazienti sono indicati in gravi disturbi sensoriali e nell’avere avuto precedenti esperienze di musicoterapia.

35 Musicoterapia e autismo. La ricerca.
È prevista la partecipazione complessiva di 300 pazienti. I partecipanti saranno assegnati in maniera randomizzata in due gruppi: musicoterapia ad alta intensità  i partecipanti svolgono tre sedute alla settimana di musicoterapia improvvisativa per la durata di cinque mesi (60 sedute).  musicoterapia a bassa intensità  una seduta alla settimana di musicoterapia improvvisativa della durata di trenta minuti per la durata di cinque mesi (20 sedute); oppure nel gruppo di controllo. Tutti i gruppi proseguiranno durante la Ricerca gli interventi standard previsti.

36 Musicoterapia e autismo. La ricerca.
I risultati saranno valutati: prima dell’inizio del trattamento, a due mesi dall’inizio, a cinque mesi e a dodici mesi come misura di follow-up. 

37 Musicoterapia e autismo. La ricerca.
TEST UTILIZZATI PER I BAMBINI L’ ADOS (Autism Diagnostic Observation Schedule) test di osservazione semi- strutturato, che valuta la comunicazione, l'interazione sociale, il gioco o l'uso fantasioso dei materiali attraverso criteri comportamentali specifici, a seconda del livello di linguaggio espressivo del bambino e dell’età cronologica (Lord et al., 2001). PER LA RELAZIONE TERAPEUTICA L’AQR (Assessment of the Quality of Relationship) valuta la qualità corporea ed emozionale della relazione terapeutica (Schumacher, 2006, 2009, 2011).  PER IL MUSICOTERAPEUTA Una scala dell’AQR valuta l’intervento del musicoterapeuta e il supporto fornito alle esperienze relazionali. 

38 Musicoterapia e autismo. La ricerca.
Tra i risultati che il Progetto Time-A si propone di ottenere è quello di poter offrire un contributo Allo sviluppo della comunicazione sociale E ad aumentare le possibilità di inserimento dei bambini ASD negli ambienti di vita sociale

39 GRAZIE INFINITE PER L’ATTENZIONE, IL CALORE, L’ACCOGLIENZA LA DISPONIBILITA’ LA FIDUCIA E SOPRATTUTTO LA VICINANZA NELL’ARDUO COMPITO INTRAPRESO!!!!


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