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PubblicatoTiziano Valenti Modificato 11 anni fa
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LE RISORSE UMANE Facoltà di Sociologia “La Sapienza”
Corso di Politiche della Formazione e delle Risorse Umane anno 2007\08 Prof. A. Viteritti LE RISORSE UMANE Daniela Amadei Linda Bonanni Cecilia Devoto Anna Papillo Lucia Petruzzi
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MAPPA CONCETTUALE RISORSE UMANE L’economia della conoscenza Gestione
-Pianificazione del personale -Reclutamento, selezione e inserimento -Formazione -Valutazione -Politiche salariali, definizione dei percorsi di carriera -Relazioni industriali L’economia della conoscenza Gestione amministrativa del personale RISORSE UMANE Gestione e sviluppo delle Risorse Umane ICT
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L’Economia della Conoscenza
L’Economia della Conoscenza acquisisce lo status di disciplina autonoma quando inizia a svilupparsi l’economia fondata sulla conoscenza (’90). Si è sviluppata grazie a due fenomeni: Tendenza di lungo periodo all’aumento delle risorse destinate alla produzione e alla trasmissione delle conoscenze (istruzione, formazione …) Innovazione tecnologica (ICT)
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Obiettivi: “Rendere l’UE, entro il 2010, l’economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo, capace di una crescita economica duratura accompagnata da un miglioramento quantitativo e qualitativo dell’occupazione e da una maggiore coesione sociale” (Lisbona - marzo 2000) “Studio della conoscenza come bene economico” (L’economia della conoscenza, Foray) Sviluppo di un quadro di riferimento che consenta di creare e sviluppare la conoscenza in modo efficiente.
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ICT (Tecnologie dell’informazione e della comunicazione)
Con l’avvento delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, l’Economia fondata sulla Conoscenza ha potuto contare su una base tecnologica appropriata, e oggi si assiste ad una complementarietà tra lo sviluppo delle attività ad alta intensità di conoscenza e la produzione e diffusione delle ICT. Le ICT diventano strumento al servizio della Conoscenza: prendono la forma di dati strutturati che rimangono passivi e che poi vengono resi operativi e funzionali nel momento in cui un soggetto che possiede una conoscenza li elabora.
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LE RISORSE UMANE Introduzione
E’ un termine usato nel linguaggio manageriale e dell’economia aziendale per designare quello che in passato era definito “il personale”. Oggi, con questa espressione, si vuole evidenziarne l’aspetto di valore o capitale aziendale, nella sua professionalità e nelle sue competenze. Le RU costituiscono una fonte di vantaggio competitivo per l’azienda e per l’intero sistema economico. La gestione delle risorse umane assume un’importanza sempre maggiore nelle aziende,evolvendo dal tradizionale ruolo amministrativo ad uno più marcatamente strategico. Nella moderna gestione delle risorse umane è sempre più importante il ruolo assunto dalle tecnologie dell’informazione e della comunicazione(ICT).
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GESTIONE DELLE RISORSE UMANE
Gestire le Risorse Umane significa gestire i seguenti processi: la pianificazione del personale, il reclutamento, selezione e inserimento in azienda , la formazione, la valutazione, le politiche salariali e la definizione dei percorsi di carriera e le relazioni sindacali. Si passa dalla sola pianificazione del personale (’70) alla gestione strategica delle R.U. (’80): da gestione delle funzioni a gestione delle persone (gestione per competenze e gestione della conoscenza)
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LA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE
Si esplica in due funzioni complementari: La gestione amministrativa adempimenti legali,contratti e paghe La gestione delle risorse umane: Pianificazione del personale Reclutamento, selezione e inserimento in azienda Formazione Valutazione Politiche salariali e definizione dei percorsi di carriera Relazioni sindacali GESTIONE DEL PERSONALE amministrativa del personale gestione delle risorse umane
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LA GESTIONE AMMINISTRATIVA DEL PERSONALE
Obiettivi: -assicurare la puntuale e corretta elaborazione e corresponsione delle spettanze (stipendi e compensi…) e relativi adempimenti a tutto il personale dell’azienda, nel rispetto delle norme del contratto e delle leggi, attraverso il corretto utilizzo dei processi, modalità operative e programmi informatici stabiliti. - interpretare correttamente le leggi vigenti e assolvere gli adempimenti fiscali (versamenti contributivi, trattenute), previdenziali e tenuta dei libri obbligatori - assicurare il corretto svolgimento delle pratiche che prevedono rapporti con enti esterni previdenziali e assistenziali (INPS, INAIL …)
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LA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE
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PIANIFICAZIONE DEL PERSONALE
Obiettivo: rendere coerente la consistenza e la qualità delle Risorse Umane con la missione produttiva dell’organizzazione. Va di pari passo con la qualificazione aziendale o dell’organizzazione intera. Definisce il dimensionamento dell’organico (la pianta stabile dell’organizzazione) , gestendo esodi, trasferimenti, pensioni ecc … Tiene conto della composizione del costo del lavoro Tiene conto del calendario lavorativo e delle variabili connesse (ferie, permessi, assenteismo, malattie …) Si confrontano il carico di lavoro con il numero e la produttività delle persone già impiegate.
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RECLUTAMENTO,SELEZIONE E INSERIMENTO IN AZIENDA
Obiettivo: rendere compatibile la qualità e la quantità delle R.U. con il processo di pianificazione del personale. Individuazione del campo di reclutamento (inserzioni,passaparola, agenzia interinale, centri per l’impiego, banca dati …). La selezione avviene attraverso: analisi dei curriculum colloqui con il responsabile della selezione test di selezione per le competenze tecniche test per la valutazione delle meta-competenze Cura nell’inserimento nell’aerea di destinazione
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FORMAZIONE Obiettivo: rafforzare e mantenere le competenze lungo tutto l’arco della vita (life-long learning e life-wide learning). Sviluppare le capacità tecniche e trasversali affinché ci si adatti al cambiamento continuo . Identificazione dei fabbisogni aziendali e dei profili formativi Predisposizione dei piani di formazione annuali Scelta delle forme e dei canali di finanziamento della formazione: -Formazione on the job (formazione sul lavoro) -Formazione finanziata (Regione Lazio, fondi interprofessionali, Fondo Sociale Europeo, associazioni di categoria …)
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VALUTAZIONE Obiettivo: -censire le competenze e il potenziale
- migliorare le prestazioni delle R.U. orientandole verso il conseguimento degli obiettivi aziendali. -fornire un input al sistema incentivante dell’azienda Per ciascun lavoratore viene espresso un giudizio sul rendimento e sulle caratteristiche professionali nell’esecuzione del lavoro. Individua le conoscenze, i comportamenti e le capacità, riscontrabili nella formula “sapere, saper essere e saper fare”.
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LE TRE METODOLOGIE PER LA VALUTAZIONE (“le tre P”)
VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI: valuta le competenze richieste per ricoprire una determinata posizione (il profilo ideale viene confrontato con quello reale); viene inoltre utilizzata per stabilire il livello di retribuzione correlato alla posizione stessa (processo di pesatura della posizione) per stabilire un’equa politica retributiva. VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI: valuta le conoscenze e le competenze in relazione alla performance, come contributo fornito dal lavoratore all’organizzazione; si stabilisce inoltre la prestazione attesa dalla persona (cioè quello che ci si aspetta in termini di risultati e comportamenti organizzativi) e la si mette a confronto con la prestazione resa (cioè i risultati effettivamente raggiunti e i comportamenti organizzativi effettivamente tenuti). VALUTAZIONE DEL POTENZIALE: analizza le competenze inespresse che il lavoratore possiede ma che non sono utilizzate nella posizione da lui attualmente ricoperta, cerca inoltre di prevedere il contributo che potrebbe fornire in futuro.
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POLITICHE SALARIALI E DEFINIZIONE DEI PERCORSI DI CARRIERA
La gestione delle carriere è strettamente legata con la valutazione del personale e con il sistema premiante. Obiettivo: definire i livelli retributivi aziendali a livello generale e individuale, in relazione alle evoluzioni interne, spesso legate allo sviluppo e al cambiamento dell’organizzazione Le politiche salariali sintetizzano quanto previsto dai Contratti Collettivi Nazionali, quanto previsto dagli accordi integrativi aziendali e quanto derivante dagli incentivi e dai premi. Definizione dei piani di carriera (identificare i requisiti minimi di accesso , gli step successivi, i tempi di permanenza delle varie mansioni o nelle varie posizioni aziendali …)
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RELAZIONI SINDACALI: Obiettivo: sviluppare positive relazioni industriali nella gestione delle relazioni con le Rappresentanze Sindacali dei lavoratori interne ed esterne e con le Associazioni di categoria. Negoziazione Gestione dei momenti di crisi (cassa integrazione, mobilità, fallimento, vendita …)
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