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IL COMPANY WIDE QUALITY CONTROL

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Presentazione sul tema: "IL COMPANY WIDE QUALITY CONTROL"— Transcript della presentazione:

1 IL COMPANY WIDE QUALITY CONTROL
LEZIONE 5 IL COMPANY WIDE QUALITY CONTROL LA QUALITÀ TOTALE

2 LA SCALA EVOLUTIVA ISO Vision 2000 ISO 9000
INTEGRAZIONE AZIENDA/MERCATO ISO 9000 ISO Vision 2000 MARKET IN MARKET ORIENTED PRODUCT OUT METODI/ATTIVITÀ QUALITÀ TOTALE TUTTA L’AZIENDA ASSICURAZIONE QUALITÀ SISTEMA DI PRODUZIONE CQ DI PRODOTTO PRODUZIONE COLLAUDO FINALE AREE AZIENDALI PRODOTTO FINITO 1910 1920 1930 1940 1950 1970 1960 1980 1990 2000 TEMPO

3 INDICE IL GIAPPONE: IL RISVEGLIO DI UNA NUOVA REALTA’ ECONOMICA
LA PRODUZIONE SNELLA L'ESSENZA DEL CQ DEL MODELLO GIAPPONESE L’ANALISI DI ISHIKAWA L’ANALISI CRITICA DEL MODELLO: PUNTI DI FORZA E DI DEBOLEZZA

4 la pianificazione della qualità
il controllo della qualità (l’anello di reazione) il miglioramento della qualità (il Managerial Breakthrough) La qualità nel mondo Il CQ di prodotto dell’industria mondiale (dal 1930) La QA di alcuni settori “regolamentati” (dal 1960) La Trilogia di Juran (diagnosi e miglioramento, dal 1950) Il TQC di Feigenbaum (dal 1950) Il PDCA e i 14 punti di Deming (dal 1950) CWQC (dal ) …….. Il TQC è un sistema efficace per integrare gli sforzi di sviluppo, mantenimento e miglioramento della qualità dei vari gruppi di un'organizzazione affinché marketing, ingegneria, produzione e assistenza si svolgano ai massimi livelli di economia, compatibilmente con la soddisfazione del cliente

5 Company Wide Quality Control (Qualità Totale)
Elemento Chiave Company Wide Quality Control (Qualità Totale) Kaoru Ishikawa: “un sistema per fornire buoni prodotti a basso costo dividendo i benefici tra consumatori, addetti e azionisti per aumentare la qualità della vita degli uomini” JUSE (Japanese Union of Scientist and Engineers, anni ’80): “un sistema per produrre economicamente beni o servizi che soddisfino le richieste del cliente” Premio Deming (1996): “un insieme di attività sistematiche sviluppate dall’intera organizzazione per raggiungere in modo efficiente ed efficace gli obiettivi dell’azienda e per dare prodotti e servizi con un livello di qualità che soddisfi i clienti in unmodo appropriato sia in termini di tempo che di prezzo”

6 PRODUZIONE MASSIVA CQ DI PRODOTTO PRODUCT OUT/MARKET ORIENTED
SITUAZIONE PER I PRODOTTI DI LARGO CONSUMO INTORNO AL 1950 PRODUZIONE MASSIVA CQ DI PRODOTTO MERCATO: PRODUCT OUT/MARKET ORIENTED U.S.A.

7 1945-1950: IL RISVEGLIO DI UNA NUOVA REALTA’ ECONOMICA
LE INDUSTRIE IN GRAN PARTE NON PRODUTTIVE AIUTI DAGLI USA POCO “SPAZIO” POCHE RISORSE MERCATO INTERNO POVERO MERCATO ESTERO AGGUERRITO GIAPPONE

8 ….segue- IL RISVEGLIO DI UNA NUOVA REALTA’ ECONOMICA
Contemporaneamente il GIAPPONE aveva: UNA SOLIDA TRADIZIONE INDUSTRIALE UN NOTEVOLE BACKGROUND “CULTURALE”

9 Gli ELEMENTI CHE HANNO FAVORITO LO SVILUPPO DELL’INDUSTRIA GIAPPONESE (Ishikawa)
1. Specializzazione professionale 2. La "verticalità" della società giapponese 3. Sindacati 4. Il taylorismo e il fenomeno dell'assenteismo 5. Situazioni di elite e consapevolezza di classe 6. Sistema delle retribuzioni 7. Turnover, licenziamenti, durata del tempo di occupazione 8. Differenze nel sistema di scrittura 9. Nazioni "omogenee", nazioni multirazziali e lavoratori stranieri 10. Grado di istruzione 11. Religione 12. Relazioni con i subfornitori 13. Democratizzazione del capitale 14. Il ruolo del governo

10 Le soluzioni possibili
OHNO E IL VIAGGIO IN U.S.A…..

11 La soluzione Toyota evolutasi attraverso un arco di 20-30 anni
LA TOYOTA: non poteva contare sugli stessi volumi della produzione di massa nello stesso tempo doveva garantirsi una certa flessibilità per soddisfare mercati con esigenze diverse non disponeva delle risorse economiche necessarie per gli alti investimenti che richiedeva l’organizzazione della produzione occidentale Par slide 9 PRODUZIONE SNELLA e CWQC

12 Par slide 11a

13 Par slide 11c SERIE PRESSE USCITA PEZZI STAMPATI

14 Par slide 11d

15 Par slide 11f

16 Par slide 11g

17 La produzione snella (i primi passi)
Elemento Chiave La produzione snella (i primi passi) Riduzione tempi di set-up ( da un giorno a pochi minuti) Messa a punto processo affidata agli stessi operatori di macchina Produzione di quantitativi unitari ridotti (elimina le spese d'immobilizzo degli immensi stock di pezzi finiti e rivela quasi istantaneamente gli errori di stampaggio prima della saldatura) “Controllo di processo” (l’operatore, “qualificato” e motivato, tiene sotto controllo la “qualità” del pezzo, sino ad arrestare in alcuni casi la produzione) Par slide 12

18 LA PRODUZIONE SNELLA (da “La Macchina che ha cambiato il Mondo”)
UN PROCESSO PRODUTTIVO CHE, PARAGONATO, CON LA PRODUZIONE DI MASSA “USA MENO DI TUTTO”: MENO LAVORO UMANO MENO ORE DI PROGETTAZIONE E SVILUPPO MENO MODIFICHE MENO TEMPO PER SVILUPPARE I PRODOTTI NUOVI MINORI STOCK MINORE SUPERFICIE DI STABILIMENTO Par slide 15

19 Una soluzione efficace ed efficiente
IL PDCA APPLICATO A TUTTI I PROCESSI + ATTENZIONE AL CLIENTE, LEADERSHIP, FATTORE UMANO, INTEGRAZIONE (SIMULTANEOUS ENGINEERING, CODESIGN, FABBRICA INTEGRATA, IL CONCETTO DI TEAM O SQUADRA…….)

20 SIMULTANEOUS ENGINEERING, CODESIGN, FABBRICA INTEGRATA, IL CONCETTO DI TEAM O SQUADRA
DIREZIONE TECNICA TECNOLOGIE MECCANICA FABBRICA INTEGRATA FORNITORI

21 COMAKER

22 Produrre solo quando serve e nella quantità che serve
JUST IN TIME = ALL’ULTIMO ISTANTE Produrre solo quando serve e nella quantità che serve PULL = TIRATA DELLA DOMANDA (sistema KANBAN) PUSH = SPINTA DELLA PROGRAMMAZIONE (sistema MRP)

23 CWQC CAMBIANO SOPRATTUTTO GLI OBIETTIVI
Elemento Chiave CWQC CAMBIANO SOPRATTUTTO GLI OBIETTIVI DA UN PRODOTTO "SUFFICIENTEMENTE BUONO" (massimo livello accettabile di difetti, di scorte, un certo numero limitato e standardizzato di tipi di prodotto) AD UN PRODOTTO ED UNA PRODUZIONE IN CONTINUO MIGLIORAMENTO (diminuzione dei difetti, delle scorte, dei costi, aumento della produttivita’ e dei tipi di prodotto, maggiore offerta al mercato sia in termini di caratteristiche che di varietà di scelta, di prezzo, di tempi, ecc.) Par slide 24

24 CONSIDERAZIONI ISPIRATRICI DEL CWQC
L'AZIENDA SOPRAVVIVE SE HA CLIENTI IL CLIENTE CONSOLIDATO È IL MIGLIOR CLIENTE LA QUALITÀ È IDENTIFICATA CON IL MARCHIO IL CLIENTE NUOVO È ATTIRATO DAL PREZZO IL CLIENTE CONSOLIDATO È FRUTTO DELLA QUALITÀ DEL PRODOTTO Par slide 25 LA SODDISFAZIONE DEL CLIENTE È L'OBIETTIVO PRIMARIO DI TUTTI GLI ORGANI AZIENDALI

25 IL CWQC (COMPANY WIDE QUALITY CONTROL) (Ishikawa 1968)
Elemento Chiave IL CWQC (COMPANY WIDE QUALITY CONTROL) (Ishikawa 1968) CLIENTE IL E’ RE, LA QUALITA’ E’ LA SODDISFAZIONE DEL CLIENTE IL APPLICATO ALL'AZIENDA INTERA IL A TUTTI I LIVELLI E IN TUTTI I CAMPI DI TUTTO IL PERSONALE AL CQ LA SPONSORIZZA DIRETTAMENTE LA POLITICA AZIENDALE DELLA QUALITÀ E PARTECIPA PERSONALMENTE ALLA SUA ATTUAZIONE CQ MIGLIORAMENTO CONTINUO EDUCAZIONE ED ADDESTRAMENTO Par slide 27 DIREZIONE

26 L'ESSENZA DEL CQ DEL MODELLO GIAPPONESE
Elemento Chiave L'ESSENZA DEL CQ DEL MODELLO GIAPPONESE 1. La valutazione prioritaria delle esigenze dei consumatori A fronte di un mercato particolarmente competitivo è necessaria la conoscenza approfondita delle esigenze del cliente. 2. La qualità innanzi tutto Qualità come capacità "complessiva " di un prodotto o di un servizio di soddisfare l'acquirente e quindi comprensiva del prezzo, delle quantità, dei tempi. Non è possibile definire la qualità, afferma Ishikawa, senza conoscerne il costo. 3. La prevenzione di difetti e reclami attraverso un'azione continua di miglioramento delle attività, definita con l’acronimo PDCA ovvero: Plan: pianifica Do: esegui come pianificato Check: misura, valuta la conformità Act: agisci o correggi Par slide 16

27 IL NUOVO CQ SI ATTUA ATTRAVERSO LA SEQUENZA
PLAN: PIANIFICA, STANDARDIZZA, DETERMINA GLI OBIETTIVI ED I METODI PER RAGGIUNGERE GLI OBIETTIVI, ISTRUISCI ED ADDESTRA IL PERSONALE DO: FAI, SVOLGI IL LAVORO CHECK: MISURA, VERIFICA GLI EFFETTI DELL'APPLICAZIONE ACT: AGISCI, CORREGGI, MIGLIORA ADOTTANDO LE AZIONI NECESSARIE DI CORREZIONE E MIGLIORAMENTO Par slide 17 a

28 LA PARTECIPAZIONE DELLA NAZIONE IL CAMBIAMENTO CULTURALE
Elemento Chiave L’ANALISI DI ISHIKAWA DELLE CONDIZIONI CHE SONO ALLA BASE DI UNO SVILUPPO DEL CWQC IN AZIENDA LA PARTECIPAZIONE DELLA NAZIONE IL CAMBIAMENTO CULTURALE IL MANAGEMENT FORTEMENTE ORIENTATO ALLA QUALITA’ TOTALE IL RISPETTO DEI VALORI UMANI LO “STATISTICAL THINKING” L’ATTUAZIONE DI CIRCOLI DI CQ Par slide 28

29 UN MANAGEMENT ORIENTATO ALLA QUALITÀ TOTALE
ASSUMERSI IN PRIMA PERSONA IL RUOLO DI COLUI CHE COMPIE UNA “ROTTURA” (sfondamento, breakthrough) VISIONE E COMPORTAMENTI A LUNGO TERMINE ASSUMERE LA LADERSHIP PER LA QT IN PRIMA PERSONA SVILUPPARE ADEGUATI PIANI DI ADDESTRAMENTO E DI SVILUPPO DEL PERSONALE EFFETTUARE AZIONI DI VERIFICA E CORREZIONE

30 RISPETTO DEI VALORI UMANI
ISTRUZIONE AUTONOMIA E SPONTANEITÀ MASSIMO SVILUPPO DELLE CAPACITÀ DELL’UOMO ADDESTRAMENTO (IL CQ INIZIA E FINISCE CON L’ADDESTRAMENTO) PARTECIPAZIONE E MOTIVAZIONE

31 ISTRUZIONE E’ prioritaria l’azione di innalzamento del livello culturale di una persona per trasformarla in essere pensante per poi cambiarne gli schemi mentali (Ishikawa)

32 LO “STATISTICAL THINKING”
Elemento Chiave LO “STATISTICAL THINKING” Ogni fenomeno/ processo è sottoposto a variabilita’ L’uomo moderno è vincente se riesce ad avere un controllo sulla variabilità Occorre utilizzare il linguaggio dei dati e dei fatti (ISHIKAWA)

33 Metodi statistici elementari (SETTE STRUMENTI)
Elemento Chiave METODI STATISTICI Metodi statistici elementari (SETTE STRUMENTI) Metodi statistici intermedi (stime campionarie, DOE, analisi varianza, ecc.) Metodi statistici avanzati (analisi multivariali, ricerca operativa, metodi avanzati di DOE, ecc.)

34 I Sette Strumenti di Ishikawa
Elemento Chiave I Sette Strumenti di Ishikawa Carte (od analisi) di Pareto ( pochi molto importanti, tanti poco importanti) Diagramma causa-effetto Stratificazione Foglio raccolta dati Istogramma Diagramma di correlazione Carta o grafico di controllo EFFETTO

35 CIRCOLI DI CQ L' IDEA BASE è contribuire:
allo sviluppo ed al miglioramento dell'azienda; a tenere nel dovuto conto gli aspetti umani; a creare un buon ambiente di lavoro, tale da sviluppare al massimo le capacità e le professionalità delle persone.

36 Che cosa è un Circolo di CQ?
Elemento Chiave Che cosa è un Circolo di CQ? Un piccolo gruppo Svolge attività di CQ volontariamente nello stesso posto di lavoro Le attività sono realizzate in modo continuativo come parte di un sistema di CQ Totale in una applicazione autonoma e di mutua integrazione dai partecipanti al gruppo utilizzando le tecniche di CQ.

37 IL RUOLO DEI CIRCOLI DI CQ
Elemento Chiave IL RUOLO DEI CIRCOLI DI CQ Solo quando i capi e gli operai di linea si assumono direttamente la responsabilità dei processi loro affidati, solo allora il CQ diviene efficace Il personale di linea è il solo che può dare dei contributi operativi Le attività dei Circoli di CQ forniscono un'immagine speculare dell'abilità del presidente e dei capi intermedi

38 ...SEGUE- IL RUOLO DEI CIRCOLI DI CQ
Elemento Chiave ...SEGUE- IL RUOLO DEI CIRCOLI DI CQ Le attività dei Circoli di CQ sono coerenti con la natura umana che si può trovare in ogni parte del mondo Dove non vi sono attività di Circoli di CQ, non vi può essere attività di CQ Totale

39 Par slide 23

40 I RISULTATI SONO AUMENTO DELLA PRODUTTIVITÀ DIMINUZIONE COSTI
Elemento Chiave I RISULTATI SONO AUMENTO DELLA PRODUTTIVITÀ DIMINUZIONE COSTI AUMENTO QUALITÀ PRODOTTO AUMENTO DELLA FLESSIBILITÀ Par slide 20

41 IL PREMIO DEMING 1951(Prima Ediz.)
IL MODELLO SEGUITO IL PREMIO DEMING 1951(Prima Ediz.) Par slide 29

42 CWQC ( definizione riportata nel testo del Premio Deming ed. ‘96)
Elemento Chiave CWQC ( definizione riportata nel testo del Premio Deming ed. ‘96) CWQC is a set of systematic activities carried out by the entire organization to effectively and efficiently achieve company objectives and provide products and services with a level of quality that satisfies customers at the appropriate time and price Par slide 30

43 LIST OF CRITERIA FOR DEMING PRIZE IN JAPAN
Policies & objectives Organization and its operation Education and its dissemination Information flow and utilization Product and process quality Standardization Control and management Quality assurance of function, systems & methods Results Future plans

44 L’analisi del Modello: il CWQC
A conclusione si possono individuare i PUNTI DI FORZA e DI DEBOLEZZA di questo Modello …….. Par slide 32

45 I PUNTI DI FORZA PARTECIPAZIONE DI TUTTA L’AZIENDA, DEI PARTNERS, DELLA NAZIONE ALL’AZIONE DI BUSINESS FLESSIBILITÀ SOLIDITÀ STRUTTURALE ED ECONOMICA RISULTATI IMMAGINE INTEGRAZIONE SOCIALE Par slide 33 Elemento Chiave

46 I PUNTI DI DEBOLEZZA COMPLESSITA’ DELL’APPROCCIO
Elemento Chiave I PUNTI DI DEBOLEZZA COMPLESSITA’ DELL’APPROCCIO NECESSITA’ DI UNA AZIONE DI SOSTEGNO DEL VERTICE AZIENDALE NECESSITA’ DI UNA COMPLETA INTEGRAZIONE IMPORTANZA DELLA “CULTURA” DI FONDO DEGLI OPERATORI (ISTRUZIONE, PROFESSIONALITA’, MOTIVAZIONE) Par slide 34 DIFFICOLTA’ DI VALUTAZIONE DEI VALORI E DEI TEMPI DI RITORNO DEGLI INVESTIMENTI (UOMO)

47 Obiettivo Approccio Metodologia di Qualità Obiettivi non raggiungibili
Soddisfazione di un cliente di nicchia Produzione artigianale Collaudo finale Rispondere efficientemente ad un mercato in espansione e competitivo Massima produttività Produzione di massa Controllo Qualità di prodotto Rispondere efficientemente ad un mercato competitivo. Rispondere alle diverse esigenze di un singolo cliente. Confidenza del raggiungimento di quanto prescritto o richiesto Produzione prototipica (militare, aerospaziale, nucleare) Quality Assurance Rispondere in termini di efficienza, oltre che di efficacia. Porsi in un mercato concorrenziale. Un prodotto ed una produzione in continuo miglioramento e che usasse “meno di tutto” Produzione di serie per mercati diversificati CWQC Innovazione & Semplificazione

48 INDICE IL GIAPPONE: IL RISVEGLIO DI UNA NUOVA REALTA’ ECONOMICA
LA PRODUZIONE SNELLA L'ESSENZA DEL CQ DEL MODELLO GIAPPONESE L’ANALISI DI ISHIKAWA L’ANALISI CRITICA DEL MODELLO: PUNTI DI FORZA E DI DEBOLEZZA

49 LA SCALA EVOLUTIVA ISO Vision 2000 ISO 9000
INTEGRAZIONE AZIENDA/MERCATO MARKET IN MARKET ORIENTED PRODUCT OUT ISO 9000 ISO Vision 2000 METODI/ATTIVITÀ SISTEMA GLOBALE TQM TUTTA L’AZIENDA QUALITÀ TOTALE SISTEMA DI PRODUZIONE ASSICURAZIONE QUALITÀ PRODUZIONE CQ DI PRODOTTO COLLAUDO FINALE PRODOTTO FINITO AREE AZIENDALI 1910 1920 1930 1940 1950 1970 1960 1980 1990 2000 TEMPO


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