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La destinazione accessibile

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Presentazione sul tema: "La destinazione accessibile"— Transcript della presentazione:

1 La destinazione accessibile
A cura di: Lucilla Morelli Marta Nocco Alfredo Petrillo Samanta Stolfi

2 Tourism for All Concept
“ EVERYONE SHOULD BE ABLE TO TRAVEL TO THE COUNTRY, WITHIN THE COUNTRY AND TO WHATEVER PLACE, ATTRACTION OR EVENT THEY SHOULD WISH TO VISIT.” (Nordiska Handikappolotiska Radet 2002)

3 Il turismo per tutti L’ accessibilità non riguarda solo il target delle persone disabili, ma coinvolge tutti. Un ambiente accessibile (hotel, destinazione turistica, ecc) è: Un elemento cruciale per il 10% della popolazione; Una necessità per il 40%; Un comfort per il 100%. (“Economic Impulses of Accessible Tourism for All” Germany 2004)

4 LA STORIA La sensibilità su i temi della disabilità, interpretata con azioni di sistema, vede i suoi inizi negli anni 80: 1981 “Anno internazionale dei disabili”; Organizzato dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite Decennio dei Disabili. Cosa si è prodotto in questo decennio?...

5 … I risultati del decennio
“Regole standard per la parità di opportunità per i disabili” Dichiarazione di Barcellona (1995); Dichiarazione di Madrid (2002); Dichiarazione di Norcia (2003); Manifesto di Agrigento (2004).

6 Cambia il concetto di disabilità
Anni ’80: ICIDH (International Classification of Impairments, Disabilities and Handicap), che analizza e valuta le conseguenze delle malattie secondo tre componenti fondamentali: Menomazione; Disabilità; Handicap. 1999: l’OMS elabora l’ICIDH-2, che getta le basi per l’elaborato finale; Il focus della problematica è spostato così dalla disabilità della persona alla sua partecipazione alla vita sociale, per cui il limite alla sua partecipazione è indotto dall’ambiente che può presentare delle barriere, creando così l’eventuale handicap, o dei facilitatori ambientali che al contrario annullano la limitazione alla partecipazione sociale.

7 Cambia il concetto di disabilità
2001: denominato ICF (International Classification of Functioning, Disability and Health), secondo la quale, la disabilità è una condizione di salute in un ambiente sfavorevole. Funzione Attività Partecipazione

8 Ma cosa intendiamo per accessibilità?
“La possibilità, anche per persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale, di raggiungere l’edificio e le sue singole unità immobiliari e ambientali, di entrarvi agevolmente e di fruirne spazi e attrezzature in condizioni di adeguata sicurezza e autonomia” (Art.2, lettera g, D.M. 236/89). La legge quindi stabilisce che tutti devono: Raggiungere Entrare Usufruire degli spazi e delle attrezzature che in esso sono presenti. Si capisce che per usufruire di spazi, luoghi e attrezzature in autonomia e sicurezza è necessario che i gestori e gli operatori conoscano quali sono le possibili esigenze dei potenziali clienti; conoscano dettagliatamente le caratteristiche dell’ambiente in cui operano, e che le informazioni erogate siano espresse con semplicità chiarezza immediatezza ed efficacia.

9 Ma cosa intendiamo per accessibilità?
È opportuno espanderne il concetto, comprendendo: Accessibilità alle informazioni; Accessibilità economica; Autonomia di accesso e utilizzo di qualsiasi struttura;

10 La legislazione italiana
“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge […] È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che […] impediscono il pieno sviluppo della persona umana […]”. (Costituzione Italiana all’articolo n. 3, 1946.)

11 La legislazione italiana
Decreto del Presidente della Repubblica 27 aprile 1978, n "Regolamento di attuazione dell'art. 27 della L. 30 marzo 1971, n. 118, a favore dei mutilati e invalidi civili, in materia di barriere architettoniche e trasporti pubblici." (Abrogato dall’ art. 32 del D.P.R. 503/96 ) si riferisce agli edifici pubblici (uffici amministrativi, giudiziari, sanitari, culturali, ecc) si fa riferimento esclusivamente a persone con disabilità motorie si parla di barriere architettoniche, senza darne una definizione

12 Il D.M. 14 giugno 1989, n. 236 ha approvato le prescrizioni tecniche.
Si applica agli edifici privati e pubblici Definizione di barriera architettonica Individua tre livelli di qualità dello spazio costruito: Accessibilità Visitabilità Adattabilità

13 DM 14 giugno 1989, n. 236 “Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l’accessibilità, adattabilità e visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e dell’eliminazione delle barriere architettoniche” Legge 9 gennaio 1989, n. 13 "Disposizioni per favorire il superamento e l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati”.

14 Legge 8 marzo 2000, n. 53 “Disposizioni per il sostegno della maternità e della paternità, per il diritto alla cura e alla formazione e per il coordinamento dei tempi delle città” Legge 5 febbraio 1992, n. 104 “Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate.”

15 Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n. 151
“Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità, a norma dell’articolo 15 della legge 8 marzo 2000, n. 53” DPR 24 luglio 1996, n°503 “Regolamento recante le norme per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici”

16 Legge quadro del turismo n.135/01
Articolo 1: I Principi Comma 2 […] La Repubblica promuove azioni per il superamento degli ostacoli che si frappongono alla fruizione dei servizi turistici da parte dei cittadini, con particolare riferimento ai giovani, agli anziani percettori di redditi minimi ed ai soggetti con ridotte capacità motorie e sensoriali;

17 Articolo 4: Promozione dei diritti del turista (Carta dei diritti del turista);
Articolo 6: Fondo di cofinanziamento dell'offerta turistica (Finanziamento piani d’intervento per migliorare la qualità dell’offerta turistica); Articolo 10: Fondo di rotazione per il prestito e il risparmio turistico (Buoni Vacanza).

18 D.P.C.M. del 13 SETTEMBRE 2002 “…Le attività ed i servizi turistici devono garantire, nel rispetto delle norme vigenti in materia di abbattimento delle barriere architettoniche, la fruizione anche ai turisti con disabilità e/o con limitate capacità motorie”

19 Progetto: Italia per tutti
Nasce per promuovere e diffondere il turismo accessibile; Ospita al suo interno diversi progetti: Il manuale della Qualità nell’Accoglienza Turistica di Clienti con Bisogni Speciali; Banca dati “Italia per Tutti” con 5000 strutture rilevate; "Italia per tutti" è una iniziativa della Direzione Generale per il Turismo del Ministero delle Attività Produttive che ha lo scopo di promuovere e diffondere il turismo accessibile. Il progetto "Italia per tutti" si sviluppa attraverso un forte impegno delle Istituzioni Regionali e locali, e mediante la collaborazione con gli imprenditori del Settore turistico, con il Terzo Settore, e soprattutto con le persone con esigenze speciali.  Il progetto "Italia per tutti" può determinare ricadute significative sulla qualità complessiva del sistema turistico Italiano ed aumentare in modo non trascurabile la competitività del nostro Paese.  "Italia per tutti" è un progetto che punta allo sviluppo complessivo dell'offerta territoriale. Infatti non intende promuovere la creazione di particolari circuiti o aree di eccellenza per il turismo accessibile, ma piuttosto una crescita diffusa della qualità turistica. A tal fine il Dipartimento del Turismo ha avviato una serie di azioni finalizzate a favorire le iniziative imprenditoriali; in particolare, attraverso il sito viene resa disponibile al pubblico una guida telematica che raccoglie le informazioni relative alla accessibilità delle strutture e infrastrutture italiane di interesse turistico; per gli imprenditori interessati ad operare nel settore vengono forniti studi ed analisi tecnico economiche sviluppati con l'obiettivo di realizzare uno strumento informativo di supporto a nuove iniziative. La guida sulla accessibilità turistica Italiana contiene una descrizione molto accurata di circa 5000 strutture ricettive (alberghi, pensioni , agriturismi, campeggi..) e strutture complementari  (ristoranti, bar, stazioni, farmacie, monumenti…), di tutta l'Italia, che è stata realizzata attraverso un modello in grado di fornire alle  persone con difficoltà gli elementi per valutare il grado di accessibilità della struttura stessa rispetto alle specifiche esigenze individuali. La metodologia di rilevamento dei dati (IG-VAE) è stata realizzata dall'ENEA, in collaborazione con specialisti del settore e con la collaborazione delle associazioni di persone con disabilità.

20 PROGETTO STARe (Servizi Turistici per l'Accessibilità e la Residenza confortevole)
SCOPO: mettere a disposizione delle persone con disabilità un insieme di informazioni precise e verificate sulla base delle quali poter scegliere la destinazione del proprio viaggio. Innovazione: Nelle metodologie per l’acquisizione dei dati; Nelle tecnologie della presentazione e fruizione delle informazioni; Possibilità di interpretazione dei dati rispetto alle diverse esigenze individuali Il Progetto STARe presenta importanti caratteristiche di innovazione, sia sul piano delle metodologie di acquisizione dei dati e sia sul piano delle tecnologie e della presentazione e fruibilità delle informazioni; esso ha comportato, in particolare, attività di ricerca per definire un modello descrittivo della accessibilità che consentisse di interpretarla rispetto alle diverse possibili esigenze individuali. Il sistema informativo conterrà anche dati utili allo sviluppo imprenditoriale in questo specifico settore. È prevista la divulgazione dei risultati attraverso vari strumenti, tra cui questo primo vademecum, ed on-line. Il sito web dove verranno collocate le informazioni turistiche verrà infatti corredato anche dei risultati di studi sul turismo accessibile sviluppati nell’ambito dello stesso Progetto STARe; in particolare di uno studio sulla domanda di turismo accessibile, di una ricognizione sui servizi offerti all’estero e nelle realtà territoriali più progredite in questo campo, nonché di studi specifici di settore realizzati nell’ambito di STARe per consentire agli investitori di valutare l’opportunità di attivare iniziative per l’offerta di nuovi servizi. Specificatamente, nell’ambito del progetto STARe sono stati tenuti corsi di specializzazione a più di 100 giovani geometri o architetti, anche portatori di handicap, ai fini della loro utilizzazione per il rilevamento della accessibilità su tutto il territorio nazionale. I corsi sono stati tenuti, insieme all’ENEA, da specialisti, anche disabili, che hanno partecipato alla ricerca per la definizione del modello di rilevamento dei dati e per la determinazione delle procedure per il rilevamento stesso.

21 PROGETTO CARE Il progetto CARE, coordinato dalla Regione Emilia Romagna, prevede la realizzazione di una rete di “città accessibili delle regioni europee”. Il progetto si basa sulla condivisione a livello internazionale di strategie di sviluppo delle città, in cui l’accessibilità rappresenta una chiave della qualità.

22 Italia: le buone prassi
Informazione: Sportello Vacanze Disabili, della Regione Lombardia; Guide turistiche: Conoscere Roma;

23 Italia: le buone prassi
Destinazione: Ricettività: residence Altair di Porto Recanati; Balneazione: Spiaggia di Golfo degli Angeli (CA); Aree Naturali: L’Oasi del Torrile della LIPU Ferrara città ideale; Sport: Attività dell’Associazione SportABILI.

24 Turismo per tutti in Europa

25 Germania: contesto legislativo
L'Atto tedesco sulle uguali opportunità per le persone con disabilità offre una struttura statutaria. A livello di stato federale, atti su uguali opportunità sono in corso o già sono stati adottati da quasi tutti gli stati federali, insieme alle rispettive ordinanze di costruzione (Cf.: BMWA 2004, p. 2). Ogni stato federale ha una propria legge riguardante gli edifici.

26 Germania: contesto legislativo
Per una implementazione dei criteri di accessibilità delle leggi riguardanti gli edifici, lo strumento più importante è il German Industry Norm (DIN) pubblicato dall’Istituto Tedesco di Standardizzazione. DIN per gli edifici pubblici DIN per gli edifici privati

27 Germania Marzo 2004: studio “Economic Impulses of Accessibile Tourism for All”, commissionato dal Ministero Federale dell’Economia e del Lavoro. Obiettivo: identificare le concrete implicazioni economiche collegate allo sviluppo di attività turistiche accessibili. La ricerca, di tipo qualitativo, si basa sull’analisi di: Comportamenti di viaggio; Aspettative e motivazioni di scelta; Esigenze da considerare nell’offerta turistica.

28 Germania: buone pratiche
INNdependence Hotel Fränkisches Seenland Scans Fränkisches Seenland Scans- Bavaria

29 Spagna: contesto normativo
La legge di riferimento LISMI del 12/82: obbligo da parte della Pubblica Amministrazione di eliminare le barriere architettoniche nella costruzione, nell’ampliamento e nella ristrutturazione degli edifici. Per quanto riguarda il turismo si ha una diversa situazione in ciascuna delle comunità Autonome Dall’istituzione dello Stato delle Autonomie, le competenze del turismo sono state assegnate a ciascun governo autonomo che, al momento di legiferare, ha creato le proprie norme. Ciò ha determinato una diversa situazione in ciascuna delle Comunità Autonome: non si può assolutamente paragonare la situazione della Catalogna, modello di accessibilità per persone disabili, con la Estremadura, che ha ancora molta strada da percorrere riguardo questo argomento. Questi dati non devono sminuire tutti gli sforzi che in questi ultimi 5 anni sono stati fatti su tutti i fronti: Amministrazioni, Enti non governativi e iniziativa privata, che in alcune regioni come la Catalogna e l’Andalusia, hanno portato miglioramenti sostanziali nella costruzione e nella ristrutturazione di un numero importante di complessi, con stanze e servizi ormai abilitati per persone con mobilità ridotta e handicap sensoriali

30 Spagna (Plataform Represantativa Estatal de Discapacitados Fìsicos)
Obiettivo: favorire la piena integrazione delle persone con disabilità nelle attività turistiche; Lo studio, svolto nel 2004, ha presentato un’indagine motivazionale dei cittadini con disabilità in sui sono stati definiti: Profilo delle persone con disabilità in relazione al viaggio; Motivazioni turistiche; Uso e accesso ai vari servizi della filiera turistica Tipologia dei viaggi realizzati; Aspettative e realtà.

31 Spagna: buone pratiche
TURISMO TROPICAL ALMUÑECAR (GRANADA) KUROTEL MAR Y SOL PORTO DE LOS CRISTIANOS TENERIFE (CANARIE) TURISMO TROPICAL ALMUÑECAR (GRANADA : Come risultato di queste considerazioni, viene deciso di adeguare completamente 10 bungalow, e di rendere accessibili tutte le zone comuni. Pertanto i Bungalow vengono realizzati con una entrata principale priva di barriere architettoniche, ampi spazi all’interno, bagni con ogni tipo di ausilio tecnico come ad esempio le docce a livello del pavimento. Persino la cucina dispone di ogni tipo di facilitazione per essere usata senza problemi da persone che usano la sedia a rotelle. Gli spazi comuni e tutti gli impianti sono totalmente accessibili, persino la piscina dispone di un elevatore per accedervi senza bisogno di effettuare alcun tipo di sforzo fisico. Turismo Tropical è un complesso che si affaccia direttamente sulla spiaggia, composto di 52 bungalow per 2/4 persone e 10 da 4/6 persone, con una capienza di posti letto. Possiede zone con giardini, spazi liberi e piazzole che lo rendono luogo ideale per il divertimento dei ragazzi e il piacere e il riposo degli adulti. I bungalow sono composti di una o due stanze da letto; ampio salone, divano letto (TV e culla opzionali), dispongono di cucina completamente attrezzata, bagno con acqua calda, servizio di pulizia giornaliera; reception 24 ore al giorno; uso di piscina, giardino e bar. Negli impianti comuni si trova la sala della TV, la sala gioco, il salone conferenze e congressi, il kindergarten, il centro polisportivo, il mini golf, la caffetteria, il bar-ristorante climatizzato con specialità culinarie e programma d’animazione tutto l’anno. KUROTEL MAR Y SOL PORTO DE LOS CRISTIANOS – TENERIFE (CANARIE) Situato nella località di Puerto de Los Cristianos nell’isola di Tenerife, quest’antico porticciolo di pescatori della costa sud di Tenerife è diventato una città turistica che si estende ai piedi delle spoglie colline. Le condizioni di accessibilità sull’isola sono precarie, ci sono grandi difficoltà a trovare un hotel adattato per chi ha difficoltà motorie. È su questa base che si decide di elaborare un progetto per la costruzione di un complesso alberghiero completamente accessibile, che al tempo stesso, potesse servire anche come centro di riabilitazione per le persone con qualche handicap fisico che si recavano sull’isola. A soli 250 metri dal mare, il complesso consta di 200 monolocali e appartamenti posizionati intorno a una terrazza con solarium e piscine. La prima piscina, con una temperatura è di 24°, permette di nuotare controcorrente grazie a speciali flussi di acqua. La seconda, con una temperatura di 27°, dispone di una rampa e pavimento irregolare usati per la rieducazione del camminare. La terza, climatizzata (33°), dispone durante tutto l’anno di una cascata, e di getti d'acqua dal fondo che offrono un benefico massaggio a differenti parti del corpo. Il centro di riabilitazione, la palestra e le terapie termali godono di fama internazionale. Il centro dispone di un totale di 376 letti, distribuiti in 63 appartamenti quadrupli e 62 doppi. Tutti questi pensati e attrezzati appositamente per coloro che utilizzano la sedia a rotelle. Essendo uno dei pochi luoghi in Europa, e l’unico in Spagna, con questo buon livello di servizi accessibili ed adattati per persone su sedia a ruote, viene utilizzato in modo massiccio da disabili provenienti da tutta Europa. Ciò, come si può facilmente immaginare, fa si che la clientela “normodotata “ sia limitata agli accompagnatori. Sempre più spesso quindi, chi crede e vuole un turismo “integrato” ritiene questo luogo troppo specializzato e quindi poco gradevole. Pertanto, il limite “sociale” di questo complesso turistico è quello che, pensato in modo specifico per “disabili motori”, è ormai utilizzato soltanto da essi. L’effetto è quindi quello di un centro rieducativo speciale e non di un luogo di vacanze per tutti.

32 Svezia: contesto normativo
L’ente pubblico centrale è lo Statens Handikapprad (Comitato nazionale per i disabili) di Stoccolma. Ente dell’Immagine Svedese: ha il compito di rispondere al bisogno di servizi per il tempo libero delle persone disabili Delegazione del turismo: promozione del turismo con attenzione ai bisogni del turista disabile Impresa privata Turism for Alla: coordina progetti per il riconoscimento di pari diritti delle persone con disabilità Mentre lo stato definisce gli obiettivi delle attività, gli organi locali e le contee godono di una libertà molto ampia nelle decisioni che riguardano la qualità e la natura delle misure intraprese e possono introdurre imposte locali per finanziare i lavori. Gli organi locali assumono la responsabilità di base nei settori dell’istruzione, degli alloggi, della cura dei bambini, dei servizi sociali. Le Contee assumono la responsabilità primaria per quanto riguarda i servizi sanitari. L’ultimo decennio è stato caratterizzato da un processo di decentramento con l’assunzione di responsabilità sempre maggiori a livello locale. Organi speciali di coordinamento esistono a livello locale, regionale e centrale, allo scopo di facilitare i contatti tra le autorità e le organizzazioni delle persone disabili. L’ente pubblico centrale è lo Statens Handikapprad (Comitato nazionale per i disabili) di Stoccolma. Un fattore che incide molto sull’elaborazione della politica nel campo dell’handicap è la ben radicata tradizione svedese dei movimenti popolari. Ci sono circa 40 organizzazioni che rappresentano gruppi particolari di persone disabili a livello nazionale e associazioni locali in tutto il Paese. Tali organizzazioni ricevono finanziamenti dallo stato, dalle contee e dagli enti locali per sostenere le proprie attività e il proprio lavoro di consulenza nel campo dell’handicap. Fino al 1992 l’Ente Svedese del turismo (ente pubblico al 50%) gestiva diverse iniziative ideate per favorire la creazione di strutture per i turisti disabili. A tal fine ha pubblicato una guida per i turisti disabili, ha organizzato seminari sul “Turismo per tutti” con la collaborazione degli enti regionali del turismo, ha lanciato un progetto pilota insieme all'Ente del turismo di Skane (la regione più meridionale della Svezia). La decisione politica di chiudere l’Ente ha coinciso con la realizzazione del progetto. Un ente nuovo, l’Ente dell’Immagine Svedese, è stato poi creato con il compito di rispondere al bisogno di servizi per il tempo libero delle persone disabili. In tale ambito è uscita una nuova edizione della guida per le persone disabili. Nel 1995 è nato ancora un nuovo ente, la Delegazione del turismo, con il compito di promuovere il turismo svedese in generale. Nel settore del turismo accessibile, la Delegazione ha avuto anche il compito speciale di esaminare la situazione del turista disabile (ma non ha mai ricevuto indicazioni su come svolgere tale compito). Oggi non esiste un ente ufficiale responsabile principalmente dello sviluppo del turismo accessibile. Esiste un’impresa privata, la cooperativa Tourism for All, incaricata di coordinare diversi progetti in questo campo. E’ stato lanciato anche un progetto a livello nazionale per esaminare le condizioni di accessibilità per turisti disabili in tutta la Svezia. Tale indagine si basa su criteri elaborati in collaborazione con le associazioni di persone disabili e riguarda le strutture ricettive, il viaggio, i ristoranti e le attività ricreative.

33 Svezia Equality: marchio di qualità del turismo accessibile (2001)
L’accessibilità delle strutture ricettive è data da un marchio di qualità(certificato di accessibilità) dallo schema EQUALITY istituito dall’organizzazione tourism for All e swedish national testing and research Institute

34 Svezia: buone pratiche
Rottneros park -Sunne Museo Vasa Stoccolma Nel 1990 è nata negli organizzatori l’esigenza di creare strutture per le persone con disabilità. Tutti i cambiamenti ed i miglioramenti sono stati compiuti con l’ambizione di offrire un’ampia e completa ospitalità per tutti. Le direttive, correntemente aggiornate, sono date dall’Organizzazione del Turismo che ha sede nella stessa regione. Inizialmente, la pianificazione del terreno e dei giardini, disposti su vari livelli, non teneva conto dei disagi che avrebbe causato soprattutto alle persone con disabilità motorie. Oggi, invece nel parco sono state realizzate rampe per superare i dislivelli e stradine alternative ai percorsi che presentano ostacoli. Le rampe sono in maggioranza fisse e in alcuni casi rimovibili; anche il rivestimento delle strade è ottimale per le persone su sedia a ruote, infatti i viali sono asfaltati o coperti di uno speciale rivestimento di pietra che rende il percorso agevolato. Per i non vedenti, sono stati concepite informazioni in scrittura Braille. E’ stato studiato anche, per le persone con ritardo mentale, un ulteriore cartello di orientamento e sono stati predisposti ampi spazi attorno alle varie opere di scultura. Il nuovo museo è stato creato ed ampliato con strutture adatte per le persone disabili. E' possibile visitare l’intera superficie della nave (sei piani). La massima distanza dall’entrata della nave è di 25 metri. L’ingresso del vascello misura 34 metri. L’interno mantiene una temperatura costante, programmata da computer per mantenere una giusta aerazione. Il museo prevede particolari accorgimenti per le persone disabili: rampe, ascensori e servizi igienici adeguati. Misurazioni e criteri sono stati effettuati in collaborazione con le associazioni dei disabili, secondo una modalità di collaborazione frequente in Svezia. Anche il ristorante è strutturato in modo tale da consentire un facile accesso alle persone con disabilità. Per gli spostamenti interni, sono inoltre disponibili due sedie a ruote. Per le persone sordomute è stata messa a disposizione una sala proiezioni dove viene presentata la storia della nave. Per le persone non vedenti, è stato costruito un modello tattile della nave, per dar loro la possibilità di comprenderne la forma. Sono stati, inoltre, disposti numerosi cartelli di orientamento, in lingua inglese e svedese, per fornire informazioni chiare a tutti i visitatori.

35 Olanda: contesto normativo
Legge nazionale preposta per regolamentare la fruizione da parte dei disabili delle strutture di pubblico interesse e d’interesse turistico. Struttura: “Gehandicaptenraad”, Consiglio dei disabili S.D.G. (Società Olandese per la Riabilitazione) ABLE, fondazione specializzata nella costruzione e gestione di alberghi con livelli ottimali di accessibilità. In Olanda, come in molti altri Paesi europei, esiste una legge nazionale che regolamenta la possibilità di fruizione da parte di disabili di tutte le strutture pubbliche e d’interesse turistico. La struttura che se ne occupa è il “Gehandicaptenraad”, il Consiglio dei disabili, che gestisce una parte dei fondi statali per l’adattamento di strutture e trasporti. C'è inoltre la S.D.G. (Società Olandese per la Riabilitazione) che si occupa di migliorare la possibilità di viaggiare per i passeggeri disabili. ABLE, fondazione specializzata nella costruzione e gestione di alberghi con livelli ottimali di accessibilità. La sigla ABLE, sta per “Active Breaks and Leisure for Everyone” (Tempo libero attivo per tutti), con l’accento sulla parola “everyone” (tutti), in quanto la fondazione opera per favorire l’integrazione delle persone con bisogni speciali.

36 Olanda: buone pratiche
Hotel De Purmer Eend (a 22km da Amsterdam) Hotel “’T SLOTHUYS” Il primo albergo, una struttura di legno utilizzata prima come magazzino di grano, e poi trasformata in un hotel confortevole, denominato De Purmer Eend, è stato aperto nel marzo del 1993 a Kwadijk, un villaggio a 22 chilometri al nord di Amsterdam. L’albergo ha 26 camere, 13 delle quali situate a piano terra e completamente accessibili. Ciascuna ha una superficie minima di 32 m2 con doccia a livello del pavimento e WC di metri 2,35 x 2,25. I bagni sono dotati di sostegni accanto al WC, una sedia che si piega contro la parete dentro la doccia, rubinetti allungati. L’albergo è stato arredato in tutte le sue parti tenendo in considerazione i problemi delle persone che soffrono di asma o di allergie. Nello stesso tempo sono stati scelti colori caldi ed elementi decorativi attraenti, evitando qualsiasi tonalità che potrebbe ricordare una clinica. Nel 1995 la Fondazione ABLE ha fatto costruire una barca di legno tradizionale, coperta, con elevatore a motore. Per tale realizzazione, l’albergo ha ottenuto una sponsorizzazione che ha coperto il 30% del costo. La società assicurativa che ha contribuito al progetto utilizza la barca saltuariamente per feste del proprio personale. Nello stesso anno, è stato fatto installare un elevatore su un autobus svizzero costruito trent’anni prima, che è stato utilizzato per delle piccole gite. In seguito si è manifestata la necessità di un autobus più moderno capace di portare gruppi più numerosi e di offrire livelli leggermente maggiori di velocità e di comodità (come ad esempio il riscaldamento). Nel settembre del 1998 ABLE è stata contattata dai gestori di un ospizio per persone anziane a Spanbroak, un grande villaggio situato 30 chilometri al nord ovest di Kwadjik e circondato da campi di tulipani. Conoscevano la Fondazione ABLE perché avevano usato De Purmer Eend per una vacanza di una settimana. L’albergo’t Slothuys è provvisto di 57 camere, 20 delle quali sono pienamente accessibili per ospiti su sedia a rotelle e hanno una superficie di 42 m2. WC e bagno sono separati, molto ampi, e provvisti di sostegni e sedia dentro la doccia.

37 Francia: contesto normativo
Legge d’orientamento del 30 giugno 1975 costituisce il testo fondante dell’assunzione di responsabilità Legge 13 luglio 1991, relativa alle diverse misure da prendere in considerazione per la costruzione di edifici pubblici e privati, entrata in vigore nel 1994 Febbraio 2001: nascita dell’Associazione tourisme & Handicaps La legge d’orientamento del 30 giugno 1975 costituisce il testo fondante dell’assunzione di responsabilità nei confronti dei portatori di handicap in Francia, marcando il passaggio da un’assunzione di responsabilità basata sulla nozione di assistenza, ad una fondata sulla nozione di solidarietà. La legge definisce come obbligo nazionale non soltanto gli aspetti sanitari (la prevenzione e l’individuazione delle forme di handicap, le cure), quelli educativi, quelli di inserimento lavorativo (l’educazione, la formazione e l’orientamento professionale, il posto di lavoro) e di integrazione sociale, ma anche l’accesso alle attività sportive e ricreative del minore e dell’adulto portatori di handicap fisico, motorio o mentale. L’istituzione dell’obbligo di rendere accessibili edifici e strutture ai portatori di handicap risale anch’essa a questa legge, che stabilisce che “la disposizione architetturale e la sistemazione dei locali adibiti ad abitazione e delle strutture aperte al pubblico (...) deve garantire l’accessibilità ai portatori di handicap”. Un’altra legge ha completato le disposizioni riguardanti l’accessibilità: quella del 13 luglio 1991, relativa alle diverse misure destinate a favorire i portatori di handicap per quanto concerne l’accessibilità ai locali adibiti ad abitazione, ai luoghi di lavoro e alle strutture aperte al pubblico, introducendo tale esigenza nel Codice della costruzione e dell’abitazione. Tale legge prevede l’istituzione di controlli a priori e a posteriori sugli edifici adibiti al ricevimento del pubblico e subordina l’autorizzazione di apertura dei medesimi all’osservanza delle regole relative all’accessibilità. La legge in questione è entrata completamente in vigore nel 1994. Altre due leggi hanno un’incidenza sul settore del turismo: la legge del 13 gennaio 1989, relativa alla protezione contro le discriminazioni, che sanziona il rifiuto di fornire un bene o un servizio motivato dall’handicap del cliente, e la legge del 12 luglio 1990, che precisa le pene in cui si incorre. Per esempio, viene considerata una discriminazione il rifiuto da parte di un museo o di una sala cinematografica di accogliere un portatore di handicap a motivo del suo handicap. L’Associazione francese Tourisme &Handicap è stata fondata il 28 febbraio 2001, dai membri dell’organizzazione “Cellule turisme & handicaps” nata nel 1995 da tre associazioni: CNRH (Comitato Nazionale Francese di Collegamento per il Riadattamento dei Portatori di Handicap); UNAPEI (Unione Nazionale delle Associazioni di Genitori e Amici dei Portatori di Handicap Mentale); UNAT (Unione Nazionale delle Associazioni del Turismo e delle attività all’aria aperta). L’organizzazione era un gruppo informale che includeva rappresentanti degli utenti, degli operatori turistici professionali e degli organismi che si occupano di formazione, per un totale di 40 membri circa. i primi obiettivi della nuova associazione sono: Creare una guida sulle tecniche di accoglienza di persone di ddisabili; Definire un marchio per i prodotti turistici che costituiscono una garanzia per i clienti disabili Fare uno studio pilota sui cambiamenti del mercato e delle condizoni per i turisti disabili.

38 La Francia: buoni esempi
Forte impegno pubblico nel periodo ; Realizzazione del marchio nazionale “Tourisme et Handicap”; Inserimento dei moduli “Accoglienza delle persone con disabilità” nel quadro di formazione del BTS Tourisme (Brevetto di Tecnico Superiore del Turismo) Il marchio nazionale è descritto come un marchio per: Turisti disabili che hanno la possibilità di trovare informazioni obiettive sull’accessibilità delle strutture ricettive, qualsiasi sia il loro handicap: visivo, motorio, mentale o auditory I professionisti del settore che hanno la possibilità di sviluppare le loro tecniche di accoglienza e di dare accessibilità e informazioni per clienti disabili. Il criterio di valutazione non seleziona una situazione ideale, ma servizi e equipaggiamento che i turisti disabili possono utilizzare con massima autonomia

39 Realizzazione del marchio nazionale “Tourisme et Handicap”
Il National Trust (NT), un ente autonomo, è proprietario di una vasta gamma di edifici e di terreni quali foreste e zone costiere o fluviali. L’N.T. è molto impegnato sul fronte dell’accessibilità, ha il proprio disability adviser (consulente sull’handicap) e pubblica ogni anno una guida sull’accessibilità di tutte le sue proprietà. I progetti che intraprende per migliorare le condizioni di accessibilità prevedono l’installazione di rampe e di ascensori. Ha già completato modifiche per rendere accessibili alcune delle proprie strutture di villeggiatura e sta migliorando l’accesso ai propri terreni con la creazione di sentieri, l’installazione di rampe e la disponibilità di veicoli per visitatori disabili.

40 Inghilterra: contesto normativo
Building Regulations (Norme per l’edilizia), la Disability Discrimination Act (DDA – Legge sulla discriminazione verso persone disabili) del 1995 Dal 2000 è stato istituito un National Register of Access Consultants (Albo nazionale di consulenti sull’accessibilità) con due categorie di iscritti : access auditors access consultants La legge di riferimento nel campo dell’edilizia è la Parte “M” delle Building Regulations (Norme per l’edilizia), che riguarda le condizioni di accesso sia esterno che interno di edifici nuovi e dei corpi aggiunti a edifici già esistenti; verrà estesa per comprendere anche edifici sottoposti a modifiche. E’ di maggiore portata la Disability Discrimination Act (DDA – Legge sulla discriminazione verso persone disabili) del 1995, il cui impatto sta crescendo progressivamente. Dall’ottobre del 1999 i fornitori di beni, servizi e strutture hanno l’obbligo di garantire l’assenza, nei propri locali, di fattori di discriminazione nei confronti di eventuali clienti disabili. Al momento, se possono ovviare ad essi tramite altri mezzi non hanno l'obbligo di modificare i propri edifici; obbligo che invece scatterà a partire dal 2004. Già da ora la DDA comprende pressoché tutti gli edifici senza distinzioni di grandezza o funzione, e pertanto anche le diverse strutture coinvolte nel settore turistico, dagli alberghi ai piccoli negozi, agli edifici e luoghi di interesse storico Per aiutare tali fornitori nella verifica dell’accesso, dall’inizio dell’anno 2000 ci sarà un National Register of Access Consultants (Albo nazionale di consulenti sull’accesso) con due categorie di iscritti: access auditors (verificatori di accesso), che potranno registrare le barriere individuate, e access consultants (consulenti di accesso), che potranno offrire anche la propria esperienza nella soluzione di problemi, nella formulazione di priorità, nel calcolo preventivo dei costi, nell’elaborazione di strategie

41 Inghilterra: buone pratiche
Sistema di shopmobility, nato nel 1979 Il National Trust è un’istituzione benefica che possiede e amministra beni inalienabili di interesse, storico, culturale e paesaggistico; Si impegna a garantire l’accessibilità per tutti nelle località che amministra; Gestisce anche cottage per vacanze Lo Shopmobility è un servizio gratuito che offre alle persone con problemi di mobilità l’uso di piccoli mezzi elettrici monoposto a 3 o 4 ruote (elettroscooter) o di sedie a ruote, per consentire un’agevole fruizione dei servizi e delle strutture di un centro cittadino interdetto al traffico veicolare. Il sistema è nato in Gran Bretagna nel 1979 ed ha avuto un crescente sviluppo, tanto che oggi si contano più di 230 servizi di shopmobility, utilizzati da oltre persone l’anno, per un totale di circa tragitti. La nascita di questo servizio va intesa come risposta necessaria alle trasformazioni dell’ambiente costruito. Infatti, quando fu iniziata la trasformazione di alcune aree cittadine in zone pedonali, si crearono paradossalmente delle “zone proibite” per le persone a mobilità ridotta. Questo perché le lunghe distanze da percorrere rappresentano, il più delle volte, un difficile, se non impossibile ostacolo da superare per le persone con limitazioni motorie. Le stesse considerazioni valgono anche per i grandi centri commerciali che presentano distanze che difficilmente possono essere superate se non da una persona in buone condizioni fisiche. La Federazione Nazionale di Shopmobility che coordina il servizio in tutta la Gran Bretagna indica quali sono i criteri base da seguire per la creazione di un sistema di Shopmobility: deve essere rivolto a tutte le persone con limitazioni di mobilità, temporanee o permanenti; dovrebbe fornire sia elettroscooter che sedie a ruote, manuali o elettriche; i parcheggi per le auto private dovrebbero distare non più di 40 metri dall’Ufficio Shopmobility; il servizio dovrebbe funzionare almeno 4 ore al giorno durante l’orario di apertura dei negozi; nei pressi dell’Ufficio Shopmobility dovrebbe esser previsto un servizio igienico attrezzato.

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48 MARKET AND TRENDS MARKET AND TRENDS: inizieremo prima nel descrivere per sommi capi chi è il nostro cliente con le relative difficoltà che incontra nel fare una vacanza, procederemo con le statistiche,cambiamenti demografici traendo delle opportune considerazioni da essi, le opportunità economiche, sociali ed ecologiche.

49 IL NOSTRO CLIENTE Esistono vari tipologie di disabilità:
Disabilità fisiche Disabilità sensoriali Disabilità mentali e psichiche Altre disabilità Il nostro cliente è la persona disabile, ma non solo, e dobbiamo conoscere quali sono le tipologie di disabilità dividendole per macrosegmenti

50 IL NOSTRO CLIENTE Le difficoltà che una persona disabile incontra in vacanza comportano l’impossibilità di vivere a pieno l’esperienza I principali problemi che incontra sono riconducibili a tre elementi: Accessibilità Informazione Costi

51 IL NOSTRO CLIENTE Accessibilità
Non riguarda solo le persone che utilizzano la sedia a ruote o che hanno altre disabilità, ma tutte le persone che esprimo difficoltà La possibilità di fruire delle strutture è uno dei presupposti per cui una persona disabile prende in considerazione l’offerta turistica.

52 IL NOSTRO CLIENTE Informazione Presenta un duplice problema:
Reperibilità – non si trovano facilmente informazioni sulle reali condizioni di accessibilità di luoghi e strutture. Attendibilità – spesso nei cataloghi troviamo il simbolo dell’accessibilità, che però non corrisponde a criteri chiari e condivisi

53 IL NOSTRO CLIENTE Costi
Le persone disabili non hanno disponibilità economiche superiori ad altri. Devono, invece sostenere costi aggiuntivi riguardanti: L’accessibilità – sia per il trasporto che per le strutture; L’assistenza – spesso le persone disabili non viaggiano da sole ma con un accompagnatore.

54 Caratteristiche generali della domanda turistica
Studio Touche Ross: Tra 60 e 80 milioni di persone con esigenze specifiche in Europa 36 milioni di persone interessate al turismo Tra 5 e 8 milioni già viaggiano Uno studio presentato a Londra dalla Touche Ross nel 1993 ci mostra la situazione europea in termini di numero di persone disabili totali, quelli che gia viaggiano e quelli che sono interessati a farlo.

55 Caratteristiche generali della domanda turistica in Italia
54,6% della popolazione ha effettuato un viaggio Questo studio rappresenta la situazione turistica italiana in generale,

56 In base alla professione

57 In base alla provenienza geografica

58 Un po’ di numeri Il 55% della popolazione italiana, ovvero quasi 31 milioni e 200 mila persone, viaggia. La domanda esplicita di turismo accessibile è costituita da: persone con esigenze specifiche (3% dei turisti italiani); anziani (con più di 64 anni, quasi il 7%) Ricerca Iter-ENEA 1999 Per meglio comprendere le reali potenzialità del mercato, oggetto del nostro studio, si può fare riferimento ai risultati della ricerca Iter- ENEA 1999, condotta in collaborazione dalla società Iter e l’associazione ENEA, nell’ambito del progetto STARe all’interno della campagna “ Italia per tutti “. Da tale studio emerge che tra gli italiani che viaggiano (circa il 55% della popolazione, ovvero quasi 33 milioni e 200 mila persone), la domanda esplicita di turismo accessibile è costituita da: persone con esigenze speciali, che rappresentano il 3% dei turisti italiani; sono gli anziani, con più di 64 anni e rappresentano quasi il 7% degli italiani che viaggiano.

59 Un po’ di numeri 82% viaggia all'interno del nostro Paese;
Maggior frequenza: 4 viaggi annuali contro i 3 dell’intera domanda; Soggiorni di maggiore durata: 13 su 11; Viaggi destagionalizzati; Le caratteristiche generali della domanda di turisti con esigenze specifiche dimostrano, a conferma della loro minore mobilità nei confronti di percorsi più impegnativi, che questo target viaggia soprattutto all’interno del nostro Paese (quasi l’82%), ed in particolare mostrano una preferenza più marcata per il Trentino, la Liguria e la Lombardia. Altro tratto distintivo, di questo segmento di domanda, è quello relativo alla loro maggiore disponibilità a muoversi più volte per fini turistici, nell’arco dell’anno (4 viaggi annuali contro i 3 dell’intera domanda turistica) e a fare soggiorni di maggiore durata (13 giorni contro 11), dimostrando così una discreta propensione ed un significativo interesse al consumo turistico. Inoltre, per evitare i disagi dei momenti di alta stagione, i turisti con esigenze specifiche fanno registrare presenze turistiche lungo tutto il corso dell’anno, offrendo, quindi, la possibilità di “destagionalizzazione” dei mesi estivi, a beneficio soprattutto di quelli autunnali o primaverili. Il mezzo di trasporto utilizzato, dal 55% di questo target di clientela, è l’automobile. Per quanto riguarda le preferenze, in merito alle diverse tipologie di alloggio, queste non sembrano discostarsi di molto da quelle espresse dalla più generale domanda turistica, anche se aumenta la percentuale di turisti, quasi il 31%, che preferisce pernottare presso case proprie o di parenti e amici. Sempre dal confronto con gli altri profili di domanda, si può evidenziare che i viaggiatori con esigenze specifiche frequentano anche strutture ricettive extra-alberghiere più economiche e defilate dai flussi turistici, quali i residence, le case per ferie o gli istituti religiosi (rispettivamente nel 6.3% e nel 3.7%).

60 Un po’ di numeri Viaggia spesso accompagnato
55% preferisce utilizzare la propria autovettura Si utilizzano case di parenti o amici (31%), o strutture alberghiere ed extra-alberghiere: residence (6,3%) e case per ferie o istituti religiosi (3,7%)

61 Domanda turistica potenziale:
Il 14% di persone con disabilità e anziani non viaggiano; L’1,9% - circa 490 mila persone - ha deciso di non viaggiare per mancanza di strutture e condizioni necessarie. Invece, circa il 14% di persone disabili e l’1.9% di anziani (pari a circa 490 mila persone) ha deciso di non viaggiare per mancanza di strutture e condizioni necessarie; questa rappresenta la domanda turistica potenziale.

62 La domanda esplicita e potenziale di turismo accessibile
Dal grafico si può rilevare che la maggioranza delle persone con disabilità che effettivamente viaggiano (domanda esplicita) è rappresentata dalle donne con oltre il 50%, mentre gli uomini rappresentano 45% ma oltre a ciò si può rilevare che per tutte e due le categorie ci sono altrettante persone che desiderano viaggiare (domanda potenziale) ma che non lo fanno per mancanza di strutture adeguate.

63 Per quanto riguarda lo studio in base all’età dal grafico si evince che le persone disabili che effettivamente viaggiano sono rappresentate dal segmento di età che va < 25 a 44 anni che rappresentano quasi l’intero segmento di questo tipo di turismo dato che la domanda potenziale è quasi nulla. Per quanto riguarda il segmento di età la domanda esplicita rappresenta circa il 22% e esiste un altrettanto margine di ampliamento del segmento dato che esiste una domanda potenziale altrettanto ampia. Ciò che sbalordisce è la grandezza della domanda potenziale rispetto alla domanda esplicita del segmento di età >64 anni, la prima è rappresentata da oltre il 70% del mercato mentre la seconda è circa il 21%. Questo sta a significare che esiste una grandissima fetta di questo segmento che gradirebbe viaggiare ma non può farlo per carenza delle strutture ecc.

64 In base alla professione:
Turisti con esigenze specifiche Over 64 senza esigenze specifiche Domanda potenziale del turismo accessibile Studente 13,1% 0% Disoccupato 0,8% Imprenditore/libero professionista 5,9% 10,8% 1,4% Lavoratore autonomo/artigiano 11,7% 10,9% 19% Impiegato 33,6% 28,6% 20,9% Lavoratore autonomo 18,7% 19,9% 27,9% Casalinga 12,1% 29,2% Varie 4,1% 1,3% 1,6%

65 CAMBIAMENTI DEMOGRAFICI DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE IN ITALIA (www
CAMBIAMENTI DEMOGRAFICI DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE IN ITALIA ( Anno Età 1982 2001 < 25 anni 37% 26% 25-44 anni 27% 30% 45-64 anni 23% 25% > 64 anni 13% 19%

66 OPPORTUNITA’ ECONOMICA
Anziani e persone con disabilità rappresentano un segmento molto significativo. Se l’offerta incontra la domanda si verifica: Aumento della frequenza dei viaggi; Maggiore intensità al viaggio; Aumento della spesa giornaliera; Possibilità di destagionalizzare; Da quanto detto si deduce che le persone con disabilità e gli anziani sono un segmento molto significativo, la cui frequenza al viaggio può aumentare sia in relazione alla crescita dell’offerta di strutture accessibili sia perché il potenziale è in crescita costante. Gli operatori potrebbero orientarsi a questi segmenti, per ampliare il loro target di riferimento. Inoltre, se i servizi accessibili offerti incontrano la domanda, si determina un aumento in termini di intensità al viaggio, frequenza al viaggio e aumento della spesa giornaliera di turisti con esigenze specifiche e risulterebbe un incremento anche nella qualità per tutti gli ospiti. Non è possibile quantificare in modo preciso gli effetti di questi fattori. Le persone disabili preferiscono viaggiare soprattutto in bassa stagione perché hanno più tempo libero, hanno periodi di vacanza più flessibili e incontrano meno difficoltà. Inoltre, camere e servizi accessibili possono essere utilizzate da vari target di clientela, come per esempio le camere possono essere utilizzate come attività extra-scolastiche per bambini e teenager oppure un hotel può collaborare nell’organizzazione di festival locali, mettendo a disposizione spazi piacevoli e confortevoli. Anche per quanto riguarda il personale, la destagionalizzazione permette di creare posti di lavoro non stagionali ma permanenti.

67 697 1040 589 961 81 202 391 860 74 151 324 460 Tipologie di disabilità
Numero clienti Esercizio 2002/2003 Esercizio 2003/2004 Sedia a ruote 697 1040 Difficoltà di deambulazione 589 961 Disabilità sensoriali 81 202 Problemi alimentari 391 860 Disabilità mentali 74 151 Altro 324 460 Esercizio 2002/2003 2003/2004 Variazione % Fatturato 49%

68 La catena turistica

69 Definizione della destinazione turistica
Una destinazione turistica si configura come: un sistema integrato di attrattive e servizi, che rivestono una capacità sufficiente a indurre un viaggiatore a compiere gli sforzi necessari per raggiungerla, con l’aggiunta di servizi indispensabili per il suo soggiorno. Non è sufficiente, infatti, avere dei paesaggi mozza fiato, un mare cristallino, una costa spettacolare, per attirare flussi turistici è necessario predisporre tutta una serie di servizi che vanno da quelli più spiccatamente ricettivi (alloggio e ristorazione), a quelli ludici, ricreativi, sportivi, culturali, ecc, che soddisfano le più disparate esigenze dell’ospite.

70 Da località a destinazione
Le risorse presenti nella località (naturali, storiche, architettoniche, ecc) devono essere trasformate in vantaggi competitivi Mediante: specifiche strategie di marketing; soddisfacimento dei bisogni del turista Affinché una località possa trasformarsi in una destinazione turistica di successo i vantaggi relativi (risorse naturali, architettoniche, storiche ecc) presenti in uno specifico territorio, un tempo considerati sufficienti per fronteggiare il mercato, devono essere trasformati in reali vantaggi competitivi mediante l’attuazione di specifiche strategie di marketing finalizzate al soddisfacimento dei bisogni del cliente/turista che si configurano sempre più complessi e variegati.

71 La Catena Turistica (Fonte ADAC 2003)

72 Caratteri del prodotto turistico
Intangibile Non immagazzinabile Alta stagionalità Lontano Deperibile People intensive Facilmente sostituibile Complesso Integrato

73 La Destinazione Accessibile

74 La destinazione turistica accessibile
Rappresenta una località fruibile da tutti in ogni sua parte. Informazioni Trasporti e mobilità interna alla destinazione Alloggio Ristorazione Shopping Sport e Divertimenti Destinazione accessibile vuol dire ideata in modo tale da venire incontro a quelle che sono le necessità anche di una persona disabile. Ricordiamo sempre, infatti, che il nostro obiettivo è quello di promuovere il turismo per tutti e non un qualcosa di specifico per le persone con disabilità. Nel target a cui facciamo riferimento, infatti, sono comprese tutta quelle serie di individui che, anche solo temporaneamente, hanno una ridotta mobilità a causa, per esempio, di una frattura oppure alle donne in gravidanza…

75 In base a cosa sceglie il turista disabile
Ricettività (82%) Mobilità interna (76%) Arrivi/Partenze (74%) Escursioni (71%) Organizzazione del viaggio (71%) Attività culturali (62%) 7. Arrivo/Familiarità (61%) 8. Servizi nella località (58%) 9. Assistenza sanitaria (52%) 10.Catering (51%) 11.Shopping (37%) 12.Sport (19%) Mai come in questo caso è opportuno partire dallo studio delle esigenze della domanda. Questo è quanto emerge dalla ricerca tedesca condotta dalla Neumann Consult, nel 2003, riguardo a quelli che sono i parametri di scelta di una destinazione turistica per una persona con esigenze specifiche. E’ sconvolgente pensare che questo target sia costretto a scegliere in base all’accessiblità delle strutture ricettive, piuttosto che alle possibilità di muoversi nella località o ancora in base all’accessibilità dei mezzi di trasporto. Se questa domanda fosse stata rivolta ad una persona comunemente inquadrata col termine “normodotata”, sicuramente la risposta sarebbe stata molto diversa, avrebbe scelto in base alle sue passioni, alla sua esigenza di relax, in base al fattore moda, ecc. Dai dati riportati sopra si ribadisce ancora il concetto che non basta un servizio d’alloggio accessibile sono altrettanto importanti altre attività per creare soddisfazione nel turista! (Fonte ADAC 2003)

76 I servizi della catena più inaccessibili
Attività culturali (67%) Mobilità interna (65%) Escursioni (63%) Sport (55%) Arrivi/Partenze (52%) Ricettività (47%) 7. Arrivi/Familiarità (44%) 8. Shopping (42%) 9. Servizi nella località (42%) 10.Organizzazione del viaggio (40%) 11.Assistenza medica (35%) 12.Catering (24%) Lo studio tedesco è, poi, andato a rilevare gli ostacoli più grossi in termini di accessiblità che un turista incontra. Dalla considerazione congiunta di entrambi questi dati, emerge come l’attuale offerta poco si adatti ai desideri del target; infatti, la possibilità di muoversi nella destinazione, che risulta al secondo posto come esigenza del turista, è il servizio che più è inaccessibile. Lo stesso si può dire per le escursioni, le attività culturali e i mezzi di trasporto che collegano la destinazione alla località di provenienza del turista. (Fonte ADAC 2003)

77 Livello di accessibilità
Confronto Preferenze Ricettività (82%) Mobilità interna (76%) Arrivi/Partenze (74%) Escursioni (71%) Organizzazione del viaggio (71%) Attività culturali (62%) Livello di accessibilità Attività culturali (67%) Mobilità interna (65%) Escursioni (63%) Sport (55%) Arrivi/Partenze (52%) Ricettività (47%)

78 La Catena Turistica Travel & Departure Reminder & Confirmation
Organisation of the trip Excursions & Shopping Arrival & moving around Entertainment & Culture Accommodation & Lodging Services on location Food & Beverage Activities & Sports

79 Organizzazione del viaggio

80 Organizzazione del viaggio
Fonti informative: passaparola di amici; classici cataloghi dei TO; agenzie di viaggio; cataloghi specifici per le persone con esigenze specifiche; Però: cataloghi TO con informazioni generiche; simbolo internazionale di disabilità; cataloghi poco leggibili. Le principali fonti informative per la domanda tedesca sono: il passaparola di amici, i classici cataloghi dei Tour Operators, le Agenzie di Viaggi e i cataloghi di viaggi specifici per le persone con esigenze specifiche. Purtroppo, però, tali fonti informative poco si prestano a venire in contro alle necessità delle persone con esigenze specifiche, infatti i cataloghi dei Tour Operators non contengono informazioni sull’accessibilità delle strutture, al massimo si può trovare il simbolo internazionale di disabilità, che però poco dice sull’effettivo grado di accessibilità del servizio. Inoltre, molto spesso, questo materiale si presenta poco leggibile a persone ipovedenti o con altri tipi di problemi alla vista, in quanto, per questione di stile, sono utilizzati dei font poco chiari, dei caratteri troppo piccoli e dei colori che fanno poco contrasto.

81 Organizzazione del viaggio
Le nuove fonti informative: internet; agenzie o cooperative specializzate; ESEMPI: guida turistica “Genova per tutti noi”; cooperativa sociale “CO.IN sociale”. Altri mezzi che recentemente stanno diventando punti di riferimento per il reperimento di informazioni turistiche sono: internet e agenzie o cooperative che si sono specializzate su questo segmento di domanda. Anche in Italia la situazione è molto simile e solo recentemente alcune cooperative sociali hanno messo sul mercato guide turistiche che offrono informazioni dettagliate per questo tipo di clientela (alcuni esempi possono essere “Genova per tutti noi” redatta dalla cooperativa sociale La Cruna; “Giubileo Accessibile” realizzata da CO.IN, ecc). Solitamente i turisti con esigenze specifiche organizzano loro stessi il viaggio, anche perché sono ancora molto pochi i Tour Operators (Viaggi del Ventaglio) che offrono un “pacchetto accessibile”; da qui l’importanza che è opportuno attribuire alla chiarezza e attenzione con cui si fa informazione.

82 Trasporti

83 Trasporti I mezzi di trasporto risultano avere moltissime difficoltà di accessibilità. Queste non sono riconducibili solo alle difficoltà di utilizzo del mezzo di locomozione specifico (treno, aereo, auto, nave) ma anche alle stazioni, aeroporti, moli ecc. in cui avvengono le operazioni connesse (imbarco, emissione biglietti ecc.) Da quanto detto precedentemente si evince come questo sia un fattore importante per la scelta della meta turistica.

84 Trasporti E’ importante:
sistemi di orientamento (mappe tattili, sistemi di guide a terra); punti informativi (sportelli, IAT); avvisatori sonori (semafori sonori, informazioni arrivo/partenza dei mezzi di trasporto); È molto importante per i viaggiatori con esigenze specifiche, in particolare per le persone cieche o ipovedenti, che sia il punto di partenza che quello di arrivo dispongano di un sistema di orientamento. Le mappe tattili o dei sistemi di guida a terra negli aeroporti e stazioni sono molto utili per l’orientamento delle persone con problemi alla vista e sono in grado di garantire loro una certa indipendenza nella mobilità. Inoltre sarebbe opportuno che tali infrastrutture siano dotate di sportelli informativi per turisti che aiuterebbero tutti i viaggiatori ad orientarsi e a familiarizzare facilmente con la destinazione, come pure gli avvisi sonori. Tutto ciò aumenterebbe la soddisfazione di tutti i fruitori di tali servizi.

85 Alcuni sistemi di orientamento

86 Mobilità Interna

87 Mobilità interna Punto più critico:
nessuna informazione su linee, orari e stazioni accessibili; metropolitane quasi sempre inaccessibili; tessuto urbano non adatto alle esigenze delle persone con disabilità; Per quanto riguarda, invece, la mobilità interna alla località è importante dire che è il punto più critico e quello che, a parere delle persone con esigenze specifiche, più fa evidenziare le loro difficoltà. Infatti non esistono informazioni riguardo mezzi pubblici, linee di bus e metropolitane accessibili per persone su sedia a ruote, tanto meno ci sono semafori sonori per le persone con problemi alla vista e guide a terra.

88 Alloggio

89 Alloggio L’accessibilità della struttura ricettiva rappresenta la maggiore discriminante nella scelta della destinazione turistica. il D.M. 236/89 fornisce le prescrizioni tecniche necessarie a garantire l’accessibilità nelle strutture alberghiere ed extra-alberghiere; La banca dati “Italia per Tutti” è un utile strumento per il reperimento di informazioni sull’accessibilità delle strutture. Il Decreto Ministeriale dispone che l’accessibilità deve essere garantita sia negli spazi esterni alla struttura sia in quelli interni e in quelli comuni. L’articolo 5.3 del D.M., infatti, dispone che “ogni struttura ricettiva deve avere tutte le parti e i servizi comuni ed un determinato numero di stanze accessibili anche a persone con ridotta o impedita capacità motoria. Il numero di stanze accessibili, in ogni struttura ricettiva, deve essere di almeno 2 fino a 40, o frazione di 40, aumentato di altre 2 ogni 40 stanza o frazione di 40 in più. Inoltre è opportuno prevedere un apparecchio per la segnalazione, sonora e luminosa, di allarme.” L’articolo 4.6, inoltre, dispone che “si deve prevedere un’adeguata distribuzione degli ambienti, al fine di contenere i rischi di incendio nei confronti di persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale.” Al tal proposito, nella struttura si predispongono degli spazi calmi, facilmente riconoscibili e raggiungibili da chiunque, per garantire uno stato di sicurezza durante le emergenze. Bisogna sottolineare che a livello europeo, le norme in materia di accessibilità non seguono criteri unici e validi per tutti; per questo motivo, un turista tedesco potrebbe avere difficoltà, in Italia, perché le norme dei due paesi dispongono prescrizioni tecniche differenti. La seconda considerazione riguarda lo strumento, ideato nel nostro Paese, con l’obiettivo di verificare il grado di accessibilità delle strutture turistiche a fruizione pubblica, quindi anche di strutture alberghiere. Tutte le informazioni raccolte tramite i questionari di rilevazione, vengono sintetizzate in una nota di sintesi, nella quale vengono fornite informazioni utili per persone con esigenze specifiche.

90 L’ingresso

91 La Reception

92 Il bagno

93 Ristorazione

94 Ristorazione Il Decreto Ministeriale 236/89 sancisce i criteri di accessibilità anche per i servizi ristorativi; La banca dati “Italia per tutti” contiene rilevazioni riguardo accessibilità di tali strutture. La legge 236/89 è intervenuta anche in merito all’accessibilità e alla fruizione dei ristoranti; l’articolo 5.2 stabilisce che “nelle sale per la ristorazione, almeno una zona della sale deve essere raggiungibile mediante un percorso continuo e raccordato con rampe, dalle persone con ridotta o impedita capacità motoria e deve inoltre essere dotata di almeno uno spazio libero per persona su sedia a ruote. Questo spazio deve essere predisposto su pavimento orizzontale e di dimensione tale da garantire la manovra e lo stazionamento di una sedia a ruote; -         deve essere consentita l’accessibilità ad almeno un servizio igienico.” I trend di mercato mostrano che le persone con esigenze specifiche prediligono il trattamento di mezza pensione; da qui la necessità di implementare l’accessibilità all’interno delle strutture ristorative, per garantire anche una più ampia scelta.

95 Attività in loco

96 Attività in loco ATTIVITA’ CULTURALI
Rappresentano l’elemento della catena più inaccessibile: Difficile trovare strutture contemporaneamente accessibili per le diverse tipologie di disabilità; Molto spesso si tratta di edifici che si trovano sotto tutela della sovrintendenza. E’ quasi impossibile trovare musei o altre strutture contemporaneamente accessibili a persone su sedia a ruote e ipovedenti o cieche. Molto spesso si tratta di edifici che si trovano sotto tutela della sovrintendenza, quindi si dovrebbe intervenire senza intaccare il valore storico e culturale del bene. Questo spesso impedisce l’impianto di rampe oblique o l’installazione di ascensori o servo scala o, in genere, altri ausili che permettono di superare i dislivelli, rendendo tali strutture inaccessibili per definizione. All’interno della struttura, è importante avere alcuni accorgimenti; per esempio prevedere dei calchi in gesso, che riproducano le sculture presenti nel museo oppure guide acustiche che descrivono dettagliatamente tutto ciò che è presente nella struttura. Per i siti che si trovano in zone difficili da raggiungere, come grotte o scavi archeologici, sarebbe opportuno predisporre delle apparecchiature che permettono una fruizione differita del bene culturale, ad esempio l’utilizzo di telecamere o la riproduzione di video del sito.

97 I Musei

98 Sport

99 Sport Influenza fortemente la scelta di una destinazione,
Almeno la metà dei turisti con esigenze specifiche incontra barriere difficilmente superabili; Le maggiori difficoltà vengono riscontrate da persone con disabilità fisiche e non udenti.

100 Sport

101 Escursioni e shopping

102 Fruizione del verde La progettazione degli spazi e delle aree verdi, con requisiti di accessibilità comporta numerose difficoltà, dovute a problemi di diverso genere Come : l’orografia dei luoghi l’essere sottoposti alle continue mutazioni climatiche l’adozione di soluzioni eco compatibili

103 Il parco per tutti

104 Shopping Il 42.4% dei turisti disabili incontrano difficoltà nello svolgere questa attività, nel luogo di destinazione.

105 Shopping

106 Alcuni metodi di rilevazione

107 Metodologia IG-VAE La metodologia è caratterizzata da diversi elementi: Visita diretta presso la struttura di operatori adeguatamente formati per la raccolta dei dati. Il questionario, appositamente studiato per rilevare tutte le caratteristiche e gli elementi necessari per garantire un’informazione esauriente, in relazione ad una larga tipologia di esigenze; La nota di sintesi, che riporta le informazioni acquisite durante la rilevazione e non dà giudizi di accessibilità Tale visita permette contemporaneamente di accertare le condizioni di accessibilità delle singole parti della struttura rilevata e inoltre di entrare in contatto con il responsabile e cercare di sensibilizzarlo a questi temi;

108 La rilevazione telefonica
Verifica ed approfondisce le prime informazioni emerse relativamente alle strutture, per le quali vengono segnalate condizioni di accessibilità Strumento preliminare alla rilevazione in loco Strumento per reperire informazioni il più possibile dettagliate. L’intervista telefonica precede quella in loco per una questione di tempo e costi. Compiere di persona la rilevazione in una struttura comporta l’impiego di molto tempo, per questo motivo si fa precedere un’intervista telefonica che accerta la presenza di requisiti minimi per la rilevazione in loco. Il problema che potrebbe emergere da una rilevazione esclusivamente telefonica è quello della non veridicità delle informazioni che si acquisiscono. Questione importantissima, in quanto solo attraverso delle informazioni correte e dettagliate è possibile mettere la persona con esigenze specifiche in condizione di scegliere ciò ch più si addice alle sue necessità.

109

110 …qui non entro

111 Chiesa San Michele

112 Chiesa San Michele Qui forse si…

113 Ingresso Point Tuiristico della Comunità Montana all’interno del Comune di Marsico Nuovo

114 Ingresso Point Tuiristico della Comunità Montana all’interno del Comune di Marsico Nuovo
…qui proprio no!

115 biglietteria

116 biglietteria ..pago comodamente il Biglietto..

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118 Entro al bar ristorante

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120 ..e all’area pic-nic

121 ..e vado a passeggio nei vicoli!!!

122 Obiettivo Sottolineare l’importanza di rendere una destinazione accessibile a tutti, attraverso esempi di buone pratiche ed esercizi pratici

123 La piramide dell‘accessibilità
Livello di domanda Livello d‘accessibilità Investimenti/ costi specifici Numero di fornitori soluzioni orientate al cliente soluzioni differenziate soluzioni pratiche Disponibilità di informazioni Consapevolezza e disponibilità verso il nuovo (Fonte ADAC 2003)

124 Analisi della piramide
Le aziende si posizionano: alla base: soluzioni minime e semplici nella parte centrale: soluzioni pratiche e differenziate all’apice: soluzioni diversificate e orientate alla soddisfazione del cliente

125 Risultati attesi più investimenti = più profitti;
scelta di investimento influenzata da fattori come: accessibilità della destinazione; presenza di servizi accessibili; disponibilità di staff; disponibilità di capitali. il tutto si concretizza nel riscontro economico (aumento frequenza al viaggio, destagionalizzazione, aumento spesa giornaliera)

126 TEMPI TECNICI PER RENDERE UNA DESTINAZIONE FRUIBILE A TUTTI
1ª Fase Caratteristiche START UP consapevolezza tra gli stakeholder; valutazione del grado di accessibilità e identificazione dei bisogni; sviluppo di un programma d’azione; sviluppo soluzioni e diffusione informazioni; (Fonte ADAC 2003)

127 TEMPI TECNICI PER RENDERE UNA DESTINAZIONE FRUIBILE A TUTTI
2ª Fase Caratteristiche SVILUPPO E CRESCITA accessibilità delle principali attrattive; la distribuzione di informazioni; target quale parte integrante della strategia di marketing (Fonte ADAC 2003)

128 TEMPI TECNICI PER RENDERE UNA DESTINAZIONE FRUIBILE A TUTTI
3ª Fase Caratteristiche DIFFERENZIAZIONE E CONSOLIDAMENTO accessibilità a tutti i livelli della catena turistica; differenziazione dei servizi; forte specializzazione nei confronti di questo target. (Fonte ADAC 2003)

129 “Turismo per tutti”: 10 buoni motivi
IMPORTANTE VOLUME DI MERCATO Il target group delle persone disabili e degli anziani offre un alto potenziale di mercato, ancora poco conosciuto. 2. AUMENTO DELLA DOMANDA POTENZIALE Le persone con esigenze specifiche viaggiano spesso con un accompagnatore e questo crea un effetto moltiplicativo. 3. CRESCITA DEL MERCATO Sono sempre più numerosi gli anziani che popolano l’Europa e quindi un turismo senza barriere creerebbe grossi benefici anche per questa popolazione.

130 4. POSSIBILITA’ DI SVILUPPO DEL TURISMO DOMESTICO
I disabili hanno una scarsa propensione a viaggiare all’estero, in quanto incontrano maggiori difficoltà; per questo motivo un turismo per tutti permetterebbe lo sviluppo dell’industria turistica nazionale. 5. RELAZIONE COL CLIENTE Un’offerta senza barriere soddisfa le esigenze delle persone con disabilità, portando ad una maggiore fidelizzazione del cliente, nonché un potente e positivo passaparola. 6. POSSIBILITA’ DI DESTAGIONALIZZAZIONE Questo target preferisce viaggiare in bassa stagione; quindi, l’operatore potrebbe decidere di riferirsi anche a persone con esigenze specifiche, utilizzando le infrastrutture anche in bassa stagione e aumentando, così, la stagionalità.

131 7. EFFETTI POSITIVI PER GLI ALTRI TARGET DI TURISTI
Un turismo senza barriere offre dei benefici anche ad altri target, per esempio alle famiglie con bambini piccoli e agli anziani. 8. MAGGIORI BENEFICI ANCHE PER I RESIDENTI Un’offerta senza barriere soddisfa anche le necessità dei residenti con disabilità. 9. AUMENTO DEL GRADO DI CONOSCENZA La conoscenza di servizi e pacchetti accessibili si diffonde rapidamente tra la popolazione, grazie anche alle cooperative e alle associazioni, così come si diffondono rapidamente le informazioni. 10. DIFFERENZIAZIONE E VANTAGGIO COMPETITIVO Un design accessibile potrebbe essere alla base per accordi tra gli operatori turistici e i fornitori dei servizi turistici. Tutto questo porterebbe ad una crescita del vantaggio competitivo rispetto alla concorrenza.


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