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LA VALUTAZIONE PREOPERATORIA DEL PAZIENTE COME STRUMENTO DI PREVENZIONE DELLE COMPLICANZE CONNESSE ALL’IMPIANTO DEGLI ACCESSI VENOSI CENTRALI.

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Presentazione sul tema: "LA VALUTAZIONE PREOPERATORIA DEL PAZIENTE COME STRUMENTO DI PREVENZIONE DELLE COMPLICANZE CONNESSE ALL’IMPIANTO DEGLI ACCESSI VENOSI CENTRALI."— Transcript della presentazione:

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2 LA VALUTAZIONE PREOPERATORIA DEL PAZIENTE COME STRUMENTO DI PREVENZIONE DELLE COMPLICANZE CONNESSE ALL’IMPIANTO DEGLI ACCESSI VENOSI CENTRALI

3 QUALI SONO I TRE ACCESSI VASCOLARI? La vena succlavia con accesso percutaneo La vena giugulare con accesso percutaneo La vena cefalica con accesso chirurgico Gli accessi percutanei possono essere eco- guidati

4 COLLOQUIO CON IL PAZIENTE Cosa è il port In cosa consiste l’impianto Quali sono i vantaggi e gli svantaggi rispetto all’utilizzo delle vene periferiche

5 COSTITUZIONE FISICA DEL PAZIENTE Reservoir sottocutaneo a basso profilo per paziente magro e longilineo Reservoir sottocutaneo ad alto profilo per paziente con tessuto sottocutaneo ben rappresentato e/o obeso

6 VALUTAZIONI PREOPERATORIE Anamnesi patologica remota Anamnesi patologica prossima Esami ematochimici Rx torace

7 Preparazione al posizionamento Verificare la presenza del consenso informato Emocromo, Pt, Ptt datati non oltre i 30 giorni L’eventuale somministrazione di piastrine entro 2 ore dal posizionamento Se terapia cronica con dicumarolici: sospendere fino ad un valore di INR < 2 (eventuale sostituzione con EBPM)

8 Giorno del posizionamento Leggera colazione Rimuovere smalto dalle unghie e accessori prima dell’ingresso in sala Cartella clinica completa accompagnata da esami ematochimici, consenso informato firmato, richiesta Rx torace post posizionamento

9 CONSEGNARE AL PAZIENTE Opuscolo informativo sulla gestione del port Log Book identificativo

10 POST POSIZIONAMENTO Rx torace Applicare del ghiaccio nel punto d’inserzione e controllare la ferita Monitorare respiro, frequenza cardiaca e pressione arteriosa per 2 ore Informare il pz di avvisare se tosse, dispnea, febbre, tachicardia, sanguinamento

11 Anamnesi patologica remota/prossima indispensabile per la scelta dell’emitorace sede della tasca sottocutanea Pregressa e/o futura chirurgia toracica Pregressa e/o futura chirurgia mammaria Pregressa e/o recente diagnosi di trombosi venosa di una delle tre vene considerate Pregresso e/o recente trauma toracico Pregressa e/o recente radioterapia al torace Etc.

12 QUALE ACCESSO VENOSO E’PREFERIBILE: Pazienti piastrinopenici e/o con deficit coagulativi Vena cefalica con accesso chirurgico per evitare l’accidentale puntura dell’arteria succlavia e della carotide

13 RX DEL TORACE PREOPERATORIO Orientamento della clavicola Eventuale pnx Versamento pleurico Fibrosi polmonare Etc.

14 VALUTAZIONE CLINICA PREOPERATORIA Anamnesi (precedenti accessi vascolari centrali) Lato impiegato Pneumotorace Infezione - Trombosi Pitfalls anatomici Frattura di clavicola Adenopatia cervicale o mediastinica Tumori della parete toracica e del polmone Precedente chirurgia toracica o mammaria Anomalie vascolari già note Lembi di rotazione (H&N) Emocromo completo di piastrine Screening coagulativo (PT, PTT) Peso, altezza e BMI

15 SCELTA DEL LATO NELLA CANNULAZIONE VENOSA CENTRALE A LUNGO TERMINE (HR Alexander, Vascular access in the cancer patient. JB Lippincott, 1996.) CONDIZIONE CLINICALATO DI INSERZIONE Versamento pleuricoIpsilaterale Pregressa chirurgia polmonareIpsilaterale Neoplasia polmonareIpsilaterale Mastectomia o quadrantectomiaControlaterale RadioterapiaControlaterale Metastasi cutanea massivaControlaterale


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