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TRATTAMENTO INTRAOPERATORIO in CHIRURGIA VASCOLARE

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Presentazione sul tema: "TRATTAMENTO INTRAOPERATORIO in CHIRURGIA VASCOLARE"— Transcript della presentazione:

1 TRATTAMENTO INTRAOPERATORIO in CHIRURGIA VASCOLARE
Servizio Anestesia dott. M.Franco-dott. G.Altavilla dott. R.Delfino

2 sono trattate in URGENZA ed ELEZIONE le lesioni della
ARTERIA CAROTIDE AORTA ADDOMINALE SOTORENALE ARTERIE NATIVE DEGLI ARTI INFERIORI (ASSE ILIACO-FEMORO-POPLITEO)

3 La malattia arteriosclerotica è SISTEMICA, PROGRESSIVA e POLIDISTRETTUALE
Provoca lesioni di tipo ischemico e/o emorragico acute o croniche E’ spesso associata ad ipertensione arteriosa, coronaropatia, insufficienza cardiaca, diabete, copd e insufficienza renale

4 CLAMPAGGIO e DECLAMPAGGIO ARTERIOSO
Sono i due momenti in cui le procedure chirurgiche provocano criticità cardiovascolare e inducono modificazioni emodinamiche importanti tali da produrre ipoperfusione e insufficienza d’organo

5 CLAMPAGGIO AORTICO il rischio di ipoperfusione riguarda
CUORE: -sovraccarico ventricolare sinistro con possibile scompenso -insorgenza di aritmie -ischemia miocardica (IMA) RENE: -ischemia della corticale (oligoanuria) ARTI INFERIORI: -ischemia acuta su base embolica

6 DECLAMPAGGIO AORTICO Brusca redistribuzione della massa sanguigna circolante
Diminuzione del postcarico Vasodilatazione periferica da metaboliti acidi accumulati IPOTENSIONE Ipoperfusione coronarica Ipoperfusione renale e splancnica

7 DECLAMPAGGIO AORTICO Prevengono e minimizzano quei fenomeni che producono insufficienza d’organo: Adeguata espansione volemica Collaborazione col chirurgo (gradualità della manovra) Posizione del letto operatorio per favorire il ritorno venoso (trendelemburg)

8 INSTABILITA’ EMODINAMICA
IPOVOLEMIA ACUTA: -anemizzazione grave -insufficiente apporto di liquidi -diminuzione importante dell’ht -ipotensione arteriosa -aritmie -ischemia miocardica -insufficienza cardiaca

9 ASSICURARE LA STABILITA’ EMODINAMICA ED IL TRASPORTO DI O2
P.A.M.>80mm. Hg (espansione volemica e/o amine) Mantenere efficiente il circolo per migliorare la perfusione miocardica Prevenire e trattare subito le aritmie HT >28%, compensare perdite di sangue Ridurre il consumo di ossigeno:analgesia adeguata, normotermia

10 PREVENZIONE INSTABILITA’ EMODINAMICA
Emorecupero intraoperatorio Riscaldamento attivo del corpo e dei liquidi infusi mediante specifici dispositivi

11 MONITORAGGIO ECG 7 derivazioni, tratto ST
Pressione arteriosa invasiva e non Pulsoossimetria etCO2 PVC PAP, PAOP(pressione di occlusione polmonare) T° (temperatura esofagea) Diuresi oraria Gasanalisi

12 CHIRURGIA AORTA ADDOMINALE PRESIDI SPECIALI
Emorecupero intraoperatorio Emazie concentrate Plasma fresco e concentrato piastrinico Dispositivi per riscaldare il corpo e i liquidi da infondere Catetere peridurale per analgesia intra e postoperatoria

13 CHIRURGIA AORTA ADDOMINALE SOTTORENALE
Aneurisma: si sostituisce il tratto di aorta con protesi Trombosi: rivascolarizzazione con impianto protesico

14 CHIRURGIA AORTICA ACCESSI VASCOLARI
CV periferici (14/16 G) per riempimento vascolare rapido Arteria radiale per monitoraggio pressorio invasivo A paziente addormentato CVC multilume per farmaci anestetici, vasoattivi, monitoraggio PVC

15 A.A.A. in SITUAZIONE di EMERGENZA
Shock ipovolemico con tendenza alla perdita di coscienza. Non si attendono gli esami ematochimici né il sangue crociato richiesto Si entra in sala operatoria, se possibile, con due accessi venosi, la disponibilità dell’emorecupero e di unità di sangue O- Si provvede agli ulteriori accessi vascolari, venosi e arterioso, a intervento iniziato

16 CHIRURGIA CAROTIDEA Il clampaggio carotideo comporta il rischio di ischemia cerebrale acuta dell’emisfero omolaterale Il rischio diminuisce se c’è un efficace flusso vertebrale omolaterale e carotideo controlaterale. In tal caso si assicura una adeguata perfusione emisferica (PAM >80mm Hg e PPC >50mm Hg) Episodi di bradicardia e ipotensione sono provocati dalla stimolazione diretta del glomo carotideo e aboliti dall’infiltrazione di anestetico locale

17 CHIRURGIA CAROTIDEA in NARCOSI
VANTAGGI Neuroprotezione farmacologica SVANTAGGI Instabilità emodinamica con ipotensione Monitoraggio neurologico strumentale

18 CHIRURGIA CAROTIDEA in ALR (PLESSO CERVICALE)
VANTAGGI Monitoraggio neurologico ottimale Maggiore stabilità cardiocircolatoria SVANTAGGI Minore confort del paziente (immobile con capo ruotato ed esteso, senza sedazione per la necessità di fattiva collaborazione)

19 CHIRURGIA CAROTIDEA MONITORAGGIO CARDIOVASCOLARE
ECG a 7 derivazioni (5 elettrodi) PA invasiva (arteria radiale omolaterale al lato dell’intervento) e non invasiva Pulsoossimetria Diuresi

20 CHIRURGIA CAROTIDEA MONITORAGGIO NEUROLOGICO
In ALR e/o AL: il paziente è sveglio e si monitorizza lo stato di coscienza valutando la prontezza di risposta ad ordini semplici (in pratica stringe la mano controlaterale al lato dell’intervento) In NARCOSI: eeg, doppler transcranico, pressione carotidea residua


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