Day e Week surgery nel network SICADS INCONTRA PerChir: IL PERCORSO CHIRURGICO Day e Week surgery nel network
LO SVILUPPO STRATEGICO DELLE RETE CHIRURGICA: ESPERIENZE NELLA REGIONE SARDEGNA Nicola Cillara Rimini, 15 dicembre 2017
Fare rete significa poter offrire un’assistenza sanitaria equa, La rete raffigura la capacità delle strutture sanitarie di collaborare in modo coordinato Fare rete significa poter offrire un’assistenza sanitaria equa, di elevata qualità, ed erogata in tempi certi e ragionevoli
professionisti, strutture e servizi Rete Clinico - Assistenziale La Rete clinico-assistenziale è un modello organizzativo che assicura la presa in carico del paziente mettendo in relazione, con modalità formalizzate e coordinate: professionisti, strutture e servizi che erogano interventi sanitari e sociosanitari di tipologia e livelli diversi nel rispetto della continuità assistenziale e dell’appropriatezza clinica e organizzativa.
Rete Clinico - Assistenziale La rete individua i nodi e le relative connessioni definendone le regole di funzionamento, il sistema di monitoraggio, i requisiti di qualità e sicurezza dei processi e dei percorsi di cura, di qualificazione dei professionisti e le modalità di coinvolgimento dei cittadini.
“Le Reti sono funzionali al miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza del sistema poiché consentono la possibilità di erogare al paziente continuità delle cure, assistenza integrata in termini multidisciplinari e pluriprofessionali, differenziazione dei contributi professionali, utilizzo più efficiente dei sistemi di staff, condivisione di good e best practice, maggiore equità di accesso ai servizi; centralizzazione del paziente nel percorso di cura; maggiori disponibilità di risorse; economie di scala; condivisione dei costi di ricerca e sviluppo; maggiore circolazione delle informazioni con conseguente accelerazione dei processi di diffusione dell’innovazione. Le reti sono inoltre la premessa per il concretizzarsi delle logiche di equità di fronte al diritto alla salute, per contrastare le disuguaglianze assistenziali che tendono ad esasperarsi ancora di più nello scenario attuale in cui, sulla base dell’emergere di nuove prospettive aperte dalle recenti scoperte scientifiche, da un lato bisogna tendere al progressivo specializzarsi di alcune parti del sistema, dall’altro si è chiamati a contrarre necessariamente i costi a causa dell’indebolimento, ormai su scala planetaria, dei sistemi di welfare”. Piano Sanitario Nazionale 2011-2013
Le reti in sanità Allo strumento “rete” è stato affidato il compito di rispondere a molteplici esigenze che negli anni sono maturate all’interno del SSN: rispondere alla complessità crescente dei processi assistenziali e alla necessità di integrare e condividere conoscenze, competenze e percorsi di assistenza; rendere fruibili “a distanza” competenze specialistiche, aumentando così gli standard di assistenza erogati; garantire l’equità di accesso alle cure; adattare maggiormente il sistema delle cure ai bisogni dei pazienti; ottimizzare la gestione del percorso diagnostico-terapeutico del paziente definendo esattamente il ruolo che il singolo nodo è chiamato a svolgere, con un conseguente miglioramento della qualità dell’assistenza (rapporto tra ospedali, ma anche nella continuità assistenziale ospedale-territorio e nella presa in carico del paziente nella “rete locale”); migliorare l’utilizzo delle risorse complessivamente disponibili
Le reti cliniche possono rappresentare una grande opportunità per rafforzare le logiche di governance attorno ad aree di bisogno omogenee per disciplina o patologia PAZIENTE standard sulle tempistiche equità accesso continuità presa in carico diffusione di strumenti accessibili ai pazienti e ai loro familiari attenzione all’assistito PROSPETTIVA ISTITUZIONALE qualità e appropriatezza dei servizi recupero efficienza attrattività della struttura CLINICI E PROFESSIONISTI SANITARI sviluppo professionale e trasferimento delle conoscenze Performance maggiore qualificazione del lavoro e rispetto dei ruoli aumento della soddisfazione nel proprio lavoro Per valutare la rete possono essere adottati tre punti di osservazione
CONTESTO REGIONALE L’insularità, la posizione geografica e le vie di comunicazione hanno rappresentato per la Sardegna vincoli determinanti per la definizione della rete ospedaliera: Condizione di insularità: nel complesso autosufficiente (95%); mobilità passiva extra-regionale = 5% dei ricoveri (di molto inferiore rispetto al resto dell’Italia) Peculiarità del territorio: 2° regione per estensione, densità abitativa pari a 69 ab/Km2, valore di molto inferiore alla media nazionale (197 abitanti per Km2), territorio vasto e scarsamente popolato Vie di comunicazione: rete viaria non adeguatamente strutturata per garantire un rapido collegamento tra le diverse aree geografiche, con importante impatto sull’accesso ai servizi pubblici e in particolare a quelli socio-sanitari
Riforma Regione Sardegna rimodulazione reti secondo un concetto di organizzazione per complessità e intensità di cura e integrazione in un unico sistema di gestione SICUREZZA E UMANIZZAZIONE DELLE CURE QUALITÀ E SPECIALIZZAZIONE DELL’ASSISTENZA APPROPRIATEZZA Le reti creano maggiore valore con economie di scala e crescita dell’efficacia valorizzazione di tutti gli ospedali e di tutti i professionisti assistenza uniforme sul territorio utilizzo ottimale delle risorse
Azioni di intervento… TAVOLI RETI PATOLOGIA Sclerosi Multipla SLA Autismo Disturbi del Comportamento Alimentare Endoscopia Interventistica Toracica Rete Chirurgica Rete Oncologica
DM 70/2015 VOLUMI E QUALITÀ DELL’ASSISTENZA Da dove siamo partiti? DM 70/2015 VOLUMI E QUALITÀ DELL’ASSISTENZA “…per numerose attività ospedaliere sono disponibili prove documentate dalla revisione sistematica della letteratura scientifica di associazione tra volumi di attività e migliori esiti delle cure”. Analisi dei dati: PNE, AIOM, AIRTUM, Osservatorio Epidemiologico Regionale
…oggi molte strutture non raggiungono queste soglie! …maggiore è il numero di interventi eseguiti, migliore è il risultato… Sono definite soglie minime di volumi di attività, al di sotto delle quali diminuiscono i livelli di qualità, ma… …oggi molte strutture non raggiungono queste soglie!
Riorganizzare e rafforzare di centri di riferimento CHIRURGIA I dati relativi alla chirurgia sono esemplificativi di come il mancato governo delle reti di cura indebolisca i livelli di qualità dell’assistenza erogata sia in termini di esito che di appropriatezza, con conseguente frammentazione dell’attività operatoria in centri con casistiche limitate Aree di criticità Fortissima dispersione di casistiche chirurgiche che determina inappropriatezza di accesso agli ospedali per patologie che dovrebbero essere invece concentrate in centri ad alta specialità; mobilità passiva Azioni di miglioramento Riorganizzare e rafforzare le reti di cura su un numero inferiore di centri di riferimento
Come si è sviluppato il lavoro del gruppo Impostazione metodologica coerente e omogenea definizione chiare e condivise e linguaggio comune: identificazione univoca delle modalità e delle componenti organizzative della rete Sviluppo del lavoro in aderenza e in allineamento con i Tavoli Istituzionali Nazionali (GRIGLIA RILEVAZIONE) requisiti generali di riferimento comuni Obiettivi Programma di attività Tempistiche attese Fasi di lavoro Rete Chirurgica
OBIETTIVI SPECIFICI RETE CHIRURGICA Fase di analisi: organizzazione dei diversi nodi della rete esistente (strutture, risorse, tecnologie) volumi ed esiti per patologie di interesse chirurgico Fase attuativa: Identificazione strutture che rientrano nelle soglie minime di attività definite dal DM 70/2015 e valutazione eventuali deroghe Valutazione conclusiva: proposta rimodulazione dell’offerta secondo un modello in rete con identificazione centri di riferimento; Definizione mandati di attività patologie oncologiche e non (sicurezza e competenza)- Definizione attività Day e Week Surgery - Progetto certificazione Chir. Oncologica
RISULTATI ATTESI DAY-WEEK SURGERY Il percorso di prenotazione e di distribuzione multisede degli interventi chirurgici programmati si pone come obiettivo: miglior organizzazione del percorso di programmazione dell’attività a beneficio dell’utente, degli specialisti ambulatoriali e dei medici di medicina generale riduzione dei tempi di attesa per struttura ospedaliera maggior sicurezza e competenza nelle diverse strutture ospedaliere (il sistema informativo di prenotazione degli interventi chirurgici programmati potrebbe essere realizzato tramite una scheda di prenotazione interna al sistema informativo ospedaliero che permette la presa in carico dei casi chirurgici in rete e tiene conto dei mandati di eccellenza per struttura consentendo il pieno utilizzo delle sedute operatorie in tutte le strutture ospedaliere)
Le UO della Sardegna Pubblico Privato <10 <20 <50 >50 VERIFICARE NELLA TABELLA SONO 10 Pubblico Privato
WEEK SURGERY In base ai criteri definiti nella riorganizzazione della rete ospedaliera la week surgery verrà erogata nei presidi ospedalieri di base e sede disagiata per i quali non sono previsti moduli di chirurgia oncologica e non inseriti nella rete dell’emergenza urgenza
Come vorremmo che fosse… Riduzione UO Da 26 a 15-16 VERIFICARE NELLA TABELLA SONO 10 Pubblico
Come vorremmo che fosse… Definizione rete chirurgica Emergenza Urgenza VERIFICARE NELLA TABELLA SONO 10 Pubblico
Come vorremmo che fosse… Mandati Chirurgia Day-Week Surgery Week CV Day-Week VERIFICARE NELLA TABELLA SONO 10 Day Pubblico
Ghilarza, Bosa, Iglesias, Muravera WEEK SURGERY Patologie trattate: Colecisti – Tiroide – Ernie e Laparoceli - Varici arti inferiori - Proctologia Definire modalità organizzative Definire punti di erogazione: Ozieri, Tempio, Sorgono, Ghilarza, Bosa, Iglesias, Muravera
DAY SURGERY L’offerta dovrà essere garantita in tutto il territorio regionale Punti di erogazione Ozieri, Alghero, Tempio, Olbia, Sorgono, Lanusei, Ghilarza, Oristano, Bosa, San Gavino, Muravera, Isili, Iglesias Si auspica la nascita di punti di erogazione DEDICATI alla Day Surgery presso: Nuoro, AOU SS, AOB, AOU CA
Grazie per l’attenzione…