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Principi di Educazione Alimentare Modulo I: BMI, metabolismo ecc.

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Presentazione sul tema: "Principi di Educazione Alimentare Modulo I: BMI, metabolismo ecc."— Transcript della presentazione:

1 Principi di Educazione Alimentare Modulo I: BMI, metabolismo ecc.
PROGETTO BENESSERE Principi di Educazione Alimentare Modulo I: BMI, metabolismo ecc. Materiale didattico riadattato per Eli Lilly Italia S.p.A. dal Dr. Walter Milano e dalla D.ssa Margherita Comazzi

2 Perché questa iniziativa?
Negli ultimi anni diverse istituzioni (OMS, Ministero della Salute ecc.) hanno spinto affinché si informassero e sensibilizzassero i cittadini circa l’importanza di uno stile di vita sano anche in considerazione del fatto che si è notato un incremento allarmante della percentuale delle persone in sovrappeso e della consapevolezza che a ciò corrisponde un aumentato rischio per diverse malattie (ad es. diabete, disturbi cardiocircolatori).

3 Le dimensioni del fenomeno
In Italia attualmente sono 16 milioni e 4 milioni e mezzo sono obesi). Il 30% degli obesi non si cura e di quelli che lo fanno 2/10 hanno scelto il fai da te.

4 Le cause Le cause di un simile fenomeno sono legate a cambiamenti sociali più generali che hanno portato a: - un progressivo abbandono della dieta mediterranea - l'avvento di un consumo eccessivo di alimenti e bevande ad elevato contenuto calorico e scarso potere nutrizionale - quantità insufficienti di frutta e verdura, con riduzione dell’apporto di fibre - l’aumentata sedentarietà, a scapito dell'attività fisica e del movimento Materiale didattico riadattato per Eli Lilly Italia S.p.A. dal Dr. Walter Milano e dalla D.ssa Margherita Comazzi

5 E ancora…. - Aumentata disponibilità economica
- Macchine o apparecchi che riducono la spesa energetica (es. ascensore, telecomando per TV e cancello, ecc) - Diffusione dei mezzi di trasporto pubblici e privati - Presenza massiccia sul territorio di supermercati, negozi di alimentari, bar, ecc - Influenza della pubblicità - Diffusione dei distributori di cibo a basso valore nutrizionale ed alto apporto calorico - Utilizzo del fast food a causa dei frenetici ritmi di vita Materiale didattico riadattato per Eli Lilly Italia S.p.A. dal Dr. Walter Milano e dalla D.ssa Margherita Comazzi

6 Cos'è il Progetto Benessere
Il Progetto Benessere è stato promosso da un’azienda farmaceutica (Eli Lilly) in considerazione del fatto che anche i farmaci – unitamente a uno stile di vita sedentario - possono determinare un aumento del peso. Attualmente quasi 800 centri in Italia sono coinvolti. Gli incontri che terremo in Reparto, sono solo propedeutici e non sponsorizzati ma, chi fosse interessato, potrà poi rivolgersi ai centri sul territorio. Esiste anche un sito internet: Materiale didattico riadattato per Eli Lilly Italia S.p.A. dal Dr. Walter Milano e dalla D.ssa Margherita Comazzi

7 Le tre aree del benessere psicofisico
1) Sana e corretta alimentazione 2) Esercizio fisico 3) Attività rilassanti e di svago Le prime due in particolare, se combinate, contribuiscono a mantenerci in forma. Si è visto che nessuna delle due da sola permette di ottenere gli stessi risultati. Materiale didattico riadattato per Eli Lilly Italia S.p.A. dal Dr. Walter Milano e dalla D.ssa Margherita Comazzi

8 Educazione Alimentare o corretta alimentazione
Non parliamo di dieta Non esistono cibi proibiti È necessario apprendere nuove abitudini Attuare dei piccoli cambiamenti Consumare una varietà di alimenti combinandoli opportunamente per introdurre tutte le sostanze nutritive utili al nostro organismo Non saltare i pasti, fare 3 pasti e due spuntini Il metodo può essere utilizzato per perdere peso e/o mantenerlo nel tempo Obiettivi ragionevoli e realistici Le parole chiave sono lentezza e costanza Materiale didattico riadattato per Eli Lilly Italia S.p.A. dal Dr. Walter Milano e dalla D.ssa Margherita Comazzi

9 TIPI DI DIETA Iperproteiche: come la Scarsdale o la Zona promettono rapidissimi cali ponderali senza grandi rinunce a livello della quantità di cibo. Prevedono un elevato apporto di proteine, un apporto minimo di glucidi e lipidi Dissociate: si basa sulla regola di non associare mai carboidrati e proteine nello stesso pasto. Vegetariane spinte Mono-alimento (es. dell'uovo in proporzioni di 70/80%, del minestrone, del pomodoro ecc.) Del fantino: digiuni estremi. Con l'aggiunta eventuale di integratori alimentari

10 Diete iperproteiche Zona: a differenza delle proporzioni previste dalla dieta mediterranea dove per avere una corretta alimentazione bisogna far prevalere i carboidrati sulle proteine si mantiene la proporzione (40% carboidrati, 30% proteine e grassi). Sono previsti i tre pasti principali più due spuntini. Sondino: attraverso l'inserimento indolore di un sondino naso-gastrico il pz. Viene nutrito con una soluzione proteica bilanciata 24 ore al giorno per 10 giorni.

11 Effetti delle diete fortemente ipocaloriche
- Rilevante calo iniziale - Perdita di peso non duratura - Carenze nutrizionali - Calcolosi biliari Non favoriscono nuove abitudini alimentari per cui alla fine si riprende peso o peggio: effetto yoyo Regola N° 1: una dieta è tanto meno affidabile tanto più promette. Materiale didattico riadattato per Eli Lilly Italia S.p.A. dal Dr. Walter Milano e dalla D.ssa Margherita Comazzi

12 Valutazione del peso forma o desiderabile
Dal punto di vista clinico il peso forma o ideale non è un peso esatto ma un intervallo, relativamente ampio, in cui il peso può oscillare senza aumento di rischio. Esistono vari metodi per calcolarlo, tra questi uno attendibile e, nello stesso tempo, pratico è il BMI (o IMC Indice di Massa Corporea) Materiale didattico riadattato per Eli Lilly Italia S.p.A. dal Dr. Walter Milano e dalla D.ssa Margherita Comazzi

13 BMI o IMC L’Indice di Massa corporea (Body Mass Index = BMI) esprime il peso in funzione dell’altezza e permette di determinare velocemente il peso corporeo desiderabile. BMI = peso (in Kg)/altezza2 (in m) Materiale didattico riadattato per Eli Lilly Italia S.p.A. dal Dr. Walter Milano e dalla D.ssa Margherita Comazzi

14 GRAFICO BMI

15 Indice di massa corporea (BMI) viene calcolato quando entrate in Reparto (valutazione dello stato nutrizionale di I livello) Sottopeso BMI < 18.4 Normopeso BMI Sovrappeso BMI Obesità I moderata BMI Obesità II severa BMI Obesità III morbigena BMI ≥ 40 Materiale didattico riadattato per Eli Lilly Italia S.p.A. dal Dr. Walter Milano e dalla D.ssa Margherita Comazzi

16 Differenze tra uomini e donne

17 Sovrappeso e Obesità Essere in sovrappeso significa che il peso corporeo è superiore al peso raccomandato per la propria altezza, e pertanto è consigliabile dimagrire. L’obesità è invece una condizione di sovrappeso nella quale il peso corporeo può costituire un rischio per la salute. Materiale didattico riadattato per Eli Lilly Italia S.p.A. dal Dr. Walter Milano e dalla D.ssa Margherita Comazzi Per uso interno

18 Parametri quantitativi e qualitativi
Il BMI è un parametro quantitativo ma non ci dice come è composto l’organismo o come le sostanze nutritive vengono utilizzate. Esistono anche parametri qualitativi: massa magra/grassa. E’ inoltre importante la localizzazione. L’obesità androide con accumulo di grasso nell’addome (misurazione addominale I livello) comporta maggiori complicanze metaboliche.

19 Circonferenza vita Dato che la costituzione degli uomini e delle donne è diversa: Negli uomini è un indice di rischio se > 102 cm. Nelle donne se > 88 cm.

20 Esami Ematochimici e Pressione Arteriosa
Monitoraggio di altri parametri metabolici: Glicemia a digiuno Colesterolo (colesterolo totale, HDL, LDL) Trigliceridi Pressione arteriosa Materiale didattico riadattato per Eli Lilly Italia S.p.A. dal Dr. Walter Milano e dalla D.ssa Margherita Comazzi

21 Valutazione dello stato nutrizionale
Quando entrate in reparto viene valutato il vostro rischio nutrizionale attraverso una valutazione di I livello se si rileva uno stato di malnutrizione (sovrappeso o sottopeso) si approfondisce attraverso una valutazione di II livello cioè più approfondita, si monitorizza il consumo alimentare e si mettono in pratica delle strategie per migliorare l'introito nutrizionale totale anche con la consulenza di nutrizionisti. Si procede poi a rivalutare settimanalmente il rischio nutrizionale.

22 Il Bilancio Energetico
Il peso corporeo rappresenta l’espressione tangibile del bilancio energetico tra entrate e uscite caloriche. Se si introduce più energia con il cibo di quanto se ne consuma, l’eccesso si accumula sotto forma di tessuto adiposo con un aumento del peso corporeo. Se si introduce meno energia rispetto al fabbisogno si ha una riduzione del peso corporeo. Materiale didattico riadattato per Eli Lilly Italia S.p.A. dal Dr. Walter Milano e dalla D.ssa Margherita Comazzi

23 Energia consumata Energia introdotta

24 Il consumo energetico Il dispendio energetico giornaliero totale è dato dalla somma di: Spesa energetica a riposo (Metabolismo basale) Attività fisica Materiale didattico riadattato per Eli Lilly Italia S.p.A. dal Dr. Walter Milano e dalla D.ssa Margherita Comazzi

25 Spesa energetica a riposo: Metabolismo Basale 1
Rappresenta la quantità di calorie richieste per mantenere le funzioni fisiologiche vitali Rappresenta il 65-75% del dispendio energetico totale E’ influenzato da: Età Sesso Dimensioni del soggetto Condizioni nutritive Sedentarietà Sonno Temperatura corporea Temperatura ambientale Massa muscolare/tessuto adiposo Gravidanza, allattamento Materiale didattico riadattato per Eli Lilly Italia S.p.A. dal Dr. Walter Milano e dalla D.ssa Margherita Comazzi

26 Metabolismo Basale 2 Età: raggiunge il massimo tra i 3/6 anni e diminuisce successivamente Sesso: nell’uomo è più elevato di circa il 7% rispetto alla donna Dimensioni del soggetto: aumenta all’aumentare della superficie corporea Condizioni nutritive: diminuisce in condizioni di iponutrizione (dopo un po’ le diete funzionano meno per cui occorre incrementare l’attività fisica) Sedentarietà: si riduce nei soggetti sedentari Sonno: si abbassa del 6-13% Materiale didattico riadattato per Eli Lilly Italia S.p.A. dal Dr. Walter Milano e dalla D.ssa Margherita Comazzi

27 Metabolismo Basale 3 Temperatura corporea: negli stati febbrili aumenta del 13% per ogni grado superiore ai 37° Temperatura ambientale: oltre i 30° si verifica un leggero aumento necessario alla sudorazione, al di sotto dei 15°aumenta sensibilmente a causa della dispersione del calore dal corpo Massa muscolare/tessuto adiposo: la massa muscolare consuma di più Gravidanza, allattamento: dal quarto mese aumenta dell’8% e arriva a un aumento del 14-33% negli ultimi due mesi. Durante l’allattamento aumenta del 3-6% Materiale didattico riadattato per Eli Lilly Italia S.p.A. dal Dr. Walter Milano e dalla D.ssa Margherita Comazzi

28 Spesa energetica da attività fisica
Rappresenta il 15-30% del consumo calorico totale L’attività fisica è l’unico modo per aumentare il dispendio energetico della giornata per questo motivo bisogna sempre combinare sane abitudini alimentari a una regolare attività fisica Materiale didattico riadattato per Eli Lilly Italia S.p.A. dal Dr. Walter Milano e dalla D.ssa Margherita Comazzi

29 Fabbisogno calorico giornaliero
Per caloria si intende quanto cibo dovrei “bruciare” per alzare di 1° C la temperatura dell’acqua. 1600 = donne sedentarie 2200 = uomini sedentari e donne in gravidanza e allattamento 2800 = uomini sportivi, donne molto sportive, adolescenti Di cui 15% proteine, 30% grassi, 55% carboidrati

30 Evitare i fanatismi…. Cambiare lo stile di vita è importante ma non deve diventare un’ossessione! Non serve pesarsi tutti i giorni, è consigliato farlo al massimo una volta alla settimana: i risultati si vedono a occhio nudo, la perdita di peso avviene se si seguono almeno 15 giorni di corretto regime alimentare. Non bisogna scoraggiarsi né spaventarsi se si pesa 1 Kg più della volta precedente: ciò può dipendere da condizioni temporanee (ritenzione idrica, mestruazioni, stitichezza ecc.) Materiale didattico riadattato per Eli Lilly Italia S.p.A. dal Dr. Walter Milano e dalla D.ssa Margherita Comazzi


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