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In un’economia di mercato: gli individui facendo le loro scelte interagiscono fra loro attraverso il mercato Il mercato è il luogo in cui avvengono gli.

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Presentazione sul tema: "In un’economia di mercato: gli individui facendo le loro scelte interagiscono fra loro attraverso il mercato Il mercato è il luogo in cui avvengono gli."— Transcript della presentazione:

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2 In un’economia di mercato: gli individui facendo le loro scelte interagiscono fra loro attraverso il mercato Il mercato è il luogo in cui avvengono gli scambi di beni e servizi tra gli individui. Esso va inteso non solo e non tanto come un luogo fisico ma come una rete di relazioni fra agenti in cui i diversi interessi e preferenze si coordinano e raggiungono un equilibrio.  Il coordinamento avviene in modo spontaneo senza bisogno di una pianificazione centralizzata nonostante siano coinvolte in ogni momento le decisioni di milioni di agenti economici che non hanno contatti diretti fra loro

3 Il principale presupposto metodologico è l’individualismo. L’unità di analisi per capire il funzionamento del sistema economico nel suo insieme è il comportamento del singolo individuo, ovvero il funzionamento del sistema non è altro che il risultato dell’interazione di tutte le decisioni prese dagli individui che lo compongono. Ciascun individuo si comporta in modo razionale. L'individuo agisce razionalmente nel senso che trovandosi di fronte a diverse alternative sceglie quella che ritiene migliore, date le sue preferenze e i mezzi di cui dispone per soddisfarle. L'agente economico ha un comportamento massimizzante nel senso che cerca di ottenere il massimo risultato con il minimo uso di risorse.

4 Le risorse disponibili sono scarse rispetto ai bisogni che sono chiamate a soddisfare. Scegliere qualcosa significa necessariamente rinunciare a qualcos’altro. Ogni decisione ha un costo in termini di rinuncia a un’alternativa possibile. Questo costo si chiama costo opportunità.

5 Molto spesso le decisioni economiche non comportano una scelta qualitativa netta fra due alternative quanto, piuttosto, una scelta quantitativa, cioè fino a che punto è razionale portare avanti le proprie azioni. Queste scelte si chiamano decisioni al margine perché riguardano cambiamenti marginali ma non per questo poco importanti del proprio stato. Ad es. E’ conveniente caricare un passeggero su un aereo se la tariffa che è disposto a pagare è inferiore a quanto costa in media ogni passeggero?

6 a) Le decisioni richiedono la comparazione tra costi e benefici delle alternative. – Andare all’università o lavorare? – Studiare o rinviare? Il costo opportunità di una scelta è rappresentato dalla rinuncia ad un’alternativa possibile.

7 I soggetti razionali pensano al margine Le variazioni Marginali sono piccoli,aggiustamenti, incrementali rispetto ad un piano di azione. I soggetti prendono le decisioni comparando costi e benefici al margine

8 I soggetti rispondono agli incentivi Le variazioni Marginali nei costi e nei benefici spingono le persone a rispondere. La decisione di scegliere un’alternativa si verifica quando i benefici marginali della alternativa superano i costi marginali.

9 Agire razionalmente significa scegliere in ogni momento l’alternativa migliore. Al mutare delle condizioni anche le decisioni mutano. L' "homo economicus" rivede continuamente le proprie scelte ossia risponde tempestivamente agli incentivi.

10 Come interagiscono i soggetti tra loro a)Lo scambio migliora le condizioni di ciascuno. b)I mercati sono in genere un buon modo per organizzare l’attività economica. c)I Governi possono talvolta migliorare i risultati economici.

11 a) Lo scambio migliora le condizioni di ciascuno I soggetti si avvantaggiano dalla loro abilità di scambiare l’uno con l’altro. La Competizione risulta in vantaggi dallo scambio Lo scambio permette ai soggetti di specializzarsi in ciò che essi fanno meglio.

12 b) I mercati sono un modo per organizzare l’attività economica Un’economia di mercato è un’economia che alloca le risorse attraverso decisioni decentrate di imprese e famiglie nel momento in cui esse interagiscono nei mercati dei beni e dei servizi. – Le famiglie decidono cosa acquistare e per chi lavorare. – Le imprese decidono chi assumere e quanto produrre.

13 b) I mercati sono un modo per organizzare l’attività economica Adam Smith osservò che famiglie e imprese interagiscono nei mercati come se fossero guidate da una “mano invisibile”. – Le famiglie e le imprese guardano ai prezzi quando decidono cosa comprare e vendere; esse tengono in considerazione i costi sociali delle loro azioni. – Come risultato, i prezzi guidano coloro che prendono decisioni a raggiungere i risultati che tendono a massimizzare il benessere dell’intera società.

14 c)I Governi possono talvolta migliorare i risultati economici. I fallimenti del mercato si verificano quando il mercato non riesce ad allocare efficientemente le risorse. Quando ciò accade i governi possono intervenire al fine di promuovere efficienza ed equità.

15 Efficienza v. Equita’ – Efficienza: la società trae il massimo possibile dalle sue scarse risorse. – Equità: i benefici di queste risorse sono distribuiti equamente tra i membri della società

16 Molti economisti sostengono che, se tutti gli individui si comportano in questo modo (egoistico), la libera interazione delle loro scelte attraverso il mercato produce un risultato complessivo o equilibrio che è il migliore possibile per l’economia nel suo insieme. Per equilibrio si intende una situazione in cui le scelte degli agenti economici sono compatibili fra loro, ciascuno ritiene di trovarsi nella migliore condizione possibile dato il contesto in cui opera e non ha interesse a cambiare le proprie decisioni. L’equilibrio è un concetto essenziale nella scienza economica. Esso è un punto di attrazione verso il quale le forze che governano il funzionamento del mercato normalmente tendono. E’ così possibile fare previsioni sulla direzione verso la quale si muoveranno le forze di mercato a partire da una certa situazione.

17 Il ragionamento economico si esprime attraverso i modelli che sono rappresentazioni semplificate dei fenomeni reali formalizzate mediante sistemi di equazioni matematiche. Lo scopo dei modelli è isolare, all’interno del complesso insieme di fattori che influenzano i fenomeni reali, quelli veramente rilevanti, eliminando quelli di minore importanza o accidentali.

18 Breve e lungo periodo Il breve periodo è un periodo di tempo (al massimo 1 anno) di durata tale che gli agenti economici non sono in grado di adattare completamente i loro comportamenti di fronte a mutamenti del contesto in cui operano Il lungo periodo è un periodo di tempo abbastanza lungo da consentire agli agenti di fare tutti gli aggiustamenti necessari per adeguarsi in modo ottimale al mutato contesto

19 Le scelte del consumatore

20 Utilità e Consumo L’utilità di un consumatore è una misura della soddisfazione che il consumatore deriva dal consumo di beni e servizi. La funzione di utilità dà l’utilità totale che un individuo trae dal suo paniere di consumo.

21 Misurazione cardinale e ordinale dell’utilità L’utilità (ossia la soddisfazione che si ricava dal consumo di un bene) in genere non è calcolabile in termini cardinali – es. il piacere attribuito alla prima unità di un bene è 3 volte il piacere attribuito alla seconda unità L’utilità di persone diverse non è confrontabile

22 L’Utilità Totale e Marginale L’utilità totale è crescente fino ad un certo punto per poi decrescere. La curva di utilità marginale ha pendenza negativa quindi è decrescente; ogni unità consumata in più dà meno utilità della precedente.

23 Utilità totale e marginale

24 Le Scelte di Consumo Ottimale Il paniere ottimale di consumo è il paniere di consumo che massimizza l’utilità totale di un consumatore dato il suo vincolo di bilancio. il consumatore acquisterà quindi tutti quei beni la cui utilità marginale ponderata è uguale.

25 L’ordinamento delle preferenze L’individuo A, di fronte alle alternative x e y può dire: – x è preferito a y – y è preferito a x – x e y sono indifferenti – Le preferenze presuppongono solo una misurazione ordinale – L’analisi ordinale è svolta sulla base delle curve di indifferenza

26 Il vincolo di bilancio Il consumatore sceglie sulla base di un vincolo: il reddito che può dedicare al consumo dei due beni. La quantità dei due beni che può essere consumata dipende ovviamente dai prezzi – Se Y è il reddito, p 1 il prezzo del bene x1 e p 2 il prezzo del bene x2 possiamo scrivere che il vincolo di bilancio (S) è: S = x 1 p 1 + x 2 p 2 = Y Trasformando algebricamente l’equazione avremo che: x1=(1/p1)Y-(p2/p1)x2 dove: Y/p1 è l’intercetta della retta p2/p1 è invece la pendenza della retta

27 Vincolo di Bilancio Il vincolo di bilancio è una retta – Una variazione di un prezzo fa ruotare il vincolo di bilancio Se diminuisce il prezzo di X2 il vincolo di bilancio ruota verso l’alto facendo perno sull’intersezione con l’asse delle ordinate e viceversa se aumenta il prezzo di x1 – Una variazione del reddito fa spostare la retta di bilancio parallelamente a se stessa x1 x2 x1 x2 x1 x2 y/p1 y/p2 p2/p1

28 Curve di indifferenza Scelta semplificata: si sceglie quanto consumare di due beni: il confronto è fatto tra combinazioni diverse (panieri) di due beni Ipotesi di base – L’utilità è funzione crescente della quantità consumata (l’individuo non è mai sazio) – Principio di non sazietà: il consumatore preferisce avere la massima quantità possibile di beni quindi non scarta la possibilità di ottenere 1 unità in più di un bene se non deve sacrificare nessuna unità dell’altro. – Proprietà transitiva (se x è preferito a y e y è preferito a z allora x è preferito a z) – Dosi successive del bene danno un utilità minore

29 Curva di indifferenza Si ottengono unendo tutti i panieri rispetto ai quali il consumatore è indifferente – Le curve di indifferenza hanno una pendenza negativa (si rinuncia ad una quantità di X solo aumentando il consumo di Y) – Le curve più alte danno una soddisfazione maggiore – Le curve di indifferenza non si incrociano – Sono concave verso l’alto per il principio dell’utilità marginale decrescente y x y x I1I1 I2I2 I3I3

30 Il saggio marginale di sostituzione La pendenza della curva di indifferenza è il saggio marginale di sostituzione, cioè il rapporto tra la variazione del bene y e la variazione di segno opposto del bene x che lascia il consumatore indifferente x y Pendenza = SMS

31 La scelta del consumatore Dato il vincolo di bilancio, il consumatore sceglie il paniere che gli arreca maggior soddisfazione – Cerca di raggiungere il paniere nella curva di indifferenza più alta – La curva di indifferenza più alta raggiungibile è quella tangente la retta di bilancio – Nel punto di tangenza le pendenze sono uguali, quindi il SMS è uguale al rapporto tra i prezzi y x I1I1 I2I2 I3I3 y’ x’

32 Variazione del reddito Passaggio da 1, 2, 3 Soddisfazioni U 1, U 2, U 3 Panieri a, b, c Consumo x 1, x 2, x 3 Bene normale

33 Beni inferiori Beni di scarsa qualità: al crescere del reddito diminuisce il consumo Passaggio da 1 a 2 Passaggio da U 1 a U 2 e da a a b Diminuzione da x 1 a x 2

34 Curve di Engel dei beni normali Curve di Engel (reddito-consumo di un bene) Beni di prima necessità: aumento ad un tasso decrescente Beni di lusso: aumento ad un tasso crescente

35 Effetto reddito ed effetto sostituzione Se varia il prezzo di un bene cambia la scelta del consumatore – C’è l’effetto sostituzione (sono variati i rapporti di scambio – C’è anche l’effetto reddito (a parità di reddito nominale è variato il reddito reale per cui il consumatore acquista quantità maggiori. Nel grafico il prezzo di x diminuisce. La retta di bilancio ruota verso l’alto facendo perno in B. Il consumatore raggiunge la nuova curva di indifferenza I 2 più alta, aumentando il consumo di X e di Y y y2y2 B AA’x y1y1 x1x1 x2x2 I1I1 I2I2

36 Le curve di domanda (e di offerta) definiscono le quantità domandate e offerte in corrispondenza di ciascun prezzo. Esse sono costruite ipotizzando che solo il prezzo influenzi le decisioni degli agenti o che, se intervengono altri fattori, questi ultimi siano mantenuti costanti (ipotesi del ceteris paribus). Oltre che dal prezzo le decisioni di domanda possono essere influenzate da: prezzo di altri beni Reddito preferenze dei consumatori aspettative

37 Effetti del prezzo e di altri fattori sulla domanda Movimento lungo la curvaSpostamento della curva L’OPEC aumenta il prezzo del petrolio. Il prezzo della benzina aumenta e la domanda diminuisce La gente capisce che l’aria pulita è importante. Il traffico diminuisce e, con esso, la domanda di benzina

38 Elasticità della domanda Non è sufficiente sapere che la quantità diminuisce o aumenta al variare del prezzo è importante misurare anche di quanto varia l’elasticità misura la reattività della domanda rispetto a variazioni del prezzo, ovvero in che misura varia la quantità domandata al variare del prezzo. L’elasticità dipende da: esistenza di buoni sostituti maggiore o minore importanza del bene per il consumatore confini del mercato orizzonte temporale

39 ELASTICITA’ ELASTICITA’ ASSOLUTA = ΔQ/ΔP

40 L’elasticità non è costante lungo una retta elasticità =  q/Q/  p/P

41 Se la domanda è rigida grandi variazioni del prezzo fanno variare di poco la domanda Se la domanda è elastica piccole variazioni del prezzo fanno variare di molto la domanda Elasticità e variazioni della domanda

42 Casi limite

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45 Quando la domanda è rigida spostamenti della curva di offerta provocano grandi variazioni del prezzo e piccole variazioni della quantità domandata Il contrario accade quando la domanda è elastica

46 Quando l’offerta è rigida spostamenti della curva di domanda provocano grandi variazioni del prezzo e piccole variazioni della quantità offerta Il contrario accade quando l’offerta è elastica

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48 q1q1 q2q2 p1p1 p Offerta perfettamente elastica q


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