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INFORMAZIONI ED INDICAZIONI NUTRIZIONALI NELL’AMBITO DI CORRETTI STILI DI VITA Angiola Vanzo, M.D. Direttore Servizio di Igiene degli Alimenti e Nutrizione.

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1 INFORMAZIONI ED INDICAZIONI NUTRIZIONALI NELL’AMBITO DI CORRETTI STILI DI VITA Angiola Vanzo, M.D. Direttore Servizio di Igiene degli Alimenti e Nutrizione Azienda U.L.SS. n°6 “Vicenza” angiola.vanzo@ulssvicenza.it www.venetonutrizione.it angiola.vanzo@ulssvicenza.it 1

2 2 Livello elevato di protezione della salute e degli interessi dei consumatori Fornire le basi per effettuare scelte consapevoli e utilizzare gli alimenti in modo sicuro. Obiettivi della normativa Europea Angiola Vanzo 2012

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6 la necessità di agire utilizzando una prospettiva che tenga conto della complessa eziologia del fenomeno contraddistinta da una complessa interazione di fattori comportamentali, relazionali, motivazionali, psicosociali e ambientali. 6

7 Tipi di prevenzione ScopiMezzi Prevenzione universale Ridurre o eliminare i fattori di rischio che contribuiscono a sviluppare le MCNT Educazione Sensibilizzazione Informazione counseling Prevenzione secondaria (selettiva e dedicata) Ridurre la morbilità e il cronicizzarsi delle MCNT Identificazione precoce dei soggetti a rischio e counseling Prevenzione terziaria Trattare i soggetti con MCNT ormai conclamate e prevenire le complicanze Trattamento e riduzione dei sintomi counseling La prevenzione dell’obesità e delle patologie non trasmissibili correlate ad alimentazione ed attività fisica sono un obiettivo di sanità pubblica evidence based OMS risoluzione del 15 settembre 2011 7

8 8 Se imparo a leggere le etichette posso scegliere… Un prodotto MENO CALORICO Valuto l’ETICHETTA NUTRIZIONALE Valore energetico per 100 g Apporto di zuccheri semplici Apporto in grassi Angiola Vanzo 2012

9 Reg. (CE) n. 1169/2011 informazione adeguata per scelta consapevole (3) Per ottenere un elevato livello di tutela della salute dei consumatori e assicurare il loro diritto all’informazione, è opportuno garantire che i consumatori siano adeguatamente informati sugli alimenti che consumano. Le scelte dei consumatori possono essere influenzate, tra l’altro, da considerazioni di natura sanitaria, economica, ambientale, sociale ed etica.

10 I consumatori devono effettuare scelte consapevoli per una dieta adeguata alle loro esigenze individuali (10) Il grande pubblico è interessato al rapporto tra l’alimentazione e la salute e la scelta di una dieta adeguata alle esigenze individuali. Nel Libro bianco della Commissione del 30 maggio 2007 riguardante una strategia europea sugli aspetti sanitari connessi all’alimentazione, al sovrappeso e all’obesità (il «Libro bianco della Commissione») si segnala che l’etichettatura nutrizionale è uno dei metodi principali per informare i consumatori sulla composizione degli alimenti e aiutarli ad adottare decisioni consapevoli. La comunicazione della Commissione del 13 marzo 2007 dal titolo «Strategia per la politica dei consumatori dell’UE 2007-2013 — Maggiori poteri per i consumatori, più benessere e tutela più efficace» ha sottolineato che consentire ai consumatori di effettuare scelte consapevoli è essenziale per garantire al tempo stesso una concorrenza efficace e il benessere dei consumatori stessi. La conoscenza dei principi base della nutrizione e un’adeguata informazione nutrizionale sugli alimenti contribuirebbero significativamente a consentire al consumatore di effettuare scelte consapevoli. Le campagne di educazione e informazione sono un meccanismo importante per migliorare la comprensione delle informazioni alimentari da parte dei consumatori.

11 Le informazioni non devono indurre in errore il consumatore (20) La normativa in materia di informazioni sugli alimenti dovrebbe proibire l’utilizzo di informazioni che possono indurre in errore il consumatore, in particolare circa le  caratteristiche dell’alimento, i suoi effetti o le sue proprietà  o attribuire proprietà medicinali agli alimenti. Per essere efficace, tale divieto dovrebbe applicarsi anche alla pubblicità e alla presentazione degli alimenti.

12 Articolo 9 Elenco delle indicazioni obbligatorie 1.Conformemente agli articoli da 10 a 35 e fatte salve le eccezioni previste nel presente capo, sono obbligatorie le seguenti indicazioni: … l) una dichiarazione nutrizionale.

13 La Piramide alimentare 13 Pane, cereali, riso, pasta Frutta e verdura pesce, carne, pollo, uova latte, yogurt e formaggio Dolci, olio, burro e grassi acqua Attività fisica quotidiana PIRAMIDE ALIMENTARE E DELL’ATTIVITÁ FISICA Indica in quali proporzioni i vari alimenti vanno assunti quotidianamente.

14 Distribuzione dei pasti e % fabbisogno calorico nella giornata 14 COLAZIONE 20%

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18 Esenzione dall’etichettatura obbligatoria Sono esenti dagli obblighi di informazione nutrizionale i prodotti non trasformati, quelli soggetti al solo processo di maturazione, l’acqua, le acque minerali, le erbe e le spezie, il sale, gli edulcoranti artificiali, il caffè, il tè e le erbe infusionali che non contengano ingredienti diversi dagli aromi, gli aceti, gli aromi, gli additivi, i coadiuvanti di processo, gli enzimi, le gelatine, i preparati per confetture, i lieviti, le gomme da masticare nonché le mi-ni-confezioni (la cui superficie più ampia sia inferiore a 25cm2) e gli integratori alimentari. Nel caso delle bevande alcooliche con contenuto alcoolico superiore a 1.2% in volume, l’etichettatura nutrizionale può essere assente o limitata al solo contenuto energetico.

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21 CAPO V INFORMAZIONI VOLONTARIE SUGLI ALIMENTI Articolo 36 Requisiti applicabili 1. Nel caso in cui siano fornite su base volontaria, le informazioni sugli alimenti di cui all’articolo 9 e all’articolo 10 devono essere conformi ai requisiti stabiliti al capo IV, sezioni 2 e 3. 2. Le informazioni sugli alimenti fornite su base volontaria soddisfano i seguenti requisiti: a) non inducono in errore il consumatore, come descritto all’articolo 7; b) non sono ambigue né confuse per il consumatore; e c) sono, se del caso, basate sui dati scientifici pertinenti.

22 Reference intakes o Guideline Daily Amounts (GDAs) Viene esplicitamente ammesso l’utilizzo dei c.d. Reference Intakes (o GDA’s, Guideline Daily Amounts, (quantità giornaliere indicative), su base volontaria, per esprimere in termini percentuali il contributo di una porzione di alimento rispetto ai fabbisogni medi quotidiani. Con dovere di precisare che “i valori si riferiscono a un adulto medio (8400kJ /2000 kcal)”. A tal fine viene tra l’altro introdotto un apporto medio giornaliero raccomandato per le proteine, pari a 50 g.

23 Reference intakes o Guideline Daily Amounts (GDAs) La Commissione svilupperà un docu- mento riferito all’indicazione delle GDA’s rivolte a gruppi specifici di popo- lazione. In attesa di tali atti, gli Stati membri potranno disporre misure per l’indicazione su base volontaria dei Reference Intakes rivolti a gruppi speci- fici di popolazione.

24 24 INFORMAZIONI VOLONTARIE SUGLI ALIMENTI Art. 36 Requisiti applicabili.  Le informazioni sugli alimenti fornite su base volontaria non devono essere ambigue e/o confuse per il consumatore e basate sui dati scientifici pertinenti  La Commissione adotta atti di esecuzione sull ’ applicazione dei requisiti per le seguenti informazioni volontarie sugli alimenti: a) informazioni relative alla presenza eventuale e non intenzionale negli alimenti di sostanze o prodotti che provocano allergie o intolleranza (es. può contenere tracce di … ); b) informazioni relative all ’ idoneit à di un alimento per vegetariani o vegani; c) indicazione delle assunzioni di riferimento per gruppi specifici di popolazione oltre alle assunzioni di riferimento stabiliti (es. bambini, anziani, donne in gravidanza)

25 Reg. 1169/2011 :altre forme di dichiarazioni nutrizionali Viene introdotta la possibilità di indicare il valore energetico e le quantità di sostanze nutritive “mediante altre forme di espressione e/o […] usando forme o simboli grafici oltre a parole o numeri, purché siano rispettati i requisiti previsti. A tal fine, il Reg. 1169/2011 prevede che “gli Stati membri possono raccomandare agli operatori del settore alimentare l’uso di una o più forme di espressione o presentazione supplementari della dichiarazione nutrizionale che ritengono soddisfare meglio i requisiti citati.

26 FABBISOGNO ENERGETICO NEI BAMBINI 26 14,5

27 INDICAZIONE DI UN RANGE DI VALORI DI FABBISOGNO ENERGETICO PER LA POPOLAZIONE ANZIANA ITALIANA (LARN) FABBISOGNO ENERGETICO (Kcal/giorno) UOMINI 60-74 anni CON ATTIVITÀ FISICA AUSPICABILE 2030-2435 SENZA ATTIVITÀ FISICA AUSPICABILE 1885-2260 > 75 anni CON ATTIVITÀ FISICA AUSPICABILE 1925-2210 SENZA ATTIVITÀ FISICA AUSPICABILE 1695- 1945 1735-2040 DONNE 60-74 anni CON ATTIVITÀ FISICA AUSPICABILE SENZA ATTIVITÀ FISICA AUSPICABILE 1600-1880 > 75 anni CON ATTIVITÀ FISICA AUSPICABILE 1680-2000 SENZA ATTIVITÀ FISICA AUSPICABILE 1475-1755

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30 Un Volume-Manuale Multi-Professionale sviluppato sul “fil rouge” del sentiero della ricompensa della Dopamina. Il tema della Food&Addiction è ormai disseminato ad ampio raggio e dobbiamo tenerne conto. Gli Autori di questo volume,“La Centralità della Food &Addiction”, affrontano un tema sviscerato sul piano scientifico e antico quanto lo è l’umanità, la regolazione e la disregolazione del comportamento alimentare che riguarda l’essenza della vita. In relazione alla sopravvivenza, l’uomo ha saputo conservarne l’esistenza per miliardi di anni, senza minare l’estinzione della specie, anzi producendo miglioramenti sostanziali dell’aspettativa a livelli massimali. Purtroppo oggi la disregolazione del comportamento alimentare assume connotazioni negative per l’amplificazione della produzione di alimenti che innescano la Food &Addiction. Questa “novità” del cibo=droga, sostenuta da circuiti neurali comuni a quelli che sottendono tutte le sostanze psicoattive, dalla cocaina all’alcol e alla nicotina, ha portato gli Autori ad aprire il capitolo della “Convergenza tra Disturbi Alimentari & Obesità e Substance Use Disorders”. Questa caratteristica neuro-biologica della regolazione dell’Alimentazione conduce ad affrontare nuove modalità diagnostico-terapeutiche per i Disturbi Alimentari & Obesità che traggono spunto dalle strategie diagnostico-terapeutiche adottate per le sostanze psicoattive. Non esiste la terapia come vorremmo, ma solo la determinazione di non compiere l’errore secolare di percorrere il sentiero dell’attesa e della presunzione di scoprire il farmaco efficace. Abbiamo tuttavia la speranza che, se si affrontano i Disturbi Alimentari con rispetto, generosità, caparbietà e onestà, almeno come si dovrebbero affrontare le dipendenze, forse riusciremo a modificare la continua ascesa della traiettoria della prevalenza di queste malattie e a dare ai nostri nipoti bambini una migliore speranza di mantenere in equilibrio spirito e soma. 30

31 La Centralità della Food Addiction, nello sviluppo nucleare dei Disturbi Alimentari e Obesità, rappresenta un’esigenza programmatica che emerge dopo 50 anni di studi preclinici ad opera di pionieri che hanno passato la loro vita nei laboratori di ricerca psico-neuro-biologico- comportamentale. La traslazione della ricerca preclinica all’uomo, relativa alle "dipendenze” può rispondere a quesiti che esprimono un’esigenza clinico-terapeutica impellente: Perché perdiamo il controllo e mangiamo troppo? Perché siamo capaci di rifiutare il cibo con atteggiamento ostinato e perentorio? I risultati della ricerca clinica condotta “bedside”, in questa ultima decade, possono permettere di elaborare suggerimenti e raccomandazioni a differenti livelli dell'evidenza per tutti gli attori della filiera sanitaria. La convergenza tra Disturbi Alimentari-Obesità e Disturbi da Uso di Sostanze è stata spesso osservata nei soggetti con Bulimia Nervosa (meno frequentemente in soggetti con Binge Eating Disorder e Obesità), che sostituiscono il cibo alla droga per la necessità vitale del Sistema dell’Omeostasi Edonica della Ricompensa. E’ ormai noto che la perdita di controllo caratterizza analoghi comportamenti legati all'uso di "sostanze" e pertanto esiste nel volume un capitolo dedicato. Il volume è stato scritto sul “fil rouge” del sentiero della ricompensa dove la Dopamina è responsabile della “dipendenza” relativa al cibo, facendo astrazione dalle caratteristiche nosologiche dei differenti fenotipi: Anoressia, Bulimia, Binge Eating Disorder, Food Addiction, Obesità,SUD-ADHD-RDS. Apparirà chiaro che l’evidenza della genesi neurologica di questi fenotipi è sostenuta da una serie di ricerche che si sono sviluppate nel corso di 50 anni, che portano l’attenzione sulla ridotta disponibilità dei recettori D2R della Dopamina nel Nucleo Accumbens che rappresenta il perno del Sistema della Omeostasi Edonica della Ricompensa. Questa avanzata impostazione euristica chiude definitivamente il costrutto Multi-disciplinare e Multi-professionale Integrato a cui la Comunità Sanitaria si deve attenere per il Management della Prevenzione Studio Cura dei Disturbi Alimentari & Obesità che la SISDCA sostiene dal 1972.Nel corso della redazione del volume, durata oltre due anni, è andata consolidandosi l’importanza di considerare questi disturbi sul piano nosologico, come una “Malattia Sistemica” Neurologica, Psicologica, Psichiatrica Medico-Nutrizionale-Endocrinologica Ambientale-Socio- Culturale Genetico-Epigenetico-Familiare. 31

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35 Un Volume-Manuale Multi-Professionale sviluppato sul “fil rouge” del sentiero della ricompensa della Dopamina. Il tema della Food&Addiction è ormai disseminato ad ampio raggio e dobbiamo tenerne conto. Gli Autori di questo volume,“La Centralità della Food &Addiction”, affrontano un tema sviscerato sul piano scientifico e antico quanto lo è l’umanità, la regolazione e la disregolazione del comportamento alimentare che riguarda l’essenza della vita. In relazione alla sopravvivenza, l’uomo ha saputo conservarne l’esistenza per miliardi di anni, senza minare l’estinzione della specie, anzi producendo miglioramenti sostanziali dell’aspettativa a livelli massimali. Purtroppo oggi la disregolazione del comportamento alimentare assume connotazioni negative per l’amplificazione della produzione di alimenti che innescano la Food &Addiction. Questa “novità” del cibo=droga, sostenuta da circuiti neurali comuni a quelli che sottendono tutte le sostanze psicoattive, dalla cocaina all’alcol e alla nicotina, ha portato gli Autori ad aprire il capitolo della “Convergenza tra Disturbi Alimentari & Obesità e Substance Use Disorders”. Questa caratteristica neuro-biologica della regolazione dell’Alimentazione conduce ad affrontare nuove modalità diagnostico-terapeutiche per i Disturbi Alimentari & Obesità che traggono spunto dalle strategie diagnostico-terapeutiche adottate per le sostanze psicoattive. Non esiste la terapia come vorremmo, ma solo la determinazione di non compiere l’errore secolare di percorrere il sentiero dell’attesa e della presunzione di scoprire il farmaco efficace. Abbiamo tuttavia la speranza che, se si affrontano i Disturbi Alimentari con rispetto, generosità, caparbietà e onestà, almeno come si dovrebbero affrontare le dipendenze, forse riusciremo a modificare la continua ascesa della traiettoria della prevalenza di queste malattie e a dare ai nostri nipoti bambini una migliore speranza di mantenere in equilibrio spirito e soma. 35

36 La Centralità della Food Addiction, nello sviluppo nucleare dei Disturbi Alimentari e Obesità, rappresenta un’esigenza programmatica che emerge dopo 50 anni di studi preclinici ad opera di pionieri che hanno passato la loro vita nei laboratori di ricerca psico-neuro-biologico- comportamentale. La traslazione della ricerca preclinica all’uomo, relativa alle "dipendenze” può rispondere a quesiti che esprimono un’esigenza clinico-terapeutica impellente: Perché perdiamo il controllo e mangiamo troppo? Perché siamo capaci di rifiutare il cibo con atteggiamento ostinato e perentorio? I risultati della ricerca clinica condotta “bedside”, in questa ultima decade, possono permettere di elaborare suggerimenti e raccomandazioni a differenti livelli dell'evidenza per tutti gli attori della filiera sanitaria. La convergenza tra Disturbi Alimentari-Obesità e Disturbi da Uso di Sostanze è stata spesso osservata nei soggetti con Bulimia Nervosa (meno frequentemente in soggetti con Binge Eating Disorder e Obesità), che sostituiscono il cibo alla droga per la necessità vitale del Sistema dell’Omeostasi Edonica della Ricompensa. E’ ormai noto che la perdita di controllo caratterizza analoghi comportamenti legati all'uso di "sostanze" e pertanto esiste nel volume un capitolo dedicato. Il volume è stato scritto sul “fil rouge” del sentiero della ricompensa dove la Dopamina è responsabile della “dipendenza” relativa al cibo, facendo astrazione dalle caratteristiche nosologiche dei differenti fenotipi: Anoressia, Bulimia, Binge Eating Disorder, Food Addiction, Obesità,SUD-ADHD-RDS. Apparirà chiaro che l’evidenza della genesi neurologica di questi fenotipi è sostenuta da una serie di ricerche che si sono sviluppate nel corso di 50 anni, che portano l’attenzione sulla ridotta disponibilità dei recettori D2R della Dopamina nel Nucleo Accumbens che rappresenta il perno del Sistema della Omeostasi Edonica della Ricompensa. Questa avanzata impostazione euristica chiude definitivamente il costrutto Multi-disciplinare e Multi-professionale Integrato a cui la Comunità Sanitaria si deve attenere per il Management della Prevenzione Studio Cura dei Disturbi Alimentari & Obesità che la SISDCA sostiene dal 1972.Nel corso della redazione del volume, durata oltre due anni, è andata consolidandosi l’importanza di considerare questi disturbi sul piano nosologico, come una “Malattia Sistemica” Neurologica, Psicologica, Psichiatrica Medico-Nutrizionale-Endocrinologica Ambientale-Socio- Culturale Genetico-Epigenetico-Familiare. 36

37 Scala Yale della Dipendenza da Cibo Questo questionario valuta le sue abitudini alimentari nel corso dell'ultimo anno. Le persone, a volte, hanno difficoltà a controllare l'assunzione di determinati alimenti, come: - Dolci, gelato, cioccolato, biscotti, torte, caramelle - Amidi quali pane, panini, pasta e riso - Snack salati quali patatine, salatini e cracker - Cibi grassi quali carne grassa, salumi, insaccati, hamburger, pizza e patatine fritte - Bevande zuccherate quali bibite gassate Alle domande che chiedono di "CERTI CIBI" si prega di rispondere pensando a QUALSIASI cibo simile a quelli elencati nel gruppo alimentare o a QUALSIASI ALTRO cibo Con cui ha avuto un problema lo scorso anno 37

38 l’edizione italiana del libro firmato dal premio Pulitzer Michael Moss. Il volume tratta uno degli aspetti più caldi nell’ambito della nutrizione: la costante lotta tra i tentativi dei governi di risolvere il problema dell’obesità, la demonizzazione del cibo spazzatura da un lato e le strategie vincenti messe a punto dalle industrie alimentari negli ultimi 50 anni per imporre i loro prodotti sempre più ricchi di grassi, zuccheri e sale.

39 Nel libro l’autore spiega come le grandi aziende americane hanno puntato su questi tre ingredienti per rendere sempre più appetibili i cibi e fare raggiungere al consumatore il cosiddetto punto di beatitudine (bliss point). La teoria è molto interessante e concreta: le persone arrivano a desiderare quel prodotto, spinte da una sorta di dipendenza come se fosse una nuova droga. Per questo motivo si è arrivati a dire che la guerra al junk food deve utilizzare le stesse mosse della lotta contro il tabacco. La differenza sostanziale è che il cibo non è una scelta deliberata come le sigarette o l’alcol, ma una necessità e un bisogno primario.

40 «Possono avere dalla loro parte sale, zucchero e grassi, ma noi, in fin dei conti, abbiamo il potere di compiere delle scelte. In fondo, siamo noi a decidere cosa acquistare. Siamo noi a decidere quanto mangiare».

41 “IL PIANO DI PREVENZIONE DELLA REGIONE VENETO I PROGETTI DELL’AREA NUTRIZIONE” SIAN  RISTORAZIONE COLLETTIVA  CONSULENZA DIETETICO-NUTRIZIONALE  EDUCAZIONE E PROMOZIONE DELLA SALUTE IN AMBITO ALIMENTARE  SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA E SICUREZZA NUTRIZIONALE

42 area riservata xxxxxxxxx Grazie per l’attenzione www.venetonutrizione.it


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