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FORMAZIONE COSTRUITA IN FUNZIONE DEI PROBLEMI CHE MOTIVANO IL RICORSO ALLAZIONE FORMATIVA NON E UNA APPLICAZIONE DI UNA TECNICA IN RISPOSTA AD UN APPLICAZIONE.

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Presentazione sul tema: "FORMAZIONE COSTRUITA IN FUNZIONE DEI PROBLEMI CHE MOTIVANO IL RICORSO ALLAZIONE FORMATIVA NON E UNA APPLICAZIONE DI UNA TECNICA IN RISPOSTA AD UN APPLICAZIONE."— Transcript della presentazione:

1 FORMAZIONE COSTRUITA IN FUNZIONE DEI PROBLEMI CHE MOTIVANO IL RICORSO ALLAZIONE FORMATIVA NON E UNA APPLICAZIONE DI UNA TECNICA IN RISPOSTA AD UN APPLICAZIONE DI UNA TECNICA STESSA, SI TRATTA DI UN PROCESSO DI ANALISI DELLA DOMANDA PER PROPORRE UN INTERVENTO IN RISPOSTA AL PROBLEMA POSTO CON LA DOMANDA

2 SPESSO LA FORMAZIONE VIENE INTESA COME LUOGO DI TRASMISSIONE DI NOZIONI E DI MODI DI ESSERE PER ADEGUARSI ALLE ATTESE ESTERNE DEFINITE DALLORGANIZZAZIONE. ECCO PERCHE VIENE VISSUTA COME UNA PERDITA DI TEMPO

3 PER EVITARE QUESTO VISSUTO IL FORMATORE DOVRA LAVORARE DISTINGUENDO SENZA SCINDERE -GLI OBIETTIVI ORGANIZZAZIONE -OBIETTIVI INDIVIDUALI -OBIETTIVI DEI DIVERSI ATTORI SOCIALI COINVOLTI (COMPRESI IL FORMATORE E LORGANIZZAZIONE IN CUI LAVORA)

4 COMPITO DEL FORMATORE: ASSUMERE LA COMPLESSITA DEL CONTESTO DISTINGUERE LO SVILPUPPO DI CONOSCENZE INDIVIDUALI (SOLO IN PARTE PREVEDIBILI) E LA RICERCA DI CONNESSIONI TRA ATTIVITA FORMATIVA E SITUAZIONI PROBLEMATICHE DELLORGANIZZAZIONE

5 PORTATORI DI UNA DOMANDA DI FORMAZIONE POSSONO ESSERE SIA INDIVUDUI IN RELAZIONE CON UN CONTESTO CHE ORGANIZZAZIONI SOCIALI ISCRITTE IN UN CONTESTO DI MERCATO.

6 IPOTESI DI LAVORO E CHE LUTENTE RIPRODUCE NELLA RELAZIONE CON IL FORMATORE IL RAPPORTO COLLUSIVO FALLITO ENTRO IL CONTESO DI APPARTENENZA SI TRATTA DI UNA PROBLEMATICA CHE RIGUARDA LA RELAZIONE INDIVIDUO-CONTESTO

7 Le competenze del formatore: contribuire alla promozione e al potenziamento della convivenza entro i sistemi sociali di appartenenza Ripristinare dei modelli di relazione che condizioni particolari hanno mutato rendendo obsolete le dinamiche simboliche che le fondavano.

8 IL FORMATORE PROMUOVE: (FORMATIVITA) LO SVILUPPO NEL FORMANDO DELLA CAPACITA DI RAPPRESENTARE SE STESSO, PENSARE LE CONDIZIONI INTERNE ED ESTERNE A SE ESPLICITANDOLE. LA CAPACITA DI PERCEPIRE LESISTENZA DI UN IMMAGINE INTERIORE DELLOGGETTO CHE NON COINCIDE CON LOGGETTO REALE LA CAPACITA DI INTERVENIRE SULLE CONDIZIONI ESTERNE, ANTICIPANDO LE AZIONI ATTRAVERSO LA CAPACITA IMMAGINATIVA PER ORGANIZZARLE IN UN PROGETTO

9 SVILUPPO DI UNA COMPETENZAORGANIZZATIVA CAPACITA DI COSTRUZIONE DELLA PROPRIA FUNZIONE NELLA ORGANIZZAZIONE A PARTIRE DAGLI OBIETTIVI PIU CHE DAI SISTEMI DI APPARTENENZA E DI ADEMPIMENTO INTESI QUALI AGITI EMOZIONALI.

10 Formatore è colui che: Garantisce listituzione di un setting adeguato allo sviluppo di un pensiero su, analizzando le fantasie agite nella domanda stessa e non colludendo con la domanda. non agisce le fantasie e non favorisce unazione nel formando

11 Accompagna il cliente nellindividuazione della relazione tra la richiesta, gli obiettivi e la dinamica collusiva. Ascolta e pone attenzione al dato situazionale e a come viene rappresentato il problema con le parole

12 Favorisce listituzione di una sintonia minima che istituisca una alleanza di lavoro tra formatori, formandi,e interlocutori dellorganizzazione. Esplora i problemi confrontando le sue ipotesi con quelle del cliente,insieme ricercano una teoria della situazione.

13 Losservazione delle proprie(formatore) e altrui implicazioni affettive sono unoccasione per svelare valori, emozioni su cui si fondano le relazioni allinterno della organizzazione

14 ENTRAMBI APRENDONO DALLESPERIENZA NELLA DISSIMETRIA DEI RUOLI RIFLETTENDO SUI PROPRI MODI DI ESSERE, LEGGERE E DECODIFICARE LE SITUAZIONI.

15 Il gruppo è il luogo privileggiato di formazione e di apprendimento. Attraverso la relazione con persone e gruppi il formatore raccoglie informazioni sulla situazione. Il formatore orienterà lo scambio su alcuni temi da approfondire lasciando i formandi liberi di seguire le proprie riflessioni secondo le proprie risonanze soggettive e aspettative nei confronti del formatore

16 Nelle fasi iniziali possono essere utili colloqui clinici con testimoni privileggiati (chi si trova per ruolo organizzativo allincrocio di processi intensi di scambi di informazioni,testimoni di incidenti importanti rispetto al funzionamento organizzativo)

17 Possono essere utili interviste semistrutturate,soprattutto dove serve una rilevazione di dati descrittivi che diano un quadro della realtà sulla quale orientare a processi di ricerca

18 In alcuni casi possono essere utili a completamento di momenti precedenti analizzare nelle interviste lorganizzazione del gruppo di lavoro attraverso lapprofondimento di casi lavorativi concreti ed episodi vissuti e ritenuti significativi e critici.

19 Riunioni con la commitenza Luogo della continuità rispetto al lavoro in corso, come restituzione di quanto elaborato. Attraverso la libera discussione e il lavoro di analisi comune si ipotizzano gli ampliamenti e approfondimenti successivi.

20 Riunioni con lo staff professionale Sono un momento di elaborazione e interpretazione del materiale che si sta raccogliendo. In queste riunioni si tratta di recuperare allinterazione la dimensione soggettiva del rapporto tra staff e interlocutori coinvolti, la qualità del rapporto con i problemi e con lo stato attuale dellorganizzazione, valutando se esiste lo spazio per una formazione.

21 Documenti scritti Possono essere utilizzati in momenti diversi del lavoro di analisi per esempio come stimolo iniziale per favorire ulteriori approfondimenti. Si può istituire un gruppo di persone referenti se la complessità della domanda,il numero delle persone coinvolte e di unità organizzative rischia di disperdere il lavoro di esplorazione.

22 La formazione si avvia e prosegue entro il processo di analisi della domanda La funzione formativa si sviluppa anche prima e al di là dei luoghi dedicati ad essa Uno stacco può essere segnato dalla presentazione(commitenti,utenti) di un documento scritto come atto di sintesi e restituzione del lavoro svolto durante la prima fase Il documento inoltre illustrerà i problemi,gli obbiettivi,gli strumenti formativi,ruolo formatori,luogo e tempi della formazione.

23 Luogo della formazione Protetto affinché un gruppo possa sviluppare lavoro riservato e collaborativo Importante la possibilità sedersi faccia a faccia,presenza appoggio per scrivere,disponibilità lavagna Se la formazione si articola per fasi utile che la sede sia la stessa

24 Tempi Sono indicati incontri di 2 o 3 giornate consecutive di 7,8 ore Evitando se possibile seminari di una fase sola Meglio in 2 o 3 fasi con tre settimane intervallo oppure Oppure di incontri di 1 giorno ogni 2 settimane

25 Una volta definito set sono da evitarsi mutamenti per poter osservare, analizzare, contrattare le variazioni, gli elementi costitutivi della proposta del formatore vengono spiegati, discussi e modificati a fronte di elementi di realtà che non snaturino il senso della proposta.

26 Il formatore è colui che propone le esercitazioni al momento giusto per favorire il fluire del processo di analisi e progettazione (analisi casi e di testi, drammatizzazioni,simulazioni,lezioni,gruppi di formazione)


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