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PERCORSO D’APPRENDIMENTO di Christian Baldelli

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Presentazione sul tema: "PERCORSO D’APPRENDIMENTO di Christian Baldelli"— Transcript della presentazione:

1 PERCORSO D’APPRENDIMENTO di Christian Baldelli

2 GIOCHI DI SOCIALIZZAZIONE E DI RELAZIONE – Disciplina Educazione Fisica Disciplina: Educazione Fisica hi di socializzazione e di relazione

3 Il contesto socio-culturale dell’ Istituzione accogliente desunto dall’analisi del POF
La scuola primaria è situata nella prima periferia di Perugia. Il contesto socio-economico-culturale del Circolo risulta variegato e complesso per la diversità dei territori compresi. Dall’analisi di tale contesto emergono diverse realtà riconducibili a denominatori comuni: Rilevante occupazione: nel settore dell’artigianato, della piccola e media impresa e del terziario Aumento demografico: dovuto a immigrazioni di origine interna, comunitaria ed extracomunitaria con prevalenza dall’Europa dell’Est: Romania, Polonia, Albania.

4 Il contesto socio-culturale dell’ Istituzione accogliente desunto dall’analisi del POF
Presenza di realtà formative extrascolastiche: Gruppi sportivi e scuole di danza - Gruppi parrocchiali - Gruppi musicali - gruppi canori - scuole di musica Presenza di strutture per lo svolgimento di attività culturali e per il tempo libero: Campi sportivi – Palestre polivalenti – Parchi - Piscina - Biblioteca Comunale Manifestazioni culturali: Sagre - Concerti - Rievocazioni storiche. Presenza di Associazioni territoriali: Pro loco - Associazioni dei genitori - Associazioni sportive - Associazioni di volontariato - U.S.L. - Circoli ricreativi e culturali - Ufficio di Cittadinanza

5 Destinatari Classe I di una scuola primaria
18 alunni (8 femmine e 10 maschi) 7 di cittadinanza non italiana 1 bambino con certificazione 104/92 per un disturbo specifico del linguaggio Si specifica che i bambini provengono da diverse scuole dell’Infanzia del territorio

6 Legge 104/92: La Legge 104 è la "Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate", non riguarda solo la scuola ma tutti gli ambiti della vita. L’Art. 3. Comma 1 della legge 104 descrive la persona handicappata. “handicappato” è un termine sostituito oggi dal termine disabile. Secondo l’Art. 4. della Legge 104 comma 1, l’accertamento dell’handicap riguarda qualsiasi motivazione per cui si chiede l’accertamento dell’handicap: vale per tutte le categorie di soggetti che richiedono una prestazione straordinaria. Può fare domanda per beneficiare della legge 104/92 il cittadino che pensa di avere una condizione temporanea o definitiva di svantaggio personale e/o sociale derivante da sostanziali limitazioni sul piano fisico, psichico o sensoriale. Tutte le persone senza limiti di età, cittadini italiani e stranieri con permesso di soggiorno. Per l’accertamento dell’handicap occorre presentare una domanda all’Inps, corredata di certificato medico rilasciato dal Servizio Sanitario Nazionale (medico curante, medico specialista nella patologia o anche medico di patronato) territorialmente competente che certifica le eventuali patologie invalidanti.

7 Descrizione del contesto classe
Dalle osservazioni fin qui condotte si rileva che nei momenti liberi nella classe il livello di scambio relazionale è buono. I bambini nei momenti liberi , pur mostrando di saper gestire il gioco nel rispetto delle regole, tendono tuttavia a formare raggruppamenti di genere ; in particolare le bambine si risuddividono in base a rapporti di amicizia pregressi sviluppati nella precedente frequenza scolastica. A livello comunicativo emergono un paio di bambini che assumono atteggiamenti da leader , appaiono molto propositivi e tendono a far prevalere le proprie idee. Gli scambi linguistici con i bambini di cittadinanza non italiana sembrano non precludere la possibilità di un confronto tuttavia alcune difficoltà lessicali inficiano a volte l’interazione spontanea da parte di questi ultimi. Il bambino certificato interagisce positivamente con i compagni i quali mostrano disponibilità e apertura nei suoi confronti

8 Descrizione del contesto classe
Dalle osservazioni fin qui condotte si rileva che nei momenti di lavoro organizzato e strutturato dagli insegnanti i bambini rispondono positivamente agli stimoli offerti, risultano attivi e partecipativi Alcuni alunni tendono a primeggiare volendo intervenire continuamente nelle discussioni e conversazioni di classe Altri alunni aderiscono passivamente alle posizioni e idee espresse dai compagni In alcune situazioni di apprendimento emergono rivalità e competizione che i bambini manifestano dal confronto delle prestazioni e dei tempi di svolgimento dell’attività stessa

9 Il Funzionamento del bambino
Il bambino certificato, in base alle osservazioni redatte nel primo periodo scolastico, finalizzate alla stesura di un primo profilo e alla strutturazione del PEI, mostra secondo i domini dell’ICF il seguente funzionamento: Dal punto di vista dell’espressione verbale, il bambino spesso non riesce fonologicamente a pronunciare tutte le parti della frase; soventemente tralascia il soggetto per iniziare quello che vuol dire direttamente con il verbo, a volte il verbo o il nome sono l’unica parte di frase che è solito usare, un po’ come i bambini che iniziano a parlare con l’olofrase o la frase telegrafica. Accompagnando però in maniera estremamente partecipativa con gli altri codici non verbali la comunicazione, il bambino riesce a comunicare ed interagire liberamente con tutti. In alcune occasioni ha usato appropriatamente espressioni dialettali mostrando di essere influenzato dal contesto familiare e sociale. Si rilevano anche problematiche nella produzione fonetica di alcuni suoni; per tutto quello che concerne la decodifica del linguaggio altrui, o al contrario della decodifica del suo linguaggio, non si segnalano incomprensioni o barriere che limitino o lo escludano.

10 Partecipazione sociale
Il bambino interagisce con le persone in modo contestualmente e socialmente adeguato. Egli reagisce e risponde in modo appropriato agli scambi sociali e all’interazioni con gli altri, non ha timore del contatto fisico e appare in grado di formare e sostenere relazioni significative, sia quando si tratta di altri bambini, sia quando si fa riferimento agli adulti. Questo è favorito dal suo modo rispettoso di porsi nei confronti di tutti. Non si rilevano atteggiamenti aggressivi né verbali, né tanto meno fisici, nell’aderire alle convenzioni sociali del gruppo classe. Il bambino è solito imitare nelle attività ludiche e non quello che fanno i compagni.

11 Il percorso d’apprendimento nasce dalla motivazione di …
essere occasione per lo sviluppo di abilità sociali e comunicative attraverso la partecipazione ad attività motorie Partecipare alle attività motorie e sportive significa condividere con le altre persone, esperienze di gruppo, promuovendo l’inserimento anche di alunni con varie forme di diversità ed esaltando il valore della cooperazione e del lavoro di squadra. Il gioco e lo sport sono infatti, mediatori e facilitatori di relazioni e “incontri”.L’attività sportiva promuove il valore del rispetto di regole concordate e condivise e i valori etici che sono alla base della convivenza civile. I docenti sono impegnati a trasmettere e a far vivere ai ragazzi i principi di una cultura sportiva portatrice di rispetto per sé e per l’avversario, di lealtà, di senso di appartenenza e di responsabilità , di controllo dell’aggressività, di negoziazione di qualunque forma di violenza. L’esperienza motoria deve connotarsi come “vissuto positivo”, mettendo in risalto la capacità di fare dell’alunno, rendendolo costantemente protagonista e progressivamente consapevole delle competenze motorie via via acquisite”. ( tratto dalle Indicazioni nazionali per il Curricolo della scuola dell’Infanzia e del primo ciclo d’Istruzione –MIUR 2013) In coerenza con le scelte educative e culturali espresse nel POF dell’Istituzione scolastica

12 Perché l’EDUCAZIONE MOTORIA nel primo ciclo
- promuove la conoscenza di sé e delle proprie potenzialità nella costante relazione con l’ambiente, gli altri, gli oggetti. Contribuisce alla formazione della personalità dell’alunno attraverso la conoscenza e la consapevolezza della propria identità corporea, nonché del continuo bisogno di movimento come cura costante della propria persona e del proprio benessere consolida stili di vita corretti e salutari per imparare a “star bene con se stessi” Permette la riflessione sui cambiamenti del proprio corpo, per accettarli e viverli serenamente come espressione della crescita e del processo di maturazione di ogni persona Offre l’occasione per riflettere sulle valenze che l’immagine di sé assume nel confronto con gruppo dei pari Rappresenta l’occasione per promuovere esperienze cognitive, sociali, culturali e affettive Offre la possibilità di sperimentare il successo delle proprie azioni sono fonte di gratificazione che incentivano l’autostima dell’alunno Consente di sperimentare la vittoria e la sconfitta contribuisce all’apprendimento della capacità di modulare e controllare le proprie emozioni

13 Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria
Ed . Fisica L’alunno acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d’animo anche attraverso l’esperienze ritmico-musicali Agisce rispettando i criteri base di sicurezza per sé e per gli altri sia nel movimento che nell’uso degli attrezzi e trasferisce tale competenza nell’ambiente scolastico ed extrascolastico Riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psicofisico legati alla cura del proprio corpo. Comprende, all’interno delle varie occasioni di gioco e sport, il valore delle regole e l’importanza di rispettarle

14 Traguardi per lo sviluppo delle competenze
al termine della scuola primaria Italiano L’allievo partecipa a scambi comunicativi ( conversazioni di classe o di gruppo) con compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più possibile adeguato alla situazione Matematica L’allievo raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi, ne identifica alcune proprietà, confronta e valuta quantità, esegue misurazioni usando strumenti alla sua portata Arte e immagine L’alunno utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per produrre varie tipologie di testi visivi ( espressivi, narrativi, rappresentativi e comunicativi)

15 Strategie per l’inclusione
L’attività dovrebbe consentire a ciascun bambino di esprimere il proprio potenziale contando sulla mediazione dell’insegnante e sulla collaborazione dei pari. Per questo tipo di attività, presumo, non occorrano particolari adattamenti e facilitazioni per garantire la partecipazione di tutti i bambini, presuppongo che le modalità metodologiche poste in essere garantiscano l’inclusione. L’insegnante si porrà comunque come mediatore e facilitatore dell’attività ed interverrà per garantire il rispetto della partecipazione di tutti gli alunni. Il docente si esprimerà con un linguaggio semplice, strutturato con frasi brevi e chiare rinforzate da indicazioni gestuali ed accompagnati, se necessario, da esemplificazioni che saranno funzionali per la partecipazione dei bambini di cittadinanza non italiana. Gli obiettivi del presente percorso d’apprendimento appaiono congrui a legittimare la partecipazione di tutti anche del bambino certificato in considerazione delle osservazioni iniziali redatte dalle insegnanti ( funzionali alla redazione del PEI) e dell’analisi del PDF agli atti della scuola. In particolare la dimensione motoria appare facilitare nell’alunno l’espressione di istanze comunicative e disagi di varia natura che non sempre riesce a comunicare con il linguaggio verbale.

16 PEI Art.5 – Atto di Indirizzo  Il piano educativo individualizzato ( indicato in seguito con il termine PEI) è il documento nel quale vengono descritti gli interventi integrati ed equilibrati tra di loro, predisposti per l’alunno in situazione di handicap, in un determinato periodo di tempo, ai fini della realizzazione del diritto all’educazione e all’istruzione, di cui ai primi quattro commi dell’art. 12 della legge n° 104/1992. Il PEI è redatto, ai sensi del comma 5 del predetto art. 12, congiuntamente dagli operatori sanitari individuati dalla USL e/o USSL e dal personale insegnante curricolare e di sostegno della scuola e, ove presente, con la partecipazione dell’insegnante operatore psicopedagigico in collaborazione con i genitori o gli esercenti la potestà parentale dell’alunno. Il PEI tiene presente i progetti educativi riabilitativi e di socializzazione individualizzati nonché le forme di integrazione tra attività scolastiche ed extra-scoalstiche di cui alla lettera A del comma 1 dell’art. 13 della legge n° 104/92. Nella definizione del PEI i soggetti di cui al precedente comma 2, propongono, ciascuno in base alla propria esperienza pedagogica, medico-scientifica e di contatto, e sulla base dei dati derivati alla diagnosi funzionale e al profilo dinamico funzionale, di cui ai precedenti art.3 e 4, gli interventi finalizzati alla piena realizzazione del diritto all’educazione, all’istruzione e integrazione scolastica dell’alunno in situazione di handicap. Detti interventi propositivi vengono successivamente integrati tra loro in modo da giungere alla redazione conclusiva in un piano educativo che sia correlato alle disabilità dell’alunno stesso, alle conseguenti difficoltà e alle potenzialità dell’alunno comunque disponibili.  IL PEI VERRA’ REDATTO SECONDO IL MODELLO CONDIVISO DALL’ISTITUZIONE SCOLASTICA DI RIFERIMENTO, IN RACCORDO ALLA PROGETTAZIONE DI CLASSE E AL POF

17 Profilo Dinamico Funzionale
Art.4 – Atto di Indirizzo Ai sensi dell’art. 12 comma 5 della legge n° 104/92, il profilo dinamico funzionale è atto successivo alla diagnosi funzionale e indica in via prioritaria dopo un primo periodo di inserimento scolastico il prevedibile livello di sviluppo che l’alunno in situazione di handicap dimostra di possedere nei tempi brevi ( 6 mesi) e nei tempi medi ( 2 anni). Il profilo dinamico funzionale viene redatto dall’unità multidisciplinare di cui all’art. 3, dai docenti curriculari e dagli insegnanti specializzati della scuola che riferiscono sulla base della diretta osservazione ovvero in base all’esperienza maturata in situazioni analoghe, con la collaborazione dei familiari dell’alunno. Il profilo dinamico funzionale, sulla base dei dati riportati della diagnosi funzionale, di cui all’articolo precedente descrive in modo analitico i possibili livelli di risposta dell’alunno in situazione di handicap riferiti alle relazioni in atto e a quelle programmabili. Il profilo dinamico funzionale comprende necessariamente: la descrizione funzionale dell’alunno in relazione alle difficoltà che l’alunno dimostra di incontrare nei settori di attività; l’analisi dello sviluppo potenziale dell’alunno a breve e a medio termine, desunto dall’esame dei seguenti parametri: cognitivo, affettivo- relazionale, comunicazionale, linguistico, sensoriale, motorio- prussico, neuropsicologico, autonomia, apprendimento, esaminato in riferimento alle potenzialità esprimibili in relazione all’età prescolare, scolare… 

18 Tempi L’attività progettata si svolgerà ipoteticamente nella seconda metà di ottobre, sarà strutturata in due unità di lavoro di due ore ciascuna. Le attività si avvieranno e si concluderanno con le medesime attività ( n°A-B-C- ) Le attività n° … si svolgeranno nella prima giornata Le attività 3 – 4 si svolgeranno nella seconda giornata SEQUENZE ATTIVITA’PRIMA GIORNATA: A,1,2,B,C SEQUENZE ATTIVITA’ SECONDA GIORNATA: A,3,4,B,C

19 Risorse umane Materiale Spazi Un insegnante di classe
NON STRUTTURATO: palloncini, materiale cartaceo, matite, cere, gessi, pennarelli, tempere, scatole di scarpe, filo elastico, ecc … Spazi Palestra e aula

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21 L’ambiente di apprendimento
L’insegnante faciliterà la partecipazione di tutti gli alunni, garantendo lo svolgimento delle attività in modo reciprocamente rispettoso. Predisporrà il setting ed il materiale necessario a garantire una attiva partecipazione di tutti i bambini; privilegerà l’esplorazione e la scoperta di giochi nuovi creando un clima di classe facilitante la partecipazione, favorirà lo sviluppo graduale di un’indipendenza emotiva. Questo stile di insegnamento dovrebbe produrre il desiderio di partecipare e cooperare, e sviluppare un sentimento di responsabilità e di abitudine all’autocontrollo, nonché incoraggiare la cooperazione tra gli alunni.

22 L’ambiente di apprendimento
L’insegnante osserverà i processi cognitivi, di integrazione tra funzioni e di adattamento motorio individuale che, a loro volta, dipendono dalla maturazione del soggetto nel suo complesso. Inoltre osserverà l’atteggiamento di ciascun bambino nei confronti dell’attività e stimolerà la consapevolezza del suo modo di apprendere dall’esperienza in particolare rispetto alle difficoltà incontrate per rendersi conto degli esiti delle proprie azioni e trarne considerazioni per migliorare

23 PRIMA GIORNATA- attività A: Scopriamo chi siamo
Obiettivo di apprendimento: Coordinare e utilizzare diversi schemi motori combinati tra loro Riconoscere e valutare traiettorie, distanze, ritmi esecutivi e successioni temporali delle azioni motorie, sapendo organizzare il proprio movimento nello spazio Sviluppo dell’attività Setting fisico: i bambini vengono invitati a disporsi in cerchio seduti a terra Consegna: lanciate la palla al compagno declinando contemporaneamente il suo nome L’alunno: Rispetta la consegna memorizza i nomi dei compagni lancia la palla coordinando lo schema motorio riconosce le varie traiettorie, distanze e ritmi esecutivi e successioni temporali Sa attendere il suo turno L’insegnante osserva : - la comprensione della consegna il rispetto delle regole da parte di ogni alunno le scelte operate da ciascuno eventuale esclusione di alcuni le abilità coordinative e motorie mostrate

24 Marco! MamARrco! Marco! MamARrco!

25 1° attività: Facciamolo insieme
Obiettivo di apprendimento relativi alla disciplina di educazione fisica: Coordinare e utilizzare diversi schemi motori combinati tra loro Utilizzare in forma originale e creativa modalità espressive e corporee Elaborare ed eseguire semplici sequenze di movimento Obiettivo di apprendimento relativi alla disciplina di matematica: Saper seriare in ordine di grandezza crescente ( dal basso all’alto) Sviluppo dell’attività Consegna: i bambini si dispongono in riga in ordine di altezza dal più basso al più alto, poi si accoppiano con il compagno alla propria sx e vengono invitati a spostarsi insieme trasportando un palloncino gonfiato preventivamente. I bambini sperimenteranno diverse posture, prima terranno il palloncino tra le due fronti, poi schiena contro schiena e infine frontalmente pancia contro pancia. I bambini si muovono seguendo un sottofondo musicale che verrà variato dall’insegnante . L’insegnante valuterà se introdurre variazioni di ritmo L’alunno: Rispetta la consegna Sa mantenere il controllo posturale necessario E’ attento all’altro, ai suoi movimenti Accetta esperienze nuove condivide esperienze corporee con un compagno, accetta il contatto fisico L’insegnante osserva : - la comprensione della consegna il rispetto delle regole da parte di ogni alunno le abilità coordinative e motorie mostrate L’accettazione dell’altro

26 2° attività: La staffetta con le scatole
Obiettivo di apprendimento: Coordinare e utilizzare diversi schemi motori combinati tra loro Conoscere ed applicare correttamente modalità esecutive di diverse proposte di giocosport Partecipare attivamente alle varie forme di gioco, organizzate anche in forma di gara, collaborando con gli altri Rispettare le regole nella competizione sportiva, saper accettare la sconfitta con equilibrio e vivere la vittoria esprimendo rispetto nei confronti dei perdenti, accettando le diversità, manifestando senso di responsabilità Sviluppo dell’attività Consegna: i bambini si dividono in due squadre e successivamente in coppie in base alle indicazioni dell’insegnante. Per giocare occorrono sei scatole di scarpe sufficientemente robuste . Si gioca preferibilmente su una pavimentazione liscia. I le coppie si dispongono dietro una linea di partenza e si stabilisce un punto di arrivo che può essere comune ad entrambe le squadre oppure possono essercene due, uno per squadra. I bambini della coppia si legano all’altezza della caviglia ponendo affiancate le gambe adiacenti e pattinando dentro le scatole di cui una in comune ( utilizzano tre scatole per coppia). Insieme arrivano al traguardo e tornano indietro dando il cambio alla coppia successiva. Vince chi arriva prima rispettando le regole. L’alunno: Rispetta la consegna Sa mantenere il controllo posturale necessario E’ attento all’altro, ai suoi movimenti Accetta esperienze nuove condivide esperienze corporee con un compagno, accetta il contatto fisico accetta il ritmo dell’altro L’insegnante osserva : - la comprensione della consegna il rispetto delle regole da parte di ogni alunno le abilità coordinative e motorie mostrate L’acccettazione dell’altro il fair-play tra le due squadre

27 Attività B: Metariflessione
Obiettivo di apprendimento: Esprimere vissuti ed emozioni Rispettare il turno di parola Saper ascoltare l’altro Rispettare i vissuti degli altri, senza esprimere giudizi in merito Sviluppo dell’attività Consegna: i bambini si dispongono seduti in cerchio e condividono con l’insegnante l’esperienza vissuta esprimendo le emozioni provate e le difficoltà incontrate. I bambini si alzano in piedi e si muovono liberamente nello spazio palestra battendo il cinque con ogni compagno incontrato L’insegnante osserva : la comprensione della consegna e il suo rispetto La capacità del singolo di esprimere i propri vissuti L ’accettazione dell’altro e dei suoi vissuti L’insegnante sollecita, pone domande stimolo, incoraggia e media la comunicazione L’alunno: Rispetta la consegna Sa mantenere il controllo posturale necessario ( saper stare seduti in cerchio) E’ attento all’altro, ai suoi vissuti Rispetta il turno Ascolta quello che i compagni esprimono

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29 Attività C: Racconta disegnando
Obiettivo di apprendimento: Elaborare creativamente produzioni personali ed autentiche per esprimere sensazioni ed emozioni rappresentare e comunicare la realtà percepita Sviluppo dell’attività Consegna: i bambini si dispongono seduti nei banchi e rappresentano graficamente con la tecnica che preferiscono l’attività che a loro è piaciuta di più. I bambini possono scegliere liberamente la tecnica L’alunno: Rispetta la consegna Sa esprimere i vissuti emotivi sa rappresentare graficamente i propri vissuti Sa portare a termine il lavoro con cura L’insegnante osserva : la comprensione della consegna e il suo rispetto La capacità del singolo di esprimere i propri vissuti graficamente La ricchezza espressiva del prodotto L’ uso della tecnica

30 SECONDA GIORNATA- Attività A: Scopriamo chi siamo
Obiettivo di apprendimento: Coordinare e utilizzare diversi schemi motori combinati tra loro Riconoscere e valutare traiettorie, distanze, ritmi esecutivi e successioni temporali delle azioni motorie, sapendo organizzare il proprio movimento nello spazio Sviluppo dell’attività Setting fisico: i bambini vengono invitati a disporsi in cerchio seduti a terra Consegna: lanciate la palla al compagno declinando contemporaneamente il suo nome L’alunno: Rispetta la consegna memorizza i nomi dei compagni lancia la palla coordinando lo schema motorio riconosce le varie traiettorie, distanze e ritmi esecutivi e successioni temporali Sa attendere il suo turno L’insegnante osserva : - la comprensione della consegna il rispetto delle regole da parte di ogni alunno le scelte operate da ciascuno eventuale esclusione di alcuni Eventuali variazioni di scelte le abilità coordinative e motorie mostrate

31 3° attività: Staffetta con i palloni
Obiettivo di apprendimento: Coordinare e utilizzare diversi schemi motori combinati tra loro Conoscere ed applicare correttamente modalità esecutive di diverse proposte di gioco-sport Partecipare attivamente alle varie forme di gioco, organizzate anche in forma di gara, collaborando con gli altri Rispettare le regole nella competizione sportiva, saper accettare la sconfitta con equilibrio e vivere la vittoria esprimendo rispetto nei confronti dei perdenti, accettando le diversità, manifestando senso di responsabilità Sviluppo dell’attività Consegna: i bambini si dividono in due squadre e successivamente in terne in base alle indicazioni dell’insegnante. Per giocare occorrono due palloni e due canestri. Le terne con un pallone ciascuna, si dispongono dietro una linea di partenza. I tre bambini, disposti separatamente, devono passarsi più volte la palla durante il tragitto che li porta verso il proprio canestro e una volta in prossimità di esso, ciascuno avrà a disposizione un tiro per fare canestro. Appena tutti e tre avranno tirato dovranno ripercorrere al contrario il tragitto sempre passandosi la palla e consegnarla poi a l’altro trio della propria squadra. Vince la squadra che termina per prima quattro ripetizioni rispettando il giusto ordine e le regole, e non chi fa più canestri L’alunno: Rispetta la consegna Sa mantenere il controllo posturale necessario E’ attento all’altro, ai suoi movimenti Accetta esperienze nuove condivide esperienze corporee con un compagno, Accetta la prestazione dell’altro L’insegnante osserva : - la comprensione della consegna il rispetto delle regole da parte di ogni alunno le abilità coordinative e motorie mostrate L’accettazione dell’altro il fair-play delle due squadre

32 4° attività: Su la testa L’alunno: Rispetta la consegna
Obiettivo di apprendimento: Coordinare e utilizzare diversi schemi motori combinati tra loro Conoscere ed applicare correttamente modalità esecutive di diverse proposte di giocosport Partecipare attivamente alle varie forme di gioco, organizzate anche in forma di gara, collaborando con gli altri Rispettare le regole nella competizione sportiva, saper accettare la sconfitta con equilibrio e vivere la vittoria esprimendo rispetto nei confronti dei perdenti, accettando le diversità, manifestando senso di responsabilità Sviluppo dell’attività Consegna: i bambini si dividono in due squadre e si dispongono su due file indiane. Per giocare occorrono due palloni e due canestri. Le file si disporranno con il volto rivolto verso il proprio canestro. I bambini dovranno passarsi uno dopo l’altro la palla, facendola scorrere in avanti sopra la propria testa, finché questa non arriverà all’’ultimo bambino della fila il quale andrà di corsa a tirare a canestro. Dopo aver tirato, raccoglierà la palla, andrà in fondo alla sua fila e consegnerà al penultimo membro della fila la palla e la squadra ricomincerà a passarsela rispettando la fila. Vince la squadra che termina per prima due ripetizioni rispettando il giusto ordine e le regole, e non chi fa più canestri. L’alunno: Rispetta la consegna Sa mantenere il controllo posturale necessario E’ attento all’altro, ai suoi movimenti Accetta esperienze nuove condivide esperienze corporee con un compagno accetta la prestazione dell’altro L’insegnante osserva : - la comprensione della consegna il rispetto delle regole da parte di ogni alunno le abilità coordinative e motorie mostrate L’accettazione delle prestazioni dell’altro il fair-play tra le due squadre

33 Attività B: Metariflessione
Obiettivo di apprendimento: Esprimere vissuti ed emozioni Rispettare il turno di parola Saper ascoltare l’altro Rispettare i vissuti degli altri, senza esprimere giudizi in merito Sviluppo dell’attività Consegna: i bambini si dispongono seduti in cerchio e condividono con l’insegnante l’esperienza vissuta esprimendo le emozioni provate e le difficoltà incontrate. I bambini si alzano in piedi e si muovono liberamente nello spazio palestra battendo il cinque con ogni compagno incontrato L’insegnante osserva : la comprensione della consegna e il suo rispetto La capacità del singolo di esprimere i propri vissuti L ’accettazione dell’altro e dei suoi vissuti L’insegnante sollecita, pone domande stimolo, incoraggia e media la comunicazione L’alunno: Rispetta la consegna Sa mantenere il controllo posturale necessario ( saper stare seduti in cerchio) E’ attento all’altro, ai suoi vissuti Rispetta il turno Ascolta quello che i compagni esprimono

34 Attività C: Racconta disegnando
Obiettivo di apprendimento: Elaborare creativamente produzioni personali ed autentiche per esprimere sensazioni ed emozioni rappresentare e comunicare la realtà percepita Sviluppo dell’attività Consegna: i bambini si dispongono seduti nei banchi e rappresentano graficamente con la tecnica che preferiscono l’attività che a loro è piaciuta di più. I bambini possono scegliere liberamente la tecnica L’alunno: Rispetta la consegna Sa esprimere i vissuti emotivi sa rappresentare graficamente i propri vissuti Sa portare a termine il lavoro con cura L’insegnante osserva : la comprensione della consegna e il suo rispetto La capacità del singolo di esprimere i propri vissuti graficamente La ricchezza espressiva del prodotto L’ uso della tecnica

35 VERIFICA-VALUTAZIONE
Il percorso formativo di ogni bambino sarà osservato sia durante le attività, sia alla fine per valutare i seguenti indicatori: interesse e motivazione mostrata nell’attività; adattabilità a vivere esperienze nuove; comprensione della consegna; capacità di relazionarsi con gli altri in attività strutturate; capacità di collaborazione attivata nel gioco a coppie e/o di squadra sportività e il fair play mostrato abilità motorie e schemi posturali messi in gioco; capacità di rielaborazione dell’esperienza capacità di esprimere vissuti ed emozioni rispetto dell’altro e dei suoi vissuti capacità di rielaborazione grafica dell’esperienza Uso della tecnica pittorica

36 VERIFICA-VALUTAZIONE
Verrà predisposta una griglia di osservazione con uno spazio aperto per le rilevazioni e annotazioni in itinere delle prestazioni degli alunni e al termine dell’attività verrà redatta una rilevazione valutativa finale sugli stessi indicatori ma espressa con una scala di valutazione (da 1 a 5) L’insegnante predisporrà un continuo monitoraggio dell’efficacia sia delle attività proposte sia delle strategie didattico – relazionali adottate. In base ai feedback offerti dai bambini, saranno introdotte le modifiche e/o le integrazioni opportune.

37 Alunno:………………………………………………. Descrittori Osservazioni/rilevazioni
Data……………………………………….. Alunno:………………………………………………. Descrittori Osservazioni/rilevazioni interesse e motivazione mostrata nell’attività adattabilità a vivere esperienze nuove; Comprensione della consegna; capacità di relazionarsi con gli altri in attività strutturate capacità di collaborazione attivata nel gioco a coppie e/o di squadra sportività e il fair play mostrato abilità motorie e schemi posturali messi in gioco; capacità di rielaborazione dell’esperienza Capacità di esprimere vissuti ed emozioni rispetto dell’altro e dei suoi vissuti Capacità di rielaborazione grafica dell’esperienza Uso della tecnica pittorica

38 Alunno:………………………………………………
Descrittori 1 2 3 4 5 Data……………………… Alunno:……………………………………………… interesse e motivazione mostrata nell’attività adattabilità a vivere esperienze nuove; Comprensione della consegna; capacità di relazionarsi con gli altri in attività strutturate capacità di collaborazione attivata nel gioco a coppie e/o di squadra sportività e il fair play mostrato abilità motorie e schemi posturali messi in gioco; capacità di rielaborazione dell’esperienza Capacità di esprimere vissuti ed emozioni rispetto dell’altro e dei suoi vissuti Capacità di rielaborazione grafica dell’esperienza Uso della tecnica pittorica

39 Griglia di osservazione per il bambino certificato per la documentazione del suo percorso formativo
Relazione con i compagni Sta in disparte Si relaziona solo se sollecitato dai compagni Si relaziona solo nei momenti di bisogno Si relaziona solo con il compagno preferito Si relaziona prevalentemente con un piccolo gruppo di pari Si relaziona solo con i compagni della stesso sesso Si relaziona con tutti i compagni indifferentemente Altro … Relazione con gli insegnanti Si relazione solo nei momenti di bisogno Si relaziona spontaneamente Si relazione per avere conferme e rassicurazioni Si relaziona per essere gratificato Altro …

40 Griglia di osservazione per il bambino certificato per la documentazione del suo percorso formativo
Relazione con l’ambiente Va in un angolo per isolarsi Utilizza tutti gli spazi proposti Utilizza spazi in maniera adeguata Si muove negli spazi con disinvoltura

41 Griglia di osservazione per il bambino certificato per la documentazione del suo percorso formativo
Comunicazione Usa solo il linguaggio non verbale Uso appropriatamente il linguaggio verbale (rilevazione del grado di strutturazione del linguaggio verbale espresso) Accetta il contatto fisico Comprende delle consegne Sa esprimere bisogni o richieste specifiche Chiede chiarimenti se necessari Socialità Comprende le regole Accetta e rispetta le regole Rispetta il proprio turno Rispetta i tempi di attesa Si comporta sportivamente

42 Griglia di osservazione per il bambino certificato per la documentazione del suo percorso formativo
Coordinazione generale Sa utilizzare schemi motori semplici Sa coordinare i propri movimenti assumendo una postura consona Sa organizzare il proprio movimento nello spazio Correre Lateralizzazione Coordinazione oculo- manuale Lanciare la palla coordinandola alla direzione Lanciare la palla coordinando la forza in rapporto alla distanza Afferrare la palla Lanciare la palla a canestro

43 DOCUMENTAZIONE Alla conclusione delle due giornate di attività i bambini, insieme all’insegnante, realizzeranno un cartellone dove apporranno le proprie produzioni grafiche. Il cartellone verrà appeso alle pareti della classe. Secondo le Indicazioni nazionali per il Curricolo 2013 “La pratica della documentazione va intesa come processo che produce tracce, memoria e riflessione, negli adulti e nei bambini rendendo visibili le modalità e i percorsi dei formazione e permettendo di apprezzare i progressi dell’apprendimento individuale e di gruppo”.


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